8 Ottobre 2025

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    Filangieri (ISP Assicurazioni): raggiunto obiettivi di sostenibilità particolarmente sfidanti

    (Teleborsa) – “Nel periodo 2022-25, in ambito di sostenibilità, il Gruppo Intesa Sanpaolo Assicurazioni ha raggiunto e superato obiettivi che nel 2021 sembravano particolarmente sfidanti: in particolare abbiamo rivisto la gamma prodotti, incrementando le opzioni di investimento ESG dal 48% all’82%, e abbiamo visto crescere i premi su prodotti che favoriscono la sostenibilità in senso ampio, come le polizze per i senior e i caregiver, le polizze collettive salute e le coperture contro alluvione e terremoto, passate da 27 a 45 miliardi di capitali assicurati, solo per il retail”. Lo ha detto Lauretta Filangieri, Responsabile Sostenibilità del Gruppo Intesa Sanpaolo Assicurazioni, intervenendo nell’ambito del panel dal titolo “Comunicare la sostenibilità per valorizzare l’impegno dell’organizzazione”.”La responsabilità sociale è un tema centrale nel nostro Gruppo: per questo motivo investiamo molto sia nello sviluppo di soluzioni che rispondano alle esigenze reali di persone e imprese, sia nella diffusione della cultura assicurativa e della sostenibilità, attraverso iniziative concrete, di cui misuriamo l’impatto – ha aggiunto – Ne sono un esempio sia “In Action ESG CLIMATE”, programma che sostiene con contributi in denaro le start up portatici di idee innovative a favore della transizione ecologica, sia Area X, il nostro spazio torinese dedicato alla cultura della Protezione”. LEGGI TUTTO

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    Auto, settore in rosso dopo proposta nuovi dazi sull’acciaio dell’Unione Europea

    (Teleborsa) – Le azioni delle principali case automobilistiche europee sono scese mercoledì, a causa del timore che i recenti sforzi dell’Unione Europea per proteggere il mercato interno dell’acciaio possano minacciare il settore automobilistico della regione.La Commissione Europea ha annunciato martedì che prevede di aumentare i dazi sull’acciaio e di ridurre drasticamente le quote di importazione, cercando di offrire una “protezione forte e permanente” all’industria siderurgica della regione.La proposta prevede una limitazione dei volumi di importazione esenti da dazi a 18,3 milioni di tonnellate all’anno, con una riduzione del 47% rispetto alle quote per l’acciaio del 2024, il raddoppio dei dazi al 50% su eventuali importazioni in eccesso e rafforzare la tracciabilità dei mercati siderurgici introducendo l’obbligo di “Melt and Pour” per prevenire l’elusione.In risposta all’annuncio dell’UE, l’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) ha affermato che la proposta va troppo oltre e minaccia le case automobilistiche con maggiori costi di produzione e amministrativi.Sigrid de Vries, direttore generale di ACEA, ha affermato che le case automobilistiche europee acquistano circa il 90% dei loro acciaio direttamente dall’UE e sono “molto preoccupate per l’impatto inflazionistico che un’efficace prosecuzione della salvaguardia avrà sui prezzi di mercato europei”. Ha aggiunto che l’associazione non contesta “la necessità di un certo livello di protezione per un settore delle materie prime come l’acciaio”, ma ritiene che “i parametri proposti dalla Commissione siano eccessivi nel delimitare il mercato europeo”. De Vries ha invece chiesto “un migliore equilibrio tra le esigenze provenienti dai produttori e dagli utilizzatori europei di acciaio in questa misura”.Le misure previste dalla Commissione non hanno incontrato il favore dell’industria automobilistica europea. L’indice europeo Stoxx Europe 600 Automobiles & Parts prosegue in flessione la seduta odierna (-0,3%) causando perdite a livello regionale. Giù la tedesca BMW, in rosso di oltre in 6%, che peraltro ha emesso un nuovo profit warning martedì, citando la lenta crescita in Cina e il continuo impatto dei dazi sulle importazioni statunitensi. Negative anche connazionali Mercedes-Benz, Porsche e Volkswagen, con cali intorno al 2%. Sulla stessa linea la francese Renault. In frazionale ribasso Stellantis quotata a Milano, in leggero rialzo invece Stellantis quotata a New York. LEGGI TUTTO

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    Conti, Giorgetti: mia priorità mettere Paese in sicurezza

