6 Ottobre 2025

Daily Archives

More stories

  • in

    Palazzo Chigi: “Sbloccato il 99,2% delle risorse stanziate dal governo”

    (Teleborsa) – “Il terzo trimestre del 2025 è stato caratterizzato da un numero particolarmente basso di nuovi decreti attuativi in ingresso (61). Nei primi nove mesi dell’anno, i nuovi decreti in ingresso sono stati complessivamente 267, il valore minimo dall’inizio della legislatura”. È quanto si legge nella dodicesima Relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi del Governo Meloni con aggiornamento al 30 settembre 2025, pubblicata sul sito di Palazzo Chigi.”Raggiunge il 70% – si legge nella relazione – la percentuale dei provvedimenti legislativi di iniziativa governativa entrati in vigore nel trimestre che non prevedono il rinvio a successivi decreti attuativi. Emerge, quindi, il costante e sempre maggiore impegno del Governo a rendere immediatamente efficaci le misure introdotte. Il tasso di adozione dei decreti attuativi è salito al 65,3%, il valore più alto dall’inizio della legislatura. Lo stock totale dei decreti ancora da adottare è sceso a 531. Ancora più alto (75,4%) il tasso di attuazione dei decreti che sbloccano fondi pari o superiori a 10 milioni di euro, contro il 59,4% di quelli che non prevedono risorse finanziarie. Al 30 settembre 2025, il Governo Meloni ha reso disponibili il 99,2% delle risorse stanziate per gli anni 2022-2025, per un totale di circa 288,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono 9,3 miliardi sbloccati mediante l’adozione di provvedimenti della scorsa legislatura. In totale, le risorse rese utilizzabili ammontano a circa 298 miliardi” LEGGI TUTTO

  • in

    Orsted, collocate tutte le azioni dell’AuCap. CEO: molto soddisfatto del forte sostegno

    (Teleborsa) – Orsted, colosso danese delle energie rinnovabili, ha reso noto che l’emissione di diritti di nuove azioni si è chiuso con un rapporto di sottoscrizione di 15:7 e un prezzo di sottoscrizione di 66,60 DKK per nuova azione.Un totale di 894.298.680 nuove azioni (equivalenti a circa il 99,3%) sono state sottoscritte dagli azionisti esistenti tramite l’esercizio dei diritti di opzione loro assegnati o da altri investitori tramite l’esercizio dei diritti di opzione acquisiti, di cui 451.522.164 nuove azioni (equivalenti a circa il 50,1%) sono state sottoscritte dallo Stato danese in conformità al suo impegno. La domanda per le azioni rimanenti è stata “straordinariamente elevata”, si legge in una nota, e ha superato il numero di nuove azioni non sottoscritte tramite l’esercizio dei diritti di opzione. Su questa base e per venire incontro all’ampia e diversificata base azionaria, il board ha deliberato di allocare le azioni rimanenti come segue: tutti gli ordini per le azioni rimanenti fino a 22.446 nuove azioni riceveranno l’assegnazione completa. Gli ordini per le azioni rimanenti superiori a 22.446 nuove azioni riceveranno un’assegnazione di 22.446 nuove azioni. A seguito della domanda di azioni rimanenti, il consorzio bancario non sottoscriverà nuove azioni in base al proprio impegno di sottoscrizione.”Sono molto soddisfatto del forte sostegno che abbiamo ricevuto per la nostra emissione di diritti da parte di piccoli e grandi investitori danesi e stranieri, incluso il nostro azionista di maggioranza, lo Stato danese – ha detto il CEO Rasmus Errboe – L’emissione di diritti rafforza la base finanziaria di Orsted, consentendoci di concentrarci sulla realizzazione dei nostri sei parchi eolici offshore in costruzione, di continuare a gestire l’incertezza normativa negli Stati Uniti e di consolidare la nostra posizione di leader di mercato nell’eolico offshore”.”Continueremo a lavorare sodo per attuare la nostra strategia e raggiungere risultati trimestre dopo trimestre – ha aggiunto – Sarà un percorso lungo e impegnativo e nei prossimi anni ci aspetta molto lavoro per garantire il progresso dei nostri progetti in costruzione, migliorare la nostra competitività e concentrare l’attività sull’eolico offshore, soprattutto in Europa”. LEGGI TUTTO

  • in

    MEF, entrate tributarie in crescita del 2,2% nei primi otto mesi. Cala il gettito IRPEF

