5 Settembre 2025

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    Goldman Sachs: spread italiano ai minimi in 15 anni, deficit continuerà a calare

    (Teleborsa) – Gli spread sui titoli di Stato italiani hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi 15 anni. Mentre la domanda retail ha cessato di crescere dalla prima metà del 2024, la domanda degli investitori esteri ha continuato ad aumentare. Inoltre, dopo aver raggiunto il livello più basso di BTP detenuti (in percentuale sul totale) degli ultimi 25 anni, il settore finanziario nazionale ha iniziato ad aumentare la propria quota. Lo fa notare Goldman Sachs in una nota sull’Italia, aspettandosi che il deficit di bilancio continui a diminuire, scendendo al di sotto del 3% del PIL a partire dal 2026.Dalla pandemia, l’economia italiana è cresciuta in linea con la media dell’area euro e i miglioramenti strutturali sono stati limitati, ma le indicazioni di bilancio relativamente caute hanno svolto un ruolo fondamentale nel consolidare le aspettative degli investitori, secondo la banca d’affari.Viene ricordato che il Piano strutturale di medio termine e sul bilancio 2026 sarà aggiornato entro la fine del mese, preparando il terreno per la finalizzazione della legge di bilancio 2026. Da questo punto di vista, “restiamo costruttivi sulle prospettive del debito italiano”, si legge nella nota firmata da Filippo Taddei, Senior Economist per il Sud Europa, che comunque evidenzia alcuni rischi emersi nella discussione preparatoria sulla legge di bilancio 2026.Vanno affrontate tre questioni principali. In primo luogo, il governo deve chiarire con quale rapidità intende aumentare la spesa per la difesa per rispettare gli impegni assunti con la NATO. In secondo luogo, il governo sta valutando se ridurre l’imposta sul reddito per i redditi medi, compensandola potenzialmente da un aumento temporaneo delle imposte sulle banche e sui riacquisti di azioni proprie. In terzo luogo, il governo punta a ridurre i flussi migratori e sta valutando una riduzione dell’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aumento dell’aspettativa di vita.Secondo Goldman Sachs, è improbabile che l’aumento della spesa per la difesa e l’adeguamento fiscale possano compromettere la traiettoria di bilancio italiana, che attualmente appare incoraggiante. Tuttavia, le simulazioni della banca suggeriscono che la riduzione del saldo migratorio netto o il congelamento dell’età pensionabile potrebbero ostacolare la stabilizzazione del debito a partire dal 2027. Pertanto, si aspetta che il governo modifichi i requisiti pensionistici solo marginalmente, poiché la struttura demografica dell’Italia è già la più complessa tra le grandi economie dell’eurozona e il Fondo europeo per la ripresa economica fornirà ampio supporto nei prossimi 15 mesi. “Data la bassa crescita della produttività in Italia, riteniamo che il sostegno del programma europeo per l’approfondimento del capitale e le riforme strutturali rappresenti la strada più promettente per la stabilizzazione del debito”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    MFE, titoli in rally. Assist da analisti

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli MFE (ex Mediaset), sia di classe A (+2,2%) sia di classe B (+2,5%), trovando assist dagli analisti. In particolare, l’ufficio studi di Akros ha alzato il target price su MFE A a 4,4 euro dai 3,70 indicati in precedenza, mentre su MFE B ha fissato il prezzo a 5,90 euro dai 5 precedenti. Confermato per entrambi il giudizio “buy”.Gli analisti di Equita hanno ritoccato all’insù la raccomandazione da “hold” a “buy” per tutte e due le azioni MFE di classe A e di classe B, alzando il target di prezzo, rispettivamente, a 5 euro da 3,80 e a 6,20 euro da 4,70. LEGGI TUTTO

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    Usa, ad agosto solo +22 mila occupati e disoccupazione sale al 4,3%

    (Teleborsa) – Calano oltre le attese i non-farm payrolls ad agosto 2025, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è salito, in linea con il consensus, al 4,3%, rispetto al 4,2% del mese precedente.Ad agosto 2025 sono stati aggiunti solo 22 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a luglio erano state create 79 mila buste paga (dato rivisto da 73 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicavano un aumento più consistente di 75 mila di posti di lavoro.Il dato è peggiore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 38 mila posti di lavoro, contro 77 mila rivisti di luglio e i 75 mila attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 12.000 unità, contro una discesa di 5 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con i -2 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 36,53 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 3,7% su anno (in linea con le attese) dopo il +0,3% mensile e il +3,9% tendenziale registrato a luglio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Expo Osaka 2025: GeneraliAct4Green si aggiudica il Compasso d’Oro Internazionale

    (Teleborsa) – Generali vince per la prima volta il Compasso d’Oro Internazionale con il progetto GeneraliAct4Green, risultato di un lavoro molto articolato svolto con il gruppo Qubit, che ha seguito tutte le fasi progettuali. La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento ha avuto luogo oggi al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka ed è stata promossa da ADI – Associazione per il Disegno Industriale in collaborazione con il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. I riconoscimenti sono stati attribuiti a progetti che meglio interpretano il tema dell’Expo: “Designing Future Society for Our Lives”, declinato lungo tre direttrici: Saving Lives, Empowering Lives, Connecting Lives. GeneraliAct4Green ha ritirato il Compasso d’Oro “per aver saputo evolvere le piattaforme digitali tradizionali in uno spazio di sensibilizzazione e coinvolgimento concreto verso un futuro più sostenibile e inclusivo, promuovendo cultura ecologica e comportamenti responsabili”. Il sito web – fa sapere Generali in una nota – è il risultato di un lavoro di squadra sinergico e appassionato tra Generali e il gruppo Qubit, che si è occupato della ricerca di mercato, svolta da Gpf; della strategia globale di marca, del naming e della identità visiva, elaborati da Carmi e Ubertis; della creazione dell’eco sistema digitale da parte di The Full Project. Sviluppato per mettere insieme, fin dalla concettualizzazione del progetto, sostenibilità e accessibilità, il sito web GeneraliAct4Green rappresenta un modello di innovazione responsabile. Ogni interazione è intuitiva, personalizzabile sulle esigenze specifiche e le preferenze del visitatore del sito, e rispettosa dell’ambiente grazie all’adozione di pratiche di coding efficienti e di ottimizzazione dei contenuti, oltre all’impostazione di navigazione in dark mode che riduce ulteriormente l’impatto ambientale attraverso modalità di utilizzo che diminuiscono il consumo di energia, acqua ed emissioni di CO2e. Inoltre, GeneraliAct4Green si distingue per la possibilità di monitorare l’evoluzione dei progetti di sostenibilità ambientale in logica data-driven grazie all’Internet of Things, con sensori installati direttamente nelle aree naturalistiche misurandone l’impatto. I progetti premiati in questa edizione, entreranno di diritto a far parte della collezione, custodita ed esposta presso l’ADI Design Museum di Milano. Qui, sarà inoltre riproposta la cerimonia di premiazione il 9 dicembre 2025, per presentare anche al pubblico italiano il miglior design internazionale. In questa occasione verrà inaugurata la mostra dedicata ai progetti vincitori, visitabile fino al 6 gennaio 2026, offrendo un’opportunità unica di scoperta e approfondimento sui protagonisti di questa edizione del premio. “Come Generali, siamo convinti che la sostenibilità – principio ispiratore del nostro piano industriale – debba guidare ogni singola azione, contenuto e progetto. In questo senso, – ha dichiarato Barbara Lucini, responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia – il prestigioso premio ricevuto insieme a un partner d’eccezione come Qubit, ci indica che stiamo andando nella giusta direzione: la protezione del futuro delle nuove generazioni non passa solo da programmi di sostenibilità ambientale, come GeneraliAct4Green, ma anche dagli strumenti che usiamo per raccontarli”. “È stato un progetto 3 volte entusiasmante: per aver collaborato con la squadra di Generali, tutti professionali e di grande ispirazione, per aver lavorato a un progetto dalle finalità sociali importanti e innovative, e – ha dichiarato Luca Morvilli, ceo del gruppo Qubit – per aver potuto seguire tutto il percorso, dalla ricerca alla creatività e ai touch point digitali”. LEGGI TUTTO

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    Sistemi di pagamento: quanti sono, quali sono e come funzionano

