10 Settembre 2025

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    Mercati cauti alla vigilia della BCE. Milano si allinea

    (Teleborsa) – Si chiude con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari. Sul fronte delle banche centrali, è atteso il mantenimento dello status quo da parte della BCE, nel consiglio direttivo in calendario domani, giovedì 11 settembre.La prossima settimana sarà, invece, la volta della Federal Reserve da cui è atteso il primo taglio dei tassi dell’anno, dopo la revisione sui numeri sul lavoro americano. Si muove in lieve rialzo la borsa di Wall Street con l’S&P-500 che evidenzia un incremento dello 0,45%.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,172. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,55%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,77%), che raggiunge 63,74 dollari per barile.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +91 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,49%.Nello scenario borsistico europeo pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,36%, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi; ferma Parigi che segna un quasi nulla di fatto. Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 42.060 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si ferma a 44.617 punti, in prossimità dei livelli precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bilancio decisamente positivo per Leonardo, che vanta un progresso del 2,41%.Buona performance per Saipem, che cresce del 2,36%.Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno del 2,10%.Buoni spunti su Prysmian, che mostra un ampio vantaggio dell’1,81%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Nexi, che ha archiviato la seduta a -9,45%.Scivola Campari, con un netto svantaggio del 2,23%.In rosso Stellantis, che evidenzia un deciso ribasso del 2,10%.Spicca la prestazione negativa di Telecom Italia, che scende dell’1,99%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, NewPrinces (+6,17%), Danieli (+2,22%), Banca Generali (+1,67%) e Rai Way (+1,64%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Moltiply Group, che ha archiviato la seduta a -5,88%.Pessima performance per Reply, che registra un ribasso del 3,84%. LEGGI TUTTO

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    Ue, Urso: “Necessario uno shock di riforme. Venerdì giorno della verità per l’industria dell’auto europea”

    (Teleborsa) – “Con le mezze misure non si rilancia l’industria europea: serve uno shock di riforme, subito. Venerdì sarà il giorno della verità per il futuro dell’automotive europeo”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando il Discorso sullo Stato dell’Unione europea della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, alla vigilia del Dialogo strategico sull’automotive in programma il 12 settembre a Bruxelles.”Serve pragmatismo, flessibilità e sostenibilità, sfruttando tutte le tecnologie disponibili, sia in termini di motorizzazione che di alimentazione”, ha aggiunto Urso, sottolineando come le aperture odierne della presidente della Commissione restino ancora “troppo timide” di fronte alla gravità della crisi del settore automotive che necessita di “interventi immediati, radicali e strategici”.”Sulla siderurgia – prosegue il ministro – stanno invece prevalendo le posizioni italiane, tra cui la previsione di misure di salvaguardia che non dovranno limitarsi all’acciaio, ma estendersi a tutti i settori minacciati”. Bene, infine, la previsione di clausole per favorire il Made in Europe, sia negli appalti pubblici che negli incentivi: “questa è la strada giusta”, ha concluso Urso. LEGGI TUTTO

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    Longevità, BCG: “Fino a 24 anni di vita in più, solo se ci impegniamo”

    (Teleborsa) – Nonostante i benefici siano enormi, la maggior parte delle persone non adotta uno stile di vita sano finché non è troppo tardi. È ciò che chiaramente emerge dal report “Longevity Paradox: Why We Don’t Plan for Healthy Aging Before It’s Too Late”, condotto da BCG su 9.350 persone in 19 Paesi in occasione del St. Moritz Longevity Forum. La promessa è chiara: la possibilità di aggiungere fino a 24 anni di vita in salute con semplici scelte quotidiane.Il paradosso della longevitàL’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “healthy aging” la capacità di mantenere funzionalità e benessere anche in età avanzata. Non si tratta soltanto di contenere le spese sanitarie e sociali – una questione determinante per governi e sistemi sanitari messi a dura prova negli ultimi anni – ma soprattutto di guadagnare anni da vivere in maniera attiva, coltivando relazioni, viaggiando, facendo progetti, partecipando alla vita della comunità. Lo studio rivela però un divario netto, e paradossale, tra aspirazioni e comportamenti. Meno del 40% degli over 56 con patologie preesistenti dichiara di impegnarsi in attività salutari. Ancora più sorprendente la fotografia dei giovani: da un lato curiosi e pronti a sperimentare, dall’altro incapaci di mantenere continuità. Usano dispositivi wearable (come orologi smart) e app per monitorare passi e sonno, ma allo stesso tempo saltano i pasti, consumano regolarmente bibite zuccherate e soffrono di stress o burnout (40%), il doppio rispetto alle generazioni più anziane.Cosa ci tiene giovaniAlla domanda su quali siano le priorità per invecchiare bene, la salute fisica e le capacità funzionali sono al primo posto (29% delle risposte), seguite da una dieta bilanciata (25%), attività fisica regolare (22%) e sonno di qualità (22%). Ma accanto a queste esigenze concrete emergono bisogni più profondi: vivere con gioia e avere uno scopo (22%), restare mentalmente stimolati e creativi (19%). La confusione nasce qui: molti scambiano i mezzi (fare sport, dormire, mangiare sano) per i fini (essere vitali, sentirsi realizzati, restare indipendenti). Al contrario, quando la motivazione viene ancorata a un obiettivo concreto e personale, come ballare a un matrimonio o fare trekking in montagna anche a 80 anni, la spinta al cambiamento diventa più forte e duratura. Gli autori dell’analisi le chiamano health ambition, ambizioni di salute: non c’è un’età giusta per iniziare né un percorso identico. È proprio la personalizzazione, secondo BCG, la chiave per rendere efficace ogni piano di longevità.Per spiegare le differenze, lo studio introduce una scala a cinque gradini: Longevity Dismisser, ignorano il tema e preferiscono “vivere e basta”; Longevity Curious, sono incuriositi ma inattivi; Proactive Experimenter, provano pratiche salutari senza costanza né metodo; Personalized Optimizer, più strutturati, capaci di combinare strategie diverse; Holistic Pioneer, minoranza (12%) che fa della longevità una scelta di vita completa, basata su dati scientifici e approcci integrati.Le differenze sono anche geografiche. Nei Paesi asiatici e in Medio Oriente fino al 70% degli intervistati usa dispositivi digitali e applicazioni per monitorare salute e stili di vita. In Europa e negli Stati Uniti prevale invece l’uso di terapie avanzate e diagnostica specialistica.Il ruolo della tecnologia e dell’AIIl quadro diventa ancora più complesso se si guarda ai sistemi sanitari: i costi aumentano, il personale medico è insufficiente, le liste d’attesa si allungano. In questo contesto le tecnologie digitali possono essere alleate preziose. Parliamo di un intero ecosistema che integra monitoraggi tramite wearable, piattaforme di coaching personalizzato e veri e propri assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale. La loro forza sta nella capacità di trasformare obiettivi astratti in azioni quotidiane semplici e concrete: micro-passaggi tradotti in un linguaggio chiaro, spesso resi più stimolanti grazie a meccanismi di gioco e motivazione continua. Nei Paesi digitalmente avanzati e con meno vincoli sulla privacy, come India e Cina, l’adozione di soluzioni basate su AI che agiscono come agenti sanitari personali ha già superato il 20-25%. Questi strumenti si stanno affermando anche in alcuni Paesi occidentali, come la Svizzera (14%) e la Germania (10%). L’ostacolo è proprio la fiducia. Secondo lo studio, l’80% delle persone sarebbe disposto a condividere dati personali in cambio di servizi sanitari personalizzati. Tuttavia, notizie su violazioni e business poco trasparenti hanno già compromesso la credibilità del settore. Senza regole chiare e garanzie etiche, anche gli strumenti più promettenti rischiano di restare marginali.La sfida è collettivaIl mercato della longevità, dagli integratori alle piattaforme digitali, alle cliniche, è in rapida crescita, ma ancora frammentato. I pionieri di queste abitudini dimostrano che un cambiamento reale è possibile: routine personalizzate, informazione di qualità, impegno quotidiano. Il problema è la scalabilità: come rendere queste pratiche accessibili e diffuse? Servono politiche pubbliche, aziende tecnologiche e sistemi sanitari capaci di integrarsi e di proporre modelli di cura centrati sulla persona. La prossima decade, avverte lo studio, sarà decisiva: la longevità non è più un tema di nicchia, ma un ecosistema globale in costruzione. LEGGI TUTTO

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    Synopsys in difficoltà con trimestrale sotto attese

    (Teleborsa) – Si muove in forte ribasso il titolo Synopsys che esibisce una perdita secca del 34,76% sui valori precedenti.Il fornitore di software per la progettazione di chip ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 1,74 miliardi di dollari inferiori alle attese degli analisti che erano per 1,77 miliardi. Sempre nel periodo, l’utile per azione è pari a 3,39 dollari contro i 3,80 dollari stimati dagli analisti. L’analisi settimanale del titolo rispetto al Nasdaq 100 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del fornitore di software destinati ai produttori di semiconduttori, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo status tecnico di medio periodo di Synopsys rimane negativo. Nel breve periodo, invece, evidenziamo un miglioramento della forza rialzista, con la curva che incontra la prima area di resistenza a 419,2 USD, mentre i supporti sono stimati a 379,7. Le implicazioni tecniche propendono a favore di un nuovo spunto rialzista con target stimato verosimilmente in area 458,8. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 3,9 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di petrolio, negli ultimi sette giorni al 5 settembre 2025, sono saliti di circa 3,9 milioni di barili a 424,6 MBG, contro attese per un decremento di 1,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 4,7 MBG, arrivando a 120,6 MBG, contro attese per una salita di 0,2 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una crescita di 1,5 milioni a quota 220 MBG (era atteso un decremento di 0,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,5 milioni a 405,2 MBG. LEGGI TUTTO

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    Oracle vola a Wall Street dopo i conti

    (Teleborsa) – Scambi in forte rialzo per Oracle sopravanzando i valori precedenti del 38,71%, dopo la trimestrale record spinta dalle attività nel cloud.Il confronto del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del principale fornitore di software aziendale rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Le tendenza di medio periodo di Oracle si conferma negativa. Al contrario, nel breve termine, si evidenzia un miglioramento della fase positiva che raggiunge la resistenza più immediata vista a quota 346,8 USD. Supporto stimato a 317,7. Tecnicamente propendiamo a beneficio di un nuovo spunto rialzista stimato in area 375,9. LEGGI TUTTO

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    Welfare, INPS e ANCI insieme per l’attivazione di sportelli telematici nei comuni

    (Teleborsa) – Favorire l’attivazione e la promozione dei Punti Utenti Evoluti (PUE) e dei Punti Cliente di Servizio (PCS) presso i comuni italiani, con particolare attenzione alle aree Interne e le isole minori. È in sintesi il contenuto della collaborazione tra ANCI ed INPS prevista nel protocollo di intesa firmato oggi a Roma dai presidenti Gabriele Fava e Gaetano Manfredi. Lo fa sapere l’INPS in una nota.I Punti Utente e i punti cliente sono sportelli telematici INPS e sportelli virtuali di accesso ai servizi coadiuvati dalla presenza di un funzionario comunale. Un progetto già sperimentato in 23 Comuni di 7 Regioni che ora è pronto a diventare una rete nazionale. ANCI ed INPS individueranno ulteriori iniziative per migliorare l’accessibilità alle prestazioni INPS, con Anci che supporterà l’INPS nella raccolta di feedback e nell’analisi dell’esperienza degli enti comunali che hanno attivato il PUE o il PCS.Oggi più di 4.500 Comuni italiani – spiega la nota – non hanno un ufficio INPS nelle vicinanze. Significa che milioni di cittadini sono costretti a spostarsi. Inoltre, ANCI ed INPS promuoveranno attività di comunicazione e informazione per gli utenti sull’importanza e i benefici dell’utilizzo dei PUE e dei PCS, anche in relazione alle finalità del Progetto “INPS in rete per l’inclusione” che fa riferimento all’Accordo quadro di collaborazione tra Inps, Anci, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana, sottoscritto il 27 marzo 2025. Il progetto è finalizzato a valorizzare e rafforzare la rete di protezione sociale a livello nazionale e locale e la sinergia in favore dei soggetti in difficoltà sociali ed economiche.”Il Protocollo tra INPS e ANCI non è un atto formale è un patto di prossimità e di responsabilità. È la scelta di avvicinare ulteriormente lo Stato dentro ogni comunità, soprattutto in quelle più fragili, affiancando e supportando i sindaci con le prestazioni Inps – afferma Fava –. Questo accordo segna un passo avanti verso un nuovo modello di servizio, centrato sullaconsulenza e sulla capacità di accompagnare i cittadini in scelte sempre più complesse. Un modelloche sa unire innovazione digitale e contatto umano, per ridurre il digital divide e dare risposte rapideanche a chi vive nei luoghi più remoti. Nei prossimi tre anni lavoreremo insieme ai sindaci, con l’Anci per estendere questa rete in tutto il Paese”.”Offrire un accesso facilitato ai servizi Inps è un passo concreto verso l’inclusione sociale e digitale, soprattutto nelle aree interne che, a causa di una limitata connettività e della posizione geografica, soffrono difficoltà di accesso ai servizi essenziali, come quelli previdenziali e assistenziali dell’INPS – evidenzia Manfredi –. L’attivazione dei PUE e dei PCS va quindi a rafforzare il ruolo dei comuni come presidi territoriali e punti di contatto essenziali tra lo Stato e icittadini, offrendo la possibilità ai cittadini di accedere ai servizi dell’INPS direttamente presso il proprio comune. Una soluzione particolarmente utile per le persone anziane, per coloro che non hanno familiarità con gli strumenti digitali, o per chi vive in luoghi dove recarsi in una sede INPS fisica è complicato. In tal senso, l’intesa tra ANCI e INPS rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale che mette al centro il cittadino, specialmente quello che vive in contestipiù marginali. Questo impegno congiunto è fondamentale per costruire una società più equa e accessibile, dove i servizi non sono un privilegio, ma un diritto per tutti”.All’evento hanno preso parte anche il direttore generale dell’INPS, Valeria Vittimberga, il direttore centrale Organizzazione INPS, Maria Grazia Sampietro e il sindaco di L’Aquila, nonché responsabile nazionale formazione ANCI, Pierluigi Biondi. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso sotto attese a luglio

    (Teleborsa) – Crescono meno del previsto le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di luglio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, le scorte hanno registrato un incremento dello 0,1% a 908,1 miliardi di dollari, contro la variazione pari a +0,2% attesa dal consensus e dopo il +0,1% riportato nel mese precedente.Su base annua si registra un aumento dell’1,3%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,4% su base mensile a 711,3 miliardi di dollari dopo il +0,7% registrato a giugno (dato rivisto da +0,3%). Su anno si è registrato un aumento del 6,2%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,28 contro l’1,34 di un anno prima. LEGGI TUTTO