13 Ottobre 2025

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    Gaza, firmato l’accordo per il cessate il fuoco. Trump: “Ora pace durevole”

    (Teleborsa) – “È un giorno incredibile per il Medio Oriente, ci sono voluti tre mila anni per arrivare fin qui”. Al summit di Sharm el Sheik, cha riunito oltre venti leader mondiali per consolidare il cessate il fuoco a Gaza e definire il quadro per la ricostruzione del territorio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – ripartito in serata per Washington dove arriverà domani mattina – celebra il suo giorno di gloria. La firma dell’accordo di pace – sottoscritto oggi da Trump, dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan e dal primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani – segna ufficialmente la fine della “fase uno” del piano di pace. E, nonostante l’entusiasmo, la strada verso il completamento dei successivi punti è in salita. Ma Trump, come sempre, si mostra ottimista: “i primi passi verso la pace sono sempre i più difficili, e oggi li abbiamo compiuti insieme. Tutto lo slancio ora è rivolto verso una pace grande, gloriosa e duratura. Ci sono voluti 3mila anni per arrivare a questo punto.E reggerà. Reggerà”.”Questo è il giorno che le persone di tutta la regione e del mondo intero hanno atteso, per cui hanno lavorato, lottato, sperato e pregato – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti –. Negli ultimi mesi hanno fatto cose che, a mio avviso, erano davvero impensabili. Nessuno credeva che potesse accadere. Con lo storico accordo che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone hanno finalmente trovato risposta. Come sapete, gli ostaggi sono stati liberati, e prosegue il lavoro, purtroppo, riguardante i corpi. Insieme abbiamo raggiunto ciò che tutti dicevano fosse impossibile. Finalmente abbiamo la pace in Medio Oriente. È un’espressione molto semplice: pace in Medio Oriente. L’abbiamo sentita per molti anni, ma nessuno pensava che si potesse davvero arrivarci. E ora ci siamo riusciti. Dopo anni di sofferenze e spargimenti di sangue, la guerra a Gaza è finita. Gli aiuti umanitari stanno affluendo, con centinaia di camion carichi di cibo, attrezzature mediche e altri beni, molti dei quali pagati da persone che si trovano in questa sala. I civili stanno tornando nelle loro case. Gli ostaggi si stanno ricongiungendo con le loro famiglie. È una cosa bellissima. L’ho vista dietro le quinte: il livello di amore e di dolore è qualcosa che non avevo mai visto prima. È straordinario – ha detto ancora Trump – vedere persone che non avevano più visto la madre, il padre, da così tanto tempo. Hanno vissuto in un tunnel, un piccolo tunnel, molto profondo. E il livello di amore che si prova in questi momenti è incredibile. È una cosa meravigliosa da vedere. Da un lato è terribile che tutto ciò sia potuto accadere, ma dall’altro è commovente assistere a tali scene. E ora sorgono giorni nuovi e splendidi”. Adesso lo sguardo del tycoon è già rivolto al capitolo ricostruzione. “Ora inizia la ricostruzione. E forse la ricostruzione sarà la parte più semplice – ha dichiarato Trump –. Credo che abbiamo già affrontato la parte più difficile, perché il resto verrà da sé. Tutti noi sappiamo come ricostruire, e sappiamo costruire meglio di chiunque altro al mondo”.Trump ha voluto ringraziare in particolare i Paesi arabi e musulmani “che hanno contribuito a rendere possibile questo straordinario risultato”, sottolineando che “senza il loro sostegno non avremmo potuto raggiungere la pace”. Rivolgendosi poi ad al-Sisi, che ha ospitato il vertice nella località sul Mar Rosso, Trump ha espresso “immensa gratitudine per l’eccezionale lavoro che il vostro Paese sta svolgendo in tanti modi diversi e per l’aiuto che ci avete dato in questo accordo di pace”.”Siamo pronti a essere grandi partner, e spero che tutti si uniranno agli Accordi di Abramo – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti –. Tutti i Paesi della regione devono ora guardare avanti verso una pace duratura e una ricostruzione concreta per il popolo di Gaza”. Trump ha annunciato che “numerosi Paesi ricchi e potenti” hanno già espresso la volontà di contribuire alla ricostruzione della Striscia: “metteranno a disposizione i fondi necessari, e presto renderemo pubblico chi sta offrendo il proprio sostegno, perché meritano grande credito per ciò che stanno facendo”. “Per il popolo di Gaza – ha aggiunto – il compito ora è ricostruire le basi di una vita dignitosa. Arriveranno molti investimenti e molta ricostruzione. In realtà non si tratta solo di ricostruire, ma di costruire, ripulire e costruire di nuovo”. Trump ha poi ricordato che la ripresa del Medio Oriente passa anche dalla stabilità e dalla sicurezza. “Abbiamo concordato che la ricostruzione di Gaza deve essere accompagnata dalla smilitarizzazione e dalla creazione di una nuova forza di polizia civile onesta, che possa garantire condizioni di sicurezza per la popolazione”. E, in tale scenario, – nonostante la posizione di Benjamin Netanyahu – Trump ha aperto a un ruolo per Hamas come forza di polizia palestinese: “Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”.”Questo – ha concluso Trump – è un giorno monumentale, un momento storico non solo per il Medio Oriente ma per il mondo intero. Lavoreremo insieme per un futuro migliore. Gli Stati Uniti saranno un partner per garantire che il Medio Oriente sia un luogo sicuro e stabile. Molti, in passato, hanno detto che la Terza guerra mondiale sarebbe cominciata in Medio Oriente. Non accadrà, non ci sarà una Terza guerra mondiale, e sicuramente non inizierà in questa regione. Il nostro lavoro comincia qui e adesso”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: “Manovra seria, tiene conto dei vincoli”