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-agosto 2025, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 388.688 milioni di euro, con un aumento di 8.348 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2,2%). È quanto emerge dai dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).Le entrate totali ammontano a 388.688 milioni di euro (+8.348 milioni di euro, pari a +2,2%). Le imposte dirette si attestano a 220.968 milioni di euro (+1.352 milioni di euro, pari a +0,6%) e le imposte indirette risultano pari a 167.720 milioni di euro (+6.996 milioni di euro, pari a +4,4%).Imposte dirette Il gettito IRPEF, che si è attestato a 154.210 milioni di euro (-3.030 milioni di euro, pari a -1,9%). L’IRES è risultata pari a 29.482 milioni di euro (-872 milioni di euro, pari a -2,9%). Dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale sono affluiti 14.827 milioni di euro (+1.735 milioni di euro, pari a +13,3%). L’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze evidenzia un gettito pari a 2.634 milioni di euro (+1.456 milioni di euro, pari a +123,6%) , mentre il gettito affluito all’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione 1.505 milioni di euro (+1.238 milioni di euro, pari +463,7%).Imposte indiretteLe entrate IVA sono risultate pari a 116.173 milioni di euro (+3.268 milioni di euro, pari a +2,9%). Il gettito delle imposte sulle transazioni presenta i seguenti andamenti: l’imposta di registro ha generato entrate per 4.002 milioni di euro (+174 milioni di euro, pari a +4,5%); l’imposta di bollo per 8.230 milioni di euro (+2.005 milioni di euro, pari a +32,2%); le tasse e imposte ipotecarie per 1.223 milioni di euro (-10 milioni di euro, pari a -0,8%); i diritti catastali e di scritturato per 476 milioni di euro (-7 milioni di euro, pari a -1,4%).Tra le altre imposte sugli affari, l’imposta sulle assicurazioni ammonta a 467 milioni di euro (-110 milioni di euro, pari a -19,1%). I canoni di abbonamento radio e TV risultano pari a 1.123 milioni di euro (+235 milioni di euro, pari a +26,5%), le concessioni governative a 533 milioni di euro (+19 milioni di euro, pari a +3,7%) e le tasse automobilistiche a 206 milioni di euro (-18 milioni di euro, pari a -8,0%). L’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) si attesta a 16.376 milioni di euro (+393 milioni di euro, pari a +2,5%), l’accisa sull’energia elettrica e addizionali ammonta a 1.862 milioni (+222 milioni, pari a +13,5%), mentre l’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) ha generato entrate per 1.594 milioni di euro (+445 milioni di euro, pari a +38,7%). Composizione per tipologia di impostaL’analisi della composizione percentuale rispetto al totale per tipologia di imposta, presenta una diminuzione dell’IRPEF pari a 1,6 punti percentuali rispetto al 2024, mentre le imposte che rientrano nella categoria “altre dirette” presentano un aumento pari a 0,8 punti percentuali. Nella categoria delle imposte indirette si evidenziano l’aumento dell’IVA di 0,2 punti percentuali, l’invarianza degli oli minerali di 0,0 punti percentuali e delle “altre indirette” di 0,6 punti percentuali. LEGGI TUTTO

