7 Ottobre 2025

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    L’oro sfonda quota 4.000 dollari l’oncia. Goldman Sachs alza stime su afflussi persistenti

    (Teleborsa) – I prezzi dell’oro hanno raggiunto per la prima volta i 4.000 dollari l’oncia, con gli investitori che continuano ad acquistare massicciamente il bene rifugio per eccellenza in una situazione di incertezza geopolitica ed economica. In questa settimana gli investitori si trovano ad affrontare il proseguimento dello shutdown negli Stati Uniti e nuove turbolenze politiche in Francia. Nella seconda settimana di blocco delle attività negli Stati Uniti, l’accesso ai dati economici chiave continua a essere interrotto, lasciando investitori e Federal Reserve all’oscuro dell’evoluzione della situazione. Nonostante l’incertezza, gli operatori si aspettano ancora un taglio dei tassi di un quarto di punto questo mese. Sempre a proposito della banca centrale statunitense, gli osservatori osservano che – nel rally di oltre il 50% quest’anno dell’oro – hanno giocato un ruolo anche gli sconvolgimenti del presidente Donald Trump sul sistema commerciale globale e le minacce all’indipendenza della Federal Reserve.”L’oro è già salito di oltre il 50% da inizio anno, trainato dalle aggressive mosse commerciali e geopolitiche del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno innescato una fuga verso la sicurezza e un allontanamento dal dollaro – dice Warren Patterson, responsabile della strategia sulle materie prime di ING – I forti acquisti delle banche centrali, i continui afflussi di ETF e le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi della Fed hanno alimentato il rally”.Intanto, Goldman Sachs ha aumentato la previsione del prezzo dell’oro a dicembre 2026 a 4.900 dollari l’oncia (rispetto ai 4.300 dollari precedenti) perché gli afflussi che hanno guidato il rally del 17% dal 26 agosto – afflussi di ETF occidentali e probabili acquisti da parte delle banche centrali – sono rigidi nel quadro di determinazione dei prezzi, alzando di fatto il punto di partenza della previsione.Nonostante il punto di partenza più elevato, la previsione di aumento del prezzo del 23% entro la fine del 2026 rimane pressoché invariata. Goldman Sachs prevede ancora: acquisti da parte delle banche centrali in media di 80/70 tonnellate nel 2025/2026, poiché è probabile che le banche centrali dei mercati emergenti continuino la diversificazione strutturale delle loro riserve verso l’oro (contribuendo per 19 punti percentuali all’aumento del prezzo del 23% che prevede entro dicembre 2026) a seguito del congelamento delle riserve russe nel 2022. In particolare, lo scenario di base presuppone che l’attuale tendenza all’accumulo di oro nel settore ufficiale continui per altri tre anni; aumento delle partecipazioni in ETF occidentali con il taglio dei tassi della Fed di 100 punti base a metà del 2026 (contribuendo per il 5% entro il 26 dicembre); graduale normalizzazione del posizionamento speculativo (contribuendo per il -1% entro il 26 dicembre). LEGGI TUTTO

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    L’Italia accelera su carte e wallet digitali: entro il 2029 copriranno l’89% delle transazioni retail

