17 Novembre 2025

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    MEF, il 19 novembre asta di riacquisto di titoli in Bankitalia per 5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato che il 19 novembre 2025 effettuerà, presso la Banca d’Italia, un’asta di riacquisto di titoli sul mercato, tramite asta competitiva, riservata agli operatori Specialisti in titoli di Stato, per un importo massimo di 5.000 milioni di euro. Tale operazione utilizzerà le eccedenze di cassa disponibili sul “Conto disponibilità” detenuto dal Tesoro presso la Banca d’Italia.I titoli oggetto del riacquisto saranno: BTP IT0005514473 con scadenza 15/01/2026 e cedola 3,50%; BTP IT0005437147 con scadenza 01/04/2026 e cedola 0,00%; BTP IT0005538597 con scadenza 15/04/2026 e cedola 3,80%; CCTeu IT0005428617 con scadenza 15/04/2026; BTP IT0005556011 con scadenza 15/09/2026 e cedola 3,85%.Il giorno stabilito per l’asta, entro le ore 11, gli operatori Specialisti potranno presentare fino ad un massimo di cinque offerte di cessione per ogni titolo, da inoltrare alla Banca d’Italia secondo le modalità tecniche stabilite nella Convenzione stipulata dalla Banca d’Italia medesima con gli operatori ammessi a partecipare all’operazione. Il MEF si riserva la facoltà di non accogliere offerte di cessione presentate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 21 novembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Palingeo non rinnoverà incarichi di EGA e Specialist a Integrae SIM

    (Teleborsa) – Palingeo, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori della geotecnica e della geognostica, ha formalmente comunicato ad Integrae SIM l’esercizio del diritto di recesso dai contratti rispettivamente di Euronext Growth Advisor e di Operatore Specialista, che rimarranno in essere fino al 14 febbraio 2026, ossia la data di naturale scadenza degli stessi. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei in rosso guidati da Francoforte. A Milano sale Hera

    (Teleborsa) – Chiusura negativa per Borse europee, con le performance peggiori a Francoforte e Madrid. Spiccano i titoli della difesa, soprattutto a Parigi, dopo la firma dell’accordo sugli armamenti tra Francia e Ucraina, volto a rafforzare le capacità di aviazione da combattimento e di difesa aerea dell’Ucraina. Continua il focus sulla tecnologia, in vista dell’evento principale per i mercati questa settimana: i risultati di Nvidia, che saranno diffusi mercoledì dopo la chiusura di borsa e che si preannunciano come un test per la tenuta rialzista legata all’intelligenza artificiale.Questa mattina sono state pubblicate le previsioni economiche d’autunno della Commissione europea, secondo cui “l’attività economica continuerà a espandersi a un ritmo moderato, nonostante il contesto esterno difficile”. L’Eurozona dovrebbe crescere di +1,3% nel 2025, di +1,2% nel 2026 e di +1,4% nel 2027, mentre l’inflazione nell’area dell’euro dovrebbe attestarsi a +2,1% nel 2025, a +1,9% nel 2026 e a +2% nel 2027. Per l’Italia, si prevede un’espansione economica di +0,4% nel 2025, di +0,8% nel 2026 e di +0,8% nel 2027, a fronte di un incremento dei prezzi al consumo stimato rispettivamente a +1,7%, +1,3% e +2%.Sul fronte macroeconomico, l’Istat ha confermato i dati sull’inflazione italiana di ottobre, mese in cui i prezzi al consumo hanno mostrato un sensibile rallentamento a livello tendenziale (flessione congiunturale dello 0,3% a fronte di un incremento annuo pari all’1,2%).L’Euro / dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,16. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,25%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,03%.Lo Spread fa un piccolo passo verso il basso, con un calo dell’1,22% a quota +81 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,45%.Tra i listini europei preda dei venditori Francoforte, con un decremento dell’1,20%, discesa modesta per Londra, che cede un piccolo -0,24%, e pensosa Parigi, con un calo frazionale dello 0,63%.Prevale la cautela in chiusura a Piazza Affari, con il FTSE MIB che archivia la seduta con un calo dello 0,52%, proseguendo la serie di tre ribassi consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, depressa nel finale il FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 46.340 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,23%); sulla stessa linea, negativo il FTSE Italia Star (-0,73%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben comprata Hera, che segna un forte rialzo dell’1,80%. Leonardo avanza dell’1,23%. Si muove in modesto rialzo Enel, evidenziando un incremento dell’1,15%. Bilancio positivo per Buzzi, che vanta un progresso dell’1,08%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Brunello Cucinelli, che ha archiviato la seduta a -3,54%. Si concentrano le vendite su STMicroelectronics, che soffre un calo del 2,79%. Vendite su Nexi, che registra un ribasso del 2,47%. Seduta negativa per Stellantis, che mostra una perdita del 2,44%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Cembre (+4,74%), El.En (+2,82%), ERG (+2,61%) e Technoprobe (+2,56%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Avio, che ha chiuso a -4,17%. Tonfo di MARR, che mostra una caduta del 4,02%. Sotto pressione NewPrinces, che accusa un calo del 3,45%. Scivola doValue, con un netto svantaggio del 2,50%. LEGGI TUTTO

