3 Settembre 2025

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    Fibra, fermento nella competizione tra operatori storici e “altnet” in Europa

    (Teleborsa) – Gli operatori via cavo europei affrontano la concorrenza dell’implementazione della fibra fino a casa (FTTH), in particolare nei mercati in cui vengono implementate reti in fibra alternative, come Regno Unito e Paesi Bassi. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo report sul tema, evidenziando che le reti alternative (cosiddette altnet) cercano di monetizzare e consolidare l’infrastruttura di rete fissa, condividere il rischio di investimento e ridurre il costo del capitale.Il mercato britannico sta subendo una significativa disruption da parte delle altnet sia a livello wholesale che retail, colpendo tutti gli operatori sul mercato, inclusi VMED O2 e TalkTalk. L’iniziale lenta implementazione della fibra ottica da parte di Openreach, divisione di BT, unita a una regolamentazione favorevole, potrebbe aver facilitato la crescita delle altnet.Al contrario, l’Italia è in gran parte un duopolio, mentre il regime di coinvestimento francese contribuisce a limitare il rischio di sovraffollamento della rete, con conseguente miglioramento delle dinamiche rischio-rendimento e della copertura. Fitch si aspetta che la Spagna sperimenti una concorrenza più razionale a seguito della costituzione di Masorange, sebbene la crescente scala di Digi manterrà una certa pressione competitiva nel segmento mobile nel medio termine.”Riteniamo che le altnet di piccole dimensioni potrebbero affrontare maggiori rischi di finanziamento e rifinanziamento nei prossimi 12-24 mesi se i tassi di adozione non miglioreranno a sufficienza, a causa di sovracostruzione e maggiori costi di finanziamento, rendendo sempre più probabile il consolidamento o la ricapitalizzazione – si legge nel rapporto – Ciò significa che le altnet cercano sempre più di monetizzare e consolidare l’infrastruttura di rete fissa, condividere i rischi di investimento e ridurre il costo del capitale attraverso la vendita di quote di minoranza o joint venture”. Tra gli esempi figurano Wyre in Belgio e le partnership di Vodafone Spagna con Telefonica e potenzialmente MasMovil.Secondo Fitch, le riduzioni degli investimenti nei mercati con una distribuzione della fibra più avanzata saranno ampiamente compensate dai massimi tassi di deployment in paesi come Italia, Germania e Regno Unito. Se a ciò si aggiungono i costi di ristrutturazione e i pagamenti di dividendi stabili o crescenti, la crescita del FCF sarà modesta. Tuttavia, gli aumenti del FCF saranno più lenti per le altnet rispetto agli operatori storici, poiché questi ultimi sono più avanti nei loro programmi di capex e hanno già iniziato a monetizzare le reti in fibra. LEGGI TUTTO

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    Fed, Beige Book: pochi o nessun cambiamento nell’attività economica

    (Teleborsa) – La maggior parte dei dodici distretti della Federal Reserve ha registrato “pochi o nessun cambiamento nell’attività economica” rispetto al precedente periodo. È quanto emerge dal Beige Book di agosto 2025 della Federal Reserve, il rapporto sullo stato dell’economia statunitense che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria.In tutti i distretti, i contatti hanno segnalato una spesa al consumo stabile o in calo perché, per molte famiglie, i salari non riuscivano a tenere il passo con l’aumento dei prezzi. “I contatti hanno spesso citato l’incertezza economica e i dazi come fattori negativi”, viene sottolineato.New York ha riferito che “i consumatori erano schiacciati dall’aumento dei costi di assicurazioni, utenze e altre spese”. I settori del commercio al dettaglio e dell’ospitalità hanno offerto offerte e promozioni per aiutare i consumatori sensibili al prezzo a far fruttare al meglio i propri risparmi, sostenendo la domanda costante dei turisti nazionali, ma non compensando il calo della domanda dei visitatori internazionali. Il settore automobilistico ha registrato vendite stabili o leggermente in aumento, mentre è aumentata la domanda dei consumatori di ricambi e servizi per la riparazione dei veicoli più vecchi. Le aziende manifatturiere hanno riferito di essersi rivolte alle catene di fornitura locali ove possibile e di aver spesso utilizzato l’automazione per ridurre i costi. La spinta all’implementazione dell’intelligenza artificiale spiega in parte l’impennata nella costruzione di data center, un raro punto di forza nel settore immobiliare commerciale rilevato dai distretti di Filadelfia, Cleveland e Chicago. Atlanta e Kansas City hanno segnalato un aumento della domanda di energia nei loro distretti a causa dei data center.”La maggior parte delle aziende ha segnalato un cambiamento minimo o nullo nell’ottimismo o ha espresso aspettative divergenti sulla direzione del cambiamento tramite i propri contatti”, si legge nel documento.Undici distretti hanno descritto una “variazione netta minima o nulla” nei livelli occupazionali complessivi, mentre un distretto ha descritto un modesto calo. Sette distretti hanno osservato che le aziende erano restie ad assumere lavoratori a causa della domanda più debole o dell’incertezza. Inoltre, i contatti in due distretti hanno segnalato un aumento dei licenziamenti, mentre i contatti in più distretti hanno segnalato una riduzione dell’organico a causa dell’abbandono del personale, incoraggiato, a volte, dalle politiche di rientro in ufficio e facilitato, a volte, da una maggiore automazione, inclusi i nuovi strumenti di intelligenza artificiale.Dieci distretti hanno definito la crescita dei prezzi come “moderata o modesta”. Gli altri due distretti hanno descritto una forte crescita dei prezzi dei fattori di produzione, che ha superato la crescita moderata o modesta dei prezzi di vendita. Quasi tutti i Distretti hanno notato aumenti dei prezzi correlati ai dazi, con contatti provenienti da molti Distretti che hanno segnalato che i dazi hanno avuto un impatto particolare sui prezzi dei fattori di produzione. LEGGI TUTTO

