13 Ottobre 2025

Daily Archives

More stories

  • in

    Generali, azioni proprie al 2,7% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha comunicato di avere acquistato, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, dal 6 al 10 ottobre 2025, complessivamente 474.000 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 32,70 euro, per un controvalore pari a 15.498.377,80 euro.A seguito degli acquisti effettuati, al 10 ottobre la Società e le sue controllate detengono 41.830.628 azioni proprie, pari al 2,70% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, piccolo spunto rialzista per la Compagnia assicurativa, che allunga il passo mettendo a segno un rialzo dello 0,21%. LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra, Orsini: “Manca parola crescita, mettere al centro investimenti”

    (Teleborsa) – “La manovra ha bisogno di mettere al centro gli investimenti. Credo manchi la parola crescita all’interno della legge di bilancio che stiamo affrontando. Una parola fondamentale per un paese come il nostro che vuole avere un futuro. In un momento di incertezza come questo, serve certezza. Apprezzo il lavoro fatto dal ministro Giorgetti sul tema del contenimento dei conti pubblici, ma non bisogna dimenticare che la crescita si fa facendo investimenti”. È quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, all’assemblea generale di Assolombarda. “Stiamo continuando a dire che serve avere una visione di crescita, credo che anche il governo stia lavorando su questo punto – ha proseguito Orsini –. Il tema degli investimenti per noi è fondamentale perché non c’è crescita senza gli investimenti del paese, quindi per noi quella è l’unica via. Abbiamo riportato come esempio la Zes unica, quello che è stato fatto negli ultimi anni proprio dal governo. Il governo ha fatto un’ottima cosa, ha stanziato 5,6 miliardi negli ultimi due anni, quei 5,6 miliardi hanno generato 28 miliardi di investimento con 35mila assunzioni. Quelle società sicuramente faranno utile perché sono investimenti nuovi. Hanno fatto ripartire un pezzo di paese che per noi è fondamentale, quindi quello è assolutamente debito buono”. Ampliando lo sguardo sul fronte europeo Orsini ha lanciato un appello per la creazione di un piano industriale. “Sono un europeista convinto, ma dico che così come è l’Europa non va: facciamo le misure e non capiamo nemmeno gli effetti che generano, tipo l’automotive che siamo riusciti a distruggere. Gli errori fatti sono tanti, anche in Europa serve un piano industriale. Serve far presto – ha detto il presidente di Confindustria –. Abbiamo fatto tante cose dove si è preso atto del problema, ma la cura?”, si è chiesto Orsini che tra le misure ha citato la burocrazia: “Abbiamo 78 miliardi all’anno di burocrazia, incominciamo a smontarla”, ha sottolineato il leader degli industriali. E, ancora: “mix energetico subito, interconnessione europea e chi produce aiuti chi consuma energia” ha detto Orsini, parlando del problema degli elevati costi dell’energia nel nostro Paese. “Quando diciamo che non riusciamo a essere attrattivi l’energia è uno dei capitoli fondamentali. Ma quanti comitati dell’uccellino abbiamo in tutti i comuni d’Italia che ci bloccano l’eolico, il fotovoltaico e che non ci fanno fare energia? Questo ce lo dobbiamo dire – ha proseguito Orsini –. Il mix energetico è la via ma non possiamo neanche pensare di non guardare le tecnologie del futuro, come il nucleare”.”L’Italia – ha concluso Orsini – deve andare bene tutta. Quando il nostro Mezzogiorno cresce, il treno dell’Italia gira alla stessa velocità: questo è il nostro obiettivo. La Zes unica ha funzionato quando il governo ha messo soldi veri per poter fare investimenti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Antitrust, procedimento su cartello nella produzione cavi in rame esteso fino al 1999