  • in

    Lavoro, Inail: in 8 mesi 385mila infortuni (-0,7%) e 681 morti

    (Teleborsa) – Nei primi otto mesi dell’anno le denunce di infortunio sul lavoro, comprese quelle relative a studenti, pervenute complessivamente all’Inail sono state 384.007, in calo dello 0,7% rispetto alle 386.554 di gennaio-agosto 2024. I casi mortali denunciati nello stesso periodo sono stati rispettivamente 681 contro 680 (+0,1%). Le denunce di incidenti degli studenti di ogni ordine e grado presentate ad agosto sono state 50.232, in aumento del 2,5% rispetto alle 49.020 del 2024. Delle oltre 50mila denunce di infortunio, 1.229 hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, in riduzione dell’11,1% rispetto al 2024. L’incidenza degli infortuni occorsi a studenti rappresenta il 13,1% del totale delle denunce registrate nel 2025. Il 42% interessa le studentesse (+2,3% l’incremento tra il 2024 e il 2025), il 58% gli studenti (+2,6%). Tre infortuni su quattro riguardano studenti under 15 anni, un quarto quelli dai 15 anni in poi.Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi otto mesi sono state 64.118 (5.261 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 con un aumento dell’8,9%). L’aumento è del 32,2% sul 2023; del 62,9% sul 2022; del 75,7% sul 2021, del 131% sul 2020 e del 56,3% sul 2019. Il confronto con i primi otto mesi del 2024 evidenzia per la modalità in occasione di lavoro una diminuzione degli infortuni (-1,6%) e dei decessi (-3%). Per la componente in itinere si registra un incremento delle denunce di infortunio (+1%) e dei casi mortali (+8,8%). Tenuto conto dei dati sul mercato del lavoro rilevati mensilmente dall’Istat nei vari anni, con ultimo aggiornamento agosto 2025, e rapportato il numero degli infortuni denunciati in occasione di lavoro (al netto degli studenti) a quello degli occupati (dati provvisori), si evidenzia un’incidenza infortunistica che passa dalle 1.317 denunce di infortunio in occasione di lavoro ogni 100mila occupati Istat di agosto 2019 alle 1.125 del 2025, con un calo del 14,6%. Rispetto ad agosto 2024 la riduzione è del 2% (da 1.148 a 1.125). L’incidenza delle denunce di infortunio in occasione di lavoro sul totale delle denunce presentate (al netto degli studenti) è passata dall’83% del 2019 all’81,5% del 2025 (è stata dell’81,9% nel 2024). Ad agosto 2025 il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un -1,5% nella gestione industria e servizi (dai 248.848 casi del 2024 ai 245.058 del 2025), un -3,2% in agricoltura (da 16.043 a 15.525) e un -0,5% nel conto Stato (da 11.451 a 11.393). L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce nel Nord-Ovest (-3,7%), Isole (-1,4%), Sud e Nord-Est (-1,3% ciascuna) e un aumento al Centro (+0,8%). L’incidenza delle denunce di infortunio mortale in occasione di lavoro sul totale dei decessi denunciati (al netto degli studenti) è passata dal 72% del 2019 al 72,4% del 2025 (è stata del 74,6% nel 2024). Il calo ha riguardato la gestione industria e servizi, che passa da 427 a 417 denunce mortali, agricoltura, da 70 a 68 casi, e il conto Stato da sei a tre. Dall’analisi territoriale emergono decrementi nel Nord-Ovest (da 127 a 121), Nord-Est (da 113 a 106), Centro (da 101 a 91) e Isole (da 56 a 54) e aumenti al Sud (da 106 a 116). Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (al netto degli studenti), denunciati all’Inail entro il mese di agosto sono stati 61.799, in aumento dell’1% rispetto ai 61.192 del 2024, del 6,3% rispetto al 2023, del 13,9% sul 2022, del 36,8% sul 2021, del 64,4% sul 2020, e in calo dello 0,6% rispetto al 2019. L’incidenza di questa tipologia di denunce sul complesso degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 17% del 2019 al 18,5% del 2025. Ad agosto 2025 il numero delle denunce di infortuni ha segnato +1,2% nella gestione industria e servizi (dai 55.027 casi del 2024 ai 55.703 del 2025), +7,2% in agricoltura (da 1.020 a 1.093) e -2,8% nel conto Stato (da 5.145 a 5.003). L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce nelle Isole (+4%), Sud (+2,7%), Nord-Est (+2,5%) e nel Nord-Ovest (+0,8%) e riduzioni al Centro (-2,2%). Le denunce di infortuni in itinere con esito mortale (al netto degli studenti) presentate nel 2025, pur nella provvisorietà dei numeri, sono state 186, quindici in più rispetto alle 171 registrate nel 2024 (+8,8%), ma cinque in meno rispetto al 2019 (191). L’incidenza di questa tipologia di denunce sul complesso degli infortuni mortali (al netto degli studenti) è passata dal 28% del 2019 al 27,6% del 2025 (è stata del 25,4% nel 2024). LEGGI TUTTO