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    Expo 2025 Osaka: al Padiglione Italia va il premio innovazione

    (Teleborsa) – Il progetto di Special Kids Future Concept Challenge Consortium – Docodemo Expo, promosso dal Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka, ha vinto il premio Expo Innovation Award assegnato dal Bureau international des expositions (Bie). L’iniziativa, definita “rivoluzionaria” dal Bie, utilizza “avatar robotici alimentati dall’intelligenza artificiale per consentire ai bambini con gravi disabilità o malattie di vivere da remoto l’Expo 2025 Osaka”.Merito del Padiglione Italia, scrive ancora il Bie, “averne riconosciuto il valore eccezionale”: il Padiglione Italia alla Expo 2025 di Osaka è l’unico tra i Padiglioni Nazionali ad avere una collaborazione con l’iniziativa.”Siamo contenti di aver promosso a Expo 2025 Osaka, come speciale collaborazione Italia Giappone, il progetto Docodemo Expo, premiato dal Bie quale modello di inclusione e accessibilità” – ha dichiarato il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani – “Il Padiglione Italia si conferma luogo privilegiato per inclusione e innovazione, promuovendo l’utilizzo di strumenti capaci di abbinare la tecnologia con lo sviluppo armonioso e consapevole della società”.Il commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, conosciuto il progetto, ha deciso infatti di promuoverlo nelle attività del Padiglione Italia.Docodemo Expo è un nato dall’unione delle idee del neurologo pediatrico Shin Okazaki e di Ai Toda, Ceo di Tokotoko Earth. L’innovativo progetto ha reso possibile il collegamento dal Padiglione Italia verso i reparti pediatrici di molti ospedali, giapponesi e anche italiani e sviluppa pienamente il tema di Expo, ovvero quello di “disegnare la società del futuro per le nostre vite”, che è declinato dal Padiglione Italia nell’idea che “l’arte rigenera la vita”. LEGGI TUTTO

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    Eurex, volumi di negoziazione in calo ad agosto con condizioni di mercato più deboli

    (Teleborsa) – Eurex, uno dei principali mercati di derivati al mondo che è controllato da Deutsche Borse, ha registrato un calo dei volumi di negoziazione ad agosto, “riflettendo le condizioni di mercato più deboli”. L’exchange ha registrato un totale di 126,3 milioni di contratti durante il mese, con un calo del 18% rispetto ai 154,6 milioni registrati ad agosto dello scorso anno. I derivati sui tassi di interesse sono rimasti complessivamente stabili, con un calo dell’1% su base annua, raggiungendo i 67,2 milioni di contratti. Le negoziazioni di derivati azionari sono diminuite del 18%, attestandosi a 17,1 milioni di contratti. Anche i derivati su indici hanno registrato un calo, con volumi in calo del 36%, attestandosi a 41,5 milioni di contratti.Il Clearing OTC ha registrato un notevole slancio ad agosto, con volumi nozionali in circolazione in aumento del 24% rispetto ad agosto 2024. I volumi totali sono saliti a 45.049 miliardi di euro, rispetto ai 36.321 miliardi di euro dell’anno precedente. A trainare la crescita sono stati gli swap su indici overnight, che hanno registrato un aumento del 49%, raggiungendo i 5.865 miliardi di euro. Anche gli swap su tassi di interesse hanno svolto un ruolo importante, registrando un solido aumento del 26%, raggiungendo i 19.432 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    IIAS, Cresce il consumo di surgelati in Italia: +2,3% nel 2024