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di estendere il procedimento riguardante un presunto cartello nella produzione di cavi in rame.Nel provvedimento di avvio era stato ipotizzato che le parti abbiano coordinato le politiche di prezzo e le condizioni commerciali di vendita dei cavi in rame a bassa tensione, a partire dal 2005, anche definendo, attraverso diverse modalità, un listino unico; dalla documentazione acquisita successivamente, risulta che le parti sembrano aver coordinato le proprie condotte commerciali già dal 1999.Il procedimento è stato aperto a dicembre 2024 nei confronti delle società Bruno Baldassari & F.lli S.p.A., General Cavi S.p.A., ICEL S.c.p.A., IRCE S.p.A., La Triveneta Cavi S.p.A., Mondini Cavi S.p.A., Pecso Cavi S.r.l., Prysmian Cavi e Sistemi Italia S.r.l. e ANIE AICE – Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici.Nel nuovo provvedimento si parla di un coordinamento “realizzato anche grazie alla concertazione fra le stesse su aspetti e condizioni commerciali ulteriori rispetto ai prezzi di listino e al livello del primo sconto, quali, a titolo esemplificativo, gli sconti successivi al primo, tempistiche per l’entrata in vigore e vigenza dei listini, altri elementi a corredo del listino generale (ad es. prodotti specifici non inclusi nel listino principale), il valore del rame da considerare per l’aggiornamento dei prezzi, nonché condizioni commerciali più di dettaglio, anche relative a specifici clienti condivisi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Growens: ricavi ricorrenti SaaS +14,2% nel terzo trimestre, vendite CPaaS -1,2%

    (Teleborsa) – Growens, società operante nel settore delle cloud marketing technologies quotata su Euronext Growth Milan, ha segnalato per la linea di business SaaS (Software as a Service) un Annual Recurring Revenues (ARR) pari a 15,1 milioni di euro a settembre 2025, in crescita del 9,3% rispetto al dato di pari periodo 2024 (ovvero 14,2% a cambio costante); per la linea di business CPaaS (Communication Platform as a Service), una decrescita del l’1,2% nel Q3 2025 (a 14,3 milioni di euro) rispetto al Q3 2024 (14,5 milioni di euro).”Abbiamo registrato una solida crescita del 14% su base annua a cambi costanti. Il rallentamento rispetto ai tassi di crescita registrati in passato riflette un minor ricavo medio per cliente dovuto alla riduzione del traffico CDN per le immagini, mentre i fondamentali restano solidi – dall’acquisizione di nuovi clienti e dalla pipeline al tasso di abbandono – ha detto l’AD Nazzareno Gorni – L’engagement è in aumento, con oltre 6.000 partecipanti al nostro ultimo webinar “Email Design Trends”, e l’iniziativa educativa sta ottenendo un ottimo slancio, con cinque università statunitensi che si sono unite nel trimestre. Sul fronte del prodotto, l’innovazione basata sull’intelligenza artificiale rimane centrale: il rilascio in beta del server MCP di oggi segna il primo passo verso la preparazione dell’SDK di Beefree per l’integrazione con gli agenti. Ora ci concentriamo sul miglioramento della qualità dei ricavi attraverso un nuovo sistema di fatturazione e una revisione progressiva dei prezzi per supportare una crescita sostenibile”.Per quanto riguarda la linea di business CPaaS, Agile Telecom ha registrato vendite Q3 pari a circa 14,3 milioni di euro, in lieve decrescita (-1,2%) rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente. Tale dato rispecchia il focus sulla redditività dei contratti a scapito della crescita dei ricavi.Passando alla linea di business SaaS, la Business Unit Beefree (beefree.io), con un ARR di 15,1 milioni di euro (ovvero 17,3 milioni di dollari), considerando il cambio storico EUR/USD alla stipula dei contratti, in crescita di circa il 9% (ovvero oltre il 14% a cambio costante) rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, grazie all’incremento dei volumi di vendita e di usage. LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari chiude in leggero rialzo nonostante la sbandata di Ferrari

    (Teleborsa) – Chiusura in rialzo per le Borse europee, con Piazza Affari poco sopra la parità, grazie al cambio di tono della Casa Bianca sulla Cina in materia di dazi registrato nel fine settimana. Intanto, il piano di pace per la Striscia di Gaza ha portato al rilascio di ostaggi israeliani e palestinesi, mentre in Francia è stato presentato il secondo governo di Lecornu.Sempre sul fronte internazionale, a Washington parte il meeting annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, che coinvolgerà i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali del G7 e del G20 e che comporterà domani la pubblicazione del World Economic Outlook dell’FMI.La giornata è priva di spunti macroeconomici significativi e anche l’intera settimana rischia di esserlo se lo shutdown prosegue. Diversi segnali arriveranno dalle trimestrali, in particolare a partire da domani negli USA con i colossi bancari.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,157. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno del 2,02%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 2,18%.In discesa lo spread, che retrocede a quota +90 punti base, con un decremento di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,45%.Nello scenario borsistico europeo piccolo passo in avanti per Francoforte, che mostra un progresso dello 0,60%, Londra è stabile, riportando un moderato +0,16%, e composta Parigi, che cresce di un modesto +0,21%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 42.168 punti (+0,29%); sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 44.808 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,11%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,25%).Tra i best performers di Milano, in evidenza STMicroelectronics (+3,23%), Buzzi (+3,10%), Stellantis (+2,72%) e Interpump (+2,65%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Ferrari, che ha chiuso a -4,13%. Si muove sotto la parità DiaSorin, evidenziando un decremento dell’1,11%. Contrazione moderata per Hera, che soffre un calo dello 0,72%. Sottotono Snam che mostra una limatura dello 0,54%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Ferretti (+5,00%), Banco di Desio e della Brianza (+3,96%), LU-VE Group (+3,13%) e Danieli (+2,54%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Cementir, che ha archiviato la seduta a -5,79%. Sotto pressione Avio, che accusa un calo del 3,44%. Scivola Caltagirone SpA, con un netto svantaggio del 2,88%. In rosso Fincantieri, che evidenzia un deciso ribasso del 2,17%. LEGGI TUTTO

  • in

    Reporting di sostenibilità, Parlamento UE vuole regole più semplici per meno aziende

    (Teleborsa) – Con 17 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, la Commissione Affari Giuridici del Parlamento europeo ha approvato la sua posizione su una serie di modifiche ai requisiti di reporting sulla sostenibilità e di due diligence per le aziende, con l’obiettivo di avere regole più semplici per un minor numero di aziende.Riduzione del reporting sociale e ambientaleLa Commissione aveva originariamente proposto di ridurre dell’80% il numero di aziende tenute a redigere il reporting sociale e ambientale, mentre i deputati vogliono ridurre ulteriormente l’ambito di applicazione per includere solo le aziende con una media di oltre 1.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 450 milioni di euro. Ciò si applicherebbe anche al reporting sulla sostenibilità ai sensi delle norme sulla tassonomia (ovvero una classificazione degli investimenti sostenibili).Per le aziende non più soggette alle norme, il reporting sarebbe volontario, in linea con le linee guida della Commissione. Per evitare che le grandi aziende trasferiscano i propri obblighi di reporting ai partner commerciali più piccoli, questi ultimi non sarebbero autorizzati a richiedere informazioni che vadano oltre gli standard volontari.La Commissione istituirebbe inoltre un portale digitale per le aziende, con accesso gratuito a modelli, linee guida e informazioni su tutti gli obblighi di rendicontazione dell’UE, a integrazione dello Sportello Unico Europeo.Due diligence solo per le grandi aziendeSecondo i deputati, le norme sulla due diligence che impongono alle aziende di prevenire e limitare il loro impatto negativo sui diritti umani e sull’ambiente dovrebbero applicarsi solo alle grandi imprese dell’UE con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 1,5 miliardi di euro, e alle imprese straniere con un fatturato netto nell’UE superiore alla stessa soglia.Invece di chiedere sistematicamente ai propri partner commerciali le informazioni necessarie per le loro valutazioni di due diligence, i deputati chiedono che queste grandi aziende adottino un approccio basato sul rischio, richiedendo le informazioni necessarie solo quando vi è la plausibile prospettiva di un impatto negativo sulle attività dei loro partner commerciali. Le aziende sarebbero comunque tenute a preparare un piano di transizione che allinei la propria strategia a un’economia sostenibile e all’accordo di Parigi.Le imprese dovrebbero essere responsabili dei danni causati da violazioni degli obblighi di due diligence ai sensi del diritto nazionale, piuttosto che a livello UE. Il livello massimo della sanzione per le aziende inadempienti rimarrebbe al 5% del loro fatturato globale e la Commissione e gli Stati membri dell’UE dovrebbero fornire orientamenti alle autorità nazionali in merito a tali sanzioni.Prossimi passiSe il Parlamento approvasse il mandato della commissione nella prossima sessione plenaria, i deputati e i governi dell’UE dovrebbero avviare i negoziati sul testo definitivo della legislazione il 24 ottobre. LEGGI TUTTO

  • in

    Ritardo voli, Parlamento UE in disaccordo con Consiglio: risarcimento dopo tre ore

    (Teleborsa) – La Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo ha adottato le sue linee guida negoziali sulle modifiche ai diritti dei passeggeri aerei nell’Unione europea, con 34 voti favorevoli e due astensioni. Gli eurodeputati mirano a garantire che i passeggeri siano tutelati in caso di negato imbarco o di cancellazione o ritardo del volo.Nessun passo indietro sui diritti attualiGli eurodeputati della Commissione Trasporti sostengono fermamente le norme attuali e vogliono mantenere il diritto dei passeggeri aerei a essere rimborsati o riprotetti, e a richiedere un risarcimento in caso di ritardo superiore a tre ore o cancellazione del volo, o in caso di negato imbarco.Per quanto riguarda le condizioni per l’attivazione del risarcimento, gli eurodeputati non sono d’accordo con la richiesta del Consiglio di aumentare il limite massimo di ritardo del volo a quattro o sei ore. Vogliono mantenere un limite massimo di tre ore di ritardo del volo, indipendentemente dalla distanza percorsa. La distanza rileverebbe solo ai fini del risarcimento totale che i passeggeri potrebbero richiedere (da 300 a 600 euro), aggiungono. I passeggeri di voli cancellati o a cui è stato negato l’imbarco godrebbero dello stesso risarcimento.I deputati sostengono l’introduzione di un modulo comune per le richieste di risarcimento e rimborso. Intendono inoltre incaricare i vettori aerei di inviare ai passeggeri il modulo precompilato, o di attivare canali di comunicazione automatici alternativi, entro 48 ore dal verificarsi di un’interruzione. I viaggiatori avrebbero un anno di tempo per presentare una richiesta di risarcimento. In caso di negato imbarco, i viaggiatori riceverebbero un risarcimento immediato.Elenco definito di eccezioniI deputati propongono un elenco definito di eccezioni a queste regole, come calamità naturali, guerre, condizioni meteorologiche o vertenze sindacali impreviste (esclusi gli scioperi del personale delle compagnie aeree), che esonererebbero le compagnie aeree dal pagamento di risarcimenti.Bagaglio a manoLa posizione negoziale include il diritto di portare a bordo gratuitamente un oggetto personale, come una borsa, uno zaino o un computer portatile, a condizione che possa essere sistemato sotto il sedile anteriore, più un piccolo bagaglio a mano di dimensioni massime di 100 cm (lunghezza, larghezza e altezza combinate) e di peso non superiore a 7 kg.Costi per il check-inI deputati della Commissione Trasporti chiedono l’abolizione dei costi per il check-in, sia online che in aeroporto, per la correzione di errori di ortografia nei nomi dei passeggeri o per consentire ai bambini di età inferiore ai 14 anni di sedersi accanto al passeggero che li accompagna. Inoltre, i passeggeri dovrebbero avere il diritto di scegliere tra una carta d’imbarco cartacea o digitale.Prossimi passiL’adozione delle linee guida negoziali consentirà agli eurodeputati di avviare i colloqui sulle modifiche alle norme UE con la presidenza danese del Consiglio il 15 ottobre. I negoziatori avranno tre mesi di tempo per raggiungere un accordo (con possibile proroga di un mese). LEGGI TUTTO

  • in

    Union Bancaire Privée, S&P assegna rating “A/A-1” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha assegnato il rating “A/A-1” a Union Bancaire Privée (UBP), banca privata di medie dimensioni a conduzione familiare e con sede in Svizzera, con 172 miliardi di franchi svizzeri (CHF) di patrimonio in gestione nel private banking e nell’asset management al 30 giugno 2025.Secondo l’agenzia di rating, l’elevata capitalizzazione e la propensione al rischio conservativa compensano i rischi derivanti dalla concentrazione della clientela nel suo portafoglio prestiti collateralizzato e da una base di depositi concentrata, che riflette l’allocazione della liquidità e il comportamento di investimento della clientela.L’outlook stabile riflette la convinzione che UBP continuerà a beneficiare della crescita della ricchezza finanziaria globale, pur mantenendo una tolleranza al rischio conservativa. LEGGI TUTTO