Ottobre 2025

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    Ex Ilva, tavolo slitta per Cdm su sicurezza e lavoro

    (Teleborsa) – Slitta il tavolo tra governo e parti sociali sull’ex Ilva. L’incontro è stato spostato all’11 novembre rispetto alla data iniziale fissata il 28 ottobre. Il rinvio – si legge nella nuova convocazione – è dovuto alla concomitanza, il prossimo martedì, del consiglio dei ministri che affronterà, fra gli altri temi, anche quello della sicurezza sul lavoro. Non vi sono ulteriori motivazioni alla base del rinvio.Alla luce del rinvio dal 28 ottobre all’11 novembre dell’incontro sull’ex Ilva con il Governo, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm (Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella) hanno deciso di recarsi comunque a Palazzo Chigi, martedì prossimo alle 18, per “avere risposte concrete dai ministri competenti sul futuro dei lavoratori e degli stabilimenti”. “Questa decisione – riferiscono le categorie – si rende necessaria e non rinviabile a fronte della situazione di estrema drammaticità in cui versa l’ex Ilva”. Anche il Codacons potrà partecipare al Tavolo secondo quanto ha deciso il Tar della Puglia con un decreto cautelare monocratico. Il Tar di Lecce, premettendo che l’associazione è “un’associazione di promozione sociale – si legge nel decreto – e con finalità di tutela di interessi collettivi in materia di salubrità dell’ambiente” e che “anche per effetto dell’adesione dell’Italia alla Convenzione di Aarhus, deve essere riconosciuto il diritto della ricorrente alla partecipazione effettiva al procedimento”, ha ritenuto che il provvedimento contestato “appare viziato per difetto di motivazione, illogicità ed erronea presupposizione”. LEGGI TUTTO

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    Esautomotion, KT&Partners abbassa fair value con ripresa del mercato ritardata

    (Teleborsa) – KT&Partners ha abbassato il fair value (a 4,48 euro per azione da 4,92 euro, per un potenziale upside del 34%) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo Esautomotion, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’automazione.Gli analisti hanno rivisto le proiezioni per il periodo 2025-28 per riflettere una ripresa del mercato più graduale di quanto precedentemente previsto. La stima di fatturato per il 2025 si attesta ora a 30,4 milioni di euro (+12% su base annua), rivista al ribasso di circa il 6% rispetto alle previsioni precedenti, con una crescita trainata principalmente dall’acquisizione di nuovi clienti piuttosto che da un’espansione del mercato su larga scala. Mantengono questa revisione al ribasso di circa il 6% al 2028, prevedendo ora un fatturato di 42 milioni di euro (CAGR 24A-28 dell’11,6%). Data l’elevata leva operativa dell’azienda, le revisioni della redditività sono più marcate: l’EBITDA per il 2025 è ora previsto a 5,4 milioni di euro (rispetto ai 6 milioni di euro precedenti) con un margine del 17,7% (+3,1 punti percentuali su base annua), al di sotto della precedente stima del 18,6%. Prevedono che l’espansione del margine continui con il progredire dei volumi e delle iniziative di riduzione dei costi, raggiungendo il 24,4% (10,3 milioni di euro di EBITDA) entro il 2028, posticipando di circa un anno l’obiettivo di margine del 25%.A livello di bilancio, KT&Partners prevede una liquidità netta per il 2025 di 5,8 milioni di euro, supportata dalla riduzione delle scorte. Gli impegni critici per l’approvvigionamento di CPU scadono alla fine del 2025, consentendo una normalizzazione più aggressiva delle scorte a partire dal 2026. Il capex per il 2025 è stimato a 3,3 milioni di euro, inclusi 1,3 milioni di euro per il contratto di locazione dell’immobile Sangalli, che si normalizzeranno a 1,8 milioni di euro all’anno in seguito (ad eccezione del 2027 a causa dell’esercizio dell’opzione call di Sangalli). LEGGI TUTTO

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    Spindox, Progressio sale al 77,5% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – BackSpin, società controllata da Progressio SGR, ha acquistato in data odierna 110.000 azioni di Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology, rappresentative dell’1,83% del capitale sociale. La comunicazione è arrivata perché BackSpin ha acquisito la maggioranza di Spindox e lancerà un’OPA obbligatoria totalitaria.Le operazioni di acquisto sono state effettuate a un prezzo unitario per azione di Spindox non superiore a 13 euro (il corrispettivo offerto per ciascuna azione di Spindox nel contesto dell’offerta). Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM.A seguito dei suddetti acquisti di azioni di Spindox, l’offerente risulta complessivamente titolare di 4.647.254 azioni di Spindox, rappresentative del 77,45% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Yolo Group, EnVent taglia target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha tagliato il target price (a 2,20 euro per azione da 2,80 euro, per un potenziale upside del 72%) e confermato la raccomandazione (Outperform) sul titolo Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan.Gli analisti hanno rivisto le proiezioni tenendo conto del primo semestre del 2025. I ricavi sono stati pari a 6,4 milioni di euro, circa il 50% del fatturato dell’esercizio 2024, in aumento del 52% rispetto al primo semestre del 2024, considerando il nuovo perimetro di consolidamento. Le commissioni di intermediazione sono cresciute dell’88% su base annua, beneficiando anche dell’acquisizione di RcPolizza.it. Su base omogenea, i ricavi da intermediazione sono aumentati del 51% su base annua. Questa dinamica ha più che compensato il calo dei ricavi da Tech Services & Advisory (-17% su base annua), influenzato da investimenti più lenti dei partner e tempi di attivazione dei progetti più lunghi. Di conseguenza, il mix di ricavi ha continuato a spostarsi verso l’intermediazione, che ora rappresenta circa l’80% del fatturato totale (rispetto al 66% del primo semestre del 2024), in linea con il Piano Strategico 2025-27 del Gruppo. L’EBITDA è stato di -1,2 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro nel primo semestre 2024. La perdita netta di Gruppo è stata di 2,1 milioni di euro, rispetto a 2,3 milioni di euro nel primo semestre 2024, principalmente influenzata dai maggiori costi diretti legati all’espansione delle attività di intermediazione. L’indebitamento netto si è attestato a 1,3 milioni di euro, rispetto a 1,0 milioni di euro di liquidità al 2024, dopo investimenti in conto capitale per 1,5 milioni di euro e acquisizioni per 0,5 milioni di euro.Guardando alla Borsa, viene fatto notare che a fine aprile il titolo ha registrato un minimo di breve termine a 1,09 euro, seguito da una stabilizzazione intorno a 1,20-1,25 euro durante i mesi estivi. Negli ultimi dodici mesi, il prezzo delle azioni Yolo è sceso del 13%, rispetto al +5% dell’indice Italia Growth.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    BTP Valore: ordine medio di 32 mila euro, 46% delle richieste via home banking

