13 Novembre 2025

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    Brioschi, risultato netto passa in positivo per 1,5 milioni di euro nei 9 mesi

    (Teleborsa) – Brioschi Sviluppo Immobiliare, operatore immobiliare quotato su Euronext Milan, ha comunicato che il margine operativo lordo consolidato al 30 settembre 2025 è positivo di 3,6 milioni di euro, rispetto a 2,3 milioni di euro al 30 settembre 2024. Il costo per ammortamenti e svalutazioni si riduce di 0,8 milioni di euro, passando da 3,1 milioni al 30 settembre 2024 a 2,3 milioni di euro al 30 settembre 2025, principalmente per effetto del completamento del processo di ammortamento di alcuni impianti. La gestione finanziaria registra un risultato negativo di 3,4 milioni di euro rispetto a un risultato negativo di 4 milioni di euro al 30 settembre 2024.I proventi non ricorrenti, pari a 3,2 milioni di euro, sono relativi all’importo riconosciuto alla controllata L’Orologio a titolo di risarcimento del danno per il mancato sgombero dell’immobile di via Watteau a Milano.Il risultato complessivo di periodo di pertinenza del Gruppo, al netto di imposte di competenza del periodo per 0,4 milioni di euro, è dunque positivo di 1,5 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 3,9 milioni di euro al 30 settembre 2024.La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2025 è pari a 70,8 milioni di euro rispetto a 73,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Il miglioramento è principalmente attribuibile ai flussi di cassa dell’attività operativa e di finanziamento. LEGGI TUTTO

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    Disoccupazione giovanile al 19,2% e 1,4 mln di NEET: il problema irrisolto della transizione scuola-lavoro

    (Teleborsa) – Per molti giovani italiani la ricerca di un’occupazione somiglia sempre più a una professione: inviare candidature, partecipare a colloqui, stage, incassare i “no” e ricominciare. I numeri fotografano una situazione complessa. Il tasso di disoccupazione giovanile (15–24 anni) in Italia ad aprile 2025 è risultato pari al 19,2% (ISTAT). Anche la quota di NEET (giovani 15–29 anni né impiegati né inseriti in percorsi di istruzione o formazione) resta elevata: l’Italia è tra i Paesi con i livelli più alti di NEET in Europa e con una percentuale superiore alla media UE nel 2024 (Eurostat — Statistics on young people neither in employment nor in education or training). Un’esclusione che nel nostro Paese riguarda 1,4 milioni under 30 anni, e che pesa sulle casse dello Stato 15,7 miliardi di euro (Censis, 58esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese – 2024).Dunque come preparare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro? “Premessa dolorosa: smettiamo di illuderci che bastino un profilo perfetto sui portali di ricerca di lavoro, una bella foto e un CV curato – spiega Marco D’Oria, direttore della Business School Digital Campus e dottorando in Neuroscienze comportamentali presso l’Università IULM di Milano –. Quelle non sono armi, sono prerequisiti. È necessario approcciare in modo strategico, puntando su creatività, relazioni e impegno pratico. A un colloquio presentarsi con idee concrete, mostrando cosa si potrebbe migliorare e come contribuire all’azienda. Allo stesso tempo, costruire relazioni genuine, non solo candidature: molte opportunità passano attraverso il network e le connessioni dirette. Valutare, inoltre, la possibilità di lavorare gratis per un periodo. Mi rendo conto quanto risulti impopolare ma, nelle negoziazioni, chi ha un minor bagaglio professionale deve ‘overdeliverare’. Questo consente di accrescere la propria preparazione, aumentare il proprio valore sul mercato e acquisire maggiori competenze”. Proprio le soft skill rappresentano un elemento centrale: resilienza, capacità di adattamento e apprendimento continuo sono imprescindibili. Il passaggio dall’istruzione al lavoro richiede infatti competenze trasversali fondamentali per una transizione efficace (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – OECD, 2017), Comunicazione, capacità di prendere decisioni e collaborazione sono considerate “key soft skills” per orientarsi professionalmente e migliorare l’occupabilità dei giovani (Sustainability, rivista accademica), risultando determinanti per il successo nella carriera (RPD Unibo, 2018).”La transizione scuola-lavoro non può basarsi solo su programmi teorici: servono esperienza pratica, mentoring, stage professionalizzanti e un continuo aggiornamento. I giovani che sanno imparare dai fallimenti e adattarsi rapidamente hanno un vantaggio competitivo reale”, sottolinea D’Oria.Il tema non riguarda solo il singolo. Le imprese stanno cambiando le richieste: profili flessibili, abili nel lavoro di squadra e capaci di aggiornarsi continuamente sono sempre più ricercati, soprattutto in settori soggetti a veloce innovazione tecnologica (dall’AI al digital marketing). Al contempo, il mercato del lavoro italiano continua a mostrare fragilità strutturali: non basta creare posti di lavoro, occorre che i percorsi formativi producano occupabilità reale e sostenibile nel tempo. (Reuters, report su dati ISTAT e dinamiche occupazionali 2025).”Il lavoro non è più lineare – continua D’Oria – se da un lato migliaia di occupazioni sono a rischio per l’avvento dell’AI dall’altro molte posizioni specializzate rimangono vuote per mancanza di risorse. Occorre lavorare per colmare il GAP”.Come affrontare dunque il divario tra formazione e lavoro? Percorsi di alternanza scuola-lavoro (work-based learning) favoriscano lo sviluppo di competenze applicative e connesse al mondo del lavoro. Allo stesso tempo, la formazione digitale è strategica: l’Italia, con una copertura di competenze digitali di base al 45,8% rispetto alla media UE del 55,6%, deve rafforzare le azioni di sviluppo delle competenze e definire indicatori misurabili (Digital Skills Jobs Platform Europa). “In questo orizzonte, la conoscenza dei meccanismi comportamentali – attenzione, motivazione, bias cognitivi, mantenere un continuo dialogo con le aziende, – può aiutare a progettare percorsi formativi più efficaci e aderenti alla realtà del lavoro”, conclude D’Oria. LEGGI TUTTO

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    Italian Exhibition Group, il calendario finanziario del 2026

    (Teleborsa) – La Società specializzata nell’organizzazione di fiere ha comunicato le date delle riunioni dell’Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione previste nel corso del 2026 per l’esame e l’approvazione dei risultati economico-finanziari.Giovedì 19/03/2026CDA: Approvazione Progetto di Bilancio di esercizio e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2025Mercoledì 29/04/2026Assemblea: Approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025 e presentazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2025, in unica convocazioneGiovedì 14/05/2026CDA: Approvazione del resoconto intermedio consolidato di gestione relativo al 31 marzo 2026Giovedì 06/08/2026CDA: Approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2026Giovedì 12/11/2026CDA: Approvazione del resoconto intermedio consolidato di gestione relativo al trimestre in chiusura al 30 settembre 2026 LEGGI TUTTO

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    Google, UE apre indagine su retrocessione contenuti media su motore di ricerca

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha formalmente avviato un procedimentocontro Google per violazione della legge europea sui mercati digitali (Dma). L’indagine mira ad accertare se vengano applicate condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie di accesso ai siti web degli editori su Google Search.L’attività di monitoraggio della Commissione, infatti, ha dimostrato che Google, sulla base della sua “politica di abuso della reputazione del sito”, sta degradando i media di notizie e i siti web e i contenuti di altri editori nei risultati di ricerca di Google quando tali siti web includono contenuti di partner commerciali. Secondo Google, questa politica mira ad affrontare le pratiche che presumibilmente hanno lo scopo di manipolare il posizionamento nei risultati di ricerca.L’indagine della Commissione si concentra specificamente sulla “politica di abuso della reputazione del sito” di Google e sul modo in cui tale politica si applica agli editori. Questa politica sembra avere un impatto diretto sulle pratiche “comuni e legittime” degli editori di monetizzare i loro siti web e contenuti.La Commissione sta pertanto esaminando se le retrocessioni da parte di Alphabet dei siti web e dei contenuti degli editori nella Ricerca Google possano incidere sulla libertà degli editori di condurre affari legittimi, innovare e cooperare con fornitori di contenuti di terze parti.La Commissione conta di concludere l’indagine entro 12 mesi dall’apertura del procedimento. In caso di infrazione, la Commissione può infliggere ammende fino al 10% del fatturato mondiale totale dell’impresa. Tali ammende possono arrivare fino al 20% in caso di recidiva. Inoltre, in caso di violazioni sistematiche, la Commissione può anche adottare misure correttive supplementari quali l’obbligo per un gatekeeper di vendere un’attività o parti di essa o il divieto per il gatekeeper di acquisire servizi aggiuntivi connessi alla non conformità sistemica. LEGGI TUTTO

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    LU-VE, margine EBITDA del terzo trimestre ai massimi storici al 15,5%

    (Teleborsa) – LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, ha comunicato che al 30 settembre 2025 le vendite di prodotti sono state 435,3 milioni di euro, tornando a segnare un valore leggermente positivo (+0,6%) rispetto al 2024, in virtù di un terzo trimestre in crescita del 3,4%, che ha confermato la ripresa prevista per entrambe le Business Units. Alla stessa data, il portafoglio ordini ha segnato un nuovo record nella storia del Gruppo raggiungendo un valore 238,6 milioni di euro, con un incremento del 38,7% rispetto al dato di fine settembre 2024.L’EBITDA è stato di 64,4 milioni di euro (14,6% dei ricavi) rispetto a 64,1 milioni (14,6%) dei primi 9 mesi del 2024. Nel conto economico dei primi nove del 2025 sono stati registrati 1,2 milioni non rientranti nella gestione ordinaria, per attività legate all’ampliamento dello stabilimento produttivo di LU-VE US Inc. in Texas (nessun impatto di costi non rientranti nella gestione ordinaria nei primi nove mesi del 2024). La variazione dell’EBITDA adjusted (65,6 milioni) rispetto all’EBITDA dei primi 9 mesi del 2024 (+1,5 milioni) è generata per 2,3 milioni dall’aumento dei prezzi di vendita al netto di 0,8 milioni di aumento nei costi delle principali materie prime e degli altri costi di produzione. La società segnala un margine EBITDA del terzo trimestre ai massimi storici al 15,5%.Il risultato netto è stato di 28,3 milioni di euro (6,4% dei ricavi), rispetto a 26,8 milioni dei primi 9 mesi del 2024 (6,1% dei ricavi). Applicando l’effetto fiscale a costi e ricavi non rientranti nella gestione ordinaria, il risultato netto adjusted sarebbe stato di 30,5 milioni di euro (6,9% dei ricavi), rispetto a € 28,2 milioni (6,4% dei ricavi) al 30 settembre 2024.La posizione finanziaria netta è negativa per 103,7 milioni di euro (97,5 milioni al 31 dicembre 2024).”Nonostante un contesto sfidante siamo tornati a crescere – ha dichiarato l’AD Matteo Liberali – chiudendo i primi nove mesi con un nuovo record di EBITDA e del valore del portafoglio ordini che ci offre una buona visibilità e ci permette di guardare ai prossimi mesi con ottimismo. Ci attendiamo un ulteriore aumento dei volumi, anche grazie agli investimenti strategici fatti in USA e Cina, facendo affidamento sulla passione e la professionalità delle nostre persone”. LEGGI TUTTO

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    FMC raccoglie 100 milioni per stabilire nuovi standard per i chip di memoria

    (Teleborsa) – FMC, azienda pioniera dei semiconduttori con sede a Dresda, ha raccolto 100 milioni di euro per stabilire nuovi standard nei chip di memoria con la sua tecnologia altamente innovativa. Dai complessivi 100 milioni, 77 milioni provengono dal round di finanziamento di Serie C di FMC, che ha registrato un’offerta superiore alle richieste, supportato da importanti investitori esistenti e nuovi. Ulteriori 23 milioni sono stati reperiti tramite fondi pubblici, inclusi i contributi del programma IPCEI ME/CT e del Consiglio Europeo per l’Innovazione (EIC).Il nuovo finanziamento accelererà la commercializzazione dei chip di memoria DRAM+ e 3D CHACHE+ e delle soluzioni di sistema dell’azienda, espandendone la presenza globale. La tecnologia di FMC – si legge in una nota della società – si basa sulla sua superiore efficienza energetica e faciliterà l’espansione globale dei data center di intelligenza artificiale e delle applicazioni edge di intelligenza artificiale, stabilendo un nuovo standard di settore nel mercato dei chip di memoria da oltre 100 miliardi di euro.(Foto: Magnus Engø su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Plures (ex Alia), Fitch assegna rating “BBB-” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch ha assegnato all’utility italiana Alia Servizi Ambientali (il cui nome diventerà Plures a gennaio 2026) un rating “BBB-” con outlook “Stabile”.Il rating riflette il profilo aziendale di Plures come multiutility diversificata con una solida posizione di mercato regionale e un’elevata quota di flussi di cassa regolamentati, che supportano la visibilità dei ricavi grazie alla stabilità del quadro normativo italiano. Questo è bilanciato da una crescente leva finanziaria dovuta a un ambizioso piano di investimenti e a un certo rischio commerciale nell’approvvigionamento energetico e nel settore dei rifiuti non regolamentati. L’outlook Stabile riflette la previsione che il management aderirà a una politica finanziaria conservativa, in linea con le sensibilità del rating.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Rai Way conferma guidance dopo utile 9 mesi poco mosso a 70,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Rai Way, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai e altri broadcast, ha registrato ricavi in crescita del 2,3% a 211,2 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2025, con il terzo trimestre (+2,9%) in accelerazione rispetto al +2,0% del primo semestre anche grazie alle crescenti attività collegate all’estensione delle reti radiofoniche DAB di RAI e degli operatori privati, nonché all’iniziale contributo delle iniziative di diversificazione. Per effetto della crescita del business tradizionale, ulteriormente supportata da un controllo dei costi, e di benefici non-core di ammontare superiore al corrispondente periodo del 2024, l’Adjusted EBITDA è progredito a sua volta del 2,8%, toccando quota 146,1 milioni di euro, più che compensando il previsto maggiore assorbimento derivante dalla fase di start-up delle nuove iniziative. L’utile netto ha registrato un leggero incremento a 70,6 milioni di euro, risentendo dei crescenti ammortamenti legati agli investimenti e degli oneri non ricorrenti. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 164,4 milioni di euro, inferiore sia ai 177,8 milioni registrati al 30 giugno 2025 sia al livello dell’Adjusted EBITDA degli ultimi 12 mesi. Gli investimenti sono stati pari a 25,4 milioni di euro (25 milioni nei primi nove mesi 2024)”I risultati fin qui ottenuti ci permettono di guardare con fiducia all’ultima parte del 2025 e di concentrarci sui progetti di sviluppo – ha detto l’AD Roberto Cecatto – Tra questi, il più significativo – quello che porterebbe al consolidamento del mercato italiano delle torri broadcasting – ha richiesto una proroga di sei mesi dei termini inizialmente previsti dal Memorandum of Understanding sottoscritto dagli Azionisti di riferimento. Riteniamo inoltre ragionevole prevedere una conclusione dell’iter autorizzativo del data center hyperscale”.Alla luce dei risultati consuntivati, il management ha confermato le guidance relative all’esercizio in corso, così come da ultimo aggiornate lo scorso 31 luglio. LEGGI TUTTO