Ottobre 2025

Monthly Archives

More stories

  • in

    Confindustria Assoimmobiliare: “Capitali domestici nel real estate fermi al 35% del totale. Ampio potenziale di crescita”

    (Teleborsa) – In Italia solo il 17% del patrimonio immobiliare terziario è detenuto da investitori istituzionali – contro l’oltre 40% di Francia e Germania – e appena il 35% degli investimenti nel real estate proviene da capitali domestici. Un dato che evidenzia l’ampio potenziale di crescita del mercato dei capitali nel settore, soprattutto a supporto del residenziale in locazione. È quanto emerso dall’Assemblea 2025 di Confindustria Assoimmobiliare, svoltasi questa mattina presso le Scuderie di Palazzo Altieri.”Per rispondere anche alla grande sfida dell’affordable housing e alla carenza di offerta abitativa su tutto il territorio nazionale è essenziale rendere il settore immobiliare attrattivo per il mercato dei capitali – ha commentato a margine dell’Assemblea il presidente di Confindustria Assoimmobiliare Davide Albertini Petroni –. Sul fronte internazionale, i risultati sono incoraggianti: negli ultimi dieci anni gli investimenti esteri sono cresciuti in modo significativo e oggi rappresentano circa il 65% del totale in Italia. Più complesso, invece, è il rapporto con i capitali domestici, che mostrano ancora ampi margini di crescita e che rappresentano una risorsa preziosa per sostenere le politiche abitative e i processi di rigenerazione urbana. Inoltre, in Italia, 1.600 miliardi dei soldi degli italiani sono fermi sui conti correnti. Il capitale c’è e la domanda anche: nei prossimi anni serviranno oltre 635 mila nuove case — per un fabbisogno stimato in circa 150 miliardi di euro — oltre a nuovi studentati, strutture di senior living, presidi sanitari, data center e poli logistici, che richiederanno ulteriori risorse e investimenti dedicati diffusi sull’intero territorio nazionale. Investimenti che, come è evidente, non potranno essere sostenuti dal solo settore pubblico né dalla sola proprietà individuale. Serve creare un ponte tra i capitali e le esigenze sociali del Paese aumentando gli strumenti di raccolta di dei capitali: è essenziale, inoltre, rendere trasparente e chiaro il quadro normativo e fiscale”.”Di certo non vanno in questa direzione, e destano forte preoccupazione, interventi che penalizzano fiscalmente il settore immobiliare gestito, come l’aumento di due punti percentuali dell’IRAP per banche e assicurazioni che, così come attualmente formulato nel disegno di legge di Bilancio, sembra colpire anche i gestori di OICR immobiliari – ha continuato Petroni – colpire fiscalmente questo comparto significa ridurre la capacità di tali operatori di sostenere investimenti significativi per la transizione green del patrimonio immobiliare, la valorizzazione del patrimonio pubblico e la creazione di un’offerta abitativa accessibile. Chiediamo quindi di escludere SGR e SICAV dall’applicazione della norma”.Per queste ragioni, Confindustria Assoimmobiliare chiede con decisione: che vengano armonizzate le regole di costituzione dei veicoli di cartolarizzazione, eliminando le disparità rispetto ad altri strumenti d’investimento, rendendo così lo strumento più competitivo, trasparente e attrattivo per gli investitori; che il trattamento fiscale sugli strumenti quotati che intervengono in Italia si allinei al regime previsto per le SIIQ, così da aumentare capitalizzazione, liquidità e attrattività del mercato; che il principio della segregazione patrimoniale dei fondi di investimento venga confermato anche nelle fasi parlamentari e attuative, per offrire agli operatori un quadro stabile, chiaro e coerente, capace di rafforzare la fiducia e attrarre nuovi capitali nel Paese; che venga aggiornato il regime di trasparenza fiscale dei fondi di investimento, eliminando la tassazione aggiuntiva, per partecipazioni oltre il 5% nei casi in cui vi siano garanzie di pluralità e trasparenza, mobilitando capitali privati e favorendo nuovi investimenti strategici senza oneri per lo Stato; che venga riconosciuto agli immobili abitativi concessi in locazione da parte di investitori professionali il carattere di bene strumentale, consentendo la deducibilità dei costi e la coerenza tra base imponibile e risultati economici effettivi, così da favorire nuovi investimenti privati e pubblici nella locazione residenziale; che il regime IVA applicabile agli immobili abitativi venga riformato, consentendo l’opzione per l’imponibilità sulle cessioni e locazioni da parte di operatori professionali introducendo un’aliquota agevolata per i locatari, così da creare un contesto competitivo e attrattivo per nuovi investimenti e ampliare in modo stabile e sostenibile l’offerta abitativa in locazione a prezzi accessibili.”Abbiamo messo al centro il settore immobiliare come leva sociale e competitiva, e – conclude Confindustria Assoimmobiliare in una nota – indicato strumenti concreti per trasformare questa visione in azione. Per passare dalle parole ai fatti servono regole chiare, strumenti competitivi e procedure snelle”.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    BBVA, utile netto attribuibile record nei nove mesi 2025

