Ottobre 2025

Monthly Archives

More stories

  • in

    Zangrillo, Contratto Sanità 2022-2024: approvazione con aumenti medi mensili di 170 euro e arretrati per il personale

    (Teleborsa) – “La firma definitiva del contratto del comparto sanità 2022-2024 è un importante risultato per il settore. La trattativa è stata molto complicata, ma è fondamentale essere giunti alla fine. Ora bisogna guardare immediatamente al prossimo contratto 2025-2027 per dare continuità alla contrattazione”. Lo afferma in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, commentando il via libera definitivo al contratto del comparto Sanità. “Gli aumenti medi sono pari a circa 170 euro mensili – prosegue – Con importanti incrementi delle indennità specifiche, tra cui quella del pronto soccorso, che puo’ arrivare anche a 500 euro. Importanti anche gli arretrati visto che il contratto viene firmato nel 2025. Ora dobbiamo rendere effettivi gli stanziamenti per la tornata contrattuale 2025-2027”. LEGGI TUTTO

  • in

    Dallocchio (Bocconi): non si rovina asset allocation degli istituzionali con limiti minimi su società locali

    (Teleborsa) – Nei portafogli “l’immobiliare o è presente sotto forma di mattone, il che a mio modo di vedere non è necessariamente suggeritile per tutti, o non è presente. Eppure sappiamo perfettamente l’importanza che in questo paese, come in tanti altri paesi, l’immobiliare riveste nell’ambito dei progetti di investimento di qualsiasi organizzazione”. Lo ha detto Maurizio Dallocchio, Professore Ordinario di Finanza Aziendale presso la SDA Bocconi School of Management, alla presentazione della ricerca “L’esigenza di un ampliamento dell’immobiliare quotato a vantaggio dell’economia, della società e dei mercati finanziari”, realizzata da SDA con CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.Parlando del calo dell’interesse degli operatori per l’immobiliare, Dallocchio ha fatto notare che “oggi nel mondo esistono degli assi pigliatutto. Le prime due società quotate negli USA per capitalizzazione valgono 2 volte e mezzo tutta l’Europa, circa 1,3 volte il PIL di Francia e Italia insieme. Per gli altri è quindi meno sexy e agevole avere successo nei mercati finanziari, con un interesse più modesto”.Il Professore ha anche lamentato lo scorsa investimento degli investitori istituzionali italiani sull’equity del paese, non solo quello immobiliare. “Gli investitori istituzionali come assicurazioni, fondi pensione o casse previdenziali sono completamente assenti nel finanziamento delle imprese, e dunque relativamente assenti come operatori dei mercati italiano ed europei”, ha evidenziato.”Anche gli altri operatori istituzionali non brillano per presenza sui mercati – ha aggiunto – Ma le risorse che le imprese cercheranno nei prossimi anni non potranno che essere risorse di mercato. Se le imprese vorranno avere un orizzonte di lungo, inevitabilmente dovranno far ricorso al mercato”.Evidenziando che “anche in paesi con regolamentazioni avanzate come nel Nord Europa hanno un obbligo di investire un certo ammontare nelle società locali, il fatto che non ci sia una normativa per spingere a dare una mano in questo senso in Europa e in Italia è qualcosa che mi lascia un po’ perplesso. Non sono dirigista, ma se imponessimo dei limini minimi non rovineremmo l’asset allocation di queste entità”.Questi sono “tutti temi che ci dicono con potenza e con forza che se riusciamo ad aprire i mercati – inserendo l’immobiliare quotato – probabilmente facciamo qualcosa che fa bene davvero per l’economia, per la società e per i mercati finanziari”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    Immobiliare quotato in crisi, serve listino dedicato e riduzione dell’aliquota all’ingresso