    (Teleborsa) – “La mia priorità è quella di mettere il Paese in sicurezza sul piano economico e finanziario”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’assemblea di Assonime.”I risultati conseguiti vanno soprattutto mantenuti. Ogni scelta deve partire da questa consapevolezza”, ha detto parlando della prossima Manovra. Il miglioramento dei conti pubblici, ha aggiunto, “non avvantaggiano i ministri ma avvantaggiano gli italiani, le famiglie e le imprese, quelli di oggi ma soprattutto quelli di domani””Ad avvantaggiarsi di conti pubblici in ordine non sono i Ministri, che anzi sopportano – soprattutto quelli dell’Economia – l’onere politico di dire molti ‘no’. Un peso ben maggiore del prestigio effimero di una copertina internazionale”. “Oggi sono particolarmente felice di potervi annunciare che questo pomeriggio al Consiglio dei Ministri approveremo il primo dei decreti attuativi della delega, che riguarderà risparmio gestito, mercati ed emittenti e a cui farà seguito un secondo decreto in ambito sanzionatorio penale e amministrativo”, ha detto in relazione alla revisione del Tuf.Mi piacerebbe che i risultati conseguiti in materia di finanza pubblica fossero sentiti come propri da tutte le forze politiche e sociali”, ha concluso Giorgetti sottolineando che “Stabilità finanziaria significa mettere a riparo il risparmio degli italiani dalla possibilità di attacchi speculativi, significa risparmiare risorse che potranno essere destinate a finalità di sviluppo, significa consentire alle imprese di finanziarsi senza pagare un differenziale rispetto ai concorrenti”. LEGGI TUTTO

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    Sesa acquista Albasoft per crescere nei software per ottimizzare la gestione finanziaria

    (Teleborsa) – Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, ha annunciato l’acquisizione del 20% di Albasoft, con la previsione di meccanismi di Opzione Put e Call per l’acquisizione progressiva del 100% del capitale. L’operazione è stata realizzata da Var Group, leader per i servizi e le soluzioni digitali, parte del Gruppo Sesa.Fondata nel 2009 a Padova, Albasoft è specializzata nello sviluppo di soluzioni software per ottimizzare la gestione finanziaria e la tesoreria aziendale. I suoi prodotti e servizi si focalizzano sul monitoraggio di tutti i flussi finanziari delle imprese, ponendosi tra l’ERP e il remote banking. Nel 2024 Albasoft ha registrato ricavi di circa 2,2 milioni di euro ed un Ebitda di circa 1,2 milioni, con un team di 14 professionisti altamente specializzato.”L’ingresso di Albasoft rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita sostenibile del nostro Gruppo, attraverso operazioni di business combination industriali, mirate in ambiti tecnologici ad elevato potenziale – ha dichiarato Alessandro Fabbroni, CEO di Sesa – Con questa operazione rafforziamo la nostra presenza nel settore delle Piattaforme Digitali e Vertical Application, integrando competenze specialistiche in una logica industriale. Proseguiamo nell’attuazione del piano industriale 2026-27 con focus sulla crescita organica e la creazione di valore sostenibile di lungo termine per tutti gli stakeholder”.L’acquisizione e l’esercizio delle opzioni sono state definite sulla base di criteri di valutazione coerenti con quelli generalmente adottati dal Gruppo Sesa (circa 5x Ebitda medio normale). L’operazione prevede il coinvolgimento operativo del socio fondatore di Albasoft, Francesco Rudello, condividendo obiettivi a medio termine di crescita sostenibile e sviluppo di competenze e specializzazioni.L’acquisizione, parte integrante del Piano Strategico Industriale 2026-27 di Sesa annunciato a luglio 2025 che prevede acquisizioni mirate e ad alto valore aggiunto, ed un focus prevalente sulla crescita organica, ha l’obiettivo di rafforzare le competenze nell’ ambito delle Piattaforme Digitali e Vertical Application. LEGGI TUTTO

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    Casillo, Standard Ethics conferma rating ESG in attesa del piano di Sostenibilità

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE” a Casillo Group. Si tratta del sesto notch su nove (nella fascia “Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità. Casillo Group è uno dei principali operatori dell’industria molitoria (commercializzazione e trasformazione del grano duro e tenero) italiana e opera globalmente nei settori dello stoccaggio cereali, trading di commodities agricole e retail.La società si è allineata negli ultimi anni alle indicazioni provenienti da Onu, Ocse e Ue con policy e strategie strutturate sui temi di Sostenibilità. Ha implementato un Codice di Condotta Fornitori, estendendo formalmente alla catena di fornitura il proprio impegno sulle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance) e predisposto un questionario per rilevarne le performance di Sostenibilità. La rendicontazione extra-finanziaria si è arricchita di elementi connessi alla normativa europea in materia, di prossima applicazione per il Gruppo.La società ha nuovamente condotto una due diligence di Sostenibilità e rilevato i temi materiali attraverso un’analisi basata sul principio di doppia materialità. Si registra il lancio di nuovi prodotti attraverso processi di economia circolare corredati da analisi sul ciclo di vita (Life Cycle Assessment). Si attende il lancio del Piano di Sostenibilità, di prossima adozione. LEGGI TUTTO

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    Gas, indice IGI in rialzo a 34,06 euro/Mwh

    (Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per l’8 ottobre è pari a 34,06 euro/MWh, in rialzo rispetto al 7 ottobre attestatosi 33,13 euro/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO

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    Franchi Umberto Marmi, Alantra avvia copertura con Buy e TP di 6 euro

    (Teleborsa) – Alantra ha avviato la copertura su Franchi Umberto Marmi (FUM), azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, con un target price di 6 euro per azione e una raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 60%.Con oltre 50 anni di esperienza tra le montagne di Carrara, FUM vanta un accesso privilegiato a oltre 30 cave nelle Alpi Apuane e uno showroom di 60.000 metri quadri per la fornitura delle varietà di marmo più prestigiose al mondo, tra cui Calacatta e Statuario. Nell’ultimo decennio, FUM si è evoluta da distributore puro a player verticalmente integrato nel settore dei materiali di lusso, assicurandosi partnership di cave a lungo termine ed espandendo la propria presenza a valle con showroom. “Supportata dalla domanda strutturale di UHNWI e del settore immobiliare di lusso, FUM sta rafforzando il proprio marchio attraverso una strategia pionieristica e chiavi in ??mano volta a consolidare il valore del marchio in un mercato tradizionalmente anonimo”, si legge nella ricerca.Dopo una temporanea battuta d’arresto nel primo semestre del 2025, con vendite a 39,5 milioni di euro (-10% su base annua) e un EBITDA a 11,5 milioni di euro (margine del 30,4%), dovuta al calo della domanda globale del lusso e all’effetto diluitivo delle recenti acquisizioni, Alantra prevede che FUM tornerà a crescere. Nel complesso, prevede un aumento dei ricavi da 74,9 milioni di euro nel 2025 a 79 milioni di euro nel 2027, mentre i margini dovrebbero aumentare dal 31% al 33% grazie all’esposizione del gruppo alle cave e ai miglioramenti nel mix di vendita. L’utile netto dovrebbe crescere a un CAGR del 10% nel periodo 2025-2027. La solida conversione del FCF di oltre il 50% nel periodo previsto dovrebbe ridurre l’indebitamento netto a 11,7 milioni di euro entro il 2027, rispetto ai 28,2 milioni di euro del primo semestre del 2025, nonostante i dividendi previsti per 10,1 milioni di euro nei prossimi due anni.Data l’assenza di concorrenti quotati realmente comparabili, dovuta al posizionamento distintivo di FUM nel marmo di lusso, alle dimensioni e alla catena di fornitura, il broker ha preso in considerazione i principali gruppi del lusso (LVMH, Hermès, Kering, ecc.) solo come benchmark generali per il contesto di valutazione. LEGGI TUTTO

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    ABB cede la divisione Robotica a SoftBank per 5,38 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Il colosso svizzero ABB ha firmato un accordo per cedere la sua divisione Robotica a SoftBank Group per un valore di 5,375 miliardi di dollari, rinunciando alla precedente intenzione di scorporare l’attività come società quotata separatamente. La transazione è soggetta alle approvazioni normative e alle consuete condizioni di chiusura e si prevede che si concluderà tra la metà e la fine del 2026.”Robotics trarrà vantaggio dalla combinazione della sua tecnologia all’avanguardia e della sua profonda competenza nel settore con le competenze all’avanguardia di SoftBank in materia di intelligenza artificiale, robotica e informatica di nuova generazione – ha detto il CEO di ABB, Morten Wierod – Ciò consentirà all’azienda di rafforzare ed espandere la propria posizione di leader tecnologico nel suo settore”.”La prossima frontiera di SoftBank è l’intelligenza artificiale fisica – ha aggiunto Masayoshi Son, CEO di SoftBank – Insieme ad ABB Robotics, uniremo tecnologie e talenti di livello mondiale sotto la nostra visione condivisa per fondere la super intelligenza artificiale e la robotica, guidando un’evoluzione rivoluzionaria che spingerà l’umanità in avanti”.Al momento del closing, la cessione comporterà una plusvalenza contabile non operativa ante imposte di circa 2,4 miliardi di dollari, con un incasso previsto, al netto dei costi di transazione, di circa 5,3 miliardi di dollari. I costi di separazione previsti relativi alla cessione ammontano a circa 200 milioni di dollari, circa la metà dei quali era già inclusa nelle guidance per il 2025. La migliore stima attuale di ABB delle uscite fiscali legate alla transazione, relative allo scorporo delle attività locali, si attesta tra i 400 e i 500 milioni di dollari.ABB Robotics è leader nel suo settore, al centro delle tendenze secolari e future dell’automazione, ma le sinergie commerciali e tecnologiche tra il business di ABB Robotics e il resto delle attività di ABB sono limitate, con caratteristiche di domanda e di mercato diverse. La divisione ABB Robotics ha una forza lavoro di circa 7.000 dipendenti. Con un fatturato pari a 2,3 miliardi di dollari nel 2024, ha rappresentato circa il 7 percento dei ricavi del Gruppo ABB e ha avuto un margine EBITA operativo del 12,1 percento. LEGGI TUTTO