Ottobre 2025

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    ING Monthly Investment Outlook Ottobre 2025: “Il taglio dei tassi della Fed dà nuovo slancio alle azioni”

    (Teleborsa) – “Con il tanto atteso taglio dei tassi da parte della Federal Reserve americana, la prospettiva di una fase di interessi più bassi si è trasformata in un potente motore per il rally delle Borse globali. Le preoccupazioni legate ai dazi sulle importazioni negli Stati Uniti sono state rapidamente messe da parte. E anche se il mercato del lavoro mostra segnali di indebolimento e l’inflazione resta elevata, i timori di una recessione restano limitati. Wall Street continua infatti a toccare nuovi massimi storici, spinta da utili solidi e prospettive incoraggianti, soprattutto dal settore tecnologico. È vero: la crescita degli utili e le aspettative su di essa sostengono la corsa, ma al tempo stesso le valutazioni azionarie sono salite sensibilmente. Questo rende il contesto più esigente e lascia poco margine a eventuali delusioni. Per questo la nostra posizione neutrale sull’azionario è stata portata a una leggera sovraesposizione”. È quanto afferma Bob Homan, chief investment officer di ING nel Monthly Investment Outlook di Ottobre 2025.Sentiment ancora equilibrato”Nonostante il rally, il sentiment degli investitori resta moderato. L’indice “Fear & Greed” – rileva Homan – è a 58, poco sopra la neutralità. Non ci sono segnali di euforia, e questo lascia margini a ulteriori rialzi. Una flessione di breve periodo resta possibile – e forse salutare – dato che molti indici sono su livelli già molto alti. Ma la storia dimostra che uscire ai massimi raramente paga: chi avesse venduto al primo record dell’anno avrebbe perso gran parte della ripresa. Restare investiti resta la strategia migliore”.Sovrappeso sull’azionario”Nel complesso, – si legge nell’analisi – in un’asset allocation tattica, consideriamo adeguata una leggera sovraesposizione azionaria. Non vediamo motivi per prendere profitto e tornare a un posizionamento neutrale. All’interno dell’azionario, restiamo orientati verso le società che beneficiano del boom dell’AI e mostrano solidi utili, in particolare nei settori IT, Servizi di Comunicazione e Finanziari, e nei Mercati Emergenti. Restiamo positivi anche sul real estate quotato e sulle small cap, anch’essi sostenuti dai tagli Fed”.Preferenza netta per le obbligazioni societarie”Nell’obbligazionario, restiamo neutrali come peso complessivo, ma – prosegue Homan – continuiamo a privilegiare le corporate bond rispetto ai titoli di Stato. Con flussi di cassa più prevedibili e minore esposizione ai rischi politici, le obbligazioni societarie stanno diventando un rifugio per gli investitori, come dimostrano i forti afflussi sul segmento investment grade. La qualità del credito è migliorata, sostenuta da utili solidi, e gli spread restano ancora interessanti”.Curve dei rendimenti più inclinate “Nei titoli governativi, le scadenze molto lunghe restano sotto pressione per i timori sulla sostenibilità dei conti pubblici. I rendimenti decennali – evidenzia il rapporto – sono calati leggermente, trainati dalle attese di rallentamento economico, mentre quelli a due anni beneficiano dei tagli (effettivi e attesi) delle banche centrali. Questo irripidimento della curva dei rendimenti favorisce i margini d’interesse delle banche e la loro redditività”.Sintesi del posizionamento obbligazionarioSovrappeso su corporate bond investment grade; sottopeso sui titoli di Stato; posizione neutrale su high yield e debito emergente.L’AI traina i mercati, Cina in ascesa, Europa in ritardo”Uno dei fattori chiave del rally azionario è la crescita esplosiva dell’intelligenza artificiale (AI). Le ultime notizie confermano che non si tratta di una moda passeggera. Oracle, ad esempio, – rileva Homan – ha registrato un aumento straordinario del portafoglio ordini e prevede che i ricavi legati all’infrastruttura AI cresceranno di 14 volte entro il 2030. La notizia ha spinto il titolo del 36%. Anche Nvidia ha annunciato un piano di investimento da 100 miliardi di dollari in OpenAI, sviluppatore di ChatGPT, che utilizzerà i chip AI di Nvidia per alimentare almeno dieci nuovi data center”.”Gli investimenti miliardari nell’infrastruttura AI non accennano a fermarsi. Che possano o meno essere recuperati in futuro è incerto, ma per le big tech – prosegue l’analista – il rischio di restare indietro è troppo alto. I titoli legati all’AI, in particolare i produttori di chip, continuano a correre. Nvidia ha raggiunto questa settimana una capitalizzazione di mercato di 4.380 miliardi di dollari – quasi quanto il PIL della Germania. I rialzi tecnologici hanno spinto gli indici azionari statunitensi a nuovi massimi storici. Dall’altra parte del mondo, nonostante le restrizioni alle esportazioni imposte dagli USA, i giganti tecnologici cinesi come Alibaba e Baidu stanno investendo pesantemente in AI e sviluppando chip proprietari. Gli investitori – conclude lo studio – premiano queste mosse: il titolo Alibaba è salito di oltre il 110% da inizio anno. A beneficiarne è anche il mercato cinese: l’indice MSCI China è cresciuto del 33% in yuan e del 19% in euro nel 2025. L’Europa, invece, paga la mancanza di grandi player tecnologici quotati e resta indietro rispetto al trend”. LEGGI TUTTO