    (Teleborsa) – Il mercato real estate in Italia è segnato da una “contraddizione”: a fronte di un patrimonio immobiliare tra i più rilevanti in Europa, che contribuisce ad oltre il 19% del PIL, la quota effettivamente rappresentata sui mercati finanziari è ancora del tutto marginale; in particolare, soltanto lo 0,06% del real estate commerciale risulta quotato in Borsa, ovvero il livello più basso tra i principali Paesi europei. È quanto emerge dalla ricerca “L’esigenza di un ampliamento dell’immobiliare quotato a vantaggio dell’economia, della società e dei mercati finanziari”, realizzata da SDA Bocconi School of Management in collaborazione con il CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, e presentato oggi a Roma.La fotografia del mercato immobiliare quotato italiano, che emerge dall’analisi approfondita svolta, mostra come il modello italiano delle SIIQ (Società di Investimento Immobiliare Quotate), introdotto oltre un decennio fa, non ha raggiunto la massa critica necessaria a sostenere un ecosistema dinamico e liquido. Spiccano le dimensioni ridotte del mercato dei REIT (SIIQ) italiani: oltre al numero esiguo di società immobiliari quotate italiane attive, che si è ulteriormente ridotto negli anni, si evidenzia anche una capitalizzazione marginale che, complessivamente, nel 2024 era di appena 600 milioni di euro (in Spagna 30 miliardi, in Germania 60 miliardi).La ricerca ha evidenziato anche lo sconto sul NAV record (le SIIQ italiane quotano mediamente a -75% rispetto al valore netto degli asset, segnale di una sfiducia strutturale del mercato) e il limitato volume delle transazioni immobiliari (pari allo 0,36% del PIL per il 2024, contro una media dello 0,8% per il commercial real estate delle sei maggiori economie dell’Europa occidentale).Un altro aspetto rilevante è una normativa fiscale non incentivante: l’adozione in Italia del regime SIIQ da parte dei REIT residenti in altri Stati europei è fortemente penalizzata dall’attuale sistema di tassazione delle branch e delle controllate; inoltre, l’ingresso nel regime è soggetto ad un’imposta del 20%, che appare elevata rispetto all’attuale aliquota di tassazione delle imprese.Dal raffronto eseguito a livello europeo si evidenzia come in altri Paesi il mercato REIT abbia saputo crescere su basi normative e fiscali solide, rendendo strategico il comparto immobiliare quotato nei portafogli degli investitori istituzionali, favorendo la rigenerazione urbana e accelerando gli investimenti ESG. Tra tutti, particolarmente significativo è il caso della Spagna, che, con la riforma delle SOCIMI del 2012, ha trasformato un comparto marginale in un mercato da oltre 14 miliardi di euro di investimenti annui, segnando solo nel 2024 un incremento del 22%.Le conclusioni, a cui giunge lo studio, mostrano una chiara necessità di una riforma strutturale del comparto, attraverso un quadro normativo più aperto e lungimirante, capace di supportare la valorizzazione del patrimonio immobiliare italiano, anche favorendo la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico, e trasformandolo in un volàno di investimenti, occupazione e innovazione.Individuate le best practice europee, l’allineamento normativo punterebbe ad attrarre capitali privati e istituzionali, mediante: promozione, tra gli investitori istituzionali e gli investitori retail, della conoscenza dei vantaggi derivanti dall’inserimento dei REIT e del real estate quotato nei loro portafogli di investimento; creazione di un listino dedicato e un entry package semplificato (iter documentali, fiscali e regolamentari) per le SIIQ startup che decidano di quotarsi (asset oltre 50 milioni di euro); apertura ai capitali esteri, permettendo ai REIT europei di costituire e controllare in Italia veicoli SIINQ non quotati (modello SOCIMI) o di operare tramite branch alle stesse condizioni delle SIIQ quotate), favorendo così una rapida espansione del comparto anche grazie all’afflusso di capitali globali; rimodulazione dell’imposta di ingresso, riducendo l’aliquota applicata al momento dell’ingresso sulla differenza tra valore contabile e valore di mercato degli immobili, oppure rimandandone l’applicazione al momento della cessione degli immobili, così come avviene in altri Stati europei; costituzione di veicoli ad hoc, rafforzando la trasparenza e gli incentivi per gli investitori istituzionali, in linea a Solvency II e Basilea III. LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra, Meloni: “Se su 44 miliardi di profitti banche ne danno 5 tutti soddisfatti”