    (Teleborsa) – “Tutti sono arrivati avendo visto quello che c’è e quello che non c’è: c’è una impostazione che tiene conto in maniera seria e responsabile dei vincoli in cui ci muoviamo”. È quanto ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in avvio degli incontri sulla manovra a Palazzo Chigi. Vincoli, ha osservato che sono “la revisione del Pnrr che abbiamo avuto in Parlamento, i vincoli di finanza pubblica, gli impegni internazionali” sul fronte della difesa. Giorgetti ha osservato che “la legge di bilancio non è chiusa” dunque ha invitato a intervenire per eventuali spunti condivisi. “Il quadro generale del commercio mondiale non aiuta, anzi va in senso contrario e che ci ha costretto a ridimensionare in modo assai prudente ma realistico le prospettive di crescita nell’immediato e in futuro – ha aggiunto Giorgetti –. Se la situazione internazionale subirà un miglioramento inevitabilmente queste prospettive potranno migliorare e dunque avere delle ricadute positive sugli spazi da utilizzare. Gli impegni internazionali sul fronte della difesa al momento non fanno parte del sentiero ma riteniamo di poter aderire, una volta usciti all’infrazione, con la clausola derogatoria non impattando sulle maggiori entrate o minori spese”. LEGGI TUTTO

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    CIR prosegue l’acquisto di azioni proprie. Raggiunto il 5,06% del capitale sociale

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 6 al 10 ottobre 2025, complessivamente 732.995 azioni al prezzo unitario medio di 0,6633 euro, per un controvalore pari a 486.189,79 euro.Al 13 ottobre, CIR possiede un totale di 46.376.329 azioni proprie, pari al 5,06% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.A Milano, oggi, risultato positivo per la Holding finanziaria, che lievita dell’1,70%. LEGGI TUTTO