    (Teleborsa) – Carte, wallet digitali, bonifici, POS, BNPL, buoni pasto, pagamenti da smartphone e in-car: i sistemi di pagamento oggi sono numerosi e sempre più integrati nella vita quotidiana. In Italia ne coesistono decine, ognuno con logiche diverse, ma un obiettivo comune: semplificare le transazioni. Dai contanti al digitale, dalle carte ai pagamenti mobile, ecco una panoramica completa su come funzionano, da chi sono offerti e dove si usano.Il digitale sorpassa il contante, anche in ItaliaStando a un report dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato i pagamenti in contanti in Italia: il valore dei primi ha raggiunto 481 miliardi di euro, segnando una crescita dell’8,5% su base annua. Per la prima volta, il digitale ha superato il contante, con il 43% dei consumi elettronici contro il 41% in contante e il restante 16% da bonifici, RID e assegni.Nel 2024 i pagamenti contactless hanno visto un transato di 291 miliardi di euro, con un incremento del 19%. Quasi il 90% delle transazioni fisiche con carta è ora contactless. I pagamenti da smartphone/wereable hanno toccato quota 56,7 miliardi di euro, con una crescita record del +53% su base annua, mentre i wereable da soli hanno generato 2,5 miliardi di euro (+57%). In particolare, Nexi riporta un aumento del 61% dei volumi mobile nel 2024, con un +36% di carte virtualizzate e un +68% di transazioni via smartphone/smartwatch.Nonostante la crescita dei pagamenti digitali, nel 2024 l’Italia resta sotto la media dell’area Euro per numero di transazioni pro capite (250 vs +400). Il cambiamento è certamente in corso, ma non ancora completo.Per comprendere meglio quali sono gli attori che compongono il panorama attuale, passeremo ora in rassegna i principali sistemi di pagamento oggi presenti in Italia: quali sono, quanti sono e come funzionano.Tabella riassuntiva dei principali sistemi di pagamento in Italia CATEGORIASTRUMENTOFUNZIONEESEMPI/OPERATORI020 Carte Debito, credito, prepagate Pagamenti fisici e online Visa, Mastercard, American Express, Postepay Bonifici e addebiti SEPA, SEPA Instant, SEPA Direct Debit Pagamenti tra conti e addebiti ricorrenti Home banking, app bancarie, SCT Inst, RID, domiciliazioni Wallet digitali App e dispositivi indossabili Contactless, online, peer-to-peer Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay P2P / Social Payments App per scambio di denaro tra privati Invio/richiesta denaro senza IBAN Satispay, Bancomat PAY, Revolut Buoni pasto App e carte digitali Acquisto di pasti o generi alimentari Edenred, Up Day, Pluxee, Coverflex Telepedaggio Dispositivo OBU + App Pagamento pedaggi e mobilità Telepass, UnipolMove, Mooney Go BNPL Buy Now Pay Later Rate mensili senza interessi Scalapay, Klarna, Clearpay, PayPal POS POS tradizionali e smart Accettazione di pagamenti elettronici Nexi, SumUP, myPOS, Axerve, Stripe Sistemi invisibili Infrastrutture interbancarie Autorizzazioni, clearing, sicurezza Bancomat, Nexi, BI-COMP, TARGET2, Banca d’Italia Carte di pagamento e circuiti: come funzionano e quali sono le differenze Le carte di pagamento rappresentano il core del sistema dei pagamenti digitali in Italia. Sempre più diffuse, evolute e versatili, sono oggi il mezzo principale con cui le persone effettuano acquisti nei negozi fisici, online e tramite dispositivi mobili. Il mercato si articola in tre grandi categorie: Carte di debito: sono collegate direttamente al conto corrente e consentono di spendere solo l’importo effettivamente disponibile sul saldo. Il pagamento è immediato e spesso supportato da tecnologie come il contactless o l’integrazione in wallet digitali; Carte di credito: permettono di effettuare acquisti anche senza disponibilità immediata, addebitando l’importo in un secondo momento (generalmente il mese successivo). Offrono maggiore flessibilità, ma possono includere interessi o commissioni se non usate con attenzione. Tra queste rientrano anche le carte revolving, che prevedono il rimborso dell’importo speso in rate mensili, con l’applicazione di interessi spesso elevati. Carte prepagate: non richiedono un conto corrente associato. Si ricaricano con un importo prestabilito e permettono di spendere quanto caricato. Queste carte sono ideali per microspese quotidiane o acquisti online, anche perché sono molto semplici da usare e permettono di tenere sotto controllo il budget. Ogni carta funziona grazie a un circuito di pagamento, ovvero una rete che gestisce le transazioni e ne garantisce la sicurezza. In Italia, questi circuiti si dividono tra realtà nazionali e internazionali.BANCOMAT Il circuito Bancomat continua a essere il riferimento domestico principale per le carte di debito. Con oltre 34 milioni di carte attive, viene utilizzato quotidianamente sia per prelevare contante agli sportelli ATM sia per pagare nei punti vendita tramite POS.Nel corso del 2024 sono state registrate circa 2 miliardi di transazioni con Bancomat, per un controvalore complessivo di 160 miliardi di euro.Accanto al tradizionale sistema di pagamento fisico, sta crescendo rapidamente BANCOMAT Pay, la piattaforma digitale che consente transazioni online e trasferimenti istantanei tra utenti, anche attraverso smartphone. Lanciata nel 2019, oggi è integrata in diversi servizi di pagamento peer-to-peer e ha avviato collaborazioni internazionali, ad esempio nell’ambito del progetto EuroPA per l’interoperabilità dei pagamenti tra Italia, Spagna e Portogallo.Il Gruppo Bancomat un anno fa ha annunciato il re-branding: i tre brand BANCOMAT, PagoBANCOMAT e BANCOMAT Pay sono stati riuniti sotto un solo nome BANCOMAT, non essendo più la strategia della multicanalità attuale per poter garantire un unico ecosistema fisico e digitale. Visa, Mastercard, American Express Oltre ai circuiti nazionali, il mercato italiano è fortemente integrato con i grandi operatori internazionali come Visa, Mastercard e American Express. Questi marchi alimentano il funzionamento di carte di debito, credito e prepagate offerte da banche tradizionali e fintech come Postepay, Nexi o Mooney.Tra i principali fattori che hanno trainato la crescita di questi circuiti figura la diffusione capillare del pagamento contactless. Nel 2024, il valore delle transazioni effettuate in modalità “senza contatto” ha raggiunto i 291 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Si stima che quasi 9 acquisti su 10 con carta nei negozi fisici vengano effettuati ormai con un semplice gesto vicino al POS, grazie alla tecnologia NFC integrata nelle carte e nei dispositivi mobili.Gli operatori non sono però focalizzati solo sull’esperienza di pagamento, ma anche sull’offrire un ecosistema di servizi sempre più attraente. “American Express non è solo una carta, ma uno stile di vita che semplifica e arricchisce l’esperienza e la vita quotidiana dei nostri titolari – spiega Giovanni Speranza, VP, Head of Commercial & Acquisition Partnerships di American Express Italia – Siamo focalizzati a continuare a offrire un ecosistema integrato di benefici, esperienze e soluzioni personalizzate che vanno oltre il semplice pagamento, valorizzando al massimo l’unicità del concetto di membership targato Amex”. “La nostra Membership si arricchisce attraverso vantaggi distintivi, accessi ed esperienze uniche nei settori del viaggio, della ristorazione e dell’intrattenimento, anche grazie a importanti sponsorizzazioni e partnership di alto livello e valore co-finanziate – aggiunge Speranza – In sintesi, siamo più di una semplice carta American Express: siamo l’esperienza American Express, ed è con questo spirito che vogliamo fare la differenza nella vita delle persone”.Quando gli viene fatto notare l’aumento delle offerte “premium” anche da parte di soggetti entrati sul mercato da poco, il manager di Amex evidenzia che “American Express è da generazioni all’avanguardia nell’innovazione orientata alle esigenze dei clienti, integrando nei propri prodotti vantaggi esclusivi ed esperienze premium che i nostri titolari di carta desiderano e si aspettano da noi. Chi sceglie le nostre carte si aspetta anche l’accesso a un mondo capace di ispirare. Il nostro compito è rendere questo accesso curato, autentico e capace di sorprendere. Offriamo ai clienti ciò che definiamo “passion points”: esperienze pensate per avvicinarci a loro in modo autentico, creando un legame reale”.E le prepagate? Il segmento delle carte prepagate continua a espandersi: le più utilizzate in Italia includono Postepay, Mooney Visa e Nexi Prepaid.Nexi, in particolare, si distingue a livello europeo, con oltre 41 milioni di carte gestite, molte delle quali prepagate, e più di 2,7 miliardi di transazioni annue.Pagamenti bancari diretti e automatici Ovviamente, i pagamenti bancari restano una componente centrale del sistema italiano, soprattutto per transazioni tra aziende, professionisti, pubblica amministrazione e privati in contesti non retail.Il bonifico SEPA, nella sua forma ordinaria o istantanea, consente di trasferire fondi da un conto corrente a un altro all’interno dell’area euro, inserendo semplicemente l’IBAN del beneficiario.Il bonifico ordinario viene generalmente eseguito in 1 giorno lavorativo, mentre quello istantaneo impiega pochi secondi, anche nei festivi, se entrambe le banche aderiscono al circuito SCT Inst.L’operazione può essere effettuata tramite home banking, app mobile o allo sportello. Per l’utente, è sufficiente indicare il beneficiario, l’IBAN, l’importo e, se necessario, una causale. Il sistema verifica la disponibilità dei fondi e li trasferisce al destinatario, notificando l’avvenuto pagamento.I bonifici istantanei sono ideali per transazioni urgenti (come caparre, pagamenti immobiliari, compravendite), mentre quelli ordinari restano diffusi per spese ricorrenti o pianificate.Accanto ai bonifici, un altro strumento molto usato è l’addebito diretto SEPA (ex RID): in questo caso è il beneficiario a prelevare in automatico dal conto del pagatore, su base mensile o periodica.L’autorizzazione viene data una sola volta tramite mandato e da quel momento in poi le somme vengono addebitate regolarmente: il metodo viene usato spesso per pagamenti ricorrenti, come bollette, affitti, abbonamenti, rate assicurative.L’utente può comunque revocare l’addebito in qualsiasi momento o contestare un prelievo errato.Pagamenti digitali integrati: wallet, buoni pasto, telepedaggio Nel panorama cashless italiano, i sistemi digitali (ovvero app e wallet su smartphone e wereable) stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante. Oltre a facilitare i pagamenti quotidiani, infatti, questi sistemi tendono a creare un vero e proprio ecosistema di servizi che può andare ben oltre l’acquisto tradizionale.Con l’aumento della tecnologia nei pagamenti, gli operatori non stanno trascurando la sicurezza e sfruttano le nuove frontiere della tecnologia per far evolvere le transazioni digitali. “Il nostro ruolo è quello di abilitare, connettere e proteggere affinché ogni esperienza di pagamento possa essere veloce, semplice e sicura – dice Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard – In questo contesto, la tokenizzazione si posiziona come pilastro fondamentale per abilitare transazioni sicure, fluide e invisibili attraverso la sostituzione dei dati sensibili delle carte con credenziali univoche e dinamiche. Oggi, già il 30% delle transazioni Mastercard è tokenizzato e il nostro obiettivo è quello di arrivare al 100% entro il 2030”. “L’evoluzione di questa tecnologia sta evolvendo con molta rapidità, diventando infrastruttura abilitante per un ecosistema più ampio, capace di includere scenari di pagamento autonomi e AI-driven – spiega l’esperto – Tra i casi d’uso d’eccezione, Agentic Pay: un sistema che utilizza la tokenizzazione per abilitare pagamenti autonomi attraverso agenti digitali che potranno effettuare acquisti o rinnovare abbonamenti senza intervento umano diretto, un nuovo paradigma dove l’utente delega e l’agente agisce in modo sicuro, tracciabile e trasparente”. Wallet su smartphone e wereable Nel 2024, i pagamenti effettuati tramite smartphone, smartwatch, braccialetti o dispositivi smart wereable hanno generato 56,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +53% e rappresentando circa il 12% del transato digitale complessivo in Italia.Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay sono oggi accessibili da quasi tutte le banche italiane e integrano i principali circuiti di pagamento (Visa, Mastercard, Bancomat), consentendo pagamenti in negozio e online.Questi tre sistemi sono digital wallet integrati negli smartphone e dispositivi wereable (smartwatch, tablet) dei rispettivi produttori. Ecco come funzionano nella pratica: Registrazione della carta: l’utente aggiunge la propria carta (di credito, di debito, prepagata) al wallet del dispositivo. Tokenizzazione: il numero reale della carta non viene mai trasmesso, ma sostituito da un token cifrato usato per autorizzare ogni pagamento. Autenticazione biometrica: per pagare basta avvicinare lo smartphone al POS contactless e confermare con Face ID, Touch ID o impronta digitale. Compatibilità: funzionano con qualunque POS che accetta carte contactless. DIGITAL WALLETDISPOSITIVI SUPPORTATICIRCUITI COMPATIBILIDISPONIBILE TRAMITE Apple Pay iPhone, Apple Watch, Mac, iPad Visa, Mastercard, American Express, Bancomat Quasi tutte le banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Sella, BPER, Banco BPM, Crédit Agricole, Mediolanum, Poste Italiane, Nexi, Mooney, Hype, Widiba, Fineco e molte altre Google Pay Smartphone e smartwatch Android Visa, Mastercard, American Express Nexi, Poste Italiane, Revolut, Hype, Sella, Mediolanum, Banca 5, illimity, Monese, etc. Alcune banche, come Intesa Sanpaolo, lo offrono integrato direttamente nell’app Samsung Pay Smartphone e smartwatch Samsung Galaxy Visa, Mastercard Nexi, Intesa Sanpaolo, BPER, Hype, Mediolanum e altri emittenti tramite circuito Nexi I principali vantaggi di questi mezzi sono la sicurezza elevata, in quanto i dati reali della carta non vengono mai condivisi, la velocità (basta un gesto per concludere un pagamento), il controllo delle spese in tempo reale nel wallet e la compatibilità con i circuiti di loyalty, trasporti, ticketing e pagamenti online (abbonamenti digitali, Amazon, app di food delivery, etc.).”Gli smartphone stanno rendendo i pagamenti ancora più rapidi e intuitivi, aprendo nuove opportunità per consumatori e imprese – afferma Stefano Stoppani, Country Manager di Visa Italia – Le PMI possono accettare pagamenti contactless direttamente dal proprio smartphone, senza bisogno di terminali dedicati, riducendo costi e tempi di attivazione”. Parlando del lancio della soluzione “Tap to Phone” da parte di Visa, Stoppani sottolinea che “la sua adozione in Italia ha registrato nell’ultimo anno una crescita del 830%, segno che l’incremento dei pagamenti digitali nel nostro paese è trainato anche dalla tecnologia. I consumatori titolari di carta Visa, grazie alla tecnologia Tap to Add Card, possono aggiungere i loro dettagli della propria carta nella loro app preferita con un solo tocco, evitando i molteplici passaggi normalmente richiesti, in modalità sicura grazie alla tokenizzazione. A questo scenario si aggiunge la spinta dei dispositivi wearable, come ad esempio il Visa payment ring, uno dei primi wearable con funzionalità NFC e token lanciato già nel 2016, come prototipo, ai Giochi di Rio”.Pagamenti tra privati: come funzionano i sistemi peer-to-peer I sistemi di pagamento peer-to-peer (P2P) consentono a due persone di scambiarsi denaro in modo diretto, senza passare da IBAN o carte fisiche. Il funzionamento è semplice: basta installare un’app come Satispay, PayPal, BANCOMAT Pay o Revolut, registrarsi con il proprio numero di telefono, e collegare un conto o un metodo di ricarica. Una volta attivato l’account, si può inviare o richiedere denaro in pochi secondi a un contatto presente in rubrica o inserendo il suo username.Le transazioni avvengono in tempo reale e vengono notificate sia al mittente sia al destinatario. Non è necessario conoscere dati bancari né utilizzare un POS: si seleziona l’importo, si conferma con un tap (eventualmente autenticandosi con Face ID o PIN), e il trasferimento è completato. A questo punto è bene distinguere i due scenari d’uso principali nei pagamenti P2P: Scambio di denaro tra privati: qui rientrano tutti i wallet che nascono come un borsellino digitale per dividere un conto al ristorante o rimborsare una spesa di gruppo. PayPal è stato il pioniere già a fine anni ’90, mentre Satispay, BANCOMAT Pay e Revolut hanno reso l’operazione istantanea e priva di commissioni entro i confini nazionali. Micropagamenti nel commercio fisico e online: gli stessi strumenti, evolvendosi, sono diventati metodi di incasso per esercenti: Satispay viene accettato da bar, chioschi e piccoli retailer: il cliente inquadra il QR code del negozio, digita l’importo e paga senza POS. PayPal è ormai integrato nei checkout di gran parte degli e-commerce europei, dove funge da gateway con tutele antifrode e opzioni BNPL. Revolut e BANCOMAT Pay offrono analoghi QR o link di pagamento, utili per professionisti e micro-attività che vendono online senza una piattaforma strutturata. In pratica, la variante P2P pura (ovvero, privato-privato) convive con la modalità merchant: stesso wallet, ma con una interfaccia dedicata al commerciante e commissioni ridotte rispetto ai circuiti carta tradizionali.Per semplificare ed evitare confusione, può essere quindi utile pensare ai wallet P2P come a un unico ecosistema con due canali: Wallet-to-wallet fra privati; Wallet-to-merchant per pagamenti di beni e servizi, sia offline sia online. Ed è in questo contesto che PayPal e Satispay entrano come due attori principali e rappresentativi del cambiamento in atto. PayPal conserva infatti il DNA P2P, ma grazie al suo checkout universale, è una delle opzioni preferite nell’e-commerce europeo. Satispay, nato per i rimborsi tra amici, si è evoluto con lo stesso schema tecnico in uno strumento privilegiato per i micropagamenti “contactless senza carta” dei piccoli esercenti offline.Buoni pasto digitali I buoni pasto digitali sono la versione elettronica dei classici ticket cartacei offerti dalle aziende ai propri dipendenti come parte del welfare aziendale. Si utilizzano per acquistare pasti pronti o generi alimentari e permettono di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per il datore di lavoro.Il funzionamento è molto semplice: i buoni vengono accreditati su un portafoglio digitale, accessibile via app o carta fisica. Ogni buono ha un valore (ad esempio, 8 €) e una data di validità. Il lavoratore riceve ogni mese i buoni direttamente sul proprio account, può visualizzarne il saldo, la scadenza e l’elenco dei negozi che li accettano.Questi buoni, infatti, possono essere utilizzati presso esercizi convenzionati, come supermercati, bar, ristoranti, gastronomie e food delivery: nella pratica, il lavoratore paga mostrando il QR code, la tessera o utilizzando il wallet integrato (ad esempio, nell’app aziendale o in un’applicazione specifica).Principali emittenti di buoni pasto digitali in Italia OPERATOREFORMATO PRINCIPALENOTE DISTINTIVE Edenred – Ticket Restaurant App + Carta Leader di mercato, ampia rete convenzionata, usabile anche online Up Day – Buoni Pasto Day App + Carta Gestione intuitiva via app, con saldo e ricerca negozi Satispay Welfare Solo digitale (via app) Completamente digitale, anche per buoni pasto e fringe benefit Welfare Pellegrini Carta + Digitale Storico operatore, ha digitalizzato l’offerta Pluxee App + Carta 100.000 esercizi convenzionati, piattaforma welfare integrata, deducibilità piena Coverflex Solo digitale (via app e card virtuale) Soluzione flessibile per buoni pasto e fringe benefit, gestione semplificata per aziende e dipendenti Telepedaggio Il telepedaggio è un sistema di pagamento digitale che consente di attraversare i caselli autostradali senza fermarsi, grazie a un piccolo dispositivo elettronico (OBU – On-Board Unit) che si installa sul parabrezza del veicolo.Questo strumento comunica in tempo reale con le antenne posizionate sulle corsie dedicate, utilizzando una frequenza a microonde (5,8 GHz), e permette l’apertura automatica della barriera con un semplice passaggio, a velocità controllata (di solito entro i 30 km/h).L’uso di questo sistema non si limita più solo al pedaggio autostradale. I principali operatori lo integrano ormai anche con servizi aggiuntivi come, per fare qualche esempio, il pagamento di parcheggi, l’accesso a zone a traffico limitato, la prenotazione dei traghetti nello Stretto di Messina, e l’ingresso nell’Area C di Milano.Per utilizzare il servizio, basta attivare un OBU associandolo alla targa del veicolo e a un metodo di pagamento: conto corrente, carta di credito o, con alcuni operatori come MooneyGo, anche Satispay.L’attivazione può avvenire comodamente online, tramite app dedicata, oppure nei punti vendita fisici (come le tabaccherie convenzionate o gli sportelli dell’operatore scelto).Una volta installato il dispositivo a bordo, si può iniziare a usare il sistema: al momento del transito al casello, il dispositivo comunica con il sistema di rilevamento del concessionario autostradale, rileva la targa e consente l’apertura della sbarra. Tutto avviene in pochi decimi di secondo, senza che il conducente debba fermarsi.Il pagamento del pedaggio avviene quindi in modo completamente automatizzato. In base al provider scelto, l’addebito può avvenire: Una volta al mese (come nel caso di Telepass o UnipolMove), Una volta a settimana (con MooneyGo), In modalità pay-per-use, ossia solo nei giorni in cui si utilizza effettivamente il servizio. Negli ultimi anni, il settore del telepedaggio ha conosciuto una forte trasformazione grazie all’apertura del mercato, in precedenza dominato esclusivamente da Telepass. A partire dal 2022, con il debutto di UnipolMove, e poi nel 2023 con l’ingresso di MooneyGo, si è assistito all’arrivo di operatori alternativi che hanno reso il servizio più competitivo in termini di tariffe, flessibilità e servizi accessori.Un’altra innovazione importante riguarda l’interoperabilità europea: diversi dispositivi, come quelli di Telepass, funzionano anche nei Paesi dell’Unione Europea che hanno adottato standard compatibili, permettendo così di utilizzare un solo OBU per viaggiare in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e