14 Novembre 2025

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    EnVent rafforza l’area mercati e advisory con Antonio Guglielmi, Andrea Cavalleri e Fabio Pizzoccheri

    (Teleborsa) – A ventidue anni dalla sua fondazione, EnVent prosegue lo sviluppo societario con la nomina di tre professionisti di rilievo del mondo economico-finanziario internazionale. Antonio Gugliemi, già consigliere di amministrazione di EnVent Italia Sim, con incarico speciale per il coordinamento strategico delle attività nel mercato dei capitali, specificamente nell’equity&debt capital market; Andrea Cavalleri nominato Director nel board di EnVent Capital Markets LTD (FCA regulated) a Londra per lo sviluppo delle attività di advisory; Fabio Pizzoccheri già nominato nei mesi scorsi Director nel board di EnVent Capital Markets LTD (FCA regulated) a Londra. Scendendo nei dettagli, Antonio Guglielmi, banchiere di lungo corso nell’investment banking internazionale a Londra, Milano e Roma (a lungo in Mediobanca), già nel consiglio di EnVent Italia SIM con Francesco Roncaglio Presidente, Andrea Battista Consigliere e Franco Gaudenti AD, coordinerà le strategie di accesso ai mercati finanziari e la supervisione delle operazioni di quotazione e collocamento azionario a stretto contatto con tutti i membri dei team e delle altre funzioni aziendali, con l’obiettivo di un efficace coordinamento e gestione delle attività di mercato e delle operazioni di equity&debt capital markets dei clienti corporate, nonché l’introduzione di iniziative di mercato e nuovi strumenti finanziari. Questa iniziativa “risponde all’obiettivo di allargare il presidio sull’Area Mercati e Capital Market, favorendo un’interazione efficace e costante con i clienti, gli investitori, gli operatori di mercato e tutti gli stakeholders”, si legge in una nota.Andrea Cavalleri, con una trentennale esperienza nel capital markets, nell’asset management e nell’insurance in banche d’affari e primarie società di asset management internazionali, si dedicherà nella base di Londra allo sviluppo di attività innovative e nuovi progetti contribuendo all’ampliamento del business model con lo scopo di accrescere le relazioni di business e l’operatività con la comunità finanziaria di fondi d’investimento, asset manager e family office presenti nella City e attivi verso i Paesi europei e l’Italia.Fabio Pizzoccheri, partner di ADVANT Nctm a Londra con una consolidata esperienza legale e specializzazione in M&A, Corporate Finance a Capital Market, ha fatto il suo ingresso nel board di EnVent Capital Markets Ltd già nei mesi scorsi con l’obiettivo di supportare e contribuire significativamente allo sviluppo del business model della Società nelle diverse linee di business di specializzazione ed in particolare nelle relazioni con i financial sponsor.”Sono particolarmente lieto per l’ingresso e l’affiancamento di tre professionisti di lungo corso e profonda expertise nei mercati dei capitali public&private come Antonio, Andrea e Fabio con i quali abbiamo già iniziato a lavorare per affiancare e consigliare i clienti con servizi, attività e prodotti per ogni esigenza legata alla specificità del ciclo d’impresa – ha detto Franco Gaudenti, founder e CEO di EnVent Group – In un ciclo di profondo cambiamento dell’industria finanziaria come quello attuale, in special modo in Italia, EnVent con ancora maggiore determinazione e incisività si focalizza sulle aziende del mid-market che costituiscono la spina dorsale del sistema industriale del Paese e per le quali occorrono soluzioni ad hoc di capitale paziente per la crescita”.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    CAREL Industries, Mediobanca alza target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha aumentato a 25,0 euro (dai precedenti 24,4 euro) il target price su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, confermando la raccomandazione “Neutral”.Gli analisti scrivono che il messaggio principale della conference call è che i principali settori verticali del gruppo stanno tutti contribuendo alla crescita, con il Nord America e i data center come due motori principali. La crescita organica delle vendite della refrigerazione commerciale sta finalmente recuperando terreno rispetto all’HVAC, trainata dalla ripresa in Europa, mentre l’HVAC industriale rimane più sensibile all’attuale contesto macroeconomico volatile.Le stime di Mediobanca per l’anno in corso sono complessivamente invariate e il proseguimento degli attuali trend di mercato dovrebbe supportare l’opinione della banca d’affari che il 2026-27 sarà un anno di crescita organica equilibrata delle vendite (superiore al 10%) con una costante progressione del margine EBITDA. Ha complessivamente confermato le stime di utile per azione (EPS) per il 2025-27 (in aumento dell’1% in media), migliorando leggermente le ipotesi di flusso di cassa.”Per vedere un re-rating rispetto ai livelli attuali, e quindi essere più costruttivi, dobbiamo osservare una crescita strutturale incrementale nei prossimi trimestri e un’allocazione del capitale più proattiva, che rimane un’area inesplorata di possibile creazione di valore/potenziale di crescita”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Interpump conferma aspettative di fatturato ed EBITDA margin nella parte alta della guidance

