13 Ottobre 2025

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    Tamburi, acquistate 37.404 azioni proprie

    (Teleborsa) – Tamburi Investment Partners nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 6 al 10 ottobre 2025, complessivamente 37.404 azioni ordinarie (pari allo 0,020% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 8,4870 euro, per un controvalore di 317.448,46 euro.Al 10 ottobre quindi, Tamburi aveva in portafoglio 21.384.649 azioni proprie, pari all’11,598% del capitale sociale.Intanto, in Borsa, migliora l’andamento dell’Azienda attiva nei servizi di consulenza di finanza aziendale, che si attesta a 8,5 euro, con un aumento dello 0,47%. LEGGI TUTTO

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    Casta Diva, ValueTrack taglia fair value: crescita più lenta, ma migliorano i margini

    (Teleborsa) – ValueTrack ha abbassato a 2,30 euro per azione (dai precedenti 2,60 euro) il fair value sul titolo Casta Diva, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva a livello internazionale nel settore dei contenuti digitali e dal vivo.Gli analisti scrivono che i risultati nel primo semestre del 2025 sono stati leggermente inferiori alle loro aspettative di fatturato organico (VoP 59,4 milioni di euro, +2% a/a, nonostante un perimetro più ampio derivante dalle acquisizioni di dicembre di Artificio Italiano e First Class) e al di sotto delle previsioni di redditività (EBITDA Margin 6,8% vs. 8,0% previsto). Al contrario, i dati adjusted (EBITDA Margin Adj. 9,4%) e la leva finanziaria (Indebitamento Netto 9,9 milioni di euro vs. 9,5 milioni di euro al 2024) sono stati sostanzialmente in linea con le proiezioni per l’esercizio 2025.Con oltre il 75% del VoP garantito per l’esercizio 2025 (59,4 milioni di euro contabilizzati nel primo semestre del 2025 più 43,8 milioni di euro di portafoglio ordini al 30 giugno), il management ha ribadito il suo obiettivo di fatturato per l’esercizio 2025 (136,4 milioni di euro, secondo ValueTrack raggiungibile solo con ulteriori operazioni di M&A).Una revisione dei restanti indicatori di conto economico e flusso di cassa è prevista entro la fine dell’anno, poiché gli attuali trend non sono più pienamente in linea con il piano di dicembre 2023. Negli ultimi quattro mesi, CDG ha inoltre annunciato: proposta di acquisto condizionale per la business unit eventi di Prodea Group (i termini non sono stati resi noti, ma l’accordo è pienamente coerente con la strategia di M&A di CDG); collocamento privato di due obbligazioni legate alla sostenibilità per un totale di 15 milioni di euro a supporto di M&A, rifinanziamento e capitale circolante; agenZy, una joint venture con eGroup Italia per rafforzare il coinvolgimento della Generazione Z negli eventi rivolti ai giovani.Ipotizzando il perimetro attuale, le nuove previsioni per l’esercizio 2027 indicano: VoP di 136,2 milioni di euro, rivisto del -5% annuo per riflettere il contributo organico inferiore alle attese al fatturato del primo semestre 2025; EBITDA adjusted di 12,2 milioni di euro, rivisto più che proporzionalmente, ma comunque previsto in crescita più rapida del fatturato grazie ai guadagni di efficienza (margine +70 punti base rispetto all’esercizio 2024); indebitamento netto di 3,2 milioni di euro (rispetto a 1,5 milioni di euro in precedenza), dopo dividendi cumulativi di 1,8 milioni di euro tra gli esercizi 2025-2027.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Manovra, Confcommercio: “Urgente la riforma fiscale, puntare a una maggiore crescita”