    (Teleborsa) – “Se cresce lo spread, se sale il rating dell’Italia, se le banche hanno potuto approfittare dei 200 miliardi messi a disposizione dal governo Conte per rinegoziare con la garanzia dello Stato prestiti che avevano già erogato, o dei crediti del superbonus, sempre grazie a Giuseppe Conte, è giusto che quelle stesse banche ci diano una mano a continuare in una politica così profittevole. Se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione circa cinque per aiutare le fasce più deboli della società, credo che possiamo essere soddisfatti noi e che in fin dei conti possano esserlo anche loro”. Così la premier Giorgia Meloni nel nuovo libro di Bruno Vespa “Finimondo” in uscita giovedì 30 ottobre per Mondadori-Rai Libri, di cui una nota fornisce uno stralcio in anteprima. “Non vogliamo tassare la ricchezza prodotta dalle aziende, perché daremmo un segnale sbagliato. Vogliamo un contributo sulla rendita accumulata per condizioni di mercato che la politica del governo ha fortemente contribuito a creare –. dice Meloni a Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, nel libro –. Ho spiegato che per mantenere i conti in ordine, occorrono delle risorse e le abbiamo chieste a chi, grazie a questa politica, ha avuto dei grandi benefici”. LEGGI TUTTO

  • in

    Bozza clima 2040, Ue valuta possibile revisione biennale

    (Teleborsa) – La Commissione Ue dovrebbe rivalutare “ogni due anni” la traiettoria di taglio delle emissioni fissato al 90% entro il 2040, con la possibilità di “rivedere, se necessario” l’intero target climatico: E’ una delle opzioni di flessibilità previste dalla bozza di compromesso sull’obiettivo intermedio al 2040, diffusa dalla presidenza danese dell’Ue. Il testo sarà discusso mercoledì e venerdì dagli ambasciatori dei Paesi membri, nell’ottica di aprire la strada all’accordo politico al Consiglio Ambiente del 4 novembre. La valutazione dovrebbe basarsi su “recenti evidenze scientifiche, progressi tecnologici e sfide per la competitività”.La bozza di compromesso, visionata dall’Ansa, introduce una “valutazione biennale” da parte della Commissione Ue che potrà essere accompagnata “se necessario” da proposte legislative per “rivedere” la legge sul clima. il punto di caduta di compromesso riflette molte delle richieste avanzate dai leader al Vertice Ue della scorsa settimana, tra cui la necessità di introdurre una clausola di revisione del target per rendere il percorso di decarbonizzazione più flessibile. LEGGI TUTTO

  • in

    Terna, Barclays prevede utile ed Ebitda in crescita nei 9M25 trainati da investimenti e aggiornamento tariffario

