Ottobre 2025

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    WeWork India scivola al debutto in Borsa, timori su valutazione e governance

    (Teleborsa) – Scivolano di oltre il 5% le azioni WeWork India al ??debutto in Borsa, valutando l’operatore che gestisce uffici flessibili in otto delle principali città indiane, a 82,32 miliardi di rupie, poiché gli investitori sono rimasti cauti riguardo alla sua elevata valutazione e ai rischi di governance. Gli addetti ai lavori, infatti, sono dubbiosi circa la capacità della società di sostenere le operazioni e finanziare l’espansione in un contesto di domanda in rallentamento e concorrenza crescente da parte di rivali più redditizi.L’ultimo prezzo di scambi è stato pari 634,4 rupie, al di sotto del prezzo di offerta di 648 rupie.La quotazione arriva in un momento di grande fermento per il mercato primario indiano. Giovedì, LG Electronics India ha ricevuto richieste pari a 54,02 volte l’offerta, diventando la IPO da 1 miliardo di dollari più sottoscritta in quasi due decenni, mentre l’IPO di Tata Capital ha ricevuto offerte per 1,24 miliardi di dollari ed è stata sottoscritta 1,95 volte.La IPO di WeWork India è stata sottoscritta 1,15 volte, raccolto circa 213,7 milioni di dollari ed è stata trainata principalmente dalle offerte istituzionali. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 10 ottobre 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 10/10/202501:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,2%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso 0,5%; preced. 0,9%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso -0,3%; preced. 0,4%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 54,1 punti; preced. 55,1 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione in crescita a settembre

    (Teleborsa) – Crescono i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di settembre. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 2,7% su base annua, come nel mese precedenteSu base mensile, i prezzi all’industria hanno registrato una salita pari a +0,3%, superiore alle aspettative degli analisti (+0,1%) e contro il -0,2% rilevato ad agosto.I prezzi import hanno segnato un incremento dello 0,3% su base mensile ed un calo dello 0,8% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti dello 0,4% su base mensile e del 2,1% su base annuale. LEGGI TUTTO

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    Nexi, CdA coopta Maurizio Dainelli nuovo membro non esecutivo

    (Teleborsa) – Nexi rende noto che in data odierna il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, ha nominato percooptazione Maurizio Dainelli come nuovo membro non esecutivo. Il nuovo amministratore, si legge in una nota, resterà in carica sino alla prossima assemblea dei soci e, alla data del presente comunicato, non possiede azioni della Società. LEGGI TUTTO

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    Germania, rinvio pacchetto riforme e investimenti peserà su crescita di breve periodo

    (Teleborsa) – “Il nuovo pacchetto di riforme del governo tedesco in materia di welfare e infrastrutture dimostra la volontà di affrontare le pressanti sfide sociali ed economiche e di migliorare il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, segnalando la capacità di azione e di dialogo dei partner della coalizione”. E’ quanto afferma Julian Zimmermann, analista di Scope Ratings, facendo cenno ad alcune delle riforme avviate dal governo tedesco.Tuttavia, l’esperto ritiene che il possibile rinvio degli ambiziosi piani di spesa per il 2025-2026, probabilmente peserà sulla crescita a breve termine dell’economia tedesca. Scope Ratings stima che l’impatto positivo sul PIL tedesco derivante dalla spesa pubblica aggiuntiva sarà in media di circa 0,3-0,4 punti percentuali nel periodo 2026-2030, portando la crescita annua del PIL reale a una media dell’1,2%,,se circa la metà della spesa prevista di 59 miliardi di euro potrà essere impiegata nel 2026, aumentando gradualmente fino a circa 40 miliardi di euro (0,92% del PIL) all’anno negli anni successivi. Questa prospettiva, tuttavia, dipende in modo cruciale da un aumento significativo degli investimenti pubblici a partire dal 2026, anche se la spesa effettiva dovesse risultare inferiore agli obiettivi governativi. I rischi per le prospettive sono significativi. Ilpotenziale sottoutilizzo della spesa pubblica, con effetti a catena sugli investimenti del settore privato, potrebbe limitare la crescita. “La Germania ha bisogno di riforme più ambiziose per affrontare le sfide strutturali del Paese, rimuovendo gli ostacoli alla crescita e alleviando la pressione sulle finanze pubbliche derivante dal rapido invecchiamento della popolazione tedesca”, afferma Zimmermann, riconoscendo che si intravedono “alcuni segnali incoraggianti nelle riforme previste, in particolare nella proposta di eliminare le restrizioni all’assunzione di lavoro part-time dopo i 67 anni”.”Per quanto riguarda la prevista introduzione dell’Aktivrente, ovvero l’introduzione di una detrazione fiscale di 2.000 euro al mese per i pensionati, l’impatto sull’occupazione appare incerto, con stime che vanno da appena 15.000 a 300.000 posti di lavoro aggiuntivi nei prossimi anni”.Per l’analista di Scope Ratings, in generale, saranno necessari ulteriori sforzi per mitigare l’impatto dei circa 13,4 milioni di lavoratori che raggiungeranno l’età pensionabile entro il 2039, pari al 31% della popolazione attiva. In secondo luogo, il governo mira ad accelerare gli investimenti pubblici e i processi di pianificazione, in parte attraverso una legge sulle infrastrutture, che dovrebbe essere approvata entro la fine dell’anno. L’utilizzo tempestivo e mirato del fondo speciale di 500 miliardi di euro per le infrastrutture è fondamentale per le prospettive di crescita della Germania. LEGGI TUTTO

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    GPI, TP ICAP consiglia “buy”

    (Teleborsa) – Seduta positiva per GPI che porta a casa un +1,79%.Gli analisti di TP ICAP hanno fissato la raccomandazione a “buy” con prezzo obiettivo a 21,10 euro.La partenza è stata in sintonia con i valori di chiusura precedenti con un successivo ampliamento della performance lungo l’arco della seduta, e conclusione in ascesa attorno al top della seduta di 18,24. LEGGI TUTTO

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    Porsche, consegne in calo del 6% nei primi nove mesi del 2025

    (Teleborsa) – Porsche ha chiuso i primi nove mesi 2025 con consegne in calo del 6% a 212.509 unità. A pesare la flessione in Europa (-4% a 50.286 veicoli), Germania (-16% a 22.492) e Cina (-26% a 32.195). A causare la frenata un mix di fattori dalla mancanza di disponibilità di versioni termiche di 718 e Macan in Europa, alle condizioni di mercato e alla concorrenza in Cina. In crescita gli Usa, il mercato principale, +5% a 61.471 veicoli e i mercati emergenti (+3% a 43.090). La quota di auto elettrificate è aumentata al 35,2% (+12,8%) di cui il 23,1% BEV (100% elettrico) e il 12,1% plug-in. In Europa è al 56%. Fra i modelli, Macan si conferma best seller con 64.783 unità (+18%) di cui il 55% elettriche. Le versioni termiche vendute fuori dall’Europa sono state pari a 28.533 unità. Stabile Panamera a 21.243. In calo l’iconica 911 (-5% a 37.806), la 718 Boxster e Cayman (-15%), che usciranno di produzione a fine anno e Cayenne (-22% a 60.656), con la versione elettrica in arrivo entro fine anno ad ampliare la gamma. Male la BEV Taycan (-10% a 12.641 unità).”Porsche continua a mantenere solidi i numeri delle consegne quest’anno. Il livello è in linea con le nostre aspettative, soprattutto considerando le attuali condizioni geopolitiche ed economiche”, afferma Matthias Becker, membro del Consiglio di Amministrazione per le Vendite e il Marketing di Porsche. “Nei prossimi mesi, i nostri clienti potranno contare su numerose offerte di prodotti eccezionali. Abbiamo recentemente presentato la nuova 911 Turbo S al Salone di Francoforte, la versione top di gamma della nostra iconica auto sportiva. Questo rafforza il nucleo del nostro marchio. La domanda per la nuova ammiraglia è molto forte e l’auto ha ricevuto molti elogi da parte dei media e dei potenziali clienti”. LEGGI TUTTO

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    Kibo Energy acquisisce l’australiana Carbon Resilience per 135 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Kibo Energy, quotata a Londra, ha stipulato un accordo di compravendita condizionale per l’acquisizione di Carbon Resilience Pte Limited, una società privata australiana di energia rinnovabile e decarbonizzazione industriale, per 135 milioni di dollari.L’acquisizione, effettuata di concerto con la divisione di gestione patrimoniale istituzionale del gruppo ARIA, sarà completata attraverso l’emissione di circa 966 milioni di nuove azioni Kibo a un prezzo stimato di 0,104 sterline per azione, a seguito di una proposta di consolidamento con rapporto di 1.600 a 1 azione.L’operazione segna un’importante acquisizione inversa (RTO – reverse takeover) e rappresenta la svolta strategica di Kibo verso una produzione di energia pulita su larga scala e consolidata.Carbon Resilience controlla un portafoglio di otto siti di energia rinnovabile strategicamente posizionati nel Queensland, che offrono una capacità di generazione potenziale superiore a 14 GW.Kibo acquisirà il 100% del capitale azionario emesso di Carbon Resilience e di eventuali prestiti azionari in essere.Si prevede che l’RTO proposto riammetta Kibo alla quotazione sull’AIM dopo l’approvazione degli azionisti e delle autorità di regolamentazione. Una volta completato, il gruppo allargato collaborerà con partner blue chip globali per realizzare una piattaforma di decarbonizzazione che include carburante sostenibile per l’aviazione, acciaio verde e carburanti per la nautica.(Foto: Karsten Wurth on Unsplash) LEGGI TUTTO