    (Teleborsa) – BBVA ha registrato conti in crescita nei primi nove mesi del 2025, trainati da una solida crescita dell’attività (+16% a euro costanti) e dalla dinamica dei ricavi core (+13,5% a euro costanti). L’utile netto attribuibile ha raggiunto la cifra record di 7,98 miliardi di euro a settembre, in aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente (+19,8% a euro costanti). Il Gruppo ha continuato a mostrare solidi indicatori di redditività, con un ROTE di quasi il 20%; al contempo, ha creato valore per i suoi azionisti, con un aumento del valore contabile tangibile per azione più dividendi del 17% negli ultimi 12 mesi. La solidità del coefficiente patrimoniale CET1, che si attesta al 13,42%, ha spinto ad accelerare i piani di remunerazione per gli azionisti di BBVA: il 31 ottobre, la banca inizierà a eseguire il riacquisto di azioni proprie in sospeso per 993 milioni di euro; Il 7 novembre pagherà il dividendo intermedio più alto di sempre (0,32 euro per azione), per un totale di 1,84 miliardi di euro; e, non appena riceverà l’autorizzazione dalla Banca Centrale Europea, lancerà un significativo programma aggiuntivo di riacquisto di azioni proprie.”BBVA ha registrato risultati eccellenti, con un utile netto attribuibile record, un ritorno sul capitale proprio tangibile prossimo al 20% e una solida posizione patrimoniale, che ci consentono di accelerare la remunerazione dei nostri azionisti. Guardando al futuro, continueremo a implementare il nostro Piano Strategico con determinazione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi finanziari che ci siamo prefissati per il periodo 2025-2028. Questa tabella di marcia rafforzerà ulteriormente la nostra posizione di leadership in termini di crescita e redditività tra le banche europee.”, ha commentato Onur Genç, Amministratore Delegato di BBVA. LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra, Panetta: nessun impatto da contributo richiesto alle banche

    (Teleborsa) – Il contributo richiesto alle banche in Manovra non avrà un impatto negativo sul comparto che si conferma piuttosto redditizio. Lo ha confermato il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, rispondendo ad una domanda, durante la conferenza stampa seguita alla riunione di politica monetaria della BCE.La situazione delle banche – ha spiegato Panetta – è migliorata negli ultimi anni grazie ad una serie di fattori e non si prevede un impatto negativo sulla stabilità finanziaria dalle misure annunciate dal governo italiano, anche perché la tassa sui profitti “sarebbe limitata”. Panetta si è poi riservato di esprimersi sulle caratteristiche della tassa quando uscirà la versione definitiva. LEGGI TUTTO

  • in

    BCE, Lagarde: “Inflazione prossima a target. Avanti riunione per riunione”