    (Teleborsa) – “Il quadro di crescita delineato nel Documento programmatico di finanza pubblica resta improntato alla cautela, con un incremento tendenziale del PIL pari allo 0,5% nel 2025 e allo 0,7% nel 2026 e previsioni prudenziali anche per il biennio successivo. Pur in presenza di un’inflazione stabile e di un’occupazione in aumento, la fiducia delle famiglie resta fragile condizionando la dinamica dei consumi”. È quanto afferma Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommerciocon incarico sulle Politiche fiscali e di bilancio, in occasione dell’incontro tra il Governo e le organizzazioni imprenditoriali sulla manovra di bilancio per il 2026. “La manovra – ha sottolineato Prampolini – si intreccia, inevitabilmente, con la Legge Delega al Governo per la riforma fiscale che resta imprescindibile per lo sviluppo e la crescita del Paese. In particolare, è urgente ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%, innalzare il corrispondente scaglione di reddito da 50mila euro a 60mila euro, e valutare interventi di alleggerimento del prelievo fiscale sugli aumenti contrattuali e sulle tredicesime. Confcommercio propone di rendere strutturale l’IRES premiale per le società che investono in innovazione e creano nuova occupazione e di avanzare nel processo di abolizione dell’IRAP a cui sono ancora sottoposte le società di persone e quelle di capitali. In tema di riscossione, servono adeguate soluzioni per smaltire l’ingente magazzino dei carichi fiscali affidati all’agente della riscossione, prevedendo una rateizzazione ampia e generalizzata delle cartelle. Infine, andrebbero introdotte misure fiscali a sostegno della spesa culturale delle famiglie, come strumento per sostenere la domanda di cultura e una visione moderna di welfare”.”Chiediamo di rafforzare – ha proseguito la vicepresidente di Confcommercio – le misure a supporto delle imprese e dei territori, con il completamento del PNRR e la valorizzazione delle infrastrutture strategiche che devono andare di pari passo con il rafforzamento della ZES Unica, dotata di risorse adeguate, coerenti con l’inclusione di Umbria e Marche nel proprio perimetro. Riguardo ai servizi di trasporto, poi, andrebbe ricostituita la piena dotazione del Fondo strutturale per l’autotrasporto e andrebbero introdotte misure per favorire il rinnovo delle flotte dei veicoli e delle navi. Occorrerebbe, inoltre, investire nel turismo. Sul fronte del credito e delle garanzie evidenziamo il drastico calo dei prestiti alle imprese negli ultimi quindici anni e chiediamo interventi strutturali per riavvicinare banche e imprenditori, come la riforma dei confidi, che ne ampli il perimetro d’azione, e la revisione del Fondo di Garanzia per le PMI, per ristabilire un legame diretto tra garanzia pubblica e rischiosità dell’impresa, favorendo l’accesso al credito anche per le aziende meritevoli ma oggi penalizzate”.”Anche sul piano energetico, sebbene l’emergenza si sia attenuata, i prezzi al consumo restano molto più alti di altri Paesi, come Francia e Spagna. Confcommercio sollecita il disaccoppiamento tra prezzo del gas ed elettricità, il rinnovo della sterilizzazione degli oneri di sistema per l’energia elettrica e l’estensionedell’ambito applicativo, utilizzando anche i proventi delle aste CO2. Sul versante del lavoro – ha concluso Prampolini – pur in presenza di una crescita occupazionale, trainata dagli over 50, restano difficoltà per giovani e donne, ci sono troppi inattivi e troppi Neet, il cuneo fiscale sul costo del lavoro è oggi al 47,1% contro il 34,9% della media Ocse e la produttività ristagna. La contrattazione collettiva funziona bene ma quella di qualità è insediata dal dumping contrattuale. Occorre rafforzare l’istruzione professionale e la formazione continua e sostenere la previdenza complementare e i fondi sanitari integrativi, strumenti essenziali per un welfare sostenibile. Sarebbe necessario altresì riformare il meccanismo del FIS che non garantisce ammortizzatori alle numerose PMI del Terziario, ma drena risorse ingenti che potrebbero essere reindirizzate verso politiche attive”. LEGGI TUTTO

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    Asta BOT 12 mesi, tutto esaurito nella riapertura

    (Teleborsa) – Tutto esaurito nei collocamenti supplementari di titoli di Stato, riservati agli operatori specialisti, svolti nella giornata del 13 ottobre 2025.Per quanto riguarda il BOT 12 mesi (vita residua 365 gg), il Tesoro ha assegnato 900 milioni di euro (pari all’importo offerto), a fronte di una richiesta per 3.013 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Delfin, utile 2024 più che raddoppiato a 1,39 miliardi di euro

