Ottobre 2025

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    Londra stacca gli altri mercati europei, Milano chiude poco sopra la parità

    (Teleborsa) – Chiusura in leggero rialzo per le Borse europee, mentre continua a sovra-performance Londra, che termina la giornata con un buon guadagno. L’attenzione degli investitori è sulle trimestrali, che stanno entrando nel vivo anche in Europa. Stamattina, Eni ha annunciato l’incremento del programma di buyback del 20% dopo risultati del terzo trimestre superiori alle attese, Natwest ha registrato un aumento del 30% degli utili del terzo trimestre e migliorato il suo obiettivo di performance per l’anno, Sanofi ha annunciato un utile nel terzo trimestre superiore alle aspettative degli analisti.Sul fronte macroeconomico, l’evento clou è stato il rilascio dell’inflazione USA: i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati leggermente meno del previsto a settembre, contribuendo a mantenere la Federal Reserve sulla buona strada per un ulteriore taglio dei tassi di interesse la prossima settimana. In Eurozona ad ottobre i PMI flash hanno sorpreso al rialzo: l’indicatore manifatturiero è salito a 50 (contro attese di stabilità a 49,8), quello dei servizi a 52,6 (contro attese di marginale calo a 51,2) e quello composito a 52,2 (contro attese di marginale calo a 51,1).Novità anche sulle mosse di Donald Trump: la Casa Bianca ha confermato che il presidente USA incontrerà il presidente Xi Jinping la prossima settimana, in vista di un’imminente scadenza per l’imposizione di ulteriori tariffe statunitensi del 100% sulle importazioni cinesi; inoltre, Trump ha dichiarato che avrebbe immediatamente interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, citando una pubblicità canadese contro il suo piano tariffario in cui era presente la voce dell’ex presidente Ronald Reagan.Nessuna variazione significativa per l’euro / dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,163. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 4.126,4 dollari l’oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dello 0,73%.Torna a salire lo spread, attestandosi a +91 punti base, con un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,41%.Tra i listini europei sostanzialmente invariato Francoforte, che riporta un moderato +0,13%, passi in avanti per Londra, che segna un incremento dello 0,70%, e resta vicino alla parità Parigi (0%).Il listino milanese mostra un timido guadagno in chiusura, con il FTSE MIB che ha messo a segno un +0,25%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,22%, portandosi a 45.119 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,37%); sulla stessa linea, poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,34%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Lottomatica (+2,68%), Stellantis (+2,34%), Banca Popolare di Sondrio (+2,14%) e BPER (+2,07%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Saipem, che ha terminato le contrattazioni a -4,08%. Vendite su Unicredit, che registra un ribasso dell’1,67%. Seduta negativa per STMicroelectronics, che mostra una perdita dell’1,58%. Giornata fiacca per Tenaris, che segna un calo dell’1,08%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Ferragamo (+13,32%), Ferretti (+6,86%), Comer Industries (+3,93%) e Maire (+2,94%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Safilo, che ha chiuso a -5,93%. Sotto pressione LU-VE Group, che accusa un calo dell’1,61%. Scivola Cembre, con un netto svantaggio dell’1,58%. Piccola perdita per Banca Ifis, che scambia con un -1,43%. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Milano Bergamo: 107 destinazioni nella stagione invernale 2025-26