    (Teleborsa) – L’inflazione rimane vicina al target di medio termine del 2% e l’economia ha continuato a crescere a ritmo moderato dello 0,2% nel terzo trimestre, un dato che risulta superiore alle attese del mercato e migliore delle previsioni della BCE, a dispetto delle tensioni geopolitiche e del “difficile contesto mondiale”. Lo ha confermato oggi la Presidente dell’Istituto di Francoforte Christine Lagarde, durante la conferenza stampa al termine della due giorni del Governing Council, tenutasi a Firenze, ospite della Banca d’Italia.La BCE “intende mantenere un approccio riunione” per decidere livello dei tassi di interesse – ha ribadito Lagarde – e “non intende essere legata ad alcun percorso” dei tassi d’interesse, che saranno “decisi di volta in volta sulla base dei dati” sulle aspettative di inflazione e dei rischi ad esse connessi. Parlando dell’economia, Lagarde ha spiegato che “i servizi continuano a crescere, specialmente i servizi digitali e molte imprese hanno rilanciato gli investimenti in Information Technology ed intelligenza artificiale”, mentre il “settore manifatturiero continua a risentire dei dazi commerciali e della forza dell’euro”.”L’economia dovrebbe beneficiare della maggiore spesa dei consumatori”, ha sottolineato la Presidente della BCE, aggiungendo che la spesa pubblica resta sostenuta e gli investimenti in infrastrutture e difesa dovrebbero contribuire a sostenere la spesa”. La politica fiscale deve contribuire a sostenere la crescita – ha aggiunto – e nello stesso tempo i governi devono continuare a portare avanti le riforme strutturali. L’accordo sui dazi fra USA ed UE, la tregua in Medioriente e l’accordo commerciale tra USA e Cina “hanno consentito di mitigare alcuni rischi” per l’economia, ma la persistente incertezza e la volatilità rischiano di “danneggiare le catene di approvvigionamento ed avere impatti negativi su consumi ed investimenti”.Lagarde ha infine voluto ricordare che il Governing Council ha deciso oggi di “procedere con il passo successivo del progetto di moneta digitale”, dando il via alla fase di sviluppo dell’Euro digitale dopo la fase di sperimentazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche, ABILab: “Per bonifici e pagamenti il 78% dei clienti digitali under 30 utilizza smartphone”

    (Teleborsa) – I bonifici istantanei sono tra i protagonisti dell’innovazione bancaria, registrando un aumento del 50,6% da app e del 26,5% da sito web, e rappresentando oggi il 10% del totale dei bonifici effettuati. Un dato che riflette la crescente domanda di rapidità, efficienza e accessibilità nei servizi di pagamento, che si confermano tra i principali ambiti di innovazione per il settore bancario, rappresentando il punto di contatto quotidiano tra cliente e banca e offrendo una chiara testimonianza della rapidità dell’evoluzione in atto. È quanto emerge dalla nuova ricerca ABI Lab, che sarà presentata nel corso del Salone dei Pagamenti 2025.”L’innovazione, sostenuta da una solida cultura della sicurezza – ha dichiarato Marco Elio Rottigni, direttore generale dell’ABI – è una priorità fondamentale per l’Associazione e per l’intero settore bancario. La sicurezza digitale resta al centro, con l’impiego di sistemi evoluti di monitoraggio e prevenzione. Le banche adottano un approccio integrato che unisce educazione e tecnologia. In questo contesto, l’educazione finanziaria assume un ruolo strategico, perché non solo rafforza la consapevolezza dei cittadini, ma rappresenta anche uno strumento fondamentale per l’inclusione di generazioni e categorie sociali diverse: promuovere competenze digitali e finanziarie diffuse significa rendere l’innovazione capace di generare valore per tutti”.Secondo la ricerca, lo smartphone si afferma come il principale strumento utilizzato, con operazioni dispositive effettuate da app 2,3 volte superiori rispetto a quelle da sito web. Il 61% delle banche indicano tra le priorità di lavoro sul digitale l’aumento delle funzionalità legate ai pagamenti; i pagamenti via fotocamera (scansione di codici QR o bollettini) sono offerti dal 77% delle realtà, i servizi P2P (peer-to-peer, ovvero trasferimenti di denaro tra privati) dal 55% e le funzionalità NFC (Near Field Communication, tecnologia per pagamenti contactless) dal 36%.La ricerca dedica anche un focus specifico ai giovani tra i 18 e i 30 anni, evidenziando come l’interazione online con la banca contribuisca a ridurre le differenze territoriali e favorisca l’inclusione. I giovani attribuiscono maggiore valore alla disponibilità di strumenti di pagamento diversificati, alla rapidità e alla flessibilità operativa, oltre che all’utilizzo dei servizi all’estero. Il 78% dei clienti digitali under 30 utilizza più frequentemente lo smartphone rispetto al PC per effettuare bonifici, percentuale che sale all’83% per i bonifici istantanei. Le nuove generazioni, abituate a un ecosistema multiservizio, mostrano inoltre apertura verso offerte che includano anche servizi non strettamente bancari, come viaggi, spettacoli o soluzioni per la mobilità.Infine, l’evoluzione dei pagamenti si riflette anche nei processi di Operations (ovvero l’insieme delle attività operative e gestionali che garantiscono il funzionamento quotidiano dei servizi bancari), dove digitalizzazione, efficienza e automazione diventano elementi strutturali. Il 96% dei bonifici è oggi online, l’85% delle deleghe per il pagamento dei tributi è digitale e il 95% degli effetti e documenti è dematerializzato. Anche la gestione della Tesoreria delle Pubbliche Amministrazioni è ormai digitalizzata: l’86% degli enti è servito con procedure telematiche. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, inflazione ottobre scende al +2,3% su anno

    (Teleborsa) – Inflazionetedesca in calo a ottobre 2025. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su mese, superiore alle stime del consensus di +0,2%, dopo il +0,2% del mese precedente.Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata al +2,3%, dopo il +2,4% del mese precedente e in linea con le indicazioni del consensus.L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,3%, rispetto al +0,2% precedente e atteso. Su anno si registra un incremento del 2,3%, dopo il +2,4% del mese precedente e sopra al +2,2% del consensus.(Foto: Increa – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

  • in

    Sogesid, Relazione Semestrale 2025: crescita della produzione dell’11,7%

    (Teleborsa) – Sogesid, società di ingegneria ambientale dello Stato, chiude il primo semestre 2025 con una crescita significativa: il valore della produzione raggiunge 29,1 milioni di euro, in aumento dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato è trainato dai Servizi Tecnici e di Ingegneria (+ 2,25 milioni), dalla linea Dissesto Idrogeologico (+ 1,82 milioni), e da incrementi nelle attività Acque, Porti e Assistenza Tecnica per MASE e Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. È quanto emerge dalla Relazione Semestrale 2025 di Sogesid S.p.A., presentata a Milano.Struttura economico-finanziaria solidaLa Relazione Semestrale evidenzia una struttura economico-finanziaria solida: il totale attivo sale a 179,6 milioni di euro, il patrimonio netto si attesta a 43,6 milioni e la liquidità disponibile raggiunge € 26,5 milioni. La marginalità migliora, con EBITDA positivo per la prima volta dopo diversi esercizi (524mila euro), risultato operativo di 368mila euro e avanzo di periodo di 206mila euro, in netto miglioramento rispetto al disavanzo del 2024. I costi della produzione crescono del 7,5%, principalmente per l’aumento del personale (+29 unità) e dei servizi. La dotazione organica prevista a fine anno è di circa 520 unità, inferiore rispetto alle stime di budget, con una riduzione dei costi del personale rispetto alle previsioni.Consolidamento aziendale e prospettive futureLe prospettive per la chiusura del 2025 sono positive: si stima un valore della produzione superiore a € 71 milioni e un margine operativo lordo in crescita dell’88,5%. Il risultato netto atteso è di 1,15 milioni di euro, confermando il trend di rafforzamento industriale e gestionale. L’obiettivo è quello di rendere Sogesid un punto di riferimento concreto per le Amministrazioni Centrali e non solo, sui temi ambientali, dal dissesto alla transizione verde.”I risultati raggiunti nel primo semestre – ha affermato Roberto Mantovanelli, presidente Sogesid – confermano la recente svolta di Sogesid e sono motivo di grande soddisfazione per tutta la struttura. L’incremento della produzione e il miglioramento degli indicatori economici testimoniano l’impegno e la competenza delle nostre persone. Siamo consapevoli che questo è solo il primo passo di un percorso ambizioso: la strada da percorrere è ancora lunga, ma abbiamo posto basi solide per affrontare le sfide future e continuare a crescere al servizio del Paese”.”Le prospettive per la chiusura del 2025 – ha detto Errico Stravato, amministratore delegato Sogesid – confermano un andamento in forte crescita, con un valore della produzione stimato oltre i 71 milioni di euro e una redditività in significativo miglioramento. Questi risultati pongono basi solide per il 2026, anno in cui Sogesid proseguirà nel rafforzamento della propria capacità industriale e gestionale, puntando su una profonda trasformazione del modo di operare: da esecutori tecnici a protagonisti nella governance dei progetti”.”Il cambio di rotta anticipato dall’approvazione, a luglio scorso, del primo bilancio in attivo dopo molto tempo, – ha dichiarato Massimiliano Panero, vicepresidente Sogesid – viene oggi confermato dalla relazione semestrale. Sogesid non solo ha cambiato volto, ma – grazie alla linea delineata dalla poliedricità di questa governance – ha cambiato addirittura anima: da strumento rivolto quasi esclusivamente all’assistenza tecnica ai ministeri (quale era due anni fa) si presenta ora come solido e principale player nello scenario dell’ingegneria pubblica italiana”.”I risultati illustrati oggi, – ha detto Paola Scialanga, consigliera Sogesid – confermano che Sogesid sta vivendo una fase di piena maturazione, nella quale competenze tecniche, solidità gestionale e visione strategica si integrano per generare valore sostenibile. La crescita della produzione e il miglioramento della marginalità non sono solo indicatori economici, ma il segno tangibile di una trasformazione culturale e organizzativa che mette al centro la qualità del lavoro, l’innovazione e l’impatto ambientale positivo”.”Oggi Sogesid – ha concluso Ernestina Sicilia, consigliere Sogesid – si afferma come un modello di ingegneria pubblica capace di coniugare efficienza industriale e responsabilità sociale, accompagnando lo Stato e i territori nelle sfide della transizione ecologica. È una direzione che intendiamo consolidare, con l’obiettivo di rendere ogni progetto un investimento concreto nel futuro sostenibile del Paese”. LEGGI TUTTO

