22 Ottobre 2025

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    Saipem, conti in crescita nei primi nove mesi 2025, confermata guidance per fine anno

    (Teleborsa) – Il Cda di Saipem ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2025, che si sono chiusi con ricavi consolidati a 11 miliardi di euro, in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è cresciuto del 7,3% a a 221 milion. L’Ebitda ha raggiunto un livello pari a 1,2 miliardi, in aumento del 32,7%. Nello stesso periodo, la posizione finanziaria netta (pre-IFRS 16) è migliorata di 161 milioni, risultando positiva per 844 milioni, tenuto conto del pagamento di dividendi pari a 333 milioni di euro. L’acquisizione di nuovi ordini si attesta nei nove mesi del 2025 a 7,5 miliardi, mantenendo il valore del portafoglio al di sopra dei 30 miliardi. Gli investimenti tecnici effettuati nel periodo sono ammontati a 256 milioni, da 246 milioni nel corrispondente periodo del 2024. Il management ha confermato la guidance per il 2025, che prevede: ricavi pari a circa 15 miliardi; Ebitda per 1,6 miliardi; cash flow operativo (al netto dei canoni di locazione) di circa 900 milioni; investimenti per circa 500 milioni; e free Cash Flow (al netto dei canoni di locazione) pari ad almeno 500 milioni. LEGGI TUTTO

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    Cambogia, inaugurato nuovo aeroporto Phnom Penh Techo

    (Teleborsa) – Ad oltre un mese di avvio delle attività di volo, la Cambogia ha inaugurato ufficialmente il nuovo aeroporto internazionale Phnom Penh Techo, affidato alla gestione di Vinci Airports, con il coinvolgimento di Changi Airport Group e Sia Engineering Company. Attualmente registra circa 130 movimenti giornalieri, con un network di 44 destinazioni servite da 31 compagnie aeree. Il prossimo 10 dicembre anche Turkish Airlines inizierà a volare sul nuovo aeroporto cambogiano, che ha una capacità annuale di 13 milioni di passeggeri con la prospettiva di arrivare a 50 milioni entro il 2050. LEGGI TUTTO

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    Debole Wall Street: torna a preoccupare la sfida Usa-Cina mentre si attendono i conti delle Magnifiche 7

    (Teleborsa) – Il listino USA continua la seduta poco sotto la parità, con il Dow Jones che lima lo 0,68%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 6.677 punti.In discesa il Nasdaq 100 (-1,5%); con analoga direzione, negativo l’S&P 100 (-0,96%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti beni di consumo per l’ufficio (+1,07%), sanitario (+0,91%) e energia (+0,50%). Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti informatica (-1,55%), telecomunicazioni (-1,42%) e beni industriali (-1,21%).Wall Street frenata dalle nuove preoccupazioni legate alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Secondo Reuters, infatti, l’amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di vietare le esportazioni in Cina di beni contenenti software statunitensi, come ad esempio laptop e motori a reazione. Un’ipotesi che potrebbe mettere a rischio l’incontro tra il presidente Usa e Xi Jinping in Corea del Sud alla fine del mese. Sempre sul fronte geopolitico, è stato rinviato a data da destinarsi l’incontro tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin dopo che alcuni funzionari russi avevano fatto sapere che non c’era alcuna possibilità di porre fine alla guerra in corso in Ucraina.Fiducia in calo anche dopo i risultati inferiori alle aspettative di Netflix. Si attendono ora quelli di Tesla che verranno pubblicati a mercato chiuso e che daranno il via ai report del gruppo delle “Magnifiche Sette”. LEGGI TUTTO

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    Congresso Commercialisti, De Nuccio: la professione ha ritrovato l’orgoglio dell’appartenenza