presto anche in Germania e Austria.Infine, tutti i principali operatori offrono app dedicate che permettono di visualizzare lo storico dei viaggi, il dettaglio dei pedaggi pagati, le fatture mensili e le eventuali promozioni attive. OPERATOREFORMATOSERVIZI OFFERTI Telepass OBU + App Offre il servizio di telepedaggio su tutta la rete autostradale italiana ed europea. Include anche servizi accessori come parcheggi convenzionati, Area C di Milano, accesso ai traghetti sullo Stretto di Messina, lavaggi auto, mobilità urbana e pacchetti assicurativi UnipolMove OBU + App Attiva su quasi tutta la rete autostradale italiana. Integra il pagamento di parcheggi, bollo auto, carburante e assicurazioni UnipolSai. Dispone di un’app intuitiva per monitorare i viaggi, i costi e i servizi attivi. Offre soluzioni per utenti privati e flotte aziendali MooneyGo OBU + App Servizio nato nel 2023, focalizzato sulla semplicità e sull’attivazione rapida anche in punti vendita fisici. Consente di pagare il pedaggio, accedere a parcheggi convenzionati e consultare costi e spostamenti tramite app. Compatibile con carte di pagamento e anche con Satispay Buy Now Pay Later (BNPL): cos’è, come funziona e operatori attivi in Italia Il BNPL, acronimo di “Buy Now, Pay Later” (“Compra adesso, paga dopo”), è un metodo di finanziamento a breve termine che permette di acquistare subito un bene o servizio e pagarne l’importo in piccole rate, solitamente da 2 a 4, senza interessi se vengono rispettati i tempi di rimborso.Il processo è semplice: al momento del checkout (sia online sia in negozio fisico), il consumatore seleziona l’opzione BNPL, completa un controllo rapido del credito e paga il primo acconto. Il resto viene poi addebitato in automatico sull’account o sulla carta registrata. Il venditore riceve subito il pagamento completo, mentre l’utente ha il vantaggio di poter dilazionare la spesa.In Italia, nel secondo semestre 2024, il BNPL ha movimentato circa 6,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 46% rispetto al 2023 e rappresentando circa l’8,9% del totale dell’e-commerce nazionale.Il fenomeno è particolarmente diffuso tra Millennials e Generazione Z, ma sta crescendo anche tra i baby boomer (+8% nel 2024). Principali operatori BNPL in Italia Scalapay: è una fintech italiana che offre pagamenti in 3 rate senza interessi. Fondata nel 2018, è diventata un unicorno (valutazione superiore a 1 miliardo di dollari) e vanta partnership diffuse nel settore moda e retail. Klarna: un operatore svedese che dispone di licenza bancaria e permette pagamenti in 30 giorni o in 3 rate. È molto utilizzato nei siti di e-commerce e in alcuni punti vendita fisici in Italia. Clearpay: si tratta della versione europea firmata Afterpay e offre pagamenti dilazionati senza interessi. È presente in diversi shop online e partner retail italiani. Floa Pay (BNP Paribas): consente di effettuare acquisti rateizzati in 3 o 4 rate, senza bisogno di documenti aggiuntivi. Si estende sia online sia nei negozi fisici grazie alle partnership bancarie. SplitterPay by Avvera: operazione analoga a quella sopra descritta, in quanto suddivide gli importi in quattro rate senza interessi, anche in negozio. Compass Pay / PagoLight (Gruppo Mediobanca – Compass): soluzione BNPL proveniente dal mondo del credito al consumo, PagoLight è disponibile in oltre 13.000 punti vendita fisici e 200 e-commerce. PayPal “Paga in 3 rate”: un’opzione BNPL integrata per gli utenti PayPal, disponibile su milioni di e-commerce in Italia. Afterpay (Clearpay), Zip, Sezzle, Affirm, Shop Pay Installments: piattaforme principalmente estere, ma accessibili online tramite e-commerce internazionali. Younited Credit, Mash, Revolut Pay Later, PausePay, Ubuy, etc.: alcuni operatori europei o fintech emergenti stanno entrando nel mercato italiano, sostenuti anche dalle evoluzioni regolatorie a livello UE. Il nuovo ecosistema POS: soluzioni digitali per negozi, PMI e professionisti Il mercato dei POS in Italia è oggi uno degli attori più interessanti dell’intero sistema dei pagamenti digitali. Parliamo di dispositivi essenziali per qualunque attività commerciale, dai piccoli esercizi di quartiere alle grandi catene, passando per professionisti, ambulanti e realtà della ristorazione. Alla fine del 2024 si contavano circa 3,5 milioni di terminali attivi nel Paese, dato che conferma una diffusione capillare capace di trasformare il POS in uno strumento di lavoro quotidiano, integrato nella gestione di cassa.L’evoluzione tecnologica ha portato all’affermazione degli smart POS, dispositivi più moderni che non si limitano a leggere carte o inviare transazioni. Questi terminali, infatti, basati su sistemi operativi mobili come Android, offrono funzionalità avanzate come connessione internet veloce, compatibilità con software gestionali, integrazione per la fatturazione elettronica, gestione del magazzino, promozioni, codici sconto, QR code e altre funzioni di marketing. In pratica, si stanno trasformando in veri e propri centri di controllo per l’attività commerciale.A questa evoluzione si affiancano le soluzioni cosiddette click-to-pay o Tap to Pay, che rendono possibile utilizzare uno smartphone o un tablet compatibile come terminale di pagamento a tutti gli effetti, semplicemente avvicinando la carta o il wallet digitale del cliente. Tutto questo avviene senza hardware esterno, senza fili, e senza costi aggiuntivi.L’adozione di questi strumenti è in piena accelerazione. Solo nel 2024 sono stati installati oltre 150.000 software POS, quasi quattro volte rispetto all’anno precedente. Una crescita favorita anche dalle nuove regole in arrivo: a partire dal 1° gennaio 2026, tutti i POS dovranno essere collegati in tempo reale ai registratori telematici, in modo da garantire la piena tracciabilità fiscale dei pagamenti elettronici.Principali operatori e soluzioni POS in Italia Nexi: Leader del mercato italiano, con circa 1,4 milioni di POS attivi e oltre 41 milioni di carte gestite. Gestisce circa l’80% del merchant acquiring e offre soluzioni complete: carte di pagamento, POS tradizionali e smart, corporate banking e sistemi di clearing. Stripe Terminal: Piattaforma avanzata per pagamenti in-store, integrabile con l’online. Offre terminali EMV certificati, SDK flessibili e funzionalità Tap to Pay. Ideale per ecosistemi multicanale personalizzati. SumUP: Soluzione pensata per PMI e freelance, con smart POS compatti, costi trasparenti e nessun canone mensile. Facile da attivare, utilizzabile anche in mobilità. myPOS: Azienda europea presente anche in Italia dal 2018. Propone terminali mobili, POS smart e pagamenti online. Ha uno store fisico a Milano e offre soluzioni complete per piccoli esercenti e attività indipendenti. Altri operatori emergenti: Adyen, Dojo, Numupay, Payrails e altri attori internazionali stanno crescendo anche in Italia con offerte modulari, scalabili e pensate per l’integrazione avanzata di canali fisici e digitali. Pagamenti tramite QR code e link: come funzionano I pagamenti via QR code o link di incasso offrono un’alternativa rapida al POS fisico. In pratica, il venditore genera un QR contenente importo, destinatario e causale, lo mostra su smartphone?o?tablet (o lo stampa) e il cliente lo inquadra con l’app di Satispay, PayPal o della banca: quindi conferma e la transazione viene immediatamente registrata.Lo stesso principio vale per il link di pagamento inviato via SMS, email o social, che apre una pagina sicura dove il cliente completa l’operazione con carta o wallet digitale.Questa soluzione viene spesso adottata per vendite a distanza, microimprese, artigiani e ambulanti che non dispongono di un ecommerce strutturato.Le nuove frontiere: infrastrutture digitali, innovazione nei pagamenti, Euro digitale, AI e pagamenti integrati Oltre ai sistemi visibili all’utente finale, l’ecosistema dei pagamenti digitali si regge su una rete complessa di infrastrutture interbancarie e piattaforme di clearing che garantiscono la validazione, la sicurezza e il corretto trasferimento dei fondi.Questi meccanismi operano dietro le quinte, ma sono fondamentali per assicurare che ogni pagamento, da una carta contactless alla rata BNPL, venga effettivamente eseguito, contabilizzato e regolato.Tra i protagonisti di questo livello “invisibile” ci sono attori come Nexi, che non solo fornisce terminali POS, ma gestisce anche le operazioni di acquiring e clearing per migliaia di esercenti.A questi si affiancano BANCOMAT e i sistemi della Banca d’Italia, come BICOMP e TARGET2BI, che elaborano i flussi interbancari, gli accrediti istantanei e le operazioni tra istituti di credito. Grazie a quest’architettura, i pagamenti digitali possono diventare sempre più veloci, trasparenti e interoperabili.Un esempio concreto di evoluzione in questo ambito è BANCOMAT Pay, la soluzione italiana per i pagamenti peertopeer e online, che negli ultimi anni ha esteso il proprio utilizzo anche su marketplace di grandi dimensioni, come Amazon, grazie alla collaborazione con Nexi. Con un semplice smartphone, gli utenti possono inviare denaro a un contatto, pagare un bollettino o acquistare online senza passare per le carte tradizionali.Oltre all’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, si stanno affacciando sul mercato anche nuove forme di pagamento che promettono di ridefinire l’esperienza d’uso.Tra queste, la più attesa è l’euro digitale, una valuta elettronica progettata dalla Banca Centrale Europea con il supporto delle banche centrali nazionali, tra cui la Banca d’Italia. La sperimentazione è in corso fino a ottobre 2025 e prevede che l’euro digitale funzioni come un vero e proprio contante elettronico, con alti standard di sicurezza e privacy, e spendibile in qualunque contesto, anche offline.Accanto a questo progetto istituzionale, l’innovazione nei pagamenti passa per soluzioni già in fase di adozione: I pagamenti in-car, ad esempio, consentono di pagare il pedaggio autostradale, il carburante o il parcheggio direttamente dal cruscotto dell’auto, senza estrarre carte o smartphone. La blockchain, ancora poco diffusa nel mass market, viene testata come tecnologia per garantire pagamenti tracciabili e sicuri, specialmente tra aziende. L’intelligenza artificiale, infine, entra in gioco per automatizzare le autorizzazioni, rilevare frodi in tempo reale, e personalizzare l’esperienza utente tramite analisi predittive. Di queste soluzioni ne sentiremo parlare in