    (Teleborsa) – Barclays ha assegnato al titolo Terna un giudizio Equal Weight con target price di 8,20 euro. In attesa dell’uscita dei risultati dei primi nove mesi 2025, in calendario il prossimo 13 novembre, gli analisti prevedono un utile netto di 840 milioni di euro, in aumento del 3,3% a/a, trainato da una crescita stimata dell’EBITDA del 6,3% a/a, parzialmente compensata da un aumento stimato degli ammortamenti del 7,1% e da un incremento del 29% degli oneri finanziari netti. L’EBITDA è atteso da Barclays a 2 miliardi di euro e l’EBIT a 1,3 miliardi (+6% a/a). Gli investimenti in conto capitale sono sono stimati in 2,2 miliardi e l’indebitamento netto in 11,7 miliardi.Gli analisti prevedono un EBITDA di 1,9 miliardi dalle attività regolamentate e di 91 milioni dall’EBITDA non regolamentato. “Prevediamo una performance annua più solida per l’EBITDA delle attività non regolamentate, trainata da un contesto di mercato migliore per i venditori di apparecchiature di trasmissione (cavi e trasformatori), che si traduce in un maggiore potere di determinazione dei prezzi e in un margine di miglioramento dell’EBITDA”, osservano gli esperti. “Nelle attività regolamentate, prevediamo che la crescita degli investimenti sottostanti e gli aggiornamenti tariffari positivi compenseranno in parte l’impatto negativo dei minori incentivi basati sulla produzione su base annua”. Barclays stima che Terna “venga scambiata con un premio del 29% rispetto alla RAB per l’anno fiscale 2025, che riflette già il potenziale di crescita della RAB dell’azienda”.Complessivamente, la banca di investimento mantiene un “outlook positivo sulle utility europee”, poiché i “driver strutturali e la valutazione rimangono positivi”. Vede ancora “un significativo potenziale di rialzo nonostante la significativa sovraperformance rispetto al mercato più ampio (SX6P +22% YTD vs. mercato europeo SXXP +13%)”. “La nostra positività sul settore è guidata dalla crescita della domanda di energia e investimenti, da un contesto macroeconomico favorevole e da una valutazione poco impegnativa. Prevediamo un CAGR medio del TSR a medio termine superiore al 12%, trainato da un CAGR dell’EPS a una cifra elevata e da un rendimento da dividendi di circa il 5%”, aggiungono gli analisti. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Fed: in ottobre migliora l’attività manifatturiera nel distretto di Dallas

    (Teleborsa) – Migliora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di ottobre, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -5 punti rispetto ai -8,7 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è invariato a 5,2 punti, mentre i nuovi ordini sono lievemente peggiorati a -1,7 punti.L’indice della capacità di utilizzo rimane negativa e si porta a -1,1 punti da +3,9 punti, mentre l’indice delle consegne è stabile a +5,8 punti.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Trawell Co, Intesa taglia target price: margini resilienti in attesa del nuovo piano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 9,00 euro per azione (dai precedenti 10,00 euro) il target price su Trawell Co, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 54%.Gli analisti scrivono che i risultati del primo semestre del 2025 hanno mostrato un andamento simile a quello del primo semestre del 2024, un semestre influenzato dalle performance negative di Miami e Russia. I ricavi totali sono leggermente diminuiti (-2,7% su base annua). L’EBITDA si è attestato a 3,5 milioni di euro (-11,5% su base annua), con un margine del 26,3%, secondo gli analisti resiliente, anche in considerazione dell’aumento del costo del personale presso l’aeroporto di Miami. L’EBIT è stato di 1,4 milioni di euro, dopo D&A per 0,3 milioni di euro e D&A relativi all’IFRS 16 per 1,8 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è stata di 5,9 milioni di euro (indebitamento netto al netto dell’impatto dell’IFRS 16 e rettificato per i depositi), in miglioramento rispetto a fine giugno 2024 e in leggero aumento rispetto ai 5,4 milioni di euro di fine anno 2024. Viene sottolineato che il management è fiducioso che le iniziative strategiche, insieme alla crescita del traffico aereo internazionale e ai nuovi contratti, consentiranno a TraWell di tornare a livelli di crescita più elevati nei prossimi semestri, con particolare attenzione al rafforzamento delle operazioni globali e all’espansione nei paesi EMEA. Per riflettere l’inclusione di nuovi aeroporti, come Madrid e Napoli, e l’espansione delle operazioni esistenti a Lima e Nizza, il Piano Strategico 2023-27 è in fase di aggiornamento e dovrebbe essere comunicato verso la fine di ottobre 2025.Intesa Sanpaolo ha rivisto al ribasso le stime per il 2025 (EBITDA -5,9% rispetto alla stima precedente) per incorporare i risultati del primo semestre del 2025. Per gli anni successivi, prevede un graduale miglioramento della redditività. Il broker si aspetta che TraWell “riprenda il suo percorso di crescita nei prossimi anni, grazie alla sua leadership di mercato”. LEGGI TUTTO