    (Teleborsa) – Nel 2024 i ricavi globali del comparto dei pagamenti hanno raggiunto i 1.900 miliardi di dollari dopo una crescita media annua dell’8,8% dal 2019, ma nei prossimi anni l’espansione continuerà ad un tasso più contenuto del 4% annuo entro il 2029. Più che una frenata, si tratta di un’evoluzione verso una fase matura del settore, in cui nuove forze strutturali – dall’AI agentica alle valute digitali, fino ai pagamenti in tempo reale – stanno aprendo la strada a modelli di business innovativi e a nuove opportunità di sviluppo, come rilevato dal 23esimo Global Payments Report di Boston Consulting Group (BCG), intitolato “The Future Is (Anything but) Stable”.L’analisi si basa sul modello proprietario di BCG e sull’osservazione delle dinamiche di mercato in oltre 60 economie, che rappresentano più del 90% del PIL mondiale, e vede l’America Latina guidare la crescita nei prossimi cinque anni, con un tasso previsto del 7,9% annuo, seguita da Medio Oriente e Africa (6,8%). L’Europa crescerà in linea con il Nord America (rispettivamente 3,5% e 3,4%), mentre l’Asia-Pacifico si fermerà al 3,3%.”Il settore dei pagamenti sta entrando in una fase di maturità, con ritmi di crescita più contenuti. Per gli operatori non è più sufficiente puntare solo sull’espansione dei volumi: diventa prioritario rafforzare la sostenibilità del business, lavorando su efficienza, profittabilità e resilienza attraverso l’innovazione tecnologica, come l’agentic AI, leva decisiva per ottimizzare i processi e ridurre i costi – afferma Ugo Cotroneo, Managing Director e Senior Partner di BCG –. In Italia, il numero di transazioni retail crescerà nei prossimi cinque anni con un CAGR del 12,9%, segnale di un mercato dinamico che accelera su carte e wallet digitali, pur restando indietro nei pagamenti istantanei rispetto ad altri Paesi europei. In questo scenario, e ancor più con l’entrata in vigore della normativa europea che introduce l’obbligo per le banche della Verification of Payee (VoP) per tutti i bonifici, diventa essenziale rafforzare compliance, gestione del rischio e cybersecurity trasformando innovazione e regole in leve per creare valore e competitività”.Il mercato italiano: tra innovazione e crescita sostenutaIl settore dei pagamenti in Italia è in fase di evoluzione, trainato dall’adozione crescente di soluzioni digitali e dall’espansione dei canali e-commerce. Il numero di transazioni retail (ovvero le transazioni avviate dai consumatori) è passato dai 6 miliardi del 2019 agli 11 miliardi del 2024, con una crescita media annua del 16,7%, e raggiungerà i 20 miliardi entro il 2029. La carta continua a rappresentare il principale strumento di pagamento e lo sarà sempre di più in futuro, arrivando a coprire l’89% delle transazioni retail nel 2029. Guardando al valore delle transazioni retail, il mercato passerà dai circa 1.000 miliardi di dollari nel 2019 a oltre 2.000 miliardi nel 2029, con una crescita più sostenuta registrata nel periodo 2019-2024 (+9,4% annuo) che sarà più moderata nel prossimo quinquennio (+5,9% annuo) riflettendo le vulnerabilità del contesto macroeconomico. Parallelamente, si osserva un’espansione dei portafogli digitali e una crescente adozione dei pagamenti istantanei, che pur restando indietro rispetto a mercati più avanzati come l’Europa dell’Est o i Paesi nordici, stanno guadagnando terreno in maniera significativa anche nel nostro Paese.Le forze digitali che stanno disegnando il futuro dei pagamentiStiamo entrando in un’epoca in cui crescita e complessità vanno di pari passo. A fare la differenza saranno le aziende capaci di integrare in profondità le innovazioni nei propri modelli di business, nei processi operativi e, soprattutto, nelle proposte di valore offerte ai clienti. La ricerca BCG mostra come l’AI agentica stia per trasformare radicalmente il mondo degli acquisti digitali: negli Stati Uniti l’81% dei consumatori prevede di utilizzare strumenti di questo tipo per fare shopping online in un futuro ormai prossimo, un cambiamento che varrà oltre 1.000 miliardi di dollari di spesa, circa la metà delle transazioni e-commerce totali. Anche le valute digitali stanno vivendo una fase di rapida evoluzione. Le stablecoin hanno già raggiunto volumi di transazioni rilevanti, pari a 26.000 miliardi di dollari. Tuttavia, soltanto l’1% di queste operazioni riguarda pagamenti reali: il loro utilizzo è ancora concentrato principalmente nel supporto al trading di criptovalute. Il 2024 ha segnato un altro anno di forte espansione per le fintech specializzate nei pagamenti, con ricavi che hanno raggiunto i 176 miliardi di dollari e un tasso di crescita annuo del 23%. Negli ultimi 25 anni queste realtà hanno raccolto oltre 135 miliardi di dollari in equity funding e oggi rappresentano quasi la metà (45%) dei ricavi complessivi del settore fintech. I player più dinamici stanno crescendo a un ritmo tre volte superiore rispetto agli incumbent tradizionali, accelerando così la trasformazione dell’intero ecosistema.Infine, i pagamenti account-to-account in tempo reale sono in forte crescita: nel 2024 i volumi globali sono aumentati del 40%, arrivando a rappresentare circa un quarto dei pagamenti retail digitali nel mondo. In mercati come India e Brasile questa soglia è già stata superata, con oltre il 50% delle transazioni processate in tempo reale. Le prospettive sono altrettanto promettenti per il Medio Oriente e l’Africa, dove i sistemi stanno ancora emergendo ma si prevede che l’adozione supererà il 50% entro il 2030. LEGGI TUTTO

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    OMV, punta a quadruplicare le stazioni di ricarica per veicoli elettrici

    (Teleborsa) – OMV prevede di quadruplicare i punti di ricarica per veicoli elettrici nell’Europa centrale, grazie alla diffusione delle auto a batteria in tutta la regione.Il colosso energetico austriaco prevede che le tendenze della mobilità elettrica stimoleranno anche il suo business nel gas, con una domanda crescente di elettricità che richiede tutte le fonti di energia, secondo l’amministratore delegato Alfred Stern.L’Europa “avrà bisogno di gas naturale più a lungo e in volumi maggiori” rispetto alle previsioni precedenti, ha dichiarato il CEO in un’intervista. L’azienda ha raddoppiato il numero di punti di ricarica rapida in tutta l’Europa centrale negli ultimi 12 mesi e prevede di gestirne circa 5.000 entro il 2030.”C’è una significativa fame di elettricità”, ha affermato Berislav Gaso, responsabile della divisione energia dell’azienda. “Avremo bisogno di gas per bilanciare la nostra rete elettrica in futuro. Il gas è ciò a cui stiamo puntando.”Sebbene la tradizionale produzione petrolifera continuerà a generare liquidità, Stern ha affermato che gli investimenti saranno sempre più indirizzati verso mercati con un potenziale di crescita più elevato.La strategia – che si concentra su tutto, dall’elettricità al carburante sostenibile per l’aviazione – si muove in controtendenza rispetto a un più ampio ritorno di alcune grandi compagnie energetiche al petrolio. Stern ha esortato le autorità di regolamentazione europee a mantenere obiettivi climatici ambiziosi, ma ha incoraggiato una maggiore visibilità sulla direzione della fissazione del prezzo del carbonio nella regione. OMV prevede che le emissioni di CO2 si aggireranno tra i 70 e i 110 euro a tonnellata tra il 2026 e il 2030, all’incirca gli stessi livelli degli ultimi cinque anni. Stern ha affermato che le normative dovrebbero concentrarsi sull’aumento del costo delle emissioni piuttosto che sulla prescrizione di tecnologie. LEGGI TUTTO

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    Wall Street positiva dopo i nuovi record, occhi a interventi di membri Fed

    (Teleborsa) – Seduta cauta a Wall Street, dopo che ieri S&P 500 e Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici in chiusura, con l’attenzione degli investitori rivolta agli interventi dei banchieri centrali della Federal Reserve, in assenza di indicazioni dei dati macroeconomici, la cui pubblicazione è sospesa per lo shutdown. Ieri Donald Trump ha dichiarato di essere disposto a collaborare con i Democratici sulla politica sanitaria, ma ha insistito sul fatto che la fine dello shutdown rimane un prerequisito.Il mercato prevede che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse di 25 punti base nella riunione di fine mese, a causa di una serie di report della scorsa settimana che suggeriscono un indebolimento del mercato del lavoro. Oggi sono in calendario interventi della vicepresidente della Fed per la supervisione Michelle Bowman, del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, del governatore della Fed Stephen Miran e del presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari.Ieri, il presidente della Fed di Kansas City, Jeff Schmid, ha ricordato che la banca centrale deve mantenere la propria credibilità sull’inflazione, che rimane troppo elevata negli Stati Uniti, citando l’aumento del costo dei beni durevoli – una categoria che tendeva a diventare sempre più accessibile “negli ultimi 30 anni” – e i dazi.Tra i titoli interessati da annunci societari, Constellation Brands ha registrato un calo delle vendite inferiore alle aspettative nel secondo trimestre, IBM ha annunciato una partnership con la startup di intelligenza artificiale Anthropic, Trilogy Metals beneficia del fatto che la Casa Bianca ha annunciato l’acquisizione di una quota del 10% della società, Dell ha alzato le guidance a lungo termine grazie alla forte domanda di infrastrutture AI, ICE ha annunciato un investimento strategico da 2 miliardi di dollari in Polymarket.Guardando ai principali indici, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,21%, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 6.750 punti, sui livelli della vigilia. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,26%); sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,15%). LEGGI TUTTO

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    Mercedes-Benz, vendite di auto in calo nel terzo trimestre zavorrate da Cina e Stati Uniti

    (Teleborsa) – Le consegne di auto del terzo trimestre 2025 di Mercedes-Benz Group sono crollate del 27% in Cina (a 125.100 unità), dove la spesa per il lusso rimane contenuta e i produttori locali dominano il mercato dei veicoli elettrici.Il peggioramento delle performance nel mercato asiatico ha trascinato al ribasso le vendite globali di auto della casa automobilistica tedesca, che sono diminuite del 12% nel periodo a 441.500 auto. Le spedizioni sono diminuite del 17% anche negli Stati Uniti (70.800 unità), dove i continui tentennamenti del presidente Donald Trump sui dazi hanno ridotto la domanda di importazioni.Mentre la robusta domanda per la berlina elettrica CLA ha portato a un aumento del 22% delle vendite globali di veicoli elettrici su base trimestrale, le consegne sono rimaste stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Mercedes-Benz Vans ha venduto 83.800 veicoli nel terzo trimestre, in calo dell’8% rispetto all’anno precedente, sebbene i furgoni elettrici abbiano rappresentato un punto di forza. Le loro vendite sono quasi raddoppiate, raggiungendo le 8.600 unità.”Sebbene le vendite in Europa, Sud America e nei Paesi del Golfo stiano registrando un andamento positivo, le nostre vendite nel terzo trimestre sono state influenzate dalle condizioni di mercato in Cina. Negli Stati Uniti, i livelli delle scorte sono stati gestiti con attenzione nel terzo trimestre, mentre le consegne ai clienti sono aumentate da inizio anno. Nel complesso, continuiamo a registrare una buona domanda per i nostri veicoli di fascia alta e a ricevere un feedback eccellente per la CLA elettrica, che ha portato le vendite di veicoli elettrici a un aumento del 22% nel trimestre. I nostri nuovi prodotti stanno creando nuovo slancio ed entusiasmo, gettando le basi per un’ulteriore crescita delle vendite.”, ha commentato Mathias Geisen, Membro del Consiglio di Amministrazione di Mercedes Benz Group AG. Marketing e Vendite.”Nel terzo trimestre del 2025, Mercedes-Benz Vans ha venduto 83.800 veicoli. In Europa, la quota di veicoli elettrici ha rappresentato il 14% delle nostre vendite di furgoni durante il terzo trimestre, a dimostrazione del fatto che il nostro impegno nei confronti dei veicoli elettrici sta riscuotendo successo tra i clienti e contribuisce a una crescita costante. Inoltre, abbiamo lanciato il nostro Van Uptime Monitor in molti mercati europei, riscuotendo anch’esso un grande successo, a conferma del nostro impegno nell’offrire servizi premium ai nostri clienti.”, ha aggiunto Sagree Sardien, Responsabile Vendite e Marketing di Mercedes-Benz Vans- LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator agosto sale a 107,4 punti

    (Teleborsa) – In miglioramento le condizioni economiche del Giappone ad agosto 2025. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 107,4 punti, in crescita dell’1,2% rispetto ai 106,1 punti di luglio. Il dato è superiore anche alle stime degli analisti (107,1 punti). Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in calo dello 0,6% a 113,4 punti (+0,3% il dato del mese precedente). L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è visto in discesa a 112,0 punti da 113,6.(Foto: Stefan Yang – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie agosto +2,3% su anno

    (Teleborsa) – La spesa media mensile per consumi per nucleo familiare in Giappone ad agosto 2025 è stata di 313.977 yen, in aumento del 2,3% in termini reali rispetto all’anno precedente (in aumento del 5,5% in termini nominali), dopo il +1,4% previsto e del mese precedente.Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui il dato congiunturale si attesta al +0,6%, in rallentamento dal +1,7% della rilevazione di luglio ma superiore al +0,1% atteso dagli analisti.(Foto: Stefan Yang – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Trump annuncia dazi al 25% sui camion importati in USA

    (Teleborsa) – Il Presidente americano Donald Trump ha annunciato nuovi dazi del 25% sui veicoli pesanti (Tir) e su quelli di taglia intermedia a partire dal prossimo 1° novembre. Le nuove tariffe erano state preannunciate dal leader statunitense il mese scorso, con data di inizio il 1° ottobre, con l’obiettivo di proteggere i produttori statunitensi dalla “concorrenza sleale” dei competitor esteri. L’applicazione dei dazi sicuramente favorirà produttori statunitensi come i marchi Peterbilt e Kenworth, che fanno capo a Paccar Inc. e Freightliner di proprietà della Daimler Truck, mentre potrebbe danneggiare ad esempio Stellantis, che tramite Chrysler produce i camion Ram in Messico, o la svedese Volvo, che produce camion pesanti a Monterrey (Messico).Non è chiaro se questi dazi al 25% si applicheranno anche ai camion importati dall’Unione Europea e dal Giappone, verso i quali Trump ha applicato dazi al 15% per i veicoli leggeri, o se invece questa categoria di veicoli farà eccezione. Il Presidente ha previsto anche meccanismi di aggiustamento, che prevedono la detrazione della componentistica prodotta in USA sul valore dei veicoli leggeri importati dal Canada e dal Messico e addirittura l’esenzione totale dai dazi con almeno il 64% del valore del veicolo di produzione americana (componentistica).Il Dipartimento del Commercio aveva sollecitato l’amministrazione Trump a non imporre nuovi dazi sui veicoli pesanti, che includono veicoli molto diversi, dai camion per il trasporto ai bus e perfino mezzi di servizio come i camion per la spazzatura e le navette, in gran parte importati da paesi partner degli Stati Uniti come Messico, Canada, Giappone, Germania e Finlandia. Il Messico, che oggi conta almeno 14 produttori esteri di veicoli pesanti e due produttori di motori, è il maggiore esportatore di camion medi e pesanti in USA per un quantitativo che oggi si aggira sui 340mila veicoli. Ma il paese dell’America Latina ha anche affermato che almeno il 50% del valore dei veicoli esportati in USA fa riferimento a componentistica proveniente dal Nordamerica. LEGGI TUTTO