modo più approfondito prossimamente, perché sono capaci di rispondere al bisogno di rendere i pagamenti più integrati, fluidi e invisibili, sempre meno legati all’atto fisico e, invece, sempre più connessi agli ecosistemi digitali che frequentiamo ogni giorno.Guardando ai trend in atto sul mercato, Stoppani (Visa) racconta che “l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più pervasiva, migliorando radicalmente l’operatività in diversi ambiti: dalla sicurezza e identificazione del rischio, alla riconciliazione dei flussi bancari fino a Visa Intelligent Commerce, che abbiamo recentemente lanciato, e che è destinato a rivoluzionare l’esperienza di scelta e acquisto”. “Un altro tema di rilievo, soprattutto in ambito B2B, – sottolinea – è quello dell’embedded finance, ovvero la capacità di integrare in modo fluido componenti di servizio finanziario e assicurativo all’interno di un’unica offerta. Sempre più spesso, queste soluzioni arrivano da soggetti “non finanziari” che, grazie a piattaforme abilitanti, riescono a comporre proposte di valore per il mercato. Infine, sul fronte sia B2C che B2B, guardiamo con grande interesse all’emergere delle neobank, che nascono con l’obiettivo di servire in maniera mirata specifici segmenti di mercato, ma con un approccio nativamente digitale”.CarteDebito, credito, prepagatePagamenti fisici e onlineVisa, Mastercard, American Express, PostepayBonifici e addebitiSEPA, SEPA Instant, SEPA Direct DebitPagamenti tra conti e addebiti ricorrentiHome banking, app bancarie, SCT Inst, RID, domiciliazioniWallet digitaliApp e dispositivi indossabiliContactless, online, peer-to-peerApple Pay, Google Pay, Samsung PayP2P / Social PaymentsApp per scambio di denaro tra privatiInvio/richiesta denaro senza IBANSatispay, Bancomat PAY, RevolutBuoni pastoApp e carte digitaliAcquisto di pasti o generi alimentariEdenred, Up Day, Pluxee, CoverflexTelepedaggioDispositivo OBU + AppPagamento pedaggi e mobilitàTelepass, UnipolMove, Mooney GoBNPLBuy Now Pay LaterRate mensili senza interessiScalapay, Klarna, Clearpay, PayPalPOSPOS tradizionali e smartAccettazione di pagamenti elettroniciNexi, SumUP, myPOS, Axerve, StripeSistemi invisibiliInfrastrutture interbancarieAutorizzazioni, clearing, sicurezzaBancomat, Nexi, BI-COMP, TARGET2, Banca d’ItaliaCarte di pagamento e circuiti: come funzionano e quali sono le differenze Le carte di pagamento rappresentano il core del sistema dei pagamenti digitali in Italia. Sempre più diffuse, evolute e versatili, sono oggi il mezzo principale con cui le persone effettuano acquisti nei negozi fisici, online e tramite dispositivi mobili. Il mercato si articola in tre grandi categorie: Carte di debito: sono collegate direttamente al conto corrente e consentono di spendere solo l’importo effettivamente disponibile sul saldo. Il pagamento è immediato e spesso supportato da tecnologie come il contactless o l’integrazione in wallet digitali; Carte di credito: permettono di effettuare acquisti anche senza disponibilità immediata, addebitando l’importo in un secondo momento (generalmente il mese successivo). Offrono maggiore flessibilità, ma possono includere interessi o commissioni se non usate con attenzione. Tra queste rientrano anche le carte revolving, che prevedono il rimborso dell’importo speso in rate mensili, con l’applicazione di interessi spesso elevati. Carte prepagate: non richiedono un conto corrente associato. Si ricaricano con un importo prestabilito e permettono di spendere quanto caricato. Queste carte sono ideali per microspese quotidiane o acquisti online, anche perché sono molto semplici da usare e permettono di tenere sotto controllo il budget. Ogni carta funziona grazie a un circuito di pagamento, ovvero una rete che gestisce le transazioni e ne garantisce la sicurezza. In Italia, questi circuiti si dividono tra realtà nazionali e internazionali.Bancomat, PagoBANCOMAT e BANCOMAT Pay Il circuito Bancomat continua a essere il riferimento domestico principale per le carte di debito. Con oltre 34 milioni di carte attive, viene utilizzato quotidianamente sia per prelevare contante agli sportelli ATM sia per pagare nei punti vendita tramite POS.Nel corso del 2024 sono state registrate circa 2 miliardi di transazioni con Bancomat, per un controvalore complessivo di 160 miliardi di euro.Accanto al tradizionale sistema di pagamento fisico, sta crescendo rapidamente BANCOMAT Pay, la piattaforma digitale che consente transazioni online e trasferimenti istantanei tra utenti, anche attraverso smartphone. Lanciata nel 2019, oggi è integrata in diversi servizi di pagamento peer-to-peer e ha avviato collaborazioni internazionali, ad esempio nell’ambito del progetto EuroPA per l’interoperabilità dei pagamenti tra Italia, Spagna e Portogallo.Visa, Mastercard, American Express Oltre ai circuiti nazionali, il mercato italiano è fortemente integrato con i grandi operatori internazionali come Visa, Mastercard e American Express. Questi marchi alimentano il funzionamento di carte di debito, credito e prepagate offerte da banche tradizionali e fintech come Postepay, Nexi o Mooney.Tra i principali fattori che hanno trainato la crescita di questi circuiti figura la diffusione capillare del pagamento contactless. Nel 2024, il valore delle transazioni effettuate in modalità “senza contatto” ha raggiunto i 291 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Si stima che quasi 9 acquisti su 10 con carta nei negozi fisici vengano effettuati ormai con un semplice gesto vicino al POS, grazie alla tecnologia NFC integrata nelle carte e nei dispositivi mobili.Gli operatori non sono però focalizzati solo sull’esperienza di pagamento, ma anche sull’offrire un ecosistema di servizi sempre più attraente. “American Express non è solo una carta, ma uno stile di vita che semplifica e arricchisce l’esperienza e la vita quotidiana dei nostri titolari – spiega Giovanni Speranza, VP, Head of Commercial & Acquisition Partnerships di American Express Italia – Siamo focalizzati a continuare a offrire un ecosistema integrato di benefici, esperienze e soluzioni personalizzate che vanno oltre il semplice pagamento, valorizzando al massimo l’unicità del concetto di membership targato Amex”. “La nostra Membership si arricchisce attraverso vantaggi distintivi, accessi ed esperienze uniche nei settori del viaggio, della ristorazione e dell’intrattenimento, anche grazie a importanti sponsorizzazioni e partnership di alto livello e valore co-finanziate – aggiunge Speranza – In sintesi, siamo più di una semplice carta American Express: siamo l’esperienza American Express, ed è con questo spirito che vogliamo fare la differenza nella vita delle persone”.Quando gli viene fatto notare l’aumento delle offerte “premium” anche da parte di soggetti entrati sul mercato da poco, il manager di Amex evidenzia che “American Express è da generazioni all’avanguardia nell’innovazione orientata alle esigenze dei clienti, integrando nei propri prodotti vantaggi esclusivi ed esperienze premium che i nostri titolari di carta desiderano e si aspettano da noi. Chi sceglie le nostre carte si aspetta anche l’accesso a un mondo capace di ispirare. Il nostro compito è rendere questo accesso curato, autentico e capace di sorprendere. Offriamo ai clienti ciò che definiamo “passion points”: esperienze pensate per avvicinarci a loro in modo autentico, creando un legame reale”.E le prepagate? Il segmento delle carte prepagate continua a espandersi: le più utilizzate in Italia includono Postepay, Mooney Visa e Nexi Prepaid.Nexi, in particolare, si distingue a livello europeo, con oltre 41 milioni di carte gestite, molte delle quali prepagate, e più di 2,7 miliardi di transazioni annue.Pagamenti bancari diretti e automatici Ovviamente, i pagamenti bancari restano una componente centrale del sistema italiano, soprattutto per transazioni tra aziende, professionisti, pubblica amministrazione e privati in contesti non retail.Il bonifico SEPA, nella sua forma ordinaria o istantanea, consente di trasferire fondi da un conto corrente a un altro all’interno dell’area euro, inserendo semplicemente l’IBAN del beneficiario.Il bonifico ordinario viene generalmente eseguito in 1 giorno lavorativo, mentre quello istantaneo impiega pochi secondi, anche nei festivi, se entrambe le banche aderiscono al circuito SCT Inst.L’operazione può essere effettuata tramite home banking, app mobile o allo sportello. Per l’utente, è sufficiente indicare il beneficiario, l’IBAN, l’importo e, se necessario, una causale. Il sistema verifica la disponibilità dei fondi e li trasferisce al destinatario, notificando l’avvenuto pagamento.I bonifici istantanei sono ideali per transazioni urgenti (come caparre, pagamenti immobiliari, compravendite), mentre quelli ordinari restano diffusi per spese ricorrenti o pianificate.Accanto ai bonifici, un altro strumento molto usato è l’addebito diretto SEPA (ex RID): in questo caso è il beneficiario a prelevare in automatico dal conto del pagatore, su base mensile o periodica.L’autorizzazione viene data una sola volta tramite mandato e da quel momento in poi le somme vengono addebitate regolarmente: il metodo viene usato spesso per pagamenti ricorrenti, come bollette, affitti, abbonamenti, rate assicurative.L’utente può comunque revocare l’addebito in qualsiasi momento o contestare un prelievo errato.Pagamenti digitali integrati: wallet, buoni pasto, telepedaggio Nel panorama cashless italiano, i sistemi digitali (ovvero app e wallet su smartphone e wereable) stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante. Oltre a facilitare i pagamenti quotidiani, infatti, questi sistemi tendono a creare un vero e proprio ecosistema di servizi che può andare ben oltre l’acquisto tradizionale.Con l’aumento della tecnologia nei pagamenti, gli operatori non stanno trascurando la sicurezza e sfruttano le nuove frontiere della tecnologia per far evolvere le transazioni digitali. “Il nostro ruolo è quello di abilitare, connettere e proteggere affinché ogni esperienza di pagamento possa essere veloce, semplice e sicura – dice Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard – In questo contesto, la tokenizzazione si posiziona come pilastro fondamentale per abilitare transazioni sicure, fluide e invisibili attraverso la sostituzione dei dati sensibili delle carte con credenziali univoche e dinamiche. Oggi, già il 30% delle transazioni Mastercard è tokenizzato e il nostro obiettivo è quello di arrivare al 100% entro il 2030”. “L’evoluzione di questa tecnologia sta evolvendo con molta rapidità, diventando infrastruttura abilitante per un ecosistema più ampio, capace di includere scenari di pagamento autonomi e AI-driven – spiega l’esperto – Tra i casi d’uso d’eccezione, Agentic Pay: un sistema che utilizza la tokenizzazione per abilitare pagamenti autonomi attraverso agenti digitali che potranno effettuare acquisti o rinnovare abbonamenti senza intervento umano diretto, un nuovo paradigma dove l’utente delega e l’agente agisce in modo sicuro, tracciabile e trasparente”. Wallet su smartphone e wereable Nel 2024, i pagamenti effettuati tramite smartphone, smartwatch, braccialetti o dispositivi smart wereable hanno generato 56,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +53% e rappresentando circa il 12% del transato digitale complessivo in Italia.Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay sono oggi accessibili da quasi tutte le banche italiane e integrano i principali circuiti di pagamento (Visa, Mastercard, PagoBANCOMAT), consentendo pagamenti in negozio e online.Questi tre sistemi sono digital wallet integrati negli smartphone e dispositivi wereable (smartwatch, tablet) dei rispettivi produttori. Ecco come funzionano nella pratica: Registrazione della carta: l’utente aggiunge la propria carta (di credito, di debito, prepagata) al wallet del dispositivo. Tokenizzazione: il numero reale della carta non viene mai trasmesso, ma sostituito da un token cifrato usato per autorizzare ogni pagamento. Autenticazione biometrica: per pagare basta avvicinare lo smartphone al POS contactless e confermare con Face ID, Touch ID o impronta digitale. Compatibilità: funzionano con qualunque POS che accetta carte contactless. DIGITAL WALLETDISPOSITIVI SUPPORTATICIRCUITI COMPATIBILIDISPONIBILE TRAMITE Apple Pay iPhone, Apple Watch, Mac, iPad Visa, Mastercard, American Express, PagoBANCOMAT Quasi tutte le banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Sella, BPER, Banco BPM, Crédit Agricole, Mediolanum, Poste Italiane, Nexi, Mooney, Hype, Widiba, Fineco e molte altre Google Pay Smartphone e smartwatch Android Visa, Mastercard, American Express Nexi, Poste Italiane, Revolut, Hype, Sella, Mediolanum, Banca 5, illimity, Monese, etc. Alcune banche, come Intesa Sanpaolo, lo offrono integrato direttamente nell’app Samsung Pay Smartphone e smartwatch Samsung Galaxy Visa, Mastercard Nexi, Intesa Sanpaolo, BPER, Hype, Mediolanum e altri emittenti tramite circuito Nexi I principali vantaggi di questi mezzi sono la sicurezza elevata, in quanto i dati reali della carta non vengono mai condivisi, la velocità (basta un gesto per concludere un pagamento), il controllo delle spese in tempo reale nel wallet e la compatibilità con i circuiti di loyalty, trasporti, ticketing e pagamenti online (abbonamenti digitali, Amazon, app di food delivery, etc.).”Gli smartphone stanno rendendo i pagamenti ancora più rapidi e intuitivi, aprendo nuove opportunità per consumatori e imprese – afferma Stefano Stoppani, Country Manager di Visa Italia – Le PMI possono accettare pagamenti contactless direttamente dal proprio smartphone, senza bisogno di terminali dedicati, riducendo costi e tempi di attivazione”. Parlando del lancio della soluzione “Tap to Phone” da parte di Visa, Stoppani sottolinea che “la sua adozione in Italia ha registrato nell’ultimo anno una crescita del 830%, segno che l’incremento dei pagamenti digitali nel nostro paese è trainato anche dalla tecnologia. I consumatori titolari di carta Visa, grazie alla tecnologia Tap to Add Card, possono aggiungere i loro dettagli della propria carta nella loro app preferita con un solo tocco, evitando i molteplici passaggi normalmente richiesti, in modalità sicura grazie alla tokenizzazione. A questo scenario si aggiunge la spinta dei dispositivi wearable, come ad esempio il Visa payment ring, uno dei primi wearable con funzionalità NFC e token lanciato già nel 2016, come prototipo, ai Giochi di Rio”.Pagamenti tra privati: come funzionano i sistemi peer-to-peer I sistemi di pagamento peer-to-peer (P2P) consentono a due persone di scambiarsi denaro in modo diretto, senza passare da IBAN o carte fisiche. Il funzionamento è semplice: basta installare un’app come Satispay, PayPal, BANCOMAT Pay o Revolut, registrarsi con il proprio numero di telefono, e collegare un conto o un metodo di ricarica. Una volta attivato l’account, si può inviare o richiedere denaro in pochi secondi a un contatto presente in rubrica o inserendo il suo username.Le transazioni avvengono in tempo reale e vengono notificate sia al mittente sia al destinatario. Non è necessario conoscere dati bancari né utilizzare un POS: si seleziona l’importo, si conferma con un tap (eventualmente autenticandosi con Face ID o PIN), e il trasferimento è completato. A questo punto è bene distinguere i due scenari d’uso principali nei pagamenti P2P: Scambio di denaro tra privati: qui rientrano tutti i wallet che nascono come un borsellino digitale per dividere un conto al ristorante o rimborsare una spesa di gruppo. PayPal è stato il pioniere già a fine anni ’90, mentre Satispay, BANCOMAT Pay e Revolut hanno reso l’operazione istantanea e priva di commissioni entro i confini nazionali. Micropagamenti nel commercio fisico e online: gli stessi strumenti, evolvendosi, sono diventati metodi di incasso per esercenti: Satispay viene accettato da bar, chioschi e piccoli retailer: il cliente inquadra il QR code del negozio, digita l’importo e paga senza POS. PayPal è ormai integrato nei checkout di gran parte degli e-commerce europei, dove funge da gateway con tutele antifrode e opzioni BNPL. Revolut e BANCOMAT Pay offrono analoghi QR o link di pagamento, utili per professionisti e micro-attività che vendono online senza una piattaforma strutturata. In pratica, la variante P2P pura (ovvero, privato-privato) convive con la modalità merchant: stesso wallet, ma con una interfaccia dedicata al commerciante e commissioni ridotte rispetto ai circuiti carta tradizionali.Per semplificare ed evitare confusione, può essere quindi utile pensare ai wallet P2P come a un unico ecosistema con due canali: Wallet-to-wallet fra privati; Wallet-to-merchant per pagamenti di beni e servizi, sia offline sia online. Ed è in questo contesto che PayPal e Satispay entrano come due attori principali e rappresentativi del cambiamento in atto. PayPal conserva infatti il DNA P2P, ma grazie al suo checkout universale, è una delle opzioni preferite nell’e-commerce europeo. Satispay, nato per i rimborsi tra amici, si è evoluto con lo stesso schema tecnico in uno strumento privilegiato per i micropagamenti “contactless senza carta” dei piccoli esercenti offline.Buoni pasto digitali I buoni pasto digitali sono la versione elettronica dei classici ticket cartacei offerti dalle aziende ai propri dipendenti come parte del welfare aziendale. Si utilizzano per acquistare pasti pronti o generi alimentari e permettono di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per il datore di lavoro.Il funzionamento è molto semplice: i buoni vengono accreditati su un portafoglio digitale, accessibile via app o carta fisica. Ogni buono ha un valore (ad esempio, 8 €) e una data di validità. Il lavoratore riceve ogni mese i buoni direttamente sul proprio account, può visualizzarne il saldo, la scadenza e l’elenco dei negozi che li accettano.Questi buoni, infatti, possono essere utilizzati presso esercizi convenzionati, come supermercati, bar, ristoranti, gastronomie e food delivery: nella pratica, il lavoratore paga mostrando il QR code, la tessera o utilizzando il wallet integrato (ad esempio, nell’app aziendale o in un’applicazione specifica).Principali emittenti di buoni pasto digitali in Italia OPERATOREFORMATO PRINCIPALENOTE DISTINTIVE Edenred – Ticket Restaurant App + Carta Leader di mercato, ampia rete convenzionata, usabile anche online Up Day – Buoni Pasto Day App + Carta Gestione intuitiva via app, con saldo e ricerca negozi Satispay Welfare Solo digitale (via app) Completamente digitale, anche per buoni pasto e fringe benefit Welfare Pellegrini Carta + Digitale Storico operatore, ha digitalizzato l’offerta Pluxee App + Carta 100.000 esercizi convenzionati, piattaforma welfare integrata, deducibilità piena Coverflex Solo digitale (via app e card virtuale) Soluzione flessibile per buoni pasto e fringe benefit, gestione semplificata per aziende e dipendenti Telepedaggio Il telepedaggio è un sistema di pagamento digitale che consente di attraversare i caselli autostradali senza fermarsi, grazie a un piccolo dispositivo elettronico (OBU – On-Board Unit) che si installa sul parabrezza del veicolo.Questo strumento comunica in tempo reale con le antenne posizionate sulle corsie dedicate, utilizzando una frequenza a microonde (5,8 GHz), e permette l’apertura automatica della barriera con un semplice passaggio, a velocità controllata (di solito entro i 30 km/h).L’uso di questo sistema non si limita più solo al pedaggio autostradale. I principali operatori lo integrano ormai anche con servizi aggiuntivi come, per fare qualche esempio, il pagamento di parcheggi, l’accesso a zone a traffico limitato, la prenotazione dei traghetti nello Stretto di Messina, e l’ingresso nell’Area C di Milano.Per utilizzare il servizio, basta attivare un OBU associandolo alla targa del veicolo e a un metodo di pagamento: conto corrente, carta di credito o, con alcuni operatori come MooneyGo, anche Satispay.L’attivazione può avvenire comodamente online, tramite app dedicata, oppure nei punti vendita fisici (come le tabaccherie convenzionate o gli sportelli dell’operatore scelto).Una volta installato il dispositivo a bordo, si può iniziare a usare il sistema: al momento del transito al casello, il dispositivo comunica con il sistema di rilevamento del concessionario autostradale, rileva la targa e consente l’apertura della sbarra. Tutto avviene in pochi decimi di secondo, senza che il conducente debba fermarsi.Il pagamento del pedaggio avviene quindi in modo completamente automatizzato. In base al provider scelto, l’addebito può avvenire: Una volta al mese (come nel caso di Telepass o UnipolMove), Una volta a settimana (con MooneyGo), In modalità pay-per-use, ossia solo nei giorni in cui si utilizza effettivamente il servizio. Negli ultimi anni, il settore del telepedaggio ha conosciuto una forte trasformazione grazie all’apertura del mercato, in precedenza