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    Brunello Cucinelli, Pertento Partners riduce leggermente lo short

    (Teleborsa) – Nuovi movimenti nelle posizioni nette corte (PNC) rilevanti su Brunello Cucinelli, casa di moda quotata su Euronext Milan.Secondo l’aggiornamento CONSOB, risultano sopra la soglia dello 0,5% del capitale JP Morgan Asset Management UK Limited (con lo 0,78%), AQR Capital Management (0,81%), Kintbury Capital (0,71%), Pertento Partners (0,67%) e Helikon Long Short Equity Fund Master ICAV (0,61%).Per Pertento Partners si tratta di un leggero decremento dall’ultimo aggiornamento (0,67% da 0,72%). L’operazione è datata 29 settembre.La percentuale fornita dalla CONSOB è il rapporto percentuale fra il numero di azioni che compongono la PNC e il capitale sociale dell’emittente. Bisogna ricordare che sono oggetto di pubblicazione da parte di CONSOB le posizioni nette corte che: sono di entità pari o superiore allo 0,5% del capitale sociale della società quotata considerata; oppure hanno raggiunto la soglia dello 0,5% e sono state quindi pubblicate, ma successivamente sono diminuite al di sotto della soglia dello 0,5% (queste PNC sono pubblicate un’ultima volta con l’indicazione dell’ultimo valore disponibile sotto lo 0,5%).(Foto: © TEA / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, JPMorgan riduce partecipazione al 2,87%

    (Teleborsa) – JP Morgan Chase & Co ha una partecipazione pari al 2,866% in Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 25 settembre 2025. In precedenza, al 23 settembre 2025, la quota era del 3,231%. LEGGI TUTTO

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    Var Energi acquista la quota di TotalEnergies nel giacimento norvegese Ekofisk PPF

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha acquisito la quota di partecipazione di TotalEnergies nel giacimento petrolifero norvegese Ekofisk PPF nella licenza PL018F. Il progetto Ekofisk PPF si trova nella Greater Ekofisk Area della Norwegian Continental Shelf (NCS). Il progetto estenderà la vita produttiva dell’area di Ekofisk. La riqualificazione consentirà una migliore esposizione del giacimento e tassi di produzione, con conseguente aumento significativo delle risorse recuperabili, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie di completamento e di pozzi orizzontali.L’operazione aumenterà la quota di partecipazione di Var Energi nel progetto PPF nella licenza PL018F dal 12,388% al 52,284%, rafforzando la sua posizione nella Greater Ekofisk Area. L’operazione aggiungerà riserve nette certe e probabili stimate di 38 milioni di barili di petrolio equivalente (mmboe), con bassi costi operativi per barile e potenziale di ulteriore crescita. La decisione finale di investimento dovrebbe essere presa nel quarto trimestre di quest’anno, con l’avvio della produzione del progetto previsto per la fine del 2028.”Il progetto Ekofisk PPF è uno sviluppo strategico che supporta le nostre ambizioni di mantenere un livello di produzione compreso tra 350 e 400.000 barili di petrolio equivalente (kboepd) entro il 2030 e oltre – ha detto il CEO Nick Walker – L’operazione supporta anche la nostra strategia di hub, aumentando la nostra presenza in un’area in cui siamo già presenti e aggiungendo riserve a basso costo con un significativo potenziale di crescita”.A seguito dell’operazione, i titolari della licenza PL018F sono ConocoPhillips (35,112%, operatore), con Var Energi ASA (52,284%), DNO (7,604%) e Petoro (5%) come partner. LEGGI TUTTO

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    Moncler, Capital Group ha una partecipazione del 5,208%