    (Teleborsa) – Gli alimenti surgelati confermano sempre di più la loro significativa presenza nelle abitudini di consumo degli italiani, tanto da registrare un risultato in controtendenza e positivo rispetto alla diminuzione a volume del totale degli acquisti alimentari in Italia (-1% nel 2024). Sono infatti oltre un milione le tonnellate di prodotti surgelati consumati nel 2024 (1.030.323), con una crescita a volume rispetto al 2023 del +2,3% e un consumo pro capite annuo di 17,5 Kg, che supera il record dello scorso anno (di 17,2 kg). Inoltre, se guardiamo ai consumi del solo canale retail (quello dei consumi domestici), si scopre che l’interessante aumento registrato nel 2024 si conferma anche nel primo semestre del 2025, con un incremento a volume dei consumi nel canale retail del +1,8% rispetto all’analogo periodo del 2024.Nel 2024, la ripartizione dei volumi nei diversi canali conferma al primo posto i consumi di surgelati tra le mura domestiche, con vendite nel settore retail che hanno raggiunto le 652.643 tonnellate (+3,1% vs.2023), seguiti dai consumi nel Fuoricasa, stimati con l’aggiunta del canale door to door a quota 377.680 tonnellate (stabile rispetto al 2023, con +0,1%).Sono questi i numeri che, nel 2024, hanno confermato la solidità del comparto frozen, trainato da una crescita del Retail, e dalla stabilità del Fuoricasa: è quanto emerge dal “Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati”, realizzato da IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, per fotografare l’andamento del settore in Italia nell’ultimo anno.”Il 2024 ha confermato l’apprezzamento dei consumatori verso un comparto che oggi è emblema non solo di praticità d’uso, ma anche di sicurezza, qualità, bontà, convenienza economica e valenza antispreco. La somma di questi elementi ha favorito l’aumento complessivo del consumo di frozen food, che ha superato 1 milione e 30 mila tonnellate, oltrepassando, per il secondo anno consecutivo, la soglia del milione di tonnellate, un vero record per il nostro Paese” – spiega il Presidente IIAS, Giorgio Donegani. “Un impulso significativo alla crescita del settore è arrivato nel 2024 dall’aumento dei consumi tra le mura domestiche, destinato ad aumentare anche nell’anno in corso, come testimoniano le rilevazioni condotte sul primo semestre del 2025 sulle vendite nel settore retail, che registrano una crescita nel periodo gennaio/giugno 2025 di +1,8% a volume per quasi tutte le categorie merceologiche, rispetto all’analogo periodo del 2024. Un andamento positivo che riguarda tutte le merceologie, tra le quali spiccano l’ittico, le pizze, i preparati vegetali e i surgelati senza glutine”.Surgelati: un valore di mercato che ha raggiunto quota 5,7 miliardi di euro (+1,8% vs. 2023)Nel 2024, il valore di mercato ha sfiorato i 5,7 miliardi di euro (+1,8 % vs. il 2023), con un canale retail che quota 3 miliardi e 858 milioni di euro, circa il doppio del fatturato del fuoricasa, stimato in 1 miliardo e 835 milioni di euro. Quest’ultimo potrebbe trovare nuova linfa dall’eliminazione di limitazioni e obblighi, che continuano a penalizzare i consumi degli alimenti surgelati sia nella ristorazione pubblica, che in quella privata.”Nonostante l’evidenza dei plus che caratterizzano i prodotti surgelati, divenuti ormai preziosi alleati in cucina per i consumatori italiani, riteniamo doveroso richiamare l’attenzione del legislatore italiano su due punti, che potrebbero dare nuovo impulso alla crescita del comparto fuori dalle mura domestiche”, sostiene il Presidente Donegani. “Il primo punto è quello relativo ai cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (CAM), che stabiliscono i criteri sostenibili che gli alimenti devono soddisfare per poter essere acquistati dalle Società che gestiscono gli appalti per la ristorazione pubblica collettiva: criteri che oggi risultano limitanti nei confronti degli alimenti surgelati, rispetto ai passi in avanti effettuati dal settore in termini di sostenibilità e alle loro valenze anti spreco; il secondo punto riguarda l’eliminazione dell’obbligo di indicare con un asterisco la presenza di prodotti surgelati nei menu della ristorazione: un obbligo che oggi più che mai risulta anacronistico e penalizzante, non rispondendo alle esigenze di una ristorazione moderna, che ha assoluto bisogno di utilizzare il prodotto surgelato per garantire sicurezza, qualità e ridurre gli sprechi”.Trend consumi: nel 2024, sul podio restano stabili vegetali, patate e prodotti itticiAnalizzando i consumi nelle singole categorie merceologiche, anche nel 2024 i consumi domestici confermano la propria leadership in termini di volumi. Sul podio, al primo posto, restano stabili i vegetali surgelati, leader del settore per volumi consumati nel Retail: più di 300.000 tonnellate (con un +1,9% rispetto al 2023). In generale, i vegetali surgelati confermano e, anzi, aumentano ulteriormente la percezione positiva da parte degli italiani, che li considerano sani e gustosi, capaci di soddisfare le esigenze di salute e benessere provenienti da consumatori sempre più attenti e informati.Al secondo posto tra le preferenze degli italiani, troviamo le patate surgelate, che con circa 100.000 tonnellate consumate, si confermano un prodotto apprezzato tanto per il gusto quanto per la praticità di preparazione.Terzo classificato il prodotto ittico surgelato che, nelle sue varianti al naturale e panato/preparato, tocca le 97.000 tonnellate, con il pesce naturale surgelato (circa 62.400 tonnellate) che ha registrato una delle performance più dinamiche tra i segmenti del mercato surgelati. Superata comunque da quella del pesce surgelato preparato/panato, attestatosi sulle 35.000 tonnellate circa (con un aumento del +7% rispetto al 2023). A conferma dell’apprezzamento degli italiani per questi prodotti, caratterizzati da un inimitabile mix di sicurezza, salute, gusto, contenuto nutrizionale, disponibilità e facilità di preparazione. Qualità che li rendono adatti a tutte le fasce della popolazione.A seguire, le pizze surgelate, che nel 2024 hanno sfiorato le 70.000 tonnellate, con circa un +3% rispetto al 2023. Si è trattato di un rimbalzo, dopo la diminuzione dell’anno precedente, che ha premiato gli sforzi di innovazione portati avanti dalle aziende per introdurre nuovi formati e ingredienti in linea con le moderne esigenze di consumo.Scorrendo la classifica, troviamo i piatti pronti surgelati, con oltre 66.000 tonnellate, in tendenza positiva sul 2023. Primi e secondi piatti, contorni ricettati e alimenti con proteine vegetali: l’alta qualità degli ingredienti, la gamma sempre più ampia di ricettazioni sia tradizionali sia innovative, la velocità di preparazione, l’attenzione all’equilibrio nutrizionale sono risultati i fattori chiave del loro successo. Da non dimenticare, infine, le specialità salate (pancake e altri prodotti), stimate in circa 30.000 tonnellate, anch’esse in tendenza positiva rispetto al 2023. Anche questo segmento appare in ripresa rispetto agli andamenti stabili o lievemente flettenti degli anni precedenti.Da segnalare, infine, la performance positiva del segmento dei surgelati senza glutine, con circa 9.000 tonnellate consumate. Pur trattandosi di un consumo di nicchia, l’aumento costante della domanda di questi prodotti indica la capacità del comparto di rispondere alle esigenze salutistiche di una fascia di popolazione con una crescente varietà di prodotti capaci, in quanto surgelati, di preservare al meglio gusto e proprietà nutritive”Come dimostrano i dati del nostro Annual Report – conclude il Presidente IIAS, Giorgio Donegani – sono molteplici e diverse le ragioni alla base dell’aumento del consenso rispetto agli alimenti surgelati. Quest’anno abbiamo voluto valorizzarne meglio una in particolare – ovvero la forte valenza antispreco di questi prodotti – mettendo a punto un’indagine inedita con un partner autorevole come l’Osservatorio Internazionale Waste Watcher. Abbiamo potuto così dimostrare che dei 667,4 gr di cibo che ogni italiano getta via ogni settimana, solo 14,9 gr (appena il 2,2%), sono prodotti surgelati. Inoltre, all’aumento dei consumi di frozen food avvenuto negli ultimi anni, non è corrisposto un analogo aumento del loro spreco, che, dal 2021 al 2025, è rimasto stabile (di poco superiore al 2%), a conferma delle preziose virtù intrinseche salva-spreco di questi alimenti. Questo studio ci ha permesso pertanto di ribadire il ruolo centrale dei surgelati nella gestione sostenibile delle risorse alimentari domestiche, confermando quanto il loro utilizzo in cucina possa realmente rappresentare una soluzione per arginare il problema del food waste in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Germania, Fitch: industria automobilistica contribuirà in misura minore alla crescita

