Ottobre 2025

Monthly Archives

More stories

  • in

    Piazza Affari chiude in leggero rialzo nonostante la sbandata di Ferrari

    (Teleborsa) – Chiusura in rialzo per le Borse europee, con Piazza Affari poco sopra la parità, grazie al cambio di tono della Casa Bianca sulla Cina in materia di dazi registrato nel fine settimana. Intanto, il piano di pace per la Striscia di Gaza ha portato al rilascio di ostaggi israeliani e palestinesi, mentre in Francia è stato presentato il secondo governo di Lecornu.Sempre sul fronte internazionale, a Washington parte il meeting annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, che coinvolgerà i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali del G7 e del G20 e che comporterà domani la pubblicazione del World Economic Outlook dell’FMI.La giornata è priva di spunti macroeconomici significativi e anche l’intera settimana rischia di esserlo se lo shutdown prosegue. Diversi segnali arriveranno dalle trimestrali, in particolare a partire da domani negli USA con i colossi bancari.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,157. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno del 2,02%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 2,18%.In discesa lo spread, che retrocede a quota +90 punti base, con un decremento di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,45%.Nello scenario borsistico europeo piccolo passo in avanti per Francoforte, che mostra un progresso dello 0,60%, Londra è stabile, riportando un moderato +0,16%, e composta Parigi, che cresce di un modesto +0,21%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 42.168 punti (+0,29%); sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 44.808 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,11%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,25%).Tra i best performers di Milano, in evidenza STMicroelectronics (+3,23%), Buzzi (+3,10%), Stellantis (+2,72%) e Interpump (+2,65%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Ferrari, che ha chiuso a -4,13%. Si muove sotto la parità DiaSorin, evidenziando un decremento dell’1,11%. Contrazione moderata per Hera, che soffre un calo dello 0,72%. Sottotono Snam che mostra una limatura dello 0,54%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Ferretti (+5,00%), Banco di Desio e della Brianza (+3,96%), LU-VE Group (+3,13%) e Danieli (+2,54%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Cementir, che ha archiviato la seduta a -5,79%. Sotto pressione Avio, che accusa un calo del 3,44%. Scivola Caltagirone SpA, con un netto svantaggio del 2,88%. In rosso Fincantieri, che evidenzia un deciso ribasso del 2,17%. LEGGI TUTTO

  • in

    Reporting di sostenibilità, Parlamento UE vuole regole più semplici per meno aziende

    (Teleborsa) – Con 17 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, la Commissione Affari Giuridici del Parlamento europeo ha approvato la sua posizione su una serie di modifiche ai requisiti di reporting sulla sostenibilità e di due diligence per le aziende, con l’obiettivo di avere regole più semplici per un minor numero di aziende.Riduzione del reporting sociale e ambientaleLa Commissione aveva originariamente proposto di ridurre dell’80% il numero di aziende tenute a redigere il reporting sociale e ambientale, mentre i deputati vogliono ridurre ulteriormente l’ambito di applicazione per includere solo le aziende con una media di oltre 1.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 450 milioni di euro. Ciò si applicherebbe anche al reporting sulla sostenibilità ai sensi delle norme sulla tassonomia (ovvero una classificazione degli investimenti sostenibili).Per le aziende non più soggette alle norme, il reporting sarebbe volontario, in linea con le linee guida della Commissione. Per evitare che le grandi aziende trasferiscano i propri obblighi di reporting ai partner commerciali più piccoli, questi ultimi non sarebbero autorizzati a richiedere informazioni che vadano oltre gli standard volontari.La Commissione istituirebbe inoltre un portale digitale per le aziende, con accesso gratuito a modelli, linee guida e informazioni su tutti gli obblighi di rendicontazione dell’UE, a integrazione dello Sportello Unico Europeo.Due diligence solo per le grandi aziendeSecondo i deputati, le norme sulla due diligence che impongono alle aziende di prevenire e limitare il loro impatto negativo sui diritti umani e sull’ambiente dovrebbero applicarsi solo alle grandi imprese dell’UE con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato netto annuo superiore a 1,5 miliardi di euro, e alle imprese straniere con un fatturato netto nell’UE superiore alla stessa soglia.Invece di chiedere sistematicamente ai propri partner commerciali le informazioni necessarie per le loro valutazioni di due diligence, i deputati chiedono che queste grandi aziende adottino un approccio basato sul rischio, richiedendo le informazioni necessarie solo quando vi è la plausibile prospettiva di un impatto negativo sulle attività dei loro partner commerciali. Le aziende sarebbero comunque tenute a preparare un piano di transizione che allinei la propria strategia a un’economia sostenibile e all’accordo di Parigi.Le imprese dovrebbero essere responsabili dei danni causati da violazioni degli obblighi di due diligence ai sensi del diritto nazionale, piuttosto che a livello UE. Il livello massimo della sanzione per le aziende inadempienti rimarrebbe al 5% del loro fatturato globale e la Commissione e gli Stati membri dell’UE dovrebbero fornire orientamenti alle autorità nazionali in merito a tali sanzioni.Prossimi passiSe il Parlamento approvasse il mandato della commissione nella prossima sessione plenaria, i deputati e i governi dell’UE dovrebbero avviare i negoziati sul testo definitivo della legislazione il 24 ottobre. LEGGI TUTTO

  • in

    Ritardo voli, Parlamento UE in disaccordo con Consiglio: risarcimento dopo tre ore

    (Teleborsa) – La Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo ha adottato le sue linee guida negoziali sulle modifiche ai diritti dei passeggeri aerei nell’Unione europea, con 34 voti favorevoli e due astensioni. Gli eurodeputati mirano a garantire che i passeggeri siano tutelati in caso di negato imbarco o di cancellazione o ritardo del volo.Nessun passo indietro sui diritti attualiGli eurodeputati della Commissione Trasporti sostengono fermamente le norme attuali e vogliono mantenere il diritto dei passeggeri aerei a essere rimborsati o riprotetti, e a richiedere un risarcimento in caso di ritardo superiore a tre ore o cancellazione del volo, o in caso di negato imbarco.Per quanto riguarda le condizioni per l’attivazione del risarcimento, gli eurodeputati non sono d’accordo con la richiesta del Consiglio di aumentare il limite massimo di ritardo del volo a quattro o sei ore. Vogliono mantenere un limite massimo di tre ore di ritardo del volo, indipendentemente dalla distanza percorsa. La distanza rileverebbe solo ai fini del risarcimento totale che i passeggeri potrebbero richiedere (da 300 a 600 euro), aggiungono. I passeggeri di voli cancellati o a cui è stato negato l’imbarco godrebbero dello stesso risarcimento.I deputati sostengono l’introduzione di un modulo comune per le richieste di risarcimento e rimborso. Intendono inoltre incaricare i vettori aerei di inviare ai passeggeri il modulo precompilato, o di attivare canali di comunicazione automatici alternativi, entro 48 ore dal verificarsi di un’interruzione. I viaggiatori avrebbero un anno di tempo per presentare una richiesta di risarcimento. In caso di negato imbarco, i viaggiatori riceverebbero un risarcimento immediato.Elenco definito di eccezioniI deputati propongono un elenco definito di eccezioni a queste regole, come calamità naturali, guerre, condizioni meteorologiche o vertenze sindacali impreviste (esclusi gli scioperi del personale delle compagnie aeree), che esonererebbero le compagnie aeree dal pagamento di risarcimenti.Bagaglio a manoLa posizione negoziale include il diritto di portare a bordo gratuitamente un oggetto personale, come una borsa, uno zaino o un computer portatile, a condizione che possa essere sistemato sotto il sedile anteriore, più un piccolo bagaglio a mano di dimensioni massime di 100 cm (lunghezza, larghezza e altezza combinate) e di peso non superiore a 7 kg.Costi per il check-inI deputati della Commissione Trasporti chiedono l’abolizione dei costi per il check-in, sia online che in aeroporto, per la correzione di errori di ortografia nei nomi dei passeggeri o per consentire ai bambini di età inferiore ai 14 anni di sedersi accanto al passeggero che li accompagna. Inoltre, i passeggeri dovrebbero avere il diritto di scegliere tra una carta d’imbarco cartacea o digitale.Prossimi passiL’adozione delle linee guida negoziali consentirà agli eurodeputati di avviare i colloqui sulle modifiche alle norme UE con la presidenza danese del Consiglio il 15 ottobre. I negoziatori avranno tre mesi di tempo per raggiungere un accordo (con possibile proroga di un mese). LEGGI TUTTO

  • in

    Union Bancaire Privée, S&P assegna rating “A/A-1” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha assegnato il rating “A/A-1” a Union Bancaire Privée (UBP), banca privata di medie dimensioni a conduzione familiare e con sede in Svizzera, con 172 miliardi di franchi svizzeri (CHF) di patrimonio in gestione nel private banking e nell’asset management al 30 giugno 2025.Secondo l’agenzia di rating, l’elevata capitalizzazione e la propensione al rischio conservativa compensano i rischi derivanti dalla concentrazione della clientela nel suo portafoglio prestiti collateralizzato e da una base di depositi concentrata, che riflette l’allocazione della liquidità e il comportamento di investimento della clientela.L’outlook stabile riflette la convinzione che UBP continuerà a beneficiare della crescita della ricchezza finanziaria globale, pur mantenendo una tolleranza al rischio conservativa. LEGGI TUTTO

  • in

    Tamburi, acquistate 37.404 azioni proprie

    (Teleborsa) – Tamburi Investment Partners nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 6 al 10 ottobre 2025, complessivamente 37.404 azioni ordinarie (pari allo 0,020% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 8,4870 euro, per un controvalore di 317.448,46 euro.Al 10 ottobre quindi, Tamburi aveva in portafoglio 21.384.649 azioni proprie, pari all’11,598% del capitale sociale.Intanto, in Borsa, migliora l’andamento dell’Azienda attiva nei servizi di consulenza di finanza aziendale, che si attesta a 8,5 euro, con un aumento dello 0,47%. LEGGI TUTTO

  • in

    Casta Diva, ValueTrack taglia fair value: crescita più lenta, ma migliorano i margini

    (Teleborsa) – ValueTrack ha abbassato a 2,30 euro per azione (dai precedenti 2,60 euro) il fair value sul titolo Casta Diva, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva a livello internazionale nel settore dei contenuti digitali e dal vivo.Gli analisti scrivono che i risultati nel primo semestre del 2025 sono stati leggermente inferiori alle loro aspettative di fatturato organico (VoP 59,4 milioni di euro, +2% a/a, nonostante un perimetro più ampio derivante dalle acquisizioni di dicembre di Artificio Italiano e First Class) e al di sotto delle previsioni di redditività (EBITDA Margin 6,8% vs. 8,0% previsto). Al contrario, i dati adjusted (EBITDA Margin Adj. 9,4%) e la leva finanziaria (Indebitamento Netto 9,9 milioni di euro vs. 9,5 milioni di euro al 2024) sono stati sostanzialmente in linea con le proiezioni per l’esercizio 2025.Con oltre il 75% del VoP garantito per l’esercizio 2025 (59,4 milioni di euro contabilizzati nel primo semestre del 2025 più 43,8 milioni di euro di portafoglio ordini al 30 giugno), il management ha ribadito il suo obiettivo di fatturato per l’esercizio 2025 (136,4 milioni di euro, secondo ValueTrack raggiungibile solo con ulteriori operazioni di M&A).Una revisione dei restanti indicatori di conto economico e flusso di cassa è prevista entro la fine dell’anno, poiché gli attuali trend non sono più pienamente in linea con il piano di dicembre 2023. Negli ultimi quattro mesi, CDG ha inoltre annunciato: proposta di acquisto condizionale per la business unit eventi di Prodea Group (i termini non sono stati resi noti, ma l’accordo è pienamente coerente con la strategia di M&A di CDG); collocamento privato di due obbligazioni legate alla sostenibilità per un totale di 15 milioni di euro a supporto di M&A, rifinanziamento e capitale circolante; agenZy, una joint venture con eGroup Italia per rafforzare il coinvolgimento della Generazione Z negli eventi rivolti ai giovani.Ipotizzando il perimetro attuale, le nuove previsioni per l’esercizio 2027 indicano: VoP di 136,2 milioni di euro, rivisto del -5% annuo per riflettere il contributo organico inferiore alle attese al fatturato del primo semestre 2025; EBITDA adjusted di 12,2 milioni di euro, rivisto più che proporzionalmente, ma comunque previsto in crescita più rapida del fatturato grazie ai guadagni di efficienza (margine +70 punti base rispetto all’esercizio 2024); indebitamento netto di 3,2 milioni di euro (rispetto a 1,5 milioni di euro in precedenza), dopo dividendi cumulativi di 1,8 milioni di euro tra gli esercizi 2025-2027.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra, Confcommercio: “Urgente la riforma fiscale, puntare a una maggiore crescita”

    (Teleborsa) – “Il quadro di crescita delineato nel Documento programmatico di finanza pubblica resta improntato alla cautela, con un incremento tendenziale del PIL pari allo 0,5% nel 2025 e allo 0,7% nel 2026 e previsioni prudenziali anche per il biennio successivo. Pur in presenza di un’inflazione stabile e di un’occupazione in aumento, la fiducia delle famiglie resta fragile condizionando la dinamica dei consumi”. È quanto afferma Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommerciocon incarico sulle Politiche fiscali e di bilancio, in occasione dell’incontro tra il Governo e le organizzazioni imprenditoriali sulla manovra di bilancio per il 2026. “La manovra – ha sottolineato Prampolini – si intreccia, inevitabilmente, con la Legge Delega al Governo per la riforma fiscale che resta imprescindibile per lo sviluppo e la crescita del Paese. In particolare, è urgente ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%, innalzare il corrispondente scaglione di reddito da 50mila euro a 60mila euro, e valutare interventi di alleggerimento del prelievo fiscale sugli aumenti contrattuali e sulle tredicesime. Confcommercio propone di rendere strutturale l’IRES premiale per le società che investono in innovazione e creano nuova occupazione e di avanzare nel processo di abolizione dell’IRAP a cui sono ancora sottoposte le società di persone e quelle di capitali. In tema di riscossione, servono adeguate soluzioni per smaltire l’ingente magazzino dei carichi fiscali affidati all’agente della riscossione, prevedendo una rateizzazione ampia e generalizzata delle cartelle. Infine, andrebbero introdotte misure fiscali a sostegno della spesa culturale delle famiglie, come strumento per sostenere la domanda di cultura e una visione moderna di welfare”.”Chiediamo di rafforzare – ha proseguito la vicepresidente di Confcommercio – le misure a supporto delle imprese e dei territori, con il completamento del PNRR e la valorizzazione delle infrastrutture strategiche che devono andare di pari passo con il rafforzamento della ZES Unica, dotata di risorse adeguate, coerenti con l’inclusione di Umbria e Marche nel proprio perimetro. Riguardo ai servizi di trasporto, poi, andrebbe ricostituita la piena dotazione del Fondo strutturale per l’autotrasporto e andrebbero introdotte misure per favorire il rinnovo delle flotte dei veicoli e delle navi. Occorrerebbe, inoltre, investire nel turismo. Sul fronte del credito e delle garanzie evidenziamo il drastico calo dei prestiti alle imprese negli ultimi quindici anni e chiediamo interventi strutturali per riavvicinare banche e imprenditori, come la riforma dei confidi, che ne ampli il perimetro d’azione, e la revisione del Fondo di Garanzia per le PMI, per ristabilire un legame diretto tra garanzia pubblica e rischiosità dell’impresa, favorendo l’accesso al credito anche per le aziende meritevoli ma oggi penalizzate”.”Anche sul piano energetico, sebbene l’emergenza si sia attenuata, i prezzi al consumo restano molto più alti di altri Paesi, come Francia e Spagna. Confcommercio sollecita il disaccoppiamento tra prezzo del gas ed elettricità, il rinnovo della sterilizzazione degli oneri di sistema per l’energia elettrica e l’estensionedell’ambito applicativo, utilizzando anche i proventi delle aste CO2. Sul versante del lavoro – ha concluso Prampolini – pur in presenza di una crescita occupazionale, trainata dagli over 50, restano difficoltà per giovani e donne, ci sono troppi inattivi e troppi Neet, il cuneo fiscale sul costo del lavoro è oggi al 47,1% contro il 34,9% della media Ocse e la produttività ristagna. La contrattazione collettiva funziona bene ma quella di qualità è insediata dal dumping contrattuale. Occorre rafforzare l’istruzione professionale e la formazione continua e sostenere la previdenza complementare e i fondi sanitari integrativi, strumenti essenziali per un welfare sostenibile. Sarebbe necessario altresì riformare il meccanismo del FIS che non garantisce ammortizzatori alle numerose PMI del Terziario, ma drena risorse ingenti che potrebbero essere reindirizzate verso politiche attive”. LEGGI TUTTO

  • in

    Asta BOT 12 mesi, tutto esaurito nella riapertura

    (Teleborsa) – Tutto esaurito nei collocamenti supplementari di titoli di Stato, riservati agli operatori specialisti, svolti nella giornata del 13 ottobre 2025.Per quanto riguarda il BOT 12 mesi (vita residua 365 gg), il Tesoro ha assegnato 900 milioni di euro (pari all’importo offerto), a fronte di una richiesta per 3.013 milioni di euro. LEGGI TUTTO