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    SYS-DAT, buyback di 31.219 azioni

    (Teleborsa) – SYS-DAT, società quotata su Euronext Milan, segmento STAR, operatore italiano nel settore ICT che offre servizi e soluzioni informatiche innovative per i principali segmenti industriali e del mercato di servizi, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie comunicato il 9 ottobre 2025, ha reso noto di aver acquistato tra il 10 e il 14 novembre 2025 inclusi, complessivamente 31.219 azioni ordinarie proprie ad un prezzo medio di circa 5,75 euro e per un controvalore pari a 179.418,56 euro.A seguito degli acquisti sopra indicati, al 17 novembre la Società detiene 104.426 azioni proprie, corrispondenti allo 0,3338% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, si muove in territorio negativo la società che offre soluzioni informatiche per i principali segmenti industriali, che si attesta a 5,46 euro, con un calo del 2,50%. LEGGI TUTTO

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    Fitch: il divario di inflazione tra Regno Unito ed Eurozona si ridurrà nel 2026

    (Teleborsa) – Fitch Ratings prevede che l’inflazione complessiva del Regno Unito convergerà verso i livelli dell’Eurozona, ponendo fine all’insolita divergenza che ha prevalso tra i due paesi quest’anno. Lo si legge in un report sul tema, dove viene segnalato che il ritorno dell’inflazione complessiva e di fondo verso l’obiettivo rafforza la previsione che la Bank of England taglierà ancora una volta l’inflazione prima della fine dell’anno e di altri 50 punti base nel 2026.L’indice dei prezzi al consumo (CPI) complessivo del Regno Unito è aumentato di 1,3 punti percentuali quest’anno, attestandosi al 3,8% a settembre, mentre l’indice HICP dell’Eurozona è rimasto sostanzialmente stabile intorno al 2%. Circa metà di questa divergenza è dovuta al settore energetico. L’inflazione dell’elettricità e del gas nel Regno Unito è attualmente superiore al 9% su base annua, dopo essere aumentata dal -6,8% di dicembre 2024, riflettendo le modifiche al tetto massimo di prezzo dell’autorità di regolamentazione dell’energia Ofgem, legate alle variazioni dei prezzi all’ingrosso del gas. Il divario dovrebbe ridursi a ottobre, poiché il tetto massimo dei prezzi nel Regno Unito è stato aumentato solo del 2%, rispetto al 9,5% di ottobre 2024.Anche l’inflazione dei servizi ha contribuito alla divergenza. L’inflazione dei servizi nel Regno Unito si è mantenuta appena al di sotto del 5% quest’anno, mentre nell’eurozona è rallentata al 3,4% a ottobre 2025. Ciò può essere in parte spiegato dai forti aumenti dei prezzi amministrati nel Regno Unito, che usciranno dall’inflazione nel 2026. Tuttavia, anche la rigidità salariale, in parte legata all’aumento del salario minimo nazionale, ha sostenuto l’inflazione dei servizi.”La combinazione di una crescita salariale ostinatamente elevata, unita alle crescenti aspettative di inflazione al consumo, ha spinto la Bank of England a cercare il “posto giusto” della BCE – ha affermato Jessica Hinds, Director di Fitch Ratings – Tuttavia, riteniamo che l’indebolimento del mercato del lavoro britannico significhi che salari e inflazione dei prezzi siano ora saldamente in calo. Manteniamo la nostra previsione di un calo del tasso di sconto al 3,75% entro la fine dell’anno e al 3,25% entro la fine del 2026″. LEGGI TUTTO