  • in

    Eurolistini deboli. Focus su decisione BCE e Lagarde

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, nel giorno in cui la BCE si esprimerà sui tassi di interesse di Eurolandia. Il focus degli investitori non è tanto concentrato sulla decisione dei tassi, quanto piuttosto sugli eventuali segnali di un possibile cambiamento rispetto all’attuale posizione di tassi fermi che arriveranno dalla conferenza stampa della presidente, Lagarde. Ieri, la Federal Reserve ha tagliato come previsto il costo del denaro, lasciando tra gli investitori i dubbi sulle prossime mosse. Stamane si è espressa anche la Bank of Japan che ha lasciato invariati i tassi d’interesse, in linea con le attese, e ha alzato la sua previsione sul PIL 2025.Nel frattempo, prosegue la stagione delle trimestrali da una sponda all’altra dell’Atlantico. A Piazza Affari, sotto la lente i conti giù diffusi di Stellantis, Prysmian, Italgas (svelato anche il piano strategico) e Tenaris. Negli USA, dopo la chiusura di Wall Street, hanno annunciato la trimestrale Alphabet, Meta e Microsoft. Oggi sono attesi i numeri di Amazon ed Apple.Nessuna variazione significativa per l’euro / dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,159. Seduta positiva per l’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,23%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 59,85 dollari per barile, con un calo dell’1,05%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +83 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,42%.Tra le principali Borse europee resta vicino alla parità Francoforte (-0,19%), fiacca Londra, che mostra un piccolo decremento dello 0,65%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,87%. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,80% sul FTSE MIB, interrompendo la serie di cinque rialzi consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 45.519 punti, ritracciando dello 0,77%.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Campari (+11,99%), Italgas (+3,38%) e Tenaris (+2,12%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Stellantis, che continua la seduta con -6,79%.Sessione nera per Prysmian, che lascia sul tappeto una perdita del 5,34%.Preda dei venditori Amplifon, con un decremento del 3,10%.Si concentrano le vendite su Banco BPM, che soffre un calo dell’1,78%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Moltiply Group (+6,17%), Technoprobe (+1,72%), Technogym (+1,46%) e MARR (+1,22%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Avio, che prosegue le contrattazioni a -6,93%.Vendite su NewPrinces, che registra un ribasso del 3,09%.Seduta negativa per IREN, che mostra una perdita del 2,15%.Sotto pressione Ferragamo, che accusa un calo dell’1,93%. LEGGI TUTTO