    (Teleborsa) – Capital Research and Management Company ha una partecipazione pari al 5,208% in Moncler, gruppo del lusso italiano quotato su Euronext Milan. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 24 settembre 2025. La quota è classificata come “gestione discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    Negli Stati Uniti scatta lo shutdown: 800 mila in congedo e miliardi di dollari bruciati

    (Teleborsa) – Dalla mezzanotte è formalmente scattato lo shutdown (serrata) negli Stati Uniti. Il precedente risale al 2019, durante la precedente presidenza Trump. Dal 1° ottobre, gli uffici federali chiuderanno, mandando a casa in congedo non retribuito circa 800mila lavoratori federali e chiudendo tutti i servizi non essenziali: dalla sanità, alla sicurezza e perfino i trasporti, incluso il trasporto aereo. Sarà il caos. E la chiusura degli uffici federali avrà un costo stimato fra 10 e 20 miliardi di dollari in termini di PIL. La mancata approvazione del Bilancio Lo shutdown, provocato dalla mancata approvazione della legge di bilancio, è scattato a seguito del fallimento delle trattative in extremis del Presidente Trump e dei leader dei due schieramenti, Democratici e Repubblicani. La riunione tenutasi alla Casa Bianca lunedì è stata un fallimento ed il leader statunitense ha addirittura deriso i leader Democratici – il Senatore Chuck Schumer e lo speaker della camera Hakeem Jeffries – intervenuti assieme ai portavoce Repubblicani ad una riunione che non ha portato a risultati concreti. Il Senato USA ha dunque bocciato con 55 voti a favore e 45 contrari la proposta dei Repubblicani, che puntava su un finanziamento a breve termine per spostare avanti la scadenza al 21 novembre- La propsta infatti non ha raggiunto la soglia dei 60 voti sufficiente all’approvazione (il piano era stato già bocciato alla Camera a maggioranza democratica), mentre il piano dei Democratici chiedeva innanzitutto il rifinanziamento per 1.000 miliardi dell’Obamacare, la sanità pubblica per le famiglie a basso reddito istituita dal Presidente Obama. Le accuse reciprocheAllo scattare della mezzanotte, sono state lanciate accuse reciproche fra i due schieramenti. “I Democratici hanno bloccato il governo”, informa una nota sul sito della Casa Bianca, mostrando un orologio che conta il tempo trascorso dall’inizio dello shutdown. “Donald Trump ha appena bloccato il governo”, replica su X il governatore della California, il democratico Gavin Newsom, cui fa eco l’ex vice Presidente Kamala Harris, affermando che Trump ed i Repubblicani “si sono rifiutati di bloccare l’aumento dei costi sanitari”.Gli effetti dello shutdown Secondo le stime del Congressional Budget Office, lo shutdown metterà in congedo non retribuito circa 750mila impiegati federali (il precedente shutdown totale del 2013 mise a casa 850 mila persone), per un costo stimato di circa 400 milioni al giorno, che potrebbe variare di giorno in giorno a seconda dei servizi che vengono chiusi e/o riaperti. I dipendenti in congedo riceveranno gli arretrati solo al loro rientro, ma il Presidente Trump ha minacciato licenziamenti di massa dei dipendenti federali che operano nell’ambito di programmi non più autorizzati a proseguire. Da gennaio si sono già registrati 100mila esodi incentivati. Gli Stati Uniti ora rischiano di entrare in una delle fasi più critiche della storia recente, poiché sono a rischio di stop o rallentamento servizi essenziali: istituzioni sanitarie, servizi di sicurezza ed addirittura i trasporti. Persino i mille generali dell’esercito convocati dal capo del Pentagono Pete Hegseth per fare il punto sulla strategia militare potrebbero avere problemi a tornare alle loro basi all’estero. Questo blocco costerà parecchi miliardi di dollari agli Stati Uniti (si stima un costo fra 10 e 20 miliardi di dollari in termini di PIL) in un momento cruciale in cui arrivano segnali di rallentamento del mercato del lavoro, che lo scorso mese hanno addirittura rimosso le resistenze del Presidente della Fed Jerome Powell, costringendolo ad un taglio dei tassi di 25 punti base. Poi, il dato del PIL migliore delle attese (+3,8%), uscito la scorsa settimana, ha attenuato l’allarmismo, ma si attendono dati freschi sul mercato del lavoro questa settimana. Dati che andranno letti in prospettiva, non ignorando quel che sta accadendo ora con lo shutdown.Wall Street sta da giorni scontando il rischio shutdown ed anche ieri è apparsa incerta, guardando con preoccupazione ai dati in arrivo questa settimana. LEGGI TUTTO

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    First Capital, utile semestrale di 7,25 milioni di euro. Verso rimborso POC e dividendo

    (Teleborsa) – First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2025 con un utile netto consolidato di 7,25 milioni di euro (perdita netta di -5,55 milioni nel primo semestre 2024). Si registrano Commissioni Nette di 0,85 milioni di euro (0,06 milioni nel primo semestre 2024), riferibili all’attività della controllata Value Track SIM.Il Risultato Netto della Gestione Finanziaria raggiunge 9,07 milioni di euro, a fronte di un dato negativo di 3,84 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è riconducibile soprattutto al miglioramento del fair value dei titoli in portafoglio, che contribuiscono per 6,79 milioni di euro (-5,35 milioni nel primo semestre 2024). L’incremento di valore è trainato in particolare dall’apprezzamento in Borsa delle partecipazioni in Generalfinance, ALA ed Orsero. Concorrono alla formazione del Risultato Netto della Gestione Finanziaria anche dividendi da partecipate per 1,98 milioni di euro (1,82 milioni nel primo semestre 2024) e altre voci minori.Le principali operazioni che hanno contribuito a ridefinire la composizione del portafoglio nel semestre sono state: i) la riduzione dell’investimento in Industrie Chimiche Forestali, effettuata mediante adesione pro-quota all’offerta di acquisto di azioni proprie promossa dalla società nel mese di gennaio 2025, con un incasso di euro 1,3 milioni; ii) la riduzione della partecipazione in Orsero, cogliendo opportunità di valorizzazione sul mercato che ha generato un incasso di complessivi euro 1,7 milioni e, successivamente alla chiusura del semestre, mediante un accelerated bookbuilding, con un ulteriore incasso di euro 6,1 milioni; e iii) l’ingresso in Magis, società attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di nastri adesivi e sistemi di chiusura per pannolini e assorbenti per incontinenza, quotata su Euronext Growth Milan. L’operazione, realizzata tramite acquisti ai blocchi, ha portato, al 30 giugno 2025, a detenere una partecipazione con un valore di mercato di circa 3 milioni di euro.”Nel primo semestre 2025, il gruppo First Capital ha confermato la sua capacità di generare valore, beneficiando della ripresa dei mercati italiani dedicati alle small cap – ha detto Stefano Di Meo, Direttore Generale di First Capital – Il periodo si è chiuso con un utile netto consolidato di oltre 7 milioni di euro e una performance del portafoglio a doppia cifra da inizio anno, a conferma della solidità della nostra strategia di investimento di lungo periodo. Abbiamo dimostrato di essere in grado di mantenere un approccio paziente e disciplinato, anche nei contesti più complessi, e di cogliere le opportunità di valorizzazione quando il mercato riconosce finalmente il potenziale delle nostre società partecipate. Tra le principali operazioni concluse nel corso del 2025 si evidenziano la sottoscrizione dell’accordo per la cessione della partecipazione in ALA e la valorizzazione della partecipazione in Orsero. Entrambe le operazioni confermano l’efficacia e la qualità del nostro approccio agli investimenti”.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere al rimborso anticipato del prestito obbligazionario convertibile “First Capital cv 2019-2026 3,75%” e ha proposto la successiva eventuale distribuzione di un dividendo straordinario di 1,75 euro per azione, condizionata alla conversione di tante obbligazioni che rappresentino un valore nominale complessivo pari ad almeno 5 milioni.”Il successo dell’emissione del nuovo prestito obbligazionario, unitamente al rimborso anticipato del POC 2019-2026 (con opportunità di conversione) e alla proposta di distribuzione di un dividendo straordinario, riflettono la robustezza della nostra struttura patrimoniale e la volontà di remunerare i nostri investitori ricompensandoli per la loro fiducia ogniqualvolta gli eventi di liquidità lo consentano – ha aggiunto il DG – Proseguiamo con determinazione nel nostro impegno a favore delle piccole e medie imprese italiane virtuose, cercando di contribuire ad un loro sviluppo di valore industriale duraturo. Guardiamo al futuro con fiducia, con l’obiettivo di continuare a generare risultati solidi e sostenibili per i nostri azionisti”.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Goldman Sachs ha una partecipazione potenziale del 5,01%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha una partecipazione potenziale del 5,01% in Banco BPM . È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 24 settembre 2025. La partecipazione è detenuta tramite Goldman Sachs International e altre tre società controllate.In particolare, lo 0,08% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,05% sono contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione in qualsiasi momento senza scadenza, il 4,46% sono Call options con scadenza compresa tra il 17/10/2025 ed il 18/12/2026; put options con data di scadenza compresa tra il 20/11/2025 ed il 17/12/2027; lo 0,42% sono altre posizioni lunghe con regolamento in contanti. LEGGI TUTTO