    (Teleborsa) – Interpump, gruppo che fa parte del FTSE MIB ed è attivo nella produzione di pompe ad acqua e nel settore oleodinamico, ha comunicato che le vendite nette dei primi nove mesi del 2025 sono state pari a 1.576,1 milioni di euro, in leggera flessione (-0.8%) rispetto ai 1.588,5 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio (3,3% e 1,7% i cali rispettivamente a parità di perimetro e su base organica). Osservando il periodo nel suo complesso, si nota una evoluzione coerente con gli esercizi immediatamente precedenti, con una flessione della divisione Olio (-6,0% sul totale e -6,7% su base organica) e una crescita della divisione Acqua (+10,7% sul totale e +9,1% su base organica).L’EBITDA è stato pari a 364,3 milioni di euro, in linea con i 363,5 milioni del corrispondente periodo del 2024 e con un’incidenza sulle vendite in miglioramento dal 22,9% al 23,1%. Questo risultato beneficia delle misure adottate dal Gruppo, in relazione alla divisione Olio, per limitare l’impatto del calo di fatturato sulla profittabilità e in relazione alla divisione Acqua per migliorare l’efficienza del processo produttivo. L’utile netto consolidato di periodo è stato pari a 172,3 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 180,4 milioni dei primi nove mesi del 2024: l’utile per azione base è conseguentemente passato da 1,676 a 1,609 euro.”La diversificazione delle attività e la flessibilità operativa si confermano come i punti di forza di Interpump che nel terzo trimestre dell’esercizio ha nuovamente registrato sia una crescita organica del fatturato, sia un miglioramento della marginalità: alla luce di questi risultati, sulla base degli elementi attualmente in possesso, il Gruppo conferma le proprie aspettative di fatturato e di EBITDA margin orientati verso la parte migliore delle guidance – ha commentato il presidente esecutivo Fulvio Montipò – Interpump conferma altresì il proprio percorso di sviluppo cercando innesti che permettano di rafforzare ulteriormente la sua diversificazione geografica e di prodotto”.Al 30 settembre 2025 la posizione finanziaria netta è pari ai 317,6 milioni di euro, rispetto ai 409,0 milioni al 31 dicembre 2024. Gli investimenti sono stati pari a 73,6 milioni, gli acquisti di partecipazioni 16,5 milioni e i dividendi pagati 35,5 milioni; infine, la combinazione fra gli incassi per la cessione di azioni proprie ai beneficiari dei Piani di Stock Option e la ripresa del Piano di Buy-back durante la prima parte dell’esercizio ha comportato un esborso pari a 15,3 milioni. LEGGI TUTTO

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    MARR, ricavi 9 mesi salgono a 1,64 miliardi di euro. Margini in calo