    (Teleborsa) – La sesta emissione del BTP Valore, la famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori (retail), ha registrato un taglio medio di oltre 32 mila euro, con un’elevata la quota sottoscritta via home banking. È quanto spiega il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).L’importo complessivamente emesso è stato pari a 16.572,074 milioni di euro, a fronte di 506.992 contratti conclusi, con un taglio medio di 32.687 euro. Il primo giorno si sono registrati 154.304 contratti per un controvalore di 5,4 milioni di euro, il secondo 134.598 contratti per un controvalore di 4,3 milioni di euro, il terzo 100.674 contratti per un controvalore di 3,3 milioni di euro, il quarto 75.066 contratti per un controvalore di 2,3 milioni di euro, il quinto 42.350 contratti per un controvalore di 1,3 milioni di euro.Nel dettaglio, dei 506.992 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) circa il 61,8% per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si raggiunge circa l’89,1% del totale.Dalle informazioni raccolte dai Dealer, Co-Dealer ed altri intermediari, si può desumere una partecipazione di investitori retail, con una quota pari al 70%, significativamente prevalente rispetto a quella del private banking. All’interno della quota sottoscritta dagli investitori retail si stima che circa il 54% abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie e gli uffici postali (sia recandosi fisicamente in filiale sia a distanza), mentre il restante 46% attraverso l’home banking.Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici. LEGGI TUTTO

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    Wall Street procede ben intonata

    (Teleborsa) – Prosegue all’insegna degli acquisti diffusi la seduta a Wall Street: il Dow Jones registra un progresso dell’1,05%, a 47.227 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 guadagna lo 0,94% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 6.802 punti. In denaro anche il Nasdaq 100 (+1,22%); sulla stessa linea, buona la prestazione dell’S&P 100 (+1,05%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori informatica (+1,65%), telecomunicazioni (+1,54%) e utilities (+1,39%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto energia, che riporta una flessione di -0,74%.La giornata ha visto la pubblicazione del tanto atteso dato dell’inflazione di settembre, posticipata a causa dello shutdown del governo statunitense. Il dato è risultato inferiore alle previsioni, con un aumento dello 0,3% su base mensile/3,0% su base annua per l’inflazione complessiva e dello 0,2% su base mensile/3,0% su base annua per l’inflazione di fondo (esclusi alimentari ed energia). Le previsioni di consenso erano per un’inflazione complessiva dello 0,4% su base mensile e dello 0,3% su base mensile per l’inflazione di fondo.Una dinamica che lascia spazio alla Fed per un ulteriore taglio dei tassi di interesse nella riunione della settimana prossima.Prosegue intanto la stagione delle trimestrali, con i conti di Procter & Gamble, HCA Healthcare e General Dynamics. LEGGI TUTTO

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    Simone, esborso da 220 mila euro per acquistare il 67,9% del capitale di Éditions MéMo

    (Teleborsa) – Simone, società attiva nel campo dell’editoria quotata su Euronext Growth Milan, ha completato l’acquisizione della maggioranza del capitale sociale della casa editrice francese Éditions MéMo, realtà editoriale indipendente con sede a Nantes, nota a livello internazionale per la qualità e l’innovazione delle sue pubblicazioni per l’infanzia.L’azienda francese ha conseguito nell’ultimo anno un fatturato di circa 750 mila euro, e un Ebitda normalizzato sostanzialmente in pareggio, con positive prospettive di crescita grazie alle sinergie attese a seguito dell’ingresso nel gruppo.L’operazione non risulta significativa ai sensi del Regolamento Emittenti anche in relazione al controvalore dell’operazione (pari a 120 mila euro, più altri 100 mila euro per l’aumento di capitale).Oltre al passaggio delle quote, è stato deliberato anche l’aumento di capitale che ha portato Simone a detenere il 67,9% del capitale sociale e un finanziamento soci da parte di Simone a beneficio di Éditions MéMo, fino ad un massimo di 250 mila euro per eventuali esigenze di breve periodo. LEGGI TUTTO

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    Almawave, Almaviva sale al 78,32% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 36.058 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,12% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari.Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 23.481.456 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 78,32% del capitale.Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA. LEGGI TUTTO