    (Teleborsa) – La stagione invernale dell’aeroporto di Milano Bergamo, dal 26 ottobre 2025 al 28 marzo 2026, comprende 107 destinazioni servite da 18 compagnie aeree di linea verso 38 Paesi. Un’offerta che corrisponde a un incremento del 5% rispetto al periodo corrispondente 24/25, con nuove rotte e aumento di frequenze.Ryanair, che basa 22 aeromobili (2 in più della scorsa Winter), opera 81 collegamenti, su 30 dei quali già presenti nella programmazione da Milano Bergamo ha previsto un aumento delle frequenze, in più avendo ripristinato il volo trisettimanale con Pescara. Wizz Air espande il proprio network aggiungendo cinque nuove rotte a quelle già operate, tra cui quella con Varna aperta lo scorso 23 settembre, portando il totale a15. Ai collegamenti attivi dal 26 ottobre per Chisinau (4 volte a settimana) e Bucarest Baneasa (giornaliero) si aggiungono dal 15 dicembre prossimo Varsavia Modlin (giornaliero) e Suceava (quadrisettimanale), mentre Sibiu sarà servita tre volte a settimana dal 6 gennaio 2026.Cresce l’offerta verso gli Emirati Arabi Uniti, con FlyDubai che dal 16 dicembre vola due volte al giorno il collegamento con Dubai, operato in codeshare con Emirates il cui network offre connessioni in Medio Oriente, Africa, Asia e Australia, mentre Air Arabia opera fino a 11 voli settimanali per Sharjah durante il periodo delle vacanze natalizie. Air Cairo conferma la programmazione dei voli per Sharm el-Sheikh, consentendo l’accesso alla costa egiziana del Mar Rosso durante la stagione invernale. Neos mantiene il volo settimanale per Dakar, una rotta che consente di risponde alla domanda di viaggio da e per il Senegal. Norwegian conferma il collegamento bisettimanale con Helsinki e, dopo quello con Tromso dal 26 ottobre, annuncia la riattivazione dei voli per Evenes/Isole Lofoten dal 4 febbraio 2026. DanAir prosegue i voli per Bacau, aumentando da 2 a 3 le frequenze settimanali durante le festività natalizie. Allo sviluppo della rete dei collegamenti dall’aeroporto di Milano Bergamo nella stagione invernale si aggiunge il miglioramento dell’esperienza riservata ai passeggeri con l’apertura dal 26 novembre della nuova area dedicata ai controlli di sicurezza, dotata di macchine radiogene di ultima generazione che consentono di lasciare liquidi e dispositivi elettronici nel bagaglio a mano, riducendo i tempi di attesa e rendendo la permanenza in aeroporto più confortevole. LEGGI TUTTO

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    EdiliziAcrobatica, Intesa taglia target price in attesa del recupero della marginalità

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 7,8 euro per azione (dai precedenti 10,0 euro) il target price su EdiliziAcrobatica, società specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza e quotata su Euronext Growth Milan, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 43%.Gli analisti scrivono che EdiliziAcrobatica si sta adattando a un nuovo paradigma operativo, poiché il settore sta superando gli incentivi fiscali straordinari ed entrando in una fase di normalizzazione post-boom. In questo contesto, nonostante la redditività moderata nel primo semestre del 2025, la crescita del fatturato è stata incoraggiante. L’andamento delle vendite evidenzia, secondo Intesa, la resilienza dell’azienda e la sua capacità di mantenere un forte slancio anche in un contesto di mercato strutturalmente più equilibrato.Più in particolare, il broker considera il semestre un periodo di transizione: “alcune attività sono ancora di piccole dimensioni e in perdita, e l’azienda punta a una maggiore efficienza produttiva presso EdiliziAcrobatica SpA, che sta perseguendo un piano di ottimizzazione dei costi e di razionalizzazione dei punti vendita volto a migliorare l’efficienza operativa e la sostenibilità aziendale. D’altro canto, consideriamo la persistente solida redditività di Enigma e la ripresa in Francia come uno sviluppo positivo”.Intesa ritiene che la capillarità del core business e l’espansione dell’azienda in nuove aree geografiche, nonché l’ingresso in nuove nicchie, siano i fattori chiave per supportare la crescita futura e apprezza le azioni volte a migliorare i margini. Considerando i risultati del primo semestre del 2025, ha ridotto le ipotesi sui ricavi netti per il 2025/2027 e abbassato le stime di EBITDA ed EBIT. LEGGI TUTTO

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    General Dynamics, terzo trimestre in forte crescita spinto dal segmento Aerospaziale

    (Teleborsa) – General Dynamics ha archiviato il terzo trimestre 2025 con un utile operativo di 1,3 miliardi di dollari, pari a 3,88 dollari per azione diluita (EPS), su un fatturato di 12,9 miliardi di dollari. Rispetto al trimestre dell’anno precedente, il fatturato è aumentato del 10,6%, l’utile operativo del 12,7% e l’EPS diluito del 15,8%. Tali risultati sono superiori alle stime di consensus ferme rispettivamente a un utile per azione diluita di 3,68 dollari e un fatturato di 12,45 miliardi.Il margine operativo del 10,3% ha registrato un incremento di 20 punti base rispetto al trimestre dell’anno precedente e di 30 punti base su base sequenziale.”Ciascuno dei nostri quattro segmenti ha registrato una crescita degli utili e del portafoglio ordini nel trimestre, riflettendo una solida esecuzione abbinata a una domanda crescente”, ha affermato Phebe Novakovic, Presidente e Amministratore Delegato. “Il segmento Aerospaziale, in particolare, ha registrato una performance impressionante, con un aumento del fatturato del 30,3% e un’espansione dei margini di 100 punti base rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’attività di ordini per i jet privati ??che si è mantenuta molto solida”.Il flusso di cassa netto generato dalle attività operative nel trimestre è stato pari a 2,1 miliardi di dollari, pari al 199% dell’utile netto. Durante il trimestre, l’azienda ha pagato 403 milioni in dividendi e ha investito 212 milioni in spese in conto capitale, chiudendo il trimestre con 8 miliardi di debito totale e 2,5 miliardi di liquidità e mezzi equivalenti disponibili.Gli ordini hanno totalizzato 19,3 miliardi nel trimestre a livello aziendale. Il rapporto book-to-bill consolidato, definito come il rapporto ordini/ricavi, è stato di 1,5 a 1 per il trimestre. Il rapporto tra ordini ordinati e fatturati era di 1,6 a 1 per il segmento difesa e di 1,3 a 1 per il segmento aerospaziale.Il valore totale stimato dei contratti, pari alla somma di tutte le componenti del backlog, era di 167,7 miliardi di dollari alla fine del trimestre. Questo include un backlog di 109,9 miliardi e un valore potenziale stimato dei contratti, che rappresenta la stima del management del valore aggiuntivo derivante da contratti a tempo indeterminato e quantità indeterminata (IDIQ) non finanziati e opzioni non esercitate, pari a 57,8 miliardi. LEGGI TUTTO

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    Russia, banca centrale taglia a sorpresa i tassi di 50 punti base al 16,5%

    (Teleborsa) – La Bank of Russia ha deciso di ridurre il tasso di riferimento di 50 punti base al 16,50%, sorprendendo il mercato che si aspettava i tassi fermi al 17%. Si tratta del quarto taglio consecutivo.Gli indicatori di base della crescita dei prezzi correnti non sono cambiati in modo significativo e rimangono superiori al 4% su base annua. La banca centrale spiega che “le aspettative di inflazione rimangono elevate” e che “ciò potrebbe impedire un rallentamento sostenibile dell’inflazione”. Secondo la Bank of Russia, le attuali pressioni inflazionistiche aumenteranno temporaneamente tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 a causa di una serie di fattori, tra cui gli aggiustamenti dei prezzi e la reazione delle aspettative di inflazione al prossimo aumento dell’IVA. Con il venir meno di questi fattori, la disinflazione continuerà. Ciò sarà sostenuto da condizioni monetarie restrittive.”La deviazione al rialzo dell’economia russa da un percorso di crescita equilibrato si sta riducendo”, si legge nello statement. I dati ad alta frequenza e gli indicatori dei sondaggi mostrano un rallentamento della crescita complessiva dell’attività economica nel terzo trimestre del 2025, mentre il tasso di crescita è ancora positivo. La dinamica dell’attività economica è disomogenea tra i settori. Si registra un significativo rallentamento nei settori orientati all’export. La domanda interna è sostenuta dall’aumento dei redditi delle famiglie e delle spese di bilancio. La crescita dell’attività dei consumatori ha registrato una certa accelerazione.”Secondo dati recenti, la crescita dell’economia ha subito un rallentamento nel terzo trimestre del 2025 – ha spiegato la governatrice Elvira Nabiullina – Le dinamiche rimangono disomogenee tra i settori. Alcuni settori continuano a crescere costantemente, ad esempio farmaceutico, alimentare, della ristorazione collettiva e del turismo. Al contrario, diversi settori stanno registrando un calo della produzione, come la metallurgia e la produzione di carbone. La situazione in questi settori non è tanto attribuibile agli effetti della politica monetaria restrittiva, quanto al peggioramento del contesto esterno e alle minori opportunità di esportazione. Nel complesso, i settori che si concentrano principalmente sulla domanda interna stanno registrando risultati migliori”.”Il forte surriscaldamento economico dello scorso anno si sta gradualmente attenuando – ha aggiunto – Ciò è dovuto a una dinamica della domanda più moderata rispetto al 2024, unita a una continua espansione delle capacità produttive delle aziende. Tuttavia, alcuni indicatori mostrano che questo processo è ancora incompiuto, in particolare gli indicatori di tensione del mercato del lavoro, tra cui livelli di disoccupazione storicamente bassi e una crescita dei salari superiore a quella della produttività del lavoro. Ciononostante, stiamo registrando alcuni segnali di un allentamento del mercato del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Usa, fiducia consumatori Università del Michigan ottobre rivista in calo a 53,6 punti

    (Teleborsa) – Rivisto leggermente al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di ottobre 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 53,6 punti dai 55,0 della lettura preliminare e rispetto ai 55,1 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 50,3 punti dai 51,2 della stima preliminare e rispetto ai 51,7 di settembre, mentre quella sulla condizione attuale è stata ridotta a 58,6 punti dal preliminare di 61,0 punti e si confronta con i 60,4 del mese precedente.(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    CDP, Fitch conferma il rating BBB+ con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato i rating di lungo e breve termine di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), rispettivamente BBB+ e F1. L’outlook è Stabile. Sia i rating che l’outlook sono in linea con quelli della Repubblica italiana.L’agenzia di rating ricorda che la performance finanziaria di CDP è migliorata su base annua nel primo semestre del 2025, con un aumento del 4% del margine di intermediazione. Il minor margine di interesse netto è compensato dai consistenti dividendi delle sue principali controllate, che hanno generato un risultato netto di 1,9 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto al primo semestre del 2024.Gli asset di CDP, pari a 391 miliardi di euro a fine primo semestre del 2025, comprendevano 131 miliardi di euro di prestiti, principalmente con controparti pubbliche (Stato e Enti Locali) che presentano una buona qualità degli attivi, come evidenziato da una bassa quota di crediti deteriorati, pari in media allo 0,1% del totale dei prestiti negli ultimi cinque anni. Gli investimenti azionari rappresentano il 9% degli asset di CDP e includono azioni di società strategiche, come Eni e Poste Italiane. Gli asset di CDP sono piuttosto liquidi, consentendo un’ampia copertura del risparmio postale rimborsabile a vista.Il risparmio postale rimane la principale fonte di finanziamento di CDP, con 291 miliardi di euro a fine primo semestre del 2025 (74% del totale degli asset). La raccolta bancaria (37 miliardi di euro) e le obbligazioni di mercato (22 miliardi di euro) rappresentano circa il 15% del totale delle attività. Alla fine del primo semestre del 2025, i depositi liquidi di CDP presso la Tesoreria dello Stato, pari a 135 miliardi di euro, coprivano in larga parte le passività debitorie a breve termine, pari a circa 96 miliardi di euro, rappresentate da libretti di risparmio, soprattutto se rettificati per la bassa probabilità di prelievo. Fitch prevede che i rimborsi obbligazionari raggiungeranno un picco di circa 4 miliardi di euro nel 2026. La copertura è supportata da ampia liquidità e attività prontamente liquidabili, tra cui circa 73 miliardi di euro in titoli di Stato italiani. LEGGI TUTTO

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    Saipem, Barclays ha una partecipazione potenziale del 5,079%

    (Teleborsa) – Barclays ha una partecipazione potenziale del 5,079% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 20 ottobre 2025. La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Barclays Capital Securities Limited, Barclays Capital Inc. e Barclays Bank PLC.In particolare, lo 0,573% sono diritti di voto riferibili ad azioni, il 4,030% sono “Right to recall” senza data di scadenza; Obbligazioni convertibili con scadenza l’11 settembre 2029, lo 0,476% sono “Portfolio Swap” con data di scadenza compresa tra il 06/07/2026 ed il 31/05/2027; Equity Swaps con data di scadenza compresa tra il 15/10/2027 ed il 20/10/2027. LEGGI TUTTO