Ottobre 2025

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    Banca di San Marino, banca centrale blocca vendita della maggioranza a gruppo bulgaro

    (Teleborsa) – La Banca Centrale di San Marino ha concluso l’istruttoria sull’istanza presentata da un gruppo bulgaro volta all’acquisizione della maggioranza del capitale di Banca di San Marino, decidendo di non autorizzare l’acquisizione. Lo si legge in una nota che parla di informazioni acquisite anche grazie alla cooperazione nazionale e internazionale con altre Autorità e Istituzioni. La decisione “si fonda su criteri prudenziali e di vigilanza, in coerenza con la normativa vigente e con le migliori prassi internazionali in materia di reputational suitability”, viene sottolineato.Il provvedimento assunto non ha alcun impatto sull’operatività della Banca di San Marino, riguardando esclusivamente i soggetti interessati ad acquisire una partecipazione di controllo nel suo capitale né incide sul percorso di rafforzamento dei profili tecnici, avviato da tempo dall’Istituto, secondo tempistiche condivise con l’Autorità di Vigilanza, analogamente a quanto avviene con altre banche.La Banca Centrale rimarca come la Banca di San Marino prosegue regolarmente la propria attività a sostegno di famiglie e imprese, assicurando la piena continuità di tutti i servizi. L’Istituto opera nel rispetto dei requisiti prudenziali e di liquidità, previsti dalla normativa vigente a tutela dei depositanti e della stabilità del sistema finanziario. Nessun tipo di provvedimento è previsto con riguardo alla Banca di San Marino. LEGGI TUTTO

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    OPA Mare su warrant Eles, adesioni al 32,9% al termine della seconda settimana

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria promossa da Mare Group sulla totalità dei warrant emessi da Eles Semiconductor Equipment (denominati Warrant Eles 2019-2026), è stato comunicato che nella seconda settimana del periodo di adesione, ossia dal 20 al 24 ottobre 2025, sono stati portati in adesione 2.032.728 Warrant.Dall’inizio del periodo di adesione (13 ottobre) sono stati quindi portati in adesione 2.036.728 warrant, pari al 32,89% del numero massimo di warrant oggetto dell’offerta.Il periodo di adesione, inizialmente corrispondente a 10 giorni di Borsa aperta, è stato prorogato per ulteriori due giorni di Borsa aperta e, perciò, avrà termine alle ore 17:30 del 28 ottobre 2025.La data di pagamento, inizialmente prevista per il giorno 29 ottobre 2025, è ora fissata per il 31 ottobre 2025, ovvero il 3° Giorno di Borsa aperta dalla fine del periodo di adesione. Alla data di pagamento, in considerazione dell’incremento del corrispettivo, l’offerente corrisponderà a ciascun aderente all’offerta un corrispettivo in contanti pari a 0,205 euro per ciascun warrant portato in adesione. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 29 ottobre in asta BOT per 4 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di 4 miliardi di euro di BOT. I titoli vanno in asta mercoledì 29 ottobre 2025. La data di regolamento è venerdì 31 ottobre 2025.In particolare, vanno in asta 2 miliardi di euro di BOT 12 Mesi con scadenza 12/12/2025 (riapertura – vita residua 1 mese) e 2 miliardi di euro di BOT 6 Mesi con scadenza 31/03/2026 (riapertura – vita residua 5 mesi) LEGGI TUTTO

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    Allcore, ricavi core +1,1% nei nove mesi. Francesco Grieco nuovo Investor Relator