    (Teleborsa) – L’Assemblea dei soci di Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, ha approvato il bilancio della società al 31 dicembre 2024, che conferma l’andamento record e la costante crescita di redditività e valore del portafoglio di partecipazioni. Il gruppo Delfin ha riportato ricavi da dividendi per un totale di oltre 1,144 miliardi di euro, in crescita del 29% rispetto all’esercizio precedente, e un utile d’esercizio di 1,393 miliardi, in crescita del 105% sul 2024.Tutte le società in portafoglio contribuiscono al risultato, con un valore degli asset di proprietà superiore oggi ai 55 miliardi di euro e di circa 45 miliardi al 31 dicembre scorso, in crescita dell’31% rispetto al 2023.Delfin, sulla base degli ottimi andamenti delle società partecipate, stima di ricevere nell’anno in corso, entro il 31 dicembre 2025, dividendi e premi per un totale record di 1,2 miliardi di euro.”Desidero esprimere la mia riconoscenza all’Amministratore Delegato Romolo Bardin e all’intero Consiglio di Amministrazione per l’impegno e la dedizione con cui portano avanti il nostro percorso di crescita – ha commentato Francesco Milleri, Presidente di Delfin – L’eredità del nostro fondatore vive non solo nei risultati, ma nel modo in cui li perseguiamo: con senso di responsabilità verso le persone e le imprese che fanno parte del nostro percorso. Gli oltre 200 mila dipendenti di EssilorLuxottica rappresentano ogni giorno la prova che la crescita economica è davvero sostenibile solo quando migliora la qualità della vita e apre la strada a un futuro migliore”.”Allo stesso tempo, nella finanza continuiamo lungo la strada tracciata da Leonardo Del Vecchio, portando modernità in un sistema che deve riuscire a evolvere e ad adattarsi a nuovi scenari competitivi – ha aggiunto – Crediamo in un sistema finanziario aperto e dinamico come elemento fondamentale per valorizzare le eccellenze produttive del paese. Delfin intende continuare a svolgere il proprio ruolo di investitore responsabile, portatore di una visione moderna in cui tecnologia, dimensione e prospettiva internazionale sono i cardini per la crescita futura”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in leggero rialzo con toni più concilianti di Trump sui dazi

    (Teleborsa) – Seduta in leggero rialzo per le Borse europee, dopo il rosso di venerdì, con il cambio di tono della Casa Bianca sulla Cina in materia di dazi registrato nel fine settimana. Intanto, il piano di pace per la Striscia di Gaza ha portato al rilascio di ostaggi israeliani e palestinesi, mentre in Francia è stato presentato il secondo governo di Lecornu.Sempre sul fronte internazionale, a Washington parte il meeting annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, che coinvolgerà i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali del G7 e del G20 e che comporterà domani la pubblicazione del World Economic Outlook dell’FMI.La giornata è priva di spunti macroeconomici significativi e anche l’intera settimana rischia di esserlo se lo shutdown prosegue. Diversi segnali arriveranno dalle trimestrali, in particolare a partire da domani negli USA con i colossi bancari.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,157. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno dell’1,95%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell’1,38%, a 59,71 dollari per barile.Lieve calo dello spread, che scende a +91 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,46%.Tra i mercati del Vecchio Continente giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,37%, nulla di fatto per Londra, che passa di mano sulla parità, e incolore Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 42.182 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 44.837 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,2%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,25%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Buzzi (+3,49%), Stellantis (+3,11%), STMicroelectronics (+2,57%) e Telecom Italia (+2,49%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Ferrari, che continua la seduta con -3,02%. Fiacca DiaSorin, che mostra un piccolo decremento dell’1,37%. Discesa modesta per Mediobanca, che cede un piccolo -0,73%. Pensosa A2A, con un calo frazionale dello 0,58%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Banco di Desio e della Brianza (+5,15%), Ferretti (+4,06%), LU-VE Group (+3,85%) e Technoprobe (+3,01%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Cementir, che continua la seduta con -3,90%. Sotto pressione Fincantieri, con un forte ribasso del 2,40%. Soffre Caltagirone SpA, che evidenzia una perdita del 2,21%. Preda dei venditori Credem, con un decremento dell’1,62%. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, buyback di 101.500 azioni

    (Teleborsa) – Ferrari ha comunicato di avere acquistato su Euronext Milan (EXM), dal 6 al 10 ottobre 2025, un totale di 101.500 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 382,4384 euro, per un controvalore pari a 38.817.498,98 euro.Tali acquisti sono avvenuti nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie di 360 milioni di euro, quale ottava tranche del programma pluriennale di acquisto di azioni proprie di circa 2 miliardi di euro da eseguirsi entro il 2026.Dall’inizio di questa ottava tranche fino al 3 ottobre 2025 il corrispettivo totale investito è stato:• 149.602.206,82 euro per n. 371.924 azioni ordinarie acquistate sul EXM• 33.447.541,72 USD per n. 69.609 azioni ordinarie acquistate sul NYSEAl 10 ottobre 2025 Ferrari deteneva 16.115.828 azioni proprie ordinarie pari all’8,86% del capitale sociale.Dall’1 luglio 2022 al 10 ottobre 2025, la Società ha riacquistato un totale di 5.452.553 azioni proprie sul EXM e NYSE, per un corrispettivo di 1.820.719.899,24 euro.A Piazza Affari, intanto, peggiora la performance del Cavallino rampante di Maranello, con un ribasso del 3,31%, portandosi a 332,8 euro. LEGGI TUTTO

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    Francia, Lecornu Bis: nasce governo di scopo per la legge di bilancio

    (Teleborsa) – Un governo di scopo per l’approvazione della Legge di bilancio ed il rispetto delle tempistiche imposte dalla UE. E’ questa la scelta fatta dal Presidente Francese Emmanuel Macron per risolvere la grave crisi istituzionale (con effetti sull’economia) in cui è caduto il Paese dopo l’ennesimo flop di un esecutivo politico.Nasce così il governo Lecornu Bis, formato da volti noti della società civile affiancati a giovani parlamentari. Una seconda occasione per il Primo Ministro scelto per la seconda volta da Macron, dopo il primo tentativo “lampo” (solo 14 ore di governo) fallito due settimane fa. una scelta motivata “dall’interesse del Paese”, come sottolineato dallo stesso Macron. Lo schieramento che lo supporterà in questo difficile compito è stato annunciato domenica sera, provocando la spaccatura definitiva del partito di destra dei Republicains che fa capo a Bruno Retailleau, che aveva annunciato di non voler far parte di un governo assieme ai socialisti. Ma i dissidenti sono venuti alla luce, a cominciare dal Ministro della Cultura Rachida dati. Per gli incarichi di peso, gli Interni sono stati affidati ad un esperto (non politico, Laurent Munez, dopo il rifiuto dello stesso Retailleu. Per l’Economia è stato confermato l’economista e uomo d’affari macroniano Roland Lescue, mentre ai Conti pubblici è stata nominata Amelie de Montchalin. Confermato agli Esteri Jean-Noel Barrot ed alla Giustizia Gerald Darmanin, mentre Catherine Vautrin assume la guida della Difesa, lasciando il ministero del Lavoro ad un non politico, l’ex presidente delle Ferrovie Jean-Pierre Farandou. Alla guida dell’Agricoltura è stata nominata Annie Genevard, mentre l’Educazione Nazionale è stata affidata a Edouard Geffray, ex direttore generale dell’Insegnamento scolastico.Il compito di questo esecutivo, come detto, sarà far approvare la legge di bilancio 2026, che verrà presentata domani, martedì 14 ottobre 2025, in concomitanza con la dichiarazione di politica generale di Lecornu all’Assemblea Nazionale, rappresentando appunto l’elemento cardine di questo secondo mandato. Il passaggio di consegne fra il primo e secondo governo Lecornu è in calendario per oggi, poi domani ci sarà un Consiglio dei ministri e la richiesta di fiducia all’Assemblea Nazionale. LEGGI TUTTO