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    Credemleasing punta a +25% di clienti e nuovi contratti entro il 2028

    (Teleborsa) – 18.000 clienti attivi, 113 dipendenti, 220 milioni di euro di utile cumulato negli ultimi 10 anni (dal 1/1/2015 al 31/12/2024). Questi sono i principali indicatori registrati da Credemleasing, società del Gruppo Credem specializzata nel leasing finanziario e guidata dal Direttore Generale Gabriele Decò, nei suoi primi 45 anni di attività. La società, che non ha mai chiuso un bilancio in perdita ed è membro e socio fondatore di ASSILEA ha l’obiettivo di stipulare il +25% di nuovi contratti entro il 2028 puntando a consolidare la propria quota di mercato del 3,38% posizionandosi al 5° posto nella classifica dell’Associazione Italiana Leasing, toccando punte del 5,71% nel leasing finanziario.”Celebrare i 45 anni di Credemleasing è motivo per me di grande orgoglio. Un traguardo figlio dell’impegno e della professionalità di tutte le persone che lavorano e hanno lavorato in azienda, della fiducia dei nostri clienti e del supporto del Gruppo Credem – ha dichiarato Gabriele Decò, Direttore Generale di Credemleasing – In un contesto come quello del 2025, dinamico e in evoluzione, la società saprà accompagnare famiglie e imprese nel raggiungimento dei propri obiettivi, anche attraverso un importante focus sulla digitalizzazione e sostenibilità, con la forza del Gruppo Credem e la capacità di stare vicino agli imprenditori”. “Credemleasing da anni è sinonimo di competenza, una società nella quale si sviluppa un’energia contagiosa grazie all’integrazione tra l’oro dei nostri giovani e il valore dei nostri expert in un’anima unica, a beneficio della customer experience dei nostri clienti”, ha concluso Decò.Credemleasing ha da sempre ricoperto un importante valore strategico per il Gruppo Credem nel sostenere gli investimenti delle imprese attraverso il servizio di leasing finanziario. La sinergia tra Credemleasing e le reti commerciali di Credem, di Credem Euromobiliare Private Banking e delle società specializzate del Gruppo, ha consentito di creare valore sostenibile nel tempo, anche attraverso i canali digitali, per poter supportare le diverse esigenze della clientela con l’obiettivo di ottimizzare la gestione finanziaria, preservare la liquidità e beneficiare di vantaggi fiscali.Con 18 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale e servizi accessibili da remoto, Credemleasing ha consolidato la sua posizione in segmenti chiave come il leasing nautico (raggiungendo il 25% circa di quota di mercato) ed immobiliare. LEGGI TUTTO

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    Sabaf, riepilogo sull’acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato il 3 novembre 2025, Sabaf ha comunicato che, tra il 10 e il 14 novembre 2025, ha acquistato complessivamente 3.153 azioni ad un prezzo medio unitario di 13,8289 euro per azione e per un controvalore pari a 43.625,36 euro.A seguito di tali operazioni Sabaf possiede, al 14 novembre, un totale di 261.329 azioni proprie, pari al 2,060% del capitale sociale.A Milano, intanto, il produttore di attrezzature domestiche da cucina si muove verso il basso e si posiziona a 13,65 euro, con una discesa dello 0,36%. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in rosso come l’Europa. Bene Leonardo, male il lusso

    (Teleborsa) – Le Borse europee si muovono in ribasso ad inizio settimana, Piazza Affari compresