Settembre 2025

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    Affitti, FIMAA Italia: “Per rivitalizzare mercato serve banca dati degli inquilini morosi”

    (Teleborsa) – Una banca dati in cui iscrivere gli inquilini morosi e misure di sostegno per i proprietari degli immobili che non riescono a incassare i canoni di locazione. Sono alcuni degli interventi che FIMAA-Italia propone di attuare per arginare l’emergenza delle locazioni nel medio-lungo termine. “In Italia – spiega Santino Taverna, Presidente Nazionale di FIMAA-Italia – la maggior parte dei conduttori paga regolarmente i canoni di locazione, a prezzo di grandi sacrifici. Il problema dei conduttori morosi tuttavia è reale, tanto che una fetta consistente di proprietari preferisce lasciare gli immobili sfitti, piuttosto che correre rischi”.”In Italia – sottolinea Taverna – su 35 milioni di abitazioni, circa 9 milioni e mezzo risultano non abitate. Anche sottraendo 3 milioni e mezzo di seconde case per utilizzo proprio, restano circa 6 milioni di immobili che i proprietari si preferiscono non locare. Il problema è che tutti questi proprietari di casa non si sentono sufficientemente tutelati, di conseguenza preferiscono rinunciare a un’entrata economica, piuttosto che correre il rischio di imbattersi in inquilini morosi”.La FIMAA-Italia propone quindi di costituire una banca dati in cui registrare gli inquilini morosi. “Quando devono erogare un mutuo – prosegue Taverna – gli istituti bancari si rivolgono al sistema di informazioni Eurisc di CRIF, una banca dati in cui sono segnalati i nominativi di chi non onora il rientro dei prestiti. Un sistema analogo, anche per le locazioni, potrebbe aiutare a fronteggiare un problema sociale che sta diventando preoccupante”.FIMAA-Italia propone inoltre di correggere tutte quelle incongruenze all’interno della normativa italiana che scoraggiano i proprietari. Chi loca un immobile a un inquilino che smette di versare l’affitto, ad esempio, è comunque tenuto a corrispondere le imposte sui canoni non percepiti, fintanto che non si consolida una procedura di sfratto. O ancora, nel caso in cui il conduttore non corrisponda le spese condominiali, sarà costretto a farsene carico il proprietario per evitare di incorrere nel rischio di ritrovarsi con l’immobile esecutato.”Sarebbe inoltre opportuno introdurre delle misure per sostenere il mercato delle locazioni – osserva il Presidente di FIMAA-Italia –. Ad esempio, chi concede un appartamento in locazione a categorie svantaggiate come studenti, giovani lavoratori e famiglie meno abbienti, dovrebbe godere di un’esenzione dell’IMU o di altre agevolazioni fiscali”.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione settembre sale al +2,4% su anno

    (Teleborsa) – Risulta poco superiore alle attese l’inflazione tedesca a settembre 2025. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% su mese, in linea con il consensus e dopo il +0,1% del mese precedente. Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata al +2,4%, dopo il +2,2% del mese precedente e superiore al +2,3% del consensus.L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,2%, rispetto al +0,1% precedente e atteso. Su anno si registra un incremento del 2,4%, dopo il +2,1% del mese precedente e sopra al +2,2% del consensus. LEGGI TUTTO

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    DBA Group, utile semestrale sale a 1,9 milioni di euro. Ricavi +6,7%

    (Teleborsa) – DBA Group, società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella connettività delle reti e nelle soluzioni a supporto del ciclo di vita delle infrastrutture, ha chiuso il primo semestre del 2025 con un valore della produzione pari a 57 milioni di euro (+6,7% rispetto ai 53,4 milioni nella prima metà del 2024), suddiviso in 36,2 milioni relativi ai servizi di Engineering & Project Management (32,6 milioni nel 2024), in 2,6 milioni relativi ai servizi di Information & Communication Technologies in Italia (2,4 milioni nel 2024) e in 18,2 milioni relativi ai servizi di Information & Communication Technologies in Slovenia (18,4 milioni nel 2024).L’EBITDA Reported è pari a 5,9 milioni di euro (in aumento sia rispetto ai 5,3 milioni di EBITDA Reported sia rispetto ai 5,7 milioni di EBITDA Adjusted del periodo precedente). La marginalità relativa del primo semestre 2025 è pari al 10,3%, in aumento dello 0,3% rispetto a quanto registrato nel primo semestre 2024, quando era pari al 10,0%.L’EBIT è positivo e ammonta a 3,8 milioni di euro (3,1 milioni nel 1H 2024), registrando un incremento di 0,7 milioni e l’utile di gruppo, pari a 1,9 milioni di euro, risulta in crescita del +21,4% rispetto al primo semestre 2024 in cui era pari a 1,5 milioni.”Il primo semestre del 2025 ci consegna risultati positivi – dichiara l’AD Raffaele De Bettin – che confermano la validità della nostra strategia fortemente orientata alla transizione digitale ed energetica. Abbiamo saputo cogliere con successo le opportunità nei nostri mercati di riferimento, consolidando ulteriormente la nostra leadership tra le principali società di ingegneria in Italia. I progressi registrati su EBITDA, EBIT e utile di gruppo, insieme al rafforzamento della posizione finanziaria netta, testimoniano la fiducia che il mercato ripone in noi. Inoltre, la crescita e il consolidamento del nostro team ci pongono nelle condizioni ideali per continuare a generare valore sostenibile nel lungo termine”.La posizione finanziaria netta risulta negativa (indebitamento netto) per 8,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 9,2 milioni del 31 dicembre 2024.Al 30 giugno 2025 il backlog è pari a 119 milioni di euro, di cui 60 milioni riferiti alla seconda metà del 2025 e 59 milioni riferiti al 2026 e anni successivi. LEGGI TUTTO

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    IDNTT: ricavi in crescita del 35% nel primo semestre, utile in leggero calo

    (Teleborsa) – IDNTT, MarTech Content Factory attiva nella produzione di contenuti omnichannel e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi totali pari a 13,3 milioni di euro, in crescita del 35,3% rispetto al primo semestre 2024 (9,8 milioni). La marginalità si è incrementata sia in termini assoluti che relativi con EBITDA che si attesta a 2,1 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto a 1,5 milioni del primo semestre 2024, con EBITDA Margin che si incrementa dal 15,5% del 30 giugno 2024 al 15,8% del 30 giugno 2025. Il primo semestre si chiude con un Risultato netto consolidato pari a 0,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 30 giugno 2024 (0,6 milioni), dopo oneri finanziari per 229 mila euro, adeguamento cambi straordinario negativo per 185 mila euro, oneri straordinari per 318 mila euro (legati all’M&A, ai costi di mantenimento della quotazione e altri non ricorrenti) e imposte per 167 mila euro.L’Indebitamento Finanziario Netto risulta pari a 1,9 milioni di euro, in aumento rispetto a 1,6 milioni al 31 dicembre 2024, con disponibilità liquide pari a 3,4 milioni. Si precisa che, al netto dei finanziamenti per supportare le operazioni di M&A di RLTV e del gruppo Take (compresa la ristrutturazione dell’immobile di quest’ultima) per 770 mila e dell’acquisto di azioni proprie per 63 migliaia, sarebbe migliorativo di circa 0,8 milioni e pari a 1,1 milioni, confermando la solidità finanziaria, anche al netto degli eventi straordinari, e la capacità di generare cassa da parte del Gruppo.”Il primo semestre 2025 si chiude con un’importante performance da parte del Gruppo, che conferma in modo tangibile la nostra missione e la capacità di creare valore per i nostri stakeholder – ha commentato l’AD Christian Traviglia – Proseguiamo con determinazione la costante crescita double digit dall’IPO, un trend che testimonia la resilienza del nostro modello di business rispetto le condizioni geo-politiche e sociali che stiamo vivendo e l’efficacia delle nostre scelte strategiche”.”Guardando al futuro, il nostro percorso di sviluppo prosegue spedito, basato sul consolidamento e l’espansione del portafoglio clienti e sull’innovazione tecnologica, sfruttando appieno le sinergie interne e le opportunità di cross selling derivanti dalle acquisizioni strategiche fatte – ha aggiunto – Con questi risultati, e in considerazione della stagionalità favorevole del business, il management conferma gli obiettivi intermedi al 2025 e di lungo termine previsti nel Piano Industriale 2025-2027. Un piano ambizioso che ci vede puntare a ricavi tra 38 e 47 milioni e un EBITDA tra 7,5 e 11 milioni entro il 2027″. LEGGI TUTTO

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    Eprcomunicazione, risultato operativo passa in positivo nel primo semestre

    (Teleborsa) – Eprcomunicazione, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella comunicazione e relazioni pubbliche, ha registrato un valore della produzione pari a 5.116.277 euro nel primo semestre del 2025, in aumento del 42% rispetto ai dati al 30 giugno 2024, derivante da incrementi di fatturato di portata rilevante da parte di Eprcomunicazione SpA (+39%) e di Justbit Srl (+47%).La crescita dei ricavi e la tipologia di contratti hanno consentito un significativo aumento della redditività, con EBITDA 2025 pari a 693.210 euro contro 33.312 euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il Reddito Operativo (EBIT) è pari a 196.088 euro, rispetto a -324.275 euro al 30 giugno 2024. Il Risultato d’Esercizio è negativo per 25.796 euro, rispetto a -382.284 euro al 30 giugno 2024.L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 1.781.433 euro (cassa per al 378.519 al 30 giugno 2024).”Il primo semestre 2025 conferma la solidità del percorso di crescita che Eprcomunicazione ha intrapreso negli ultimi anni – ha commentato l’AD Daniele Albanese – L’incremento significativo del valore della produzione e la forte crescita della redditività dimostrano la capacità del Gruppo di attrarre nuovi clienti e di consolidare le relazioni con quelli esistenti, valorizzando al contempo le competenze delle nostre persone. L’apertura della nuova unità di Vicenza e l’acquisizione del 51% di Cernuto Pizzigoni & Partners rappresentano tappe fondamentali di una strategia volta a rafforzare la nostra presenza territoriale e ampliare l’offerta integrata di comunicazione e digital transformation”. LEGGI TUTTO

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    L’Europa resta al palo con focus su dati macro, a Milano vola Azimut

    (Teleborsa) – Piazza Affari non si sposta dai valori della vigilia, in linea con i principali mercati di Eurolandia, con l’attenzione su una nuova tornata di dati macroeconomici incentrata soprattutto sulle rilevazioni del mercato del lavoro negli Stati Uniti di venerdì. Gli investitori guardano anche alle evoluzioni riguardo all’interruzione dell’attività governativa federale negli USA (shutdown), che dovrà essere evitata con un accordo entro la mezzanotte di oggi. Intanto, sono arrivati nuovi annunci della Casa Bianca su dazi, che questa volta colpiscono mobili da bagno, legname e altri beni. Il presidente Trump ha chiamato in causa la “difesa nazionale” annunciando i dazi sui mobili stranieri che entreranno in vigore il 14 ottobre, seguendo quelli su camion e farmaci che saranno implementati già domani.Sul fronte macroeconomico, l’attività manifatturiera cinese si è ridotta per il sesto mese a settembre, mentre la produzione industriale giapponese è diminuita più del previsto ad agosto. Le vendite al dettaglio in Germania sono inaspettatamente diminuite ad agosto, con un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, rispetto al +0,6% atteso dal mercato. In Francia, l’inflazione è aumentata dell’1,2% a settembre, dopo il +0,9% di agosto, a causa di una marcata accelerazione dei prezzi dei servizi. In Italia, l’inflazione a settembre evidenzia una variazione del -0,2% su base mensile e del +1,6% su base annua (come nel mese precedente).In Australia, la banca centrale ha mantenuto invariati i tassi, come ampiamente previsto. Le indicazioni future della RBA sono state piuttosto hawkish, in quanto non ha segnalato piani per tagli imminenti nemmeno nei prossimi incontri.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,174. Lieve calo dell’oro, che scende a 3.814,7 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,84% e continua a trattare a 62,92 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +91 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,55%.Tra i mercati del Vecchio Continente piatta Francoforte, che tiene la parità, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, e sottotono Parigi che mostra una limatura dello 0,35%.Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 42.560 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 45.154 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (0%); sulla stessa linea, pressoché invariato il FTSE Italia Star (0%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente Azimut, che vanta un incisivo incremento del 4,01%. Giornata moderatamente positiva per Unicredit, che sale di un frazionale +1,01%. Seduta senza slancio per Prysmian, che riflette un moderato aumento dello 0,86%. Piccolo passo in avanti per Lottomatica, che mostra un progresso dello 0,79%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Saipem, che continua la seduta con -2,59%. Sotto pressione Mediobanca, con un forte ribasso del 2,49%. Soffre Amplifon, che evidenzia una perdita dell’1,94%. Preda dei venditori Stellantis, con un decremento dell’1,84%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Avio (+3,44%), OVS (+2,41%), Ariston Holding (+2,29%) e NewPrinces (+1,53%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Danieli, che continua la seduta con -2,47%. Si concentrano le vendite su Philogen, che soffre un calo del 2,09%. Vendite su Juventus, che registra un ribasso dell’1,94%. Deludente Alerion Clean Power, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

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    Ena, nel primo semestre migliora la redditività al netto di oneri straordinari

    (Teleborsa) – Ena (precedentemente SIF Italia), società attiva nel settore dell’amministrazione degli immobili e quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato che il decremento del valore della produzione consolidata nel primo semestre del 2025, pari a 2,816 milioni di euro vs 3,243 milioni del primo semestre 2024 (-13%), risente principalmente della liquidazione di alcune società/attività non performati svolta nel secondo semestre 2024 i cui effetti si ripercuotono nel 1H25.L’EBITDA pari a -0,397 milioni di euro nel primo semestre 2025 risulta essere decrementato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una differenza di -0,486 milioni. Tale decremento è riconducibile principalmente alla contrazione del valore della produzione, oltre che all’aumento degli oneri diversi di gestione. In tale contesto, come conseguenza del processo strategico di riorganizzazione aziendale l’EBITDA risulta positivo nella maggior parte delle controllate (incluse GP Parma, Ena Tirreno). L’EBITDA del primo semestre 2025 risente, inoltre, degli oneri straordinari e delle sopravvenienze passive senza le quali l’EBITDA adjusted risulterebbe pari ad euro -0, 148 milioni. Il risultato netto consolidato è pari a -0,690 milioni di euro (1,160 milioni) vs -1,851 milioni nel primo semestre 2024, risente sia delle dinamiche sopraesposte che di alcune poste straordinarie non ripetute al 30.06.2025.”Il 2025 rappresenta un anno di svolta per Ena – dice l’AD Vincenzo Acunto – Dopo la fase eccezionale legata ai bonus fiscali e i costi straordinari ereditati dagli esercizi passati, oggi ci presentiamo con fondamentali più solidi, maggiore liquidità e un patrimonio rafforzato. L’ingresso di soci industriali e le trattative in corso con altri operatori confermano la fiducia nel nostro progetto e aprono nuove opportunità di integrazione. Le società controllate stanno generando risultati operativi positivi e questo dimostra che la direzione intrapresa è corretta”. “Continueremo a investire nella digitalizzazione e nell’integrazione della piattaforma gestionale di Gruppo, pilastri della nostra strategia di crescita e consolidamento della leadership – ha aggiunto – L’EBITDA consolidato adjusted del gruppo al netto di oneri straordinari e sopravvenienze passive pari a -0,148 milioni dimostra un forte miglioramento rispetto al semestre passato, nonché la capacità dell’azienda di essere ritornata in sostanziale equilibrio economico”.La Posizione Finanziaria Netta (cassa) pari a (2,988) milioni di euro al 30.06.2025 ha subito un incremento rispetto al 31 dicembre 2024 pari circa a 1,425 milioni di euro principalmente per effetto dell’aumento di capitale. LEGGI TUTTO

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    Euronext lancia il primo mercato europeo completamente integrato per gli ETF

    (Teleborsa) – Euronext, la principale infrastruttura europea del mercato dei capitali, ha annunciato il lancio di Euronext ETF Europe, il primo marketplace completamente integrato per exchange-traded fund (ETF) ed exchange-traded product (ETP) in tutta Europa.L’iniziativa è progettata per affrontare la frammentazione del mercato, aumentare l’efficienza operativa e accelerare la crescita dell’ecosistema europeo degli ETF, si legge in una nota. Offrendo quotazione, negoziazione, compensazione e regolamento in un unico ambiente integrato, Euronext ETF Europe intende garantire notevoli guadagni di efficienza e trasparenza per l’intera catena del valore, inclusi emittenti, market maker, distributori, depositari e investitori finali. Gli investitori, in particolare il retail, godranno di un accesso più trasparente e conveniente a una gamma più ampia di ETF da tutta Europa, supportati da una maggiore liquidità, una maggiore visibilità dei prezzi e una selezione più ampia a prezzi più competitivi.Per la prima volta, gli emittenti di ETF potranno quotare un prodotto una sola volta su un’unica piattaforma Euronext e raggiungere tutti i mercati Euronext. Beneficeranno di processi amministrativi semplificati e di una riduzione delle duplicazioni normative, ottenendo la possibilità di quotare una sola volta e distribuire i loro prodotti senza soluzione di continuità in tutta Europa, con un time-to-market più rapido e una maggiore portata. Gli emittenti potranno inoltre quotare un’ampia gamma di prodotti, coprendo diverse classi di attività e benchmark sottostanti, e offrire lo stesso prodotto in diverse denominazioni valutarie.Essendo collegati a qualsiasi piattaforma Euronext, i broker e i trader aderenti avranno accesso all’intera gamma di ETF disponibile su Euronext attraverso un modello di adesione armonizzato e un’infrastruttura unificata. Un portafoglio ordini centralizzato, basato sulla piattaforma di trading Optiq di Euronext, consoliderà la liquidità tra le diverse giurisdizioni, consentendo una determinazione dei prezzi più efficace, spread più ridotti e una migliore qualità di esecuzione. Tutti i partecipanti beneficeranno di un flusso di dati di mercato unificato e di un unico punto di connettività.Anche le operazioni post-trading saranno notevolmente migliorate grazie a una compensazione consolidata e a un regolamento semplificato, riducendo sia gli oneri operativi che i requisiti patrimoniali. Tutte le transazioni saranno compensate tramite Euronext Clearing, consentendo un netting ottimale. Il regolamento degli ETF denominati in EUR sarà offerto tramite Euronext Securities, consentendo ai clienti di beneficiare di un servizio europeo e basandosi sulla piattaforma di regolamento comune europea, Target2-Securities. Ciò sarà supportato da un flusso di lavoro straight-through processing (STP) e da un nuovo sistema di conferma post-trading. Per garantire una transizione fluida, gli accordi di regolamento esistenti per i membri negoziatori potranno rimanere in vigore fino a settembre 2026.Euronext ETF Europe è supportato da emittenti che rappresentano oltre il 90% degli asset ETF europei e da importanti broker, tra cui: Amundi, Banca Akros, Bitwise, BlackRock, BNP Paribas Asset Management, Bourse Direct, Directa, DWS, Easybourse, Fidelity International, Fideuram, Fineco, Franklin Templeton, HANetf, HSBC Asset Management, Intermonte, Invesco, Janus Henderson Investors, J.P. Morgan Asset Management, KBC Bank, L&G – Asset Management, Leverage Shares, Method Investments & Advisory, Ossiam, Robeco, Société Générale, State Street Investment Management, VanEck Europe, Vanguard, WisdomTree e 21Shares.”Il lancio di Euronext ETF Europe segna un passo avanti strategico nella costruzione di un mercato dei capitali europeo realmente unificato e competitivo – ha detto Anthony Attia, Global Head of Derivatives and Post-Trade di Euronext – Creando il primo ecosistema ETF completamente integrato tra le diverse giurisdizioni, non solo eliminiamo inefficienze strutturali di lunga data, ma stabiliamo anche un nuovo standard di trasparenza, accessibilità e scalabilità negli investimenti europei”.Tra i broker, Andrea Busi, AD di Directa SIM, ha dichiarato che “con la creazione di un nuovo, grande mercato europeo per gli ETF, si offre un maggiore livello di accessibilità, trasparenza ed efficienza a un’ampia gamma di investitori che negli ultimi anni hanno mostrato grande interesse per questa tipologia di strumenti finanziari, che offrono ampie opportunità di diversificazione del portafoglio”. LEGGI TUTTO