  • in

    Inwit colloca primo sustainability-linked bond da 850 milioni di euro. Ordini 3 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Inwit, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha concluso con successo il collocamento del suo primo sustainability-linked bond per un importo complessivo pari a 850 milioni di euro, a fronte di richieste da parte degli investitori di oltre 3 volte superiori all’offerta. Le obbligazioni, a tasso fisso con cedola del 3,625% e durata di 7 anni, sono emesse nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di INWIT e destinate ad investitori istituzionali.L’emissione ha attratto più di 170 investitori istituzionali di primario standing sia nazionali che internazionali, con una domanda complessiva superiore a 2,75 miliardi di euro.”La nuova emissione obbligazionaria – ha dichiarato la CFO Emilia Trudu – si inserisce nella strategia di ottimizzazione delle scadenze di debito di mantenimento di una solida struttura finanziaria, e conferma l’apprezzamento degli investitori nei confronti del merito creditizio di INWIT. L’emissione del nostro primo sustainability-linked bond testimonia, inoltre, l’impegno di Inwit nell’integrare gli obiettivi di sostenibilità nella propria strategia finanziaria per la creazione di valore nel lungo periodo”.Le nuove obbligazioni sono emesse contestualmente all’offerta di riacquisto per cassa annunciata da Inwit in data odierna e rivolta ai portatori dei titoli obbligazionari denominati “€1,000,000,000 1.875 per cent. Notes” in scadenza l’8 luglio 2026. A seguito del pricing delle nuove obbligazioni, la società annuncia che l’importo massimo di riacquisto ai sensi della Tender Offer è fissato in 700 milioni di euro. Il periodo della tender offer terminerà il 10 ottobre 2025.Banca Akros, BBVA, BNP PARIBAS, BofA, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley, SMBC e UniCredit hanno agito in qualità di Joint Lead Managers nell’ambito dell’emissione delle nuove obbligazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Lagarde (BCE): l’inflazione rimane vicina al nostro obiettivo del 2%

    (Teleborsa) – “L’inflazione rimane vicina al nostro obiettivo del 2%”. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), in audizione al Committee on Economic and Monetary Affairs del Parlamento europeo.”Le prospettive di inflazione nell’area euro rimangono più incerte del solito, con un contesto di politica commerciale globale ancora volatile responsabile di rischi sia al rialzo che al ribasso – ha aggiunto – Allo stesso tempo, con l’arrivo di nuove informazioni, la gamma di rischi da entrambe le parti si è ridotta”.Lagarde ha spiegato che, nella prima metà dell’anno, l’economia è cresciuta dello 0,7% in termini cumulativi, grazie alla resilienza della domanda interna. “La crescita più forte nel primo trimestre rifletteva in parte l’anticipazione del commercio globale in vista dei previsti aumenti tariffari – ha sottolineato – La crescita è stata inferiore nel secondo trimestre, con l’inversione di questo effetto”.”Si prevede che la debole performance delle esportazioni, trainata dall’aumento dei dazi, dall’euro più forte e dall’aumento della concorrenza globale, frenerà la crescita per il resto dell’anno – ha aggiunto – Tuttavia, l’effetto di questi venti contrari sulla crescita dovrebbe attenuarsi il prossimo anno. Allo stesso tempo, gli indicatori delle indagini suggeriscono che i servizi continuano a crescere, segnalando un certo slancio positivo di fondo nell’economia”.”Nonostante l’indebolimento della domanda di lavoro, il mercato del lavoro rimane una fonte di forza e si prevede che sosterrà la spesa dei consumatori – ha evidenziato la presidente della BCE – Sia la spesa dei consumatori che gli investimenti dovrebbero beneficiare dei nostri passati tagli dei tassi di interesse, che si riflettono sulle condizioni di finanziamento. Gli investimenti dovrebbero inoltre essere sostenuti da una consistente spesa pubblica per infrastrutture e difesa”.Secondo Lagarde, “i rischi per la crescita economica sono diventati più bilanciati, poiché la probabilità che si materializzino importanti rischi al ribasso legati ai dazi è diminuita, grazie al nuovo accordo commerciale. Allo stesso tempo, permangono i rischi che le rinnovate tensioni commerciali possano ulteriormente frenare esportazioni, investimenti e consumi. Al contrario, una spesa per la difesa e le infrastrutture superiore alle attese e riforme volte a migliorare la produttività contribuirebbero alla crescita. Le tensioni geopolitiche rimangono una delle principali fonti di incertezza”. LEGGI TUTTO

  • in

    CleanBnB, gross booking sale a 41,2 milioni di euro nei nove mesi (+7%)

