16 Ottobre 2025

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    Armani, Giuseppe Marsocci è il nuovo AD. Silvana Armani vicepresidente

    (Teleborsa) – Giuseppe Marsocci è il nuovo amministratore delegato del gruppo Armani. Lo ha comunicato il CdA, che ha implementato una riorganizzazione al vertice dopo la scomparsa del fondatore il 4 settembre scorso a Milano. A presiedere il CdA della casa di moda sarà Leo Dell’Orco, a lungo compagno di Giorgio Armani, mentre la sorella Silvana Armani è stata indicata come vicepresidente.”La scelta – spiega in una nota la casa di moda – si fonda su un’esperienza internazionale di oltre 35 anni nel settore moda e lusso, di cui 23 all’interno del gruppo Armani, in ruoli di crescente responsabilità tra Milano e le sedi estere, in particolare a New York, dove ha ricoperto la carica di CEO America. Dal 2019 ha affiancato direttamente il signor Armani nella gestione globale del business come vicedirettore generale e global chief commercial officer”.”La sua esperienza professionale internazionale, la profonda conoscenza del settore e dell’azienda, la discrezione, la lealtà e lo spirito di squadra, insieme alla vicinanza negli ultimi anni al signor Armani, rendono Giuseppe la scelta più naturale per assicurare continuità al percorso delineato dal fondatore”, afferma Leo Dell’Orco, presidente del consiglio di amministrazione. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, produzione industriale sopra le attese ad agosto

    (Teleborsa) – Giungono dati contrastanti dalla produzioneindustriale e manifatturiera del Regno Unito.Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato, nel mese di agosto, un aumento dello 0,4% su base mensile rispetto al -0,4% del mese precedente, superiore alle attese dagli analisti che prevedevano un +0,2%.Il dato tendenziale registra un calo dello 0,7% dopo il -0,1% di luglio e rispetto al -0,6% del consensus.La produzione manifatturiera, su base mensile, registra una crescita dello 0,7% contro il +0,2% stimato dagli analisti ed a fronte del -1,1% di luglio. La variazione annua registra un calo dello 0,8% rispetto al -1% del consensus e dopo il -0,1% precedente. LEGGI TUTTO

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    MPS, Jefferies avvia copertura con Buy: mercato sottovaluta sinergie con Mediobanca

    (Teleborsa) – Jefferies ha avviato la copertura su Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) con raccomandazione “Buy” e target price di 9,3 euro per azione, sottolineando che il mercato sottovaluta il ??potenziale sinergico dell’integrazione con Mediobanca.La complementarietà tra Mediobanca e MPS “aumenta la diversificazione, ma accresce la dipendenza dalle sinergie di fatturato”, si legge nella ricerca. La valutazione più elevata di Mediobanca rispetto a MPS implica una diluizione iniziale dell’EPS/TNAV, ma “questo è storia passata”. Guardando al futuro, “crediamo che l’operazione offra un chiaro potenziale di crescita: Mediobanca può ampliare le proprie capacità su una base più ampia, mentre la forza retail di MPS rafforza il franchise di Mediobanca”. La prevista rivalutazione delle imposte differite attive (DTA) entro il 2025 migliora la qualità degli utili e la traiettoria del capitale. Jefferies ritiene che l’obiettivo di sinergie di 700 milioni di euro sia raggiungibile, supportando un rendimento da dividendi best-in-class oltre il 12%/14% nel 2027/2028.Il corporate e investment banking è un’area di forza per Mediobanca. Jefferies stima che Mediobanca generi 1,8 euro di commissioni per ogni 100 euro di prestiti in questa divisione, rispetto agli 1,2 euro di MPS. Estendere la maggiore efficienza ai clienti di MPS potrebbe generare circa 320 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Nel segmento Consumer, MPS è sotto-penetrata. Sfruttare i prodotti e le competenze di Mediobanca nel segmento Consumer potrebbe anche generare un aumento dei ricavi (un’opportunità fino a 700 milioni di euro, nel lungo termine). Dal lato della raccolta, gli analisti calcolano che si potrebbero ottenere risparmi di 100 milioni di euro ottimizzando il MREL e riducendo la liquidità in eccesso. LEGGI TUTTO