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    Giglio.com, EnVent taglia target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha tagliato il target price (a 2,00 euro per azione da 2,41 euro, per un potenziale upside del 100%) e confermato la raccomandazione (Outperform) sul titolo Giglio.com, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della vendita online per la moda di lusso multimarca.Gli analisti evidenziano che Giglio.com ha spostato la sua attenzione sui mercati dell’Europa meridionale come Italia, Spagna e Grecia, che hanno registrato una crescita maggiore rispetto al Nord America e ai mercati asiatici. Questa mossa ha anche attenuato l’effetto della debole domanda statunitense, influenzata da misure protezionistiche, e delle dinamiche valutarie sfavorevoli derivanti dall’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense e alle valute asiatiche. L’introduzione di Community Shopping, la piattaforma collaborativa che unisce gli stock delle boutique multimarca partner con quasi 100.000 referenze a stagione disponibili in tempo reale, rappresenta una leva di crescita a medio termine.Il management è impegnato a tornare alla redditività, attraverso una crescita cost-effective e una continua razionalizzazione dei costi, facendo leva al contempo sulle attività a basso capex. I primi segnali della collezione Autunno/Inverno 2025 (agosto-settembre), secondo il management, indicano un aumento del GMV del 5% su base annua, accompagnato da un incremento del +13% del valore medio del prodotto, suggerendo un potenziale punto di svolta. Tuttavia, “la visibilità sulla ripresa del fatturato rimane limitata, dato il contesto volatile – si legge nella ricerca – Sebbene la disciplina dei costi possa continuare a supportare il percorso verso la redditività, il ritorno alla crescita delle vendite potrebbe richiedere del tempo. Pertanto, rivediamo al ribasso le vendite per il 2025 a 37,4 milioni di euro (-19% su base annua) e l’EBITDA a -1,1 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    EDF alza stima su produzione di energia nucleare in Francia per 2025

    (Teleborsa) – EDF, colosso energetico francese, ha aumentato la sua stima della produzione di energia nucleare in Francia per il 2025. Inizialmente stimata tra 350 e 370 TWh, ora è stimata tra 365 e 375 TWh. La stima della produzione di energia nucleare in Francia per il 2026 e il 2027 rimane invariata a 350-370 TWh.Questa maggiore stima della produzione di energia nucleare si basa su una migliore gestione delle interruzioni grazie al piano d’azione “START 2025”, implementato dal 2019 e volto a migliorare l’efficienza operativa del programma di manutenzione. A fine settembre, 18 interruzioni su 33 sono state più brevi del previsto per il 2025. Inoltre, i team si impegnano a garantire una capacità produttiva di oltre 400 TWh all’anno.(Foto: Hcazenave | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO

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    Banco BPM: prima banca italiana a pubblicare un European Green Bond Factsheet

    (Teleborsa) – Banco BPM è la prima banca italiana a pubblicare un European Green Bond Factsheet. Questo documento illustra in modo trasparente ed esaustivo l’utilizzo dei proventi derivanti dall’emissione di strumenti finanziari green, in pieno allineamento con l’EU GBS (European Green Bond Standard).La pubblicazione del Factsheet sottolinea il ruolo cruciale della Finanza Green come strumento chiave a supporto dell’attuazione del Piano Strategico e dei Piani di Transizione di Banco BPM, con un focus sull’aumento dei finanziamenti a medio termine per: acquisizione, costruzione e ristrutturazione di edifici green per famiglie e imprese; progetti di energia rinnovabile, finalizzati alla riduzione delle emissioni nel settore della Produzione di Energia.Il Factsheet è stato revisionato e valutato positivamente con una verifica indipendente da ISS-Corporate, che ha confermato il suo allineamento con la Regulation 2023/2631/EU sul EuGB (European Green Bond).Banco BPM, a seguito della pubblicazione del “Green, Social and Sustainability Bonds Framework” nel 2023, conferma così il proprio impegno nell’European Sustainable Market e l’importanza della Finanza Green nella propria strategia di business.Il capitale raccolto attraverso questo nuovo strumento di debito green, interamente allineato con la Tassonomia Europea, sarà oggetto di un’attività di reporting effettuata con la massima trasparenza nei confronti del mercato e degli stakeholder. I proventi delle future emissioni di questo strumento saranno destinati a iniziative in grado di generare benefici climatici concreti e misurabili, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green Deal per il 2050. LEGGI TUTTO

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    ELES, Mare Group sale al 29,73% del capitale dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Mare Group, azienda di ingegneria quotata su Euronext Growth Milan, ha acquistato in data odierna 2.000 azioni ordinarie ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, pari a circa il 0,0112% del capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto Mare Group ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla target.Le operazioni, effettuate tramite Leonardo Capital SIM, sono state effettuate a un prezzo unitario non superiore a 2,25 euro per azione, ovevro il corrispettivo offerto per ciascuna azione nel contesto dell’offerta.A seguito degli acquisti effettuati in data odierna, l’offerente detiene complessivamente 5.285.480 azioni ELES, pari a circa il 29,73% del capitale sociale di ELES e a circa il 27,88% dei diritti di voto.Stamattina, prima degli acquisti odierni, la società aveva fatto sapere di aver superato la soglia del 30% del capitale congiuntamente a Massimiliano Bellucci, con il quale ha sottoscritto un patto parasociale a inizio mese. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Moody’s taglia l’outlook a negativo e conferma rating Baa2

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il rating di Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, a “Baa2”. L’outlook è stato modificato da stabile a negativo.Il cambiamento dell’outlook riflette una debole performance operativa, unita all’incertezza relativa ai tempi e all’entità della ripresa della redditività della società e al suo ritorno a una generazione di free cash flow positiva. La quota di mercato di Stellantis in Europa e negli Stati Uniti è diminuita dalla prima metà del 2024, a causa della riduzione delle scorte a livello di concessionari, della minore domanda legata alle lacune nella gamma di modelli e dei ritardi nel lancio di nuovi prodotti. Inoltre, le difficili condizioni di mercato in Europa e l’impatto dei dazi sulle importazioni statunitensi hanno ulteriormente messo sotto pressione la redditività e il flusso di cassa.L’azienda fa affidamento sulla sua gamma di modelli rinnovata e sul lancio di nuovi modelli per sostenere la redditività futura. Moody’s ritiene che, oltre a una ripresa dei volumi, saranno probabilmente necessari ulteriori miglioramenti strutturali dei costi e una mitigazione dell’impatto dei dazi per raggiungere un livello di redditività commisurato all’attuale rating Baa2, soprattutto se il lancio di nuovi prodotti sarà più lento del previsto. È possibile che ulteriori aggiustamenti strutturali, insieme a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo e investimenti in conto capitale per supportare la transizione verso veicoli a carburante alternativo e tecnologie autonome, possano ulteriormente gravare sulla generazione di free cash flow.A causa dell’operatività con un capitale circolante strutturalmente negativo, il free cash flow rettificato nel 2024 è stato fortemente negativo, attestandosi a -9,2 miliardi di euro, e nel primo semestre del 2025 è rimasto negativo, attestandosi a -6,3 miliardi di euro. Sebbene si preveda un certo miglioramento nel secondo semestre del 2025, supportato dal rilascio di capitale circolante e da modesti guadagni di redditività, l’agenzia di rating continua a prevedere un free cash flow significativamente negativo, pari a circa -5 miliardi di euro, per l’esercizio 2025. Nonostante un consistente cuscinetto di liquidità di quasi 29 miliardi di euro e titoli negoziabili per 4 miliardi di euro a giugno 2025 che garantiscano una certa flessibilità finanziaria, il cambiamento delle prospettive riflette anche il rischio di un continuo consumo di cassa, che potrebbe limitare la flessibilità finanziaria di Stellantis.Moody’s nota che Stellantis ha registrato miglioramenti sequenziali nel primo semestre del 2025 rispetto al secondo semestre del 2024, tra cui una riduzione del 16% delle scorte dei concessionari indipendenti e un aumento del 14% del portafoglio ordini, tuttavia gli incrementi di redditività sono stati modesti. Nel terzo trimestre del 2025, le vendite negli Stati Uniti sono aumentate del 6% e le immatricolazioni di auto nuove in Europa sono tornate a crescere su base annua ad agosto, ma la quota di mercato in entrambe le regioni rimane al di sotto dei livelli del primo semestre del 2024. L’azienda ha inoltre registrato un aumento del 13% delle spedizioni su base annua nel terzo trimestre del 2025, con un incremento particolarmente significativo in Nord America.Il rating Baa2 di Stellantis rimane supportato dalle dimensioni del gruppo e dal suo posizionamento tra i maggiori produttori automobilistici al mondo; dal suo portafoglio diversificato di marchi e prodotti; dalla sua esposizione equilibrata ai due mercati principali, Nord America ed Europa, e dalla solida liquidità e dalla politica finanziaria conservativa del gruppo. Le prospettive negative riflettono il rischio che l’incapacità di dimostrare un andamento in miglioramento delle vendite, della redditività e della generazione di flussi di cassa in linea con le aspettative per il rating nei prossimi trimestri possa comportare un declassamento del rating di Stellantis. LEGGI TUTTO