dominato esclusivamente da Telepass. A partire dal 2022, con il debutto di UnipolMove, e poi nel 2023 con l’ingresso di MooneyGo, si è assistito all’arrivo di operatori alternativi che hanno reso il servizio più competitivo in termini di tariffe, flessibilità e servizi accessori.Un’altra innovazione importante riguarda l’interoperabilità europea: diversi dispositivi, come quelli di Telepass, funzionano anche nei Paesi dell’Unione Europea che hanno adottato standard compatibili, permettendo così di utilizzare un solo OBU per viaggiare in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e presto anche in Germania e Austria.Infine, tutti i principali operatori offrono app dedicate che permettono di visualizzare lo storico dei viaggi, il dettaglio dei pedaggi pagati, le fatture mensili e le eventuali promozioni attive. OPERATOREFORMATOSERVIZI OFFERTI Telepass OBU + App Offre il servizio di telepedaggio su tutta la rete autostradale italiana ed europea. Include anche servizi accessori come parcheggi convenzionati, Area C di Milano, accesso ai traghetti sullo Stretto di Messina, lavaggi auto, mobilità urbana e pacchetti assicurativi UnipolMove OBU + App Attiva su quasi tutta la rete autostradale italiana. Integra il pagamento di parcheggi, bollo auto, carburante e assicurazioni UnipolSai. Dispone di un’app intuitiva per monitorare i viaggi, i costi e i servizi attivi. Offre soluzioni per utenti privati e flotte aziendali MooneyGo OBU + App Servizio nato nel 2023, focalizzato sulla semplicità e sull’attivazione rapida anche in punti vendita fisici. Consente di pagare il pedaggio, accedere a parcheggi convenzionati e consultare costi e spostamenti tramite app. Compatibile con carte di pagamento e anche con Satispay Buy Now Pay Later (BNPL): cos’è, come funziona e operatori attivi in Italia Il BNPL, acronimo di “Buy Now, Pay Later” (“Compra adesso, paga dopo”), è un metodo di finanziamento a breve termine che permette di acquistare subito un bene o servizio e pagarne l’importo in piccole rate, solitamente da 2 a 4, senza interessi se vengono rispettati i tempi di rimborso.Il processo è semplice: al momento del checkout (sia online sia in negozio fisico), il consumatore seleziona l’opzione BNPL, completa un controllo rapido del credito e paga il primo acconto. Il resto viene poi addebitato in automatico sull’account o sulla carta registrata. Il venditore riceve subito il pagamento completo, mentre l’utente ha il vantaggio di poter dilazionare la spesa.In Italia, nel secondo semestre 2024, il BNPL ha movimentato circa 6,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 46% rispetto al 2023 e rappresentando circa l’8,9% del totale dell’e-commerce nazionale.Il fenomeno è particolarmente diffuso tra Millennials e Generazione Z, ma sta crescendo anche tra i baby boomer (+8% nel 2024). Principali operatori BNPL in Italia Scalapay: è una fintech italiana che offre pagamenti in 3 rate senza interessi. Fondata nel 2018, è diventata un unicorno (valutazione superiore a 1 miliardo di dollari) e vanta partnership diffuse nel settore moda e retail. Klarna: un operatore svedese che dispone di licenza bancaria e permette pagamenti in 30 giorni o in 3 rate. È molto utilizzato nei siti di e-commerce e in alcuni punti vendita fisici in Italia. Clearpay: si tratta della versione europea firmata Afterpay e offre pagamenti dilazionati senza interessi. È presente in diversi shop online e partner retail italiani. Floa Pay (BNP Paribas): consente di effettuare acquisti rateizzati in 3 o 4 rate, senza bisogno di documenti aggiuntivi. Si estende sia online sia nei negozi fisici grazie alle partnership bancarie. SplitterPay by Avvera: operazione analoga a quella sopra descritta, in quanto suddivide gli importi in quattro rate senza interessi, anche in negozio. Compass Pay / PagoLight (Gruppo Mediobanca – Compass): soluzione BNPL proveniente dal mondo del credito al consumo, PagoLight è disponibile in oltre 13.000 punti vendita fisici e 200 e-commerce. PayPal “Paga in 3 rate”: un’opzione BNPL integrata per gli utenti PayPal, disponibile su milioni di e-commerce in Italia. Afterpay (Clearpay), Zip, Sezzle, Affirm, Shop Pay Installments: piattaforme principalmente estere, ma accessibili online tramite e-commerce internazionali. Younited Credit, Mash, Revolut Pay Later, PausePay, Ubuy, etc.: alcuni operatori europei o fintech emergenti stanno entrando nel mercato italiano, sostenuti anche dalle evoluzioni regolatorie a livello UE. Il nuovo ecosistema POS: soluzioni digitali per negozi, PMI e professionisti Il mercato dei POS in Italia è oggi uno degli attori più interessanti dell’intero sistema dei pagamenti digitali. Parliamo di dispositivi essenziali per qualunque attività commerciale, dai piccoli esercizi di quartiere alle grandi catene, passando per professionisti, ambulanti e realtà della ristorazione. Alla fine del 2024 si contavano circa 3,5 milioni di terminali attivi nel Paese, dato che conferma una diffusione capillare capace di trasformare il POS in uno strumento di lavoro quotidiano, integrato nella gestione di cassa.L’evoluzione tecnologica ha portato all’affermazione degli smart POS, dispositivi più moderni che non si limitano a leggere carte o inviare transazioni. Questi terminali, infatti, basati su sistemi operativi mobili come Android, offrono funzionalità avanzate come connessione internet veloce, compatibilità con software gestionali, integrazione per la fatturazione elettronica, gestione del magazzino, promozioni, codici sconto, QR code e altre funzioni di marketing. In pratica, si stanno trasformando in veri e propri centri di controllo per l’attività commerciale.A questa evoluzione si affiancano le soluzioni cosiddette click-to-pay o Tap to Pay, che rendono possibile utilizzare uno smartphone o un tablet compatibile come terminale di pagamento a tutti gli effetti, semplicemente avvicinando la carta o il wallet digitale del cliente. Tutto questo avviene senza hardware esterno, senza fili, e senza costi aggiuntivi.L’adozione di questi strumenti è in piena accelerazione. Solo nel 2024 sono stati installati oltre 150.000 software POS, quasi quattro volte rispetto all’anno precedente. Una crescita favorita anche dalle nuove regole in arrivo: a partire dal 1° gennaio 2026, tutti i POS dovranno essere collegati in tempo reale ai registratori telematici, in modo da garantire la piena tracciabilità fiscale dei pagamenti elettronici.Principali operatori e soluzioni POS in Italia Nexi: Leader del mercato italiano, con circa 1,4 milioni di POS attivi e oltre 41 milioni di carte gestite. Gestisce circa l’80% del merchant acquiring e offre soluzioni complete: carte di pagamento, POS tradizionali e smart, corporate banking e sistemi di clearing. Stripe Terminal: Piattaforma avanzata per pagamenti in-store, integrabile con l’online. Offre terminali EMV certificati, SDK flessibili e funzionalità Tap to Pay. Ideale per ecosistemi multicanale personalizzati. SumUP: Soluzione pensata per PMI e freelance, con smart POS compatti, costi trasparenti e nessun canone mensile. Facile da attivare, utilizzabile anche in mobilità. myPOS: Azienda europea presente anche in Italia dal 2018. Propone terminali mobili, POS smart e pagamenti online. Ha uno store fisico a Milano e offre soluzioni complete per piccoli esercenti e attività indipendenti. Altri operatori emergenti: Adyen, Dojo, Numupay, Payrails e altri attori internazionali stanno crescendo anche in Italia con offerte modulari, scalabili e pensate per l’integrazione avanzata di canali fisici e digitali. Pagamenti tramite QR code e link: come funzionano I pagamenti via QR code o link di incasso offrono un’alternativa rapida al POS fisico. In pratica, il venditore genera un QR contenente importo, destinatario e causale, lo mostra su smartphone?o?tablet (o lo stampa) e il cliente lo inquadra con l’app di Satispay, PayPal o della banca: quindi conferma e la transazione viene immediatamente registrata.Lo stesso principio vale per il link di pagamento inviato via SMS, email o social, che apre una pagina sicura dove il cliente completa l’operazione con carta o wallet digitale.Questa soluzione viene spesso adottata per vendite a distanza, microimprese, artigiani e ambulanti che non dispongono di un ecommerce strutturato.Le nuove frontiere: infrastrutture digitali, innovazione nei pagamenti, Euro digitale, AI e pagamenti integrati Oltre ai sistemi visibili all’utente finale, l’ecosistema dei pagamenti digitali si regge su una rete complessa di infrastrutture interbancarie e piattaforme di clearing che garantiscono la validazione, la sicurezza e il corretto trasferimento dei fondi.Questi meccanismi operano dietro le quinte, ma sono fondamentali per assicurare che ogni pagamento, da una carta contactless alla rata BNPL, venga effettivamente eseguito, contabilizzato e regolato.Tra i protagonisti di questo livello “invisibile” ci sono attori come Nexi, che non solo fornisce terminali POS, ma gestisce anche le operazioni di acquiring e clearing per migliaia di esercenti.A questi si affiancano BANCOMAT e i sistemi della Banca d’Italia, come BICOMP e TARGET2BI, che elaborano i flussi interbancari, gli accrediti istantanei e le operazioni tra istituti di credito. Grazie a quest’architettura, i pagamenti digitali possono diventare sempre più veloci, trasparenti e interoperabili.Un esempio concreto di evoluzione in questo ambito è BANCOMAT Pay, la soluzione italiana per i pagamenti peertopeer e online, che negli ultimi anni ha esteso il proprio utilizzo anche su marketplace di grandi dimensioni, come Amazon, grazie alla collaborazione con Nexi. Con un semplice smartphone, gli utenti possono inviare denaro a un contatto, pagare un bollettino o acquistare online senza passare per le carte tradizionali.Oltre all’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, si stanno affacciando sul mercato anche nuove forme di pagamento che promettono di ridefinire l’esperienza d’uso.Tra queste, la più attesa è l’euro digitale, una valuta elettronica progettata dalla Banca Centrale Europea con il supporto delle banche centrali nazionali, tra cui la Banca d’Italia. La sperimentazione è in corso fino a ottobre 2025 e prevede che l’euro digitale funzioni come un vero e proprio contante elettronico, con alti standard di sicurezza e privacy, e spendibile in qualunque contesto, anche offline.Accanto a questo progetto istituzionale, l’innovazione nei pagamenti passa per soluzioni già