    (Teleborsa) – MARR, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari al foodservice, ha comunicato che i ricavi totali consolidati dei primi nove mesi 2025 sono pari a 1.644,7 milioni di euro, con una crescita di 34,2 milioni rispetto ai 1.610,5 milioni del pari periodo 2024.EBITDA ed EBIT dei primi nove mesi 2025 si attestano rispettivamente a 90,2 e 57,1 milioni di euro (98,1 e 66,9 milioni nei primi nove mesi 2024) e risentono anche dei costi sostenuti per l’avvio ad aprile della piattaforma del Centro Sud di Castelnuovo di Porto, con sovrapposizioni per l’anno in corso con le altre strutture operative del Lazio. L’Utile netto consolidato dei primi nove mesi del 2025 è di 30,0 milioni di euro (36,0 milioni nel pari periodo 2024).L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2025, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, è di 163,5 milioni di euro (127,0 milioni al 30 settembre 2024), mentre incluso l’effetto dell’IFRS 16, che aumenta a seguito della locazione della struttura per la Piattaforma MARR del Centro Sud, è di 253 milioni di euro (201,7 milioni alla fine dei primi nove mesi 2024). L’indebitamento finanziario al 30 settembre 2025 nel confronto con il pari periodo dell’esercizio precedente risente di investimenti per 33,0 milioni di euro effettuati nell’arco di dodici mesi e di 38,5 milioni di euro di dividendi distribuiti a maggio 2025.MARR evidenzia che a ottobre le vendite ai clienti dei segmenti di clientela dello Street Market e del National Account sono in ulteriore crescita.Confermato il focus del management e dell’intera organizzazione di MARR sull’attuazione delle Linee guida (già comunicate in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2025) per sostenere la crescita e migliorare la redditività, mantenendo un elevato livello di attenzione alla gestione dei livelli di assorbimento del capitale circolante senza comunque pregiudicare la possibilità di cogliere opportunità commerciali che possano derivare da mirate politiche di approvvigionamento.Tra gli ambiti di intervento delle Linee guida per quello relativo all’efficienza operativa si segnala l’avvio di un processo di internalizzazione delle attività di movimentazione interna delle merci attraverso la società MARR Service (interamente controllata da MARR), attuato con l’obiettivo di presidiare direttamente le attività e garantire un livello di servizio distintivo. Ad oggi sono state coinvolte dal processo di internalizzazione 15 unità distributive di MARR con 760 dipendenti. Avanzano inoltre secondo programma i lavori per la nuova unità distributiva in Puglia che sarà condotta in locazione e andrà a sostituire l’attuale struttura di MARR Puglia con una più efficiente e dotata di una capacità operativa adeguata a cogliere le opportunità di sviluppo di un territorio a forte vocazione turistica. LEGGI TUTTO

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    Imu, novità per i Comuni: possibili sgravi sulle case al mare

    (Teleborsa) – Cambiano alcune regole per i Comuni sull’Imu. Il ministero dell’Economia ha aperto nuove possibilità per i sindaci che potranno prevedere una tassazione più leggera, per esempio, “a chi ha case al mare e magari ci passa molti mesi, senza darle in affitto” o per le abitazioni inagibili. Le novità, anticipate oggi dal Messaggero, sono contenute nell’allegato al decreto siglato dal vice-ministro, Maurizio Leo, andato in Gazzetta ufficiale mercoledì. Il Tesoro “ha fissato alcuni paletti entro i quali i Comuni possono agire e detta standard da seguire, non potrà essere superata l’aliquota massima”. Per le amministrazioni il documento rappresenterebbe la griglia dentro la quali muoversi. Da una parte, il testo rivede in modo più semplice alcune casistiche che erano già state individuate; dall’altra parte, introduce per i sindaci intenzionati la possibilità di tagliare l’imposta sullo stato del fabbricato lasciando spazio a esigenze locali e condizioni dei contribuenti. Per le case al mare la chiave sarebbe nelle regole stabilite per gli immobili “a disposizione”. Le indicazioni del ministero, infatti, le definiscono come abitazioni non locali e non concesse in comodato, indicando anche la possibilità di prevedere un numero di mesi l’anno nei quali l’immobile deve essere in questa condizione per prevedere una diversificazione delle aliquote. LEGGI TUTTO

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    Biesse, upgrade a Buy da Intesa: probabilmente al punto più basso del ciclo

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha limato a 8,00 euro per azione (dai precedenti 8,10 euro) il target price su Biesse, multinazionale quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e materiali compositi, migliorando però la raccomandazione sul titolo a “Buy” da “Neutral” visto l’upside potenziale del 43%.Gli analisti scrivono che i risultati di Biesse nei primi nove mesi del 2025 sono stati ancora deboli, ma il terzo trimestre del 2025 ha visto un’attenuazione della contrazione di ricavi ed EBITDA, con il management che ha indicato che questo dovrebbe rappresentare il punto più basso del ciclo di acquisizione ordini. Per supportare la ripresa del business con una struttura più snella, è stata recentemente implementata anche una riorganizzazione a livello dirigenziale.L’upgrade è arrivato poiché ora Intesa vede “un rischio limitato di revisione al ribasso delle stime e un potenziale di rialzo del 43% rispetto all’attuale prezzo delle azioni. Notiamo che un rerating del prezzo delle azioni Biesse ha storicamente anticipato l’inversione del trend di acquisizione ordini, rappresentando un potenziale catalyst a breve termine”. LEGGI TUTTO

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    Sciopero trasporti a Roma: a rischio bus e metro

    (Teleborsa) – Venerdì di possibili disagi a Roma dove oggi il trasporto pubblico è a rischio per una giornata di agitazione sindacale. Usb Lavoro Privato e Orsa Tpl, hanno proclamato uno sciopero di 24 ore che interesserà la rete Atac di Roma. Ma a incrociare le braccia dovrebbe essere anche il personale del settore aereo, con ripercussioni sui voli.Dunque, a Roma bus metro e tram della rete saranno fermi dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine servizio. Sarà invece regolare nelle fasce di garanzia da inizio del servizio diurno fino alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59. Saranno invece regolari i collegamenti in regime di subaffidamento da Atac. LEGGI TUTTO

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    Trade Republic lancia wallet per 50 crypto per completare l’offerta di gestione patrimoniale

    (Teleborsa) – Trade Republic, piattaforma tedesca per il risparmio e l’investimento, ha rafforzato l’offerta crypto introducendo un wallet per 50 criptovalute e affermando di essere il primo istituto con licenza bancaria in Italia a offrire crypto wallet e regime amministrato per la tassazione. Oltre al brokerage tradizionale, dopo private markets e reddito fisso, il crypto wallet è la terza asset class che va a completare l’offerta di wealth management.Per blockchain come Ethereum o Solana, le transazioni vengono verificate attraverso lo staking. I clienti di Trade Republic possono ora partecipare bloccando le proprie criptovalute per contribuire alla sicurezza della rete e ricevere ricompense regolari. Le ricompense vengono distribuite automaticamente e visualizzate in tempo reale. Durante il periodo di staking, le crypto restano vincolate alla rete e non possono essere vendute.Il nuovo wallet integra anche le crypto come metodo di pagamento. Con la Carta Trade Republic, i clienti possono pagare direttamente dal proprio saldo in criptovalute e guadagnare il 2% di Crypto Saveback su ogni acquisto – automaticamente reinvestito in un piano di risparmio attivo, fino a una spesa mensile di 1.500 euro. Pagare con le crypto è considerato una vendita e può avere implicazioni fiscali, sottolinea la società.”Le criptovalute sono la prima asset class in cui non sono le banche, ma le persone a guidare la tendenza – afferma Christian Hecker, co-fondatore di Trade Republic – Dopo anni di intensi dibattiti, oggi sono una parte consolidata del sistema finanziario. I fondi pensione hanno iniziato a investire in Bitcoin ed Ethereum e aziende come Tesla detengono parte dei loro asset in crypto. Il nostro nuovo crypto wallet permette a tutti di trasferire, mettere in staking e pagare con le criptovalute, il tutto nella sicurezza di una banca regolamentata”. LEGGI TUTTO