    (Teleborsa) – L’economia tedesca dipende maggiormente dal settore automobilistico rispetto a qualsiasi altro paese incluso nell’indice Fitch 20, ma Fitch Ratings ritiene che il contributo del settore alla crescita economica complessiva sarà inferiore nel periodo 2025-2030 rispetto al recente passato.La produzione interna di automobili in Germania è diminuita del 13% tra il 2019 e il 2024, viene spiegato in un rapporto sul tema. Tuttavia, il valore aggiunto nel settore automobilistico (il divario tra il valore della produzione lorda e il consumo di input intermedi del settore) ha contrastato la tendenza al calo della produzione di automobili in termini unitari. Il valore aggiunto lordo (VAL) del settore automobilistico è in realtà cresciuto, con un incremento del 15% tra il 2019 e il 2022, rappresentando una quota più che equa della crescita del VAL dell’intera economia.I dati sul valore aggiunto a livello di settore sono disponibili solo con un certo ritardo, ma sembra probabile che il VAL per il settore automobilistico abbia nuovamente superato il valore aggiunto manifatturiero complessivo o la produzione unitaria del settore automobilistico nel 2023-2024. Il divario tra calo della produzione e aumento del valore aggiunto deriva dal fatto che le case automobilistiche stanno orientando la produzione verso modelli costosi, compresi i veicoli elettrici a batteria (BEV), suggerisce Fitch.Tuttavia, Fitch sostiene che lo spostamento verso i BEV significherà che la crescita del valore aggiunto sembra probabilmente essere maggiormente legata alla produzione unitaria di automobili. “Poiché la Germania importa la maggior parte delle batterie e dei componenti per batterie, ciò comporterà una quota di importazioni maggiore e un valore aggiunto interno inferiore”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Burberry e Metlen Energy entrano nell’indice FTSE 100

    (Teleborsa) – Il fornire di indici FTSE Russell ha comunicato che Burberry Group e Metlen Energy & Metalsentreranno a far parte dell’indice FTSE 100 a seguito della revisione trimestrale di settembre 2025. Con il ribilanciamento, Taylor Wimpey e Unite Group abbandoneranno l’indice FTSE 100 ed entreranno nell’indice FTSE 250.Burberry, nota casa di moda di lusso britannica, torna nel principale indici della Borsa di Londra dopo un anno di assenza, in seguito al suo rilancio e un rally delle azioni. Metlen, società energetica, entra a far parte dell’indice solo un mese dopo la quotazione delle sue azioni a Londra e lo spostamento della sua quotazione principale da Atene.Nel FTSE 250 entrano Biopharma Credit, Johnson Service Group, Oakley Capital Investments, Oxford Biomedica, Partners Group Private Equity, Taylor Wimpey e Unite Group. Escono ASOS, Auction Technology Group, Bloomsbury Publishing, Burberry Group, Crest Nicholson Holdings, NextEnergy Solar Fund e Polar Capital Global Financials Trust.Tutte le modifiche derivanti da questa revisione saranno implementate alla chiusura delle contrattazioni di venerdì 19 settembre 2025 e avranno effetto dall’inizio delle contrattazioni di lunedì 22 settembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Recordati, acquistate 54.614 azioni proprie

    (Teleborsa) – Recordati, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 30 aprile, ha reso noto di aver acquistato, dal 25 al 29 agosto 2025, complessivamente 54.614 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 52,6377 euro.Al 29 agosto, la Società deteneva 4.178.253 azioni proprie pari all’1,998% del capitale sociale.A Milano, oggi, punta con decisione al rialzo la performance del Gruppo farmaceutico, con una variazione percentuale del 2,45%. LEGGI TUTTO