in fase di adozione: I pagamenti in-car, ad esempio, consentono di pagare il pedaggio autostradale, il carburante o il parcheggio direttamente dal cruscotto dell’auto, senza estrarre carte o smartphone. La blockchain, ancora poco diffusa nel mass market, viene testata come tecnologia per garantire pagamenti tracciabili e sicuri, specialmente tra aziende. L’intelligenza artificiale, infine, entra in gioco per automatizzare le autorizzazioni, rilevare frodi in tempo reale, e personalizzare l’esperienza utente tramite analisi predittive. Di queste soluzioni ne sentiremo parlare in modo più approfondito prossimamente, perché sono capaci di rispondere al bisogno di rendere i pagamenti più integrati, fluidi e invisibili, sempre meno legati all’atto fisico e, invece, sempre più connessi agli ecosistemi digitali che frequentiamo ogni giorno.Guardando ai trend in atto sul mercato, Stoppani (Visa) racconta che “l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più pervasiva, migliorando radicalmente l’operatività in diversi ambiti: dalla sicurezza e identificazione del rischio, alla riconciliazione dei flussi bancari fino a Visa Intelligent Commerce, che abbiamo recentemente lanciato, e che è destinato a rivoluzionare l’esperienza di scelta e acquisto”. “Un altro tema di rilievo, soprattutto in ambito B2B, – sottolinea – è quello dell’embedded finance, ovvero la capacità di integrare in modo fluido componenti di servizio finanziario e assicurativo all’interno di un’unica offerta. Sempre più spesso, queste soluzioni arrivano da soggetti “non finanziari” che, grazie a piattaforme abilitanti, riescono a comporre proposte di valore per il mercato. Infine, sul fronte sia B2C che B2B, guardiamo con grande interesse all’emergere delle neobank, che nascono con l’obiettivo di servire in maniera mirata specifici segmenti di mercato, ma con un approccio nativamente digitale”. LEGGI TUTTO

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    Avvera (Credem), semestre record con utile di 15,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Avvera, la società del Gruppo Credem specializzata nel credito al consumo e nell’intermediazione di mutui, ha registrato un utile netto pari a 15,3 milioni di euro nel primo semestre del 2025, evidenziando un incremento del 57% rispetto ai 9,7 milioni di euro del medesimo periodo nell’anno precedente. Nel dettaglio, il Margine di Interesse si attesta a 28,5 milioni di euro, in aumento del 69% (+11,6 milioni di euro) rispetto a giugno 2024. Le Commissioni Nette sono pari a 25 milioni di euro e crescono del 17% (+3,6 milioni di euro) rispetto a giugno 2024.Il costo del credito si posiziona in maniera favorevole, attestandosi allo 0,72%, con un rapporto NPL del 1,33%. Il Cost Income Ratio, pari al 35%, è in netto miglioramento rispetto a giugno 2024 (-10p.p.) grazie al progressivo efficientamento.”Sono molto soddisfatto dei risultati che abbiamo ottenuto in questa prima metà del 2025 – ha dichiarato Lorenzo Montanari, AD di Avvera – Abbiamo registrato una solida performance su tutti i prodotti, con un picco significativo per i mutui, che hanno superato a livello di operazioni intermediate, il nostro anno record del 2023. Questi eccellenti risultati confermano la bontà delle nostre scelte strategiche in tutte le nostre divisioni, nonostante le incertezze e le sfide del contesto economico e di mercato. Ancora una volta, abbiamo dimostrato la nostra capacità di adattamento e crescita, oltre alla qualità del nostro modello di business diversificato e multicanale”.L’ammontare complessivo dei volumi di business erogati e intermediati dalla società nei primi sei mesi del 2025 ha raggiunto 1,3 miliardi di euro, registrando un aumento del +20% rispetto a giugno 2024. I premi assicurativi collocati si sono attestati a 26 milioni di euro (+21% in confronto ai 21 milioni di euro di fine giugno 2024).Nello specifico, per quanto concerne il comparto dei mutui, Avvera ha concluso il primo semestre 2025 con 447 milioni di euro di nuove operazioni intermediate. Tale dato attesta un eccezionale primo semestre 2025 (+38% anno su anno), superando in termini di crescita percentuale anche il 2023. Il valore dell’intermediato medio per singolo agente ha raggiunto 1,8 milioni di euro e nei primi sei mesi dell’anno sono stati reclutati 16 nuovi professionisti, portando a 242 il numero totale degli agenti attivi su tutto il territorio nazionale.La produzione complessiva dei prestiti personali nel primo semestre si è attestata a 188 milioni di euro erogati (+14% anno su anno), sostenuta, in particolare, dalle consolidate partnership con diversi istituti bancari. Il canale dedicato ai prestiti finalizzati ha raggiunto circa 385 milioni di euro di finanziamenti erogati nel semestre (+15% anno su anno), grazie a 31 agenti in organico, cui si aggiungono circa 87 collaboratori.Con una rete specializzata di 324 tra agenti e collaboratori distribuiti su tutto il territorio nazionale, il canale dedicato ai prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione registra 249 milioni di euro di montante, in aumento rispetto al primo semestre 2024 (+5% anno su anno), con una quota di mercato pari al 4,9%. LEGGI TUTTO

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    Settimana europea della Mobilità, torna ECO: Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti

    (Teleborsa) – Il 16 e 17 settembre 2025, in coincidenza con l’inizio della “Settimana europea della Mobilità 2025”, si terrà a Roma (presso il Centro Congressi di Piazza di Spagna, in via Alibert 5A) la terza edizione di ECO Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti. L’evento farà il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci, focalizzandosi su tematiche strategiche per il nostro Paese: sviluppo delle infrastrutture e dei servizi, avanzata della mobilità elettrica, innovazione, logistica, intermodalità, economia circolare, governance, salute e sicurezza, educazione e cultura ambientale, riforestazione urbana. La due giorni di lavori coinvolgerà i principali attori pubblici e privati nel settore della mobilità sostenibile e vedrà susseguirsi incontri e interviste che metteranno a confronto i rappresentanti del mondo politico, istituzionale, accademico e imprenditoriale. Ad aprire la manifestazione, il 16 settembre, saranno i saluti istituzionali del vicepresidente ANCI Vito Parisi e di Eugenio Patané, assessore Mobilità del Comune di Roma, che precederanno le interviste, previste nella mattinata, sulle tematiche di più stretta attualità al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.Uno dei momenti clou della manifestazione riguarderà la presentazione dei risultati de “L’indagine sulla mobilità sostenibile in Italia”, realizzata dall’Istituto Piepoli. Lo studio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di mille italiani, fornirà dati e trend interessanti sulle abitudini di spostamento, sulla consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie abitudini, sulla pluralità tecnologica, sull’economia circolare e sull’impatto dell’IA nel mondo della mobilità e dei trasporti. Assoluta novità proposta da questa ricerca sarà la definizione, sulla base delle risposte raccolte, di un indice di mobilità sostenibile dei cittadini italiani.Spazio poi agli interventi di Claudio Magliulo, Clean cities campaign e di Fabrizio Penna, capo Dipartimento PNRR MASE, sugli investimenti verdi alla luce del nuovo quadro europeo e di Francesco Naso, Direttore di Motus-E, che si soffermerà sulle tante fake news che circolano sulle batterie elettriche. La chiusura dei lavori del mattino è affidata ad Antonio Decaro, presidente Commissione Ambiente clima e sicurezza alimentare Parlamento Europeo. Nel pomeriggio della prima giornata, si terranno alcuni tavoli di lavoro che vedranno protagonisti esperti e istituzioni, cui saranno invitate le aziende che vogliono operare in modo sostenibile.L’apertura dei lavori del 17 settembre vedrà l’intervento di Edoardo Rixi, viceministro Infrastrutture e Trasporti. A fornire ulteriori spunti di dibattito saranno poi gli interventi di: Manuel Marsilio, Industry & Road Safety ambassador per WBIA all’ONU e OMS, sul ruolo chiave della bicicletta nella visione europea del trasporto Sostenibile; del docente Bruno Dalla Chiara del Politecnico Torino sull’opzione idrogeno come alternativa al petrolio per una mobilità più sostenibile; di Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura e coltivazioni arboree presso l’Università di Firenze sull’importanza di riforestare le nostre città; di Carla Ancona, Dipartimento Epidemiologia SSR Lazio Salute e Ambiente sull’impatto della mobilità sull’inquinamento atmosferico; di Damiano Meola, direttore Marketing The Data Appeal Company. Grazie anche al patrocinio di ANCI, ECO ospiterà in questa seconda giornata un dibattito tra sindaci di diverse città distribuite sul territorio nazionale, con la presentazione di buone pratiche ed esperienze virtuose che gli enti locali stanno mettendo in campo per favorire una transizione ecologica efficace. Chiuderà la manifestazione l’intervento del presidente dei Senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.ECO è un evento aperto a tutti, istituzioni, cittadini, studenti, aziende, e si svolge con il patrocino di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Comune di Roma, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Bikeconomy Osservatorio e in collaborazione con ENEL, Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), Intesa Sanpaolo, ALIS, Conai, Amazon, che porteranno i loro ultimi progetti su temi quali le infrastrutture energetiche, la riforestazione urbana, l’economia circolare, la logistica sostenibile. Durante il Festival ogni partner premierà una realtà che si è distinta nei diversi ambiti della mobilità e della sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Itinere da parte di Swiss Life e APG

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto di Itínere Infraestructuras, società spagnola, da parte di Swiss Life Holding, società svizzera, e APG Asset Management, società olandese. L’operazione riguarda principalmente la gestione e l’esercizio di concessioni autostradali a pedaggio.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che le società non operano nello stesso mercato o in mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata nell’ambito della procedura semplificata di esame delle concentrazioni. LEGGI TUTTO