    (Teleborsa) – Allcore (già Soluzione Tasse), società attiva nella consulenza aziendale alle PMI e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 205 con ricavi consolidati pari a 33,95 milioni di euro (-7,6% a/a), riflettendo principalmente il deconsolidamento dal 30 giugno 2025 dell’attività di Istant Buying immobiliare di Re-Business S.r.l. e le operazioni immobiliari realizzate nel 2024 nella BU Consulting & Membership destinate ai membri del club Quantico. Al netto delle attività nel settore real estate, i ricavi crescono dell’1,1% a 32,97 milioni di euro (9M24: 32,59 milioni di euro).”Nel 2025 abbiamo focalizzato il perimetro sul business core, consulenza, contabilità e software – ha commentato l’AD Gianluca Massini Rosati – L’uscita dal perimetro delle attività di Istant Buying e dalle operazioni real estate spiegano il dato headline: a perimetro omogeneo i ricavi sono in aumento dell’1,1%. Continuiamo a investire in tecnologia e automazione per efficienza e qualità del servizio in vista del quarto trimestre e del 2026″.La linea di business Pianificazione fiscale & Gestione contabile presenta ricavi sostanzialmente stabili a 26,59 milioni di euro (9M24: 26,63 milioni; -0,2%); quella Consulting & Membership pari a 4,30 milioni di euro (9M24: 4,88 mln; -12%), variazione che si riduce a -3,5% al netto della one-off immobiliare 2024; quella Software a 1,06 milioni di euro (9M24: 0,699 milioni; +51,9%), quella Recupero crediti & Informazioni commerciali a 1,02 milioni di euro (9M24: 0,79 milioni; +27,7%), quella Istant Buying (immobiliare) – fuori dal perimetro di consolidamento – a 0,97 milioni di euro (ricavi lordi 9M25 9,17 milioni – 9M24: 3,73 milioni).Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Francesco Grieco, recentemente nuovo CFO del Gruppo, quale Investor Relator con effetto immediato, in sostituzione di Daniele Parretta, che resta comunque tra i manager di riferimento del Gruppo a capo del reparto AFC delle divisioni Tax planning e Gestione contabile. LEGGI TUTTO

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    ETS, esercitata integralmente l’opzione greenshoe: flottante al 12,5%

    (Teleborsa) – E.T.S. S.p.A. Engineering and Technical Services, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e direzione lavori in diversi settori, ha comunicato che Banca Profilo, in qualità di Global Coordinator della quotazione, ha integralmente esercitato l’opzione greenshoe, concessa dagli azionisti di ETS Group per l’acquisto fino ad un massimo di 115.00 pari al 14,38% delle azioni oggetto dell’offerta.Il prezzo unitario di esercizio delle azioni oggetto dell’opzione Greenshoe è pari a 5 euro, corrispondente al prezzo stabilito nell’ambito del collocamento su EGM, per un controvalore pari a 575.000 euro. Il capitale sociale di ETS sarà quindi rappresentato da 4.915.000 azioni ordinarie a seguito dell’esercizio integrale dell’opzione Greenshoe e il flottante calcolato sul totale delle azioni ordinarie sarà pari a 12,51% del capitale sociale. ETS Group ha l’81,38%, mentre Indépendance AM ha il 6,10%. LEGGI TUTTO

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    Porsche, conti in calo nei 9M 2025, pesano riallineamento strategia e dazi

    (Teleborsa) – Nei primi nove mesi del 2025 Porsche ha registrato un fatturato pari a 26,86 miliardi di euro e ha consegnato 212.059 veicoli ai clienti in tutto il mondo. Ciò equivale a un calo del 6,0% per entrambe le grandezze.L’utile operativo del Gruppo è sceso a 40 milioni di euro nei primi nove mesi del 2025 (-99.0% su 4.035 milioni dell’anno precedente). Il margine operativo del Gruppo sulle vendite è sceso allo 0,2% (anno precedente: 14,1%).”Le ragioni di ciò – ha spiegato la società – sono le spese straordinarie associate al riallineamento della strategia di prodotto, le difficili condizioni di mercato in Cina, soprattutto nel segmento del lusso e gli effetti “una tantum” relativi alle attività relative alle batterie; e i cambiamenti organizzativi. Inoltre, anche l’aumento delle spese dovuto ai dazi sulle importazioni statunitensi ha avuto un impatto”.Al contrario, il flusso di cassa netto del settore automobilistico è aumentato a 1,34 miliardi di euro alla fine del terzo trimestre del 2025 (anno precedente: 1,24 miliardi di euro). Il margine di cassa netto del settore automobilistico è salito al 5,6% (anno precedente: 4,8%).”Nell’ambito del riallineamento della sua strategia di prodotto, Porsche prevede di integrare la propria gamma con modelli aggiuntivi dotati di motori a combustione interna e ibridi plug-in. A causa del ritardo nell’avvio della mobilità elettrica, il lancio sul mercato di alcuni modelli di veicoli completamente elettrici è previsto in un secondo momento. In particolare, lo sviluppo della nuova piattaforma per veicoli elettrici prevista per il 2030 verrà riprogrammato. La piattaforma sarà riprogettata tecnologicamente in coordinamento con gli altri marchi del Gruppo Volkswagen. Ciononostante, l’attuale gamma di modelli completamente elettrici viene costantemente aggiornata”, ha precisato la casa automobilistica di Stoccarda.”Nei primi nove mesi del 2025, le spese straordinarie per il riallineamento aziendale sono ammontate a circa 2,7 miliardi di euro. Inoltre, l’impatto dei dazi sulle importazioni statunitensi ha comportato un aumento dei costi nell’ordine di centinaia di milioni. In totale, Porsche prevede costi per circa 3,1 miliardi di euro per l’esercizio finanziario 2025 in relazione al riallineamento strategico”, ha spiegato l’azienda, che ha aggiunto che “a seguito dell’accordo tra la Commissione Europea e il governo statunitense sui dazi sulle importazioni, le previsioni per l’esercizio finanziario 2025 tengono conto dei dazi sulle importazioni statunitensi del 15% in vigore dal 1° agosto. L’azienda continua a prevedere un fatturato di gruppo compreso tra 37 e 38 miliardi. Nella fascia più bassa di questo intervallo, Porsche prevede un ritorno sulle vendite di gruppo leggermente positivo e un margine di cassa netto per il settore automobilistico del 3%. Nella fascia alta dell’intervallo, si prevede un ritorno sulle vendite del 2% e un margine di cassa netto del settore automotive del 5%. Per quanto riguarda la previsione del margine di cassa netto, Porsche prevede deflussi di circa 1,2 miliardi per l’intero anno, dovuti al riallineamento strategico e ai dazi statunitensi. LEGGI TUTTO

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    NEXT RE SIIQ, l’utile sale a 0,8 milioni di euro nei primi nove mesi

    (Teleborsa) – Next Re SIIQ, società immobiliare quotata su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un Net Operating Income pari a 2,7 milioni di euro e include ricavi da locazione pari a 3,33 milioni di euro e costi inerenti il patrimonio immobiliare pari a -0,63 milioni di euro. La variazione del Net Operating Income, pari a 1,22 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024, è ascrivibile, come già rilevato al 30 giugno 2025, all’uscita dal portafoglio immobiliare gestito dalla società dell’asset di Milano, via Spadari. All’EBITDA, che rappresenta il margine prima del risultato della gestione finanziaria, degli adeguamenti e rettifiche delle attività e delle imposte, concorrono, oltre a quanto riportato sopra, anche costi del personale pari a -0,48 milioni di euro e costi generali pari a -1,47 milioni di euro.L’Utile/(Perdita) del periodo, pari a 0,78 milioni di euro al 30 settembre 2025, recepisce anche il risultato della gestione finanziaria, pari a 0,48 milioni di euro. La società ha provveduto a rilasciare il debito per ritenute su interessi per 0,5 milioni di euro, a seguito della risposta positiva da parte dell’Agenzia delle Entrate.Il valore degli Investimenti immobiliari è pari a 74,82 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2024, recepisce la variazione netta di fair value, già rilevata al 30 giugno 2025, al fine di allineare i valori degli asset in portafoglio ai valori risultanti dalle valutazioni dell’esperto indipendente a tale data. Il Totale Indebitamento finanziario passa da 1,35 milioni di euro al 31 dicembre 2024 a -0,01 milioni di euro al 30 giugno 2025. Il Net Loan to Value, a fronte della variazione dell’indebitamento finanziario e del valore degli investimenti immobiliari, passa dal -1,17% al 31 dicembre 2024 allo 0,04% al 30 settembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Ora legale, Terna: in sette mesi risparmio di 90 milioni di euro per il sistema elettrico italiano

    (Teleborsa) – Nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 310 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 120 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro. È quanto emerge dai dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia. I benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 145 mila tonnellate.Nel 2025, considerando il periodo di ora legale da domenica 30 marzo a domenica 26 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il “cliente domestico tipo in maggior tutela” è stato, secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di circa 29,1 centesimi di euro al lordo delle imposte.Dal 2004 al 2025, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di oltre 12 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,3 miliardi di euro. LEGGI TUTTO