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    ABB, ordini, ricavi e redditività in crescita a doppia cifra nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Il colosso svizzero ABB ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con ordini acquisiti pari a 9.143 milioni di dollari, in crescita del 12% (9% su base comparabile) su base annua, sostenuti da uno sviluppo positivo in tutte e quattro le aree di business. I ricavi sono migliorati in tutte le aree di business, attestandosi a 9.083 milioni di dollari, in crescita dell’11% (9% su base comparabile).L’EBITA operativo è aumentato del 12% su base annua, attestandosi a 1.738 milioni di dollari, con un conseguente miglioramento del margine di 20 punti base, al 19,2%. L’utile netto di competenza di ABB è stato di 1.208 milioni di dollari, con un incremento del 28% su base annua, principalmente grazie al miglioramento della performance aziendale, con un ulteriore contributo derivante dal miglioramento del risultato finanziario netto e da una riduzione dell’aliquota fiscale su base annua. L’utile base per azione è aumentato del 29%, attestandosi a 0,66 dollari, rispetto agli 0,51 dollari dell’anno precedente. “Sono orgoglioso del buon risultato ottenuto da ABB in termini di crescita degli ordini, ulteriore miglioramento delle performance operative e solido flusso di cassa nel terzo trimestre – ha commentato il CEO Morten Wierod – Continuiamo a investire per sostenere una solida domanda a lungo termine per le nostre tecnologie di elettrificazione e automazione”.Nel quarto trimestre del 2025, ABB prevede una crescita del fatturato comparabile nell’ordine mid-single digit e un margine EBITA operativo in calo sequenziale rispetto al terzo trimestre di circa -150 punti base, in linea con l’andamento storico.Per l’intero anno 2025, prevede una crescita positiva del fatturato comparabile, book-to-bill, nell’ordine mid-single digit e un margine EBITA operativo ampiamente nella fascia alta dell’obiettivo a lungo termine del 16%-19%, pur riconoscendo l’incertezza del contesto economico globale. LEGGI TUTTO

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    EPH si rilancia come holding nel real estate e rinnovabili grazie a iniezione di capitali da Rona

    (Teleborsa) – EPH, società quotata su Euronext Milan ma che vale meno di 500 mila euro dopo essere stata polverizzata a seguito di un POC convertibile, ha comunicato che il CdA ha deliberato all’unanimità di accettare l’offerta vincolante di RONA Limited Company, con sede in Bernareggio (MB) e rappresentata dall’Amministratore Unico Rodrigo Navarro.L’offerta di RONA, di natura irrevocabile e vincolante e non condizionata al verificarsi di condizioni sospensive, prevede un intervento complessivo di 10 milioni di euro nel capitale sociale di EPH, articolato come segue: aumento di capitale riservato a RONA per un importo complessivo di 10 milioni di euro, di cui 9,5 milioni di euro mediante conferimento del Corporate Bond “TERRAGARDA” (ISIN IE000RYAUT27); 500.000 euro per cassa. La sottoscrizione di tale aumento di capitale dovrà essere eseguita entro il 15 novembre 2025.Inoltre, è previsto un aumento di capitale aperto al mercato per 2,5 milioni di euro, volto a favorire l’ingresso nel capitale sociale di EPH di nuovi investitori interessati al rafforzamento patrimoniale funzionale al rilancio industriale delle Società, con conseguente incremento del flottante, e un aumento di capitale a servizio di un Prestito Obbligazionario Convertibile (POC) da 2,4 milioni di euro, da collocarsi, in una o più tranche, presso un investitore istituzionale.Al termine dell’operazione, si prevede che RONA diverrà azionista di controllo della società in virtù della detenzione di una partecipazione fino ad un massimo del 90% del capitale sociale di EPH, mantenendo una quota minima del 10% quale flottante sul mercato. L’operazione prevede inoltre la conversione e ristrutturazione integrale della posizione debitoria di EPH, con un rafforzamento patrimoniale complessivo stimato in circa 13 milioni di euro, e la potenziale valorizzazione di perdite fiscali pregresse pari a circa 40 milioni di euro.Il piano industriale condiviso tra EPH e RONA mira a trasformare la società in una holding di investimento e sviluppo industriale focalizzata su progetti a medio/lungo termine nei settori real estate e energie rinnovabili. Nel settore Real Estate – Studentati è previsto un investimento complessivo fino ad un massimo di 2 milioni di euro per la ristrutturazione e l’ammodernamento di immobili siti in Pavia, finalizzati alla realizzazione di 126 posti letto per studenti universitari entro giugno 2026, con un rendimento atteso fino ad un massimo del 20% entro fine 2026. Nel settore Energie Rinnovabili – Fotovoltaico è atteso lo sviluppo in Tunisia di un impianto fotovoltaico da 20 MW, aggiudicato a RONA in gara pubblica, con un investimento complessivo stimato di 1 milione di euro per MW. La prima fase (3 MW) sarà completata entro il 2026, con ritorni attesi tra il 27% e 30% annuo, supportati da un Power Purchase Agreement (PPA) già sottoscritto con il Governo tunisino.Le parti avvieranno immediatamente le procedure necessarie per l’esecuzione dell’operazione, incluse la predisposizione di un piano di risanamento attestato ai sensi del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), richiesto dai creditori bancari quale condizione per l’accettazione della proposta loro avanzata di accordo di saldo e stralcio per un importo complessivo pari a 704 mila euro, la predisposizione di un prospetto informativo finalizzato all’ammissione a quotazione delle azioni EPH rivenienti dai suddetti aumenti di capitale e l’espletamento degli adempimenti documentali e societari connessi alla procedura di reverse take over. LEGGI TUTTO

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    Redelfi, Banca Finnat alza target price: accelera nello sviluppo delle pipelines italiane

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 17,4 euro per azione dai precedenti 14,1 euro) sul titolo Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan.Gli analisti ricordano che la semestrale 2025 ha registrato un valore della produzione di 15,9 milioni di euro, rispetto a 10,4 milioni del corrispondente periodo 2024 (+54%) e ai 26,9 milioni stimati per fine anno. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 10,4 milioni di euro (+83% sul 1H2024 e rispetto ai 13,3 milioni preventivati sull’intero 2025) per una marginalità, sul valore della produzione, cresciuta al 65,4% dal precedente 55,1%. Il risultato operativo netto (Ebit) si è portato a 9,6 milioni di euro (5,5 milioni al 30.06.2024) mentre il risultato netto di Gruppo ha raggiunto 3,5 milioni di euro da 2,9 milioni della semestrale 2024 e a fronte di 6,1 milioni stimati per il consuntivo 2025.Alla luce della semestrale e dell’accelerazione nello sviluppo delle 2 principali pipelines italiane (Bright Storage e Redelfi 1), entrambe, sostanzialmente, a Gate 5, Banca Finnat ha rivisto al rialzo le intere stime per il periodo 2025/2028, con un Cagr sul Valore della Produzione portato al 38%, sull’Ebitda al 49% e sull’Utile di Gruppo al 54%.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, ordini macchinari core del settore privato delude le attese ad agosto

    (Teleborsa) – In calo gli ordinidi macchinari del settore privato in Giappone ad agosto 2025. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI). Il totale degli ordinativi al settore privato segna un decremento su base mensile del 10,7% dopo il +3,7% riportato a luglio.In calo dello 0,9% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il -4,6% precedente e contro il +0,4% del consensus.Al dato complessivo degli ordini, che risulta in aumento del 7,3% dopo il -4,2% precedente, ha contribuito il calo di quelli governativi (-41,4%) e l’aumento di quelli esteri (+28,4%). LEGGI TUTTO