    (Teleborsa) – “Tre anni fa abbiamo trovato un’istituzione ferita. Venivamo da mesi di commissariamento, senza una guida, senza una voce. La categoria era stanca, disillusa, quasi rassegnata. Insieme alla mia squadra di consiglieri siamo ripartiti dall’orgoglio di chi, ogni giorno, si alza va nel proprio studio e serve il Paese con competenza e sacrificio. L’Orgoglio dei commercialisti. Abbiamo ricostruito giorno dopo giorno la fiducia ed oggi quell’istituzione è tornata a brillare. I commercialisti italiani non sono più solo tecnici dei numeri. Siamo la spina dorsale del sistema produttivo, la bussola etica di chi lavora, investe, rischia. Siamo la voce di chi costruisce valore con le proprie mani. Abbiamo ridato alla categoria qualcosa che non si compra e non si impone: l’orgoglio di appartenere”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, in apertura del Congresso nazionale della categoria in corso di svolgimento a Genova.Nel tracciare un bilancio della sua consiliatura, de Nuccio ha sostenuto che “il lavoro fatto in questi anni è stato corale. Nessun risultato nasce dal caso. Tutto è frutto di una visione condivisa, di un lavoro di squadra, che passa dal Consiglio, dalle commissioni, dalle fondazioni, dagli ordini territoriali e anche dai singoli colleghi che con passione e dedizione hanno creduto nel valore della nostra istituzione. Oggi possiamo dire che ci siamo lasciati alle spalle la sfiducia: i commercialisti sono tornati centrali, ascoltati e riconosciuti. Con unità e visione condivisa, si possono ottenere risultati tangibili e riconoscimenti reali e quando un percorso è avviato e funziona, non si interrompe, si consolida. I primi tre anni sono serviti a ricostruire e a riprendere fiato; i prossimi devono servire a dare stabilità e prospettiva. Solo così la categoria potrà crescere, contare e non tornare più indietro”.Il presidente della categoria ha ricordato i più importanti risultati raggiunti in questi anni, dalla perimetrazione delle responsabilità del collegio sindacale alle prime esclusive su tax control framework indennità dei balneari; dalla rendicontazione di sostenibilità all’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, del disegno di legge di riforma dell’ordinamento della professione. Dal numero uno della categoria sono state poi elencate le linee di intervento per i prossimi anni, che dovranno essere “il tempo del consolidamento e dell’ulteriore apertura”. “Innanzitutto – ha detto – dovremo completare ciò che abbiamo iniziato, a cominciare da riforma dell’Ordinamento. Un altro degli obiettivi prioritari che dovremo darci è superare la crisi di vocazioni facendo scoprire ai giovani quanto la nostra professione sia oggi strategica, moderna e decisiva per il sistema Paese. Importante sarà anche il riconoscimento giuridico delle specializzazioni, per rendere la professione riconoscibile dare valore all’esperienza e alla formazione continua dei colleghi, da fare contestualmente ad una razionalizzazione della formazione professionale, già avviata con la modifica dell’art. 356 del Codice della crisi d’impresa, per renderla più utile, più accessibile e più connessa al mercato. Dal punto di vista dell’organizzazione interna della nostra categoria andrà ulteriormente rafforzato il ruolo dei nostri ordini più piccoli, offrendo loro servizi di supporto centralizzati. In questi anni il Consiglio nazionale ha attivato la Commissione piccoli Ordini e iniziative innovative a favore delle nostre realtà periferiche sono state già introdotte, come il progetto di digitalizzazione degli Ordini territoriali”Altri fronti sui quali “tenere alta l’attenzione” sono per de Nuccio “la lotta all’abusivismo professionale, la battaglia in difesa dei nostri quasi trentamila colleghi che si occupano di materia del lavoro, sulla quale non ci fermeremo, e quella affinché la gestione del Registro dei Revisori Legali, passata anni fa al MEF, sia restituita a chi ne ha la competenza naturale: i commercialisti”. LEGGI TUTTO

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    Manovra bollinata: dietrofront su affitti brevi, tagli ridotti al cinema

    (Teleborsa) – Bollinato dalla Ragioneria di Stato e inviato dal Mef alla Presidenza del Consiglio dei ministri il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale. Il testo è salito a 154 articoli. Una prima bozza circolata nei giorni scorsi era di 137 articoli.Sono stati aggiunti alla fine articoli specifici con lo Stato di previsione dei vari ministeri.In particolare, cambia la misura che innalzava al 26% la cedolare secca sugli affitti brevi. L’articolo 7 del provvedimento, infatti, mantiene la cedolare al 21%, ma solo nel caso in cui “nell’anno di imposta non siano stati conclusi contratti aventi ad oggetto tale unità immobiliare tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare”.Si riducono inoltre i tagli al cinema. Il finanziamento al Fondo per il cinema e l’audiovisivo previsto dalla manovra bollinata si ridurrà l’anno prossimo di 150 milioni rispetto ai 190 milioni prospettati nella prima bozza del ddl di bilancio. Nel 2027 il taglio sarà invece di 200 milioni anziché 240 come inizialmente ipotizzato.Alle coperture della manovra arrivano oltre sette miliardi di euro in tre anni dai tagli ai ministeri. Dalle tabelle relative alle riduzioni delle dotazioni finanziarie delle spese nel triennio 2026-2028 emerge che il taglio complessivo sul triennio ammonta a 7,15 miliardi, di cui 2,2 nel 2026, 2,15 nel 2027 e 2,8 a decorrere dal 2028. Guardando al solo 2026, il ministero più colpito dai tagli risulta quello delle Infrastrutture e trasporti (oltre 520 milioni), seguito dall’Economia e Finanze (oltre 450 milioni) e dall’Ambiente e Sicurezza energetica (oltre 370 milioni).Confermate le principali misure della manovra sul fronte fiscale, dalla riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% dai 28mila ai 50mila euro, con una sterilizzazione tramite le detrazioni sopra i 200mila euro, alla tassazione ridotta al 5% per gli aumenti contrattuali dl 2025 e 2026 ma solo per i lavoratori con redditi inferiori ai 28mila euro. Confermati anche la riduzione fiscale su straordinari e lavoro domenicale e festivo e l’aumento a 10 euro della deduzione dei buoni pasto.Il taglio dell’Irpef di due punti, dal 35% al 33%, coinvolge circa 13,6 milioni di contribuenti, secondo quanto si legge nella relazione tecnica alla manovra. Il peso della misura, così come annunciato, è pari a circa 3 miliardi all’anno per il triennio.L’aumento dell’Irap di due punti percentuali, lo slittamento delle Dta e la possibilità di attingere alle riserve con aliquote ridotte nei primi due anni sono confermati nel testo bollinato della Manovra che invece vede delle modifiche, rispetto alla bozza, rispetto alla norma sugli interessi passivi e per la deducibilità delle svalutazioni sui crediti.Il testo bollinato conferma l’impianto della prima bozza sulla nuova rottamazione, che consentirà la sanatoria dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2023 per i mancati versamenti delle imposte o dei contributi previdenziali, con esclusione delle cartelle emesse a seguito di accertamento.Si potrà pagare in unica soluzione entro il 31 luglio del prossimo anno, oppure in 54 rate bimestrali di pari importo: la prima rata a luglio 2026, l’ultima il 31 maggio 2035. Nel caso di pagamento rateale si applicano interessi del 4% annuo e si prevede anche un pagamento minimo di 100 euro per le singole rate. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in rosso. Maglia nera a Piazza Affari: in controtendenza Diasorin e Leonardo

    (Teleborsa) – Giornata complessivamente negativa per le borse di Eurolandia, che terminano con il segno meno, zavorrate da Piazza Affari che fa decisamente peggio. Anche sul mercato statunitense si osserva un andamento in frazionale ribasso.A Milano pesa la giornata di ribassi del settore bancario. In calo anche Unicredit nonostante la netta crescita degli utili presentata nella trimestrale. Tra le peggiori Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio che scontano la presa di profitti dopo l’ottima performance di ieri. Spiccano in positivo invece i rialzi di Diasorin, grazie alla fiducia generata da un accordo di fornitura negli Stati Uniti, e Leonardo, che sfrutta l’attesa di aggiornamenti sull’alleanza satellitare con Thales e Airbus.Nessuna variazione significativa per l’euro / dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,161. Giornata da dimenticare per l’oro, che scambia a 4.034,3 dollari l’oncia, ritracciando del 2,53%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 2,74%. LEGGI TUTTO

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    Borsa: Terna, nuovo massimo storico del titolo a 9,104 euro/azione

    (Teleborsa) – Terna ritocca il massimo storico del suo titolo in Borsa dalla quotazione del 23 giugno 2004, superando quota 9,10 euro/azione. Alla chiusura odierna di Borsa il titolo del gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia ha raggiunto 9,104 euro/azione (+0,11%). Il precedente record del titolo Terna era stato di 9,094 euro alla chiusura di Borsa di ieri 21 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Ministeri: tagli per oltre 7 miliardi in 3 anni

    (Teleborsa) – Alle coperture della manovra arrivano in dote oltre sette miliardi di euro in tre anni dai tagli ai ministeri. E’ quanto emerge dal testo bollinato del disegno di legge di bilancio.Dalle tabelle relative alle riduzioni delle dotazioni finanziarie delle spese nel triennio 2026-2028 emerge che il taglio complessivo sul triennio ammonta a 7,15 miliardi, di cui 2,2 nel 2026, 2,15 nel 2027 e 2,8 a decorrere dal 2028.Guardando al solo 2026, il ministero più colpito dai tagli risulta quello delle Infrastrutture e trasporti (oltre 520 milioni), seguito dall’Economia e Finanze (oltre 450 milioni) e dall’Ambiente e Sicurezza energetica (oltre 370 milioni).Confermate le principali misure ma cambia la misura che innalzava al 26% la cedolare secca sugli affitti brevi. L’articolo 7 del provvedimento, infatti, mantiene la cedolare al 21%, ma solo nel caso in cui “nell’anno di imposta non siano stati conclusi contratti aventi ad oggetto tale unità immobiliare tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare”.Si riducono inoltre i tagli al cinema. LEGGI TUTTO