    (Teleborsa) – CleanBnB, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo del property management per il mercato degli affitti a breve e medio termine, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con una ulteriore crescita del proprio portafoglio immobili, che ha superato le 3.000 unità, distribuite in oltre 100 località` italiane e gestite direttamente e in esclusiva, in massima parte con la formula del “pacchetto FULL” di gestione completa. Più precisamente, ha 3.055 appartamenti gestiti (+4% rispetto al 31 dicembre 2024).La società spiega che il proprio portafoglio gestito è stato “profondamente rinnovato”. È stata programmata l’uscita delle soluzioni meno interessanti e più datate, sostituite da strutture con maggiore potenzialità in località connotate storicamente da un livello maggiore di gross booking e meno soggette ad effetti di stagionalità, acquisite solo tramite sviluppo organico e senza necessità di fare ricorso ad operazioni straordinarie.Il terzo trimestre dell’anno conferma il trend di continua crescita delle attività rispetto allo scorso anno, con un totale di 42.970 soggiorni gestiti (+5% rispetto ai 40.901 soggiorni del Q3 2024), e un volume di gross booking (incassi dei soggiorni) pari a oltre 18,04 milioni di euro (+4% rispetto ai 17,30 milioni di euro del Q3 2024).I soggiorni gestiti da CleanBnB nel corso dei primi nove mesi 2025 sono stati quindi pari complessivamente a 105.964 (+10% rispetto ai 96.230 dello stesso periodo del 2024). Questo risultato operativo si è riflesso anche nel volume di gross booking, ovvero gli incassi dagli ospiti per i soggiorni gestiti, che hanno superato quota 41 milioni di euro nei primi nove mesi del 2025, con una crescita del 7% rispetto a 38,7 milioni di euro incassati nello stesso periodo del 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    Lagarde (BCE) vede “opportunità unica” per creare le condizioni per rafforzare ruolo dell’euro

    (Teleborsa) – “L’euro è nato dalla visione di un’Europa più forte e unita. Oggi, questa visione deve adattarsi per affrontare le sfide poste dai profondi cambiamenti geopolitici e cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale. L’euro può essere più della valuta di un continente e di un simbolo di unità: può diventare un’ancora di fiducia globale. Ma la visione da sola non basta. L’Europa ha bisogno di riforme coraggiose per trasformare questa visione in realtà. Ora non è più il momento di discutere solo di riforme; ora è il momento di attuarle”. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), in audizione al Committee on Economic and Monetary Affairs del Parlamento europeo.Lagarde ha sottolineato che mondo è in transizione, e che “i cambiamenti geopolitici e l’accresciuta incertezza politica ci ricordano che la posizione globale di nessuna valuta è garantita. In questo scenario in evoluzione, esiste un’opportunità unica per creare le condizioni per rafforzare il ruolo dell’euro sulla scena globale”.Secondo la presidente della BCE, il rafforzamento del posizionamento globale dell’euro apporterebbe benefici tangibili. Ad esempio, un maggiore utilizzo dell’euro nella fatturazione commerciale ridurrebbe i costi di transazione per gli esportatori e proteggerebbe i prezzi nell’area euro dalla volatilità del tasso di cambio. Inoltre, una maggiore domanda estera di attività denominate in euro ridurrebbe i costi di indebitamento per famiglie, imprese e governi – nel contesto degli Stati Uniti, questo viene spesso definito “privilegio esorbitante”.Servono però una serie di azioni per creare le giuste condizioni. In primo luogo, “da un punto di vista economico, dobbiamo creare le condizioni per una crescita e investimenti sostenibili – ha detto – Completare il mercato unico rimane essenziale per liberare il pieno potenziale dell’Europa. Allo stesso tempo, dobbiamo integrare e approfondire i nostri mercati dei capitali, adottando misure concrete per completare l’unione del risparmio e degli investimenti, per la quale è fondamentale un calendario ambizioso. Inoltre, ulteriori misure come il finanziamento congiunto di beni pubblici, come la difesa, contribuirebbero a creare un bacino sicuro e liquido di debito pubblico dell’UE”.In secondo luogo, “a livello istituzionale, dobbiamo salvaguardare la fiducia degli investitori nelle istituzioni e nelle politiche che sostengono la nostra valuta, anche sostenendo lo stato di diritto e difendendo l’indipendenza della banca centrale”, ha sostenuto Lagarde, mentre, in terzo luogo, “da una prospettiva geopolitica, dobbiamo mantenere il nostro impegno per l’apertura degli scambi e la stipula di nuovi accordi con i partner globali. Allo stesso tempo, l’Europa deve investire nella propria sicurezza per affrontare un mondo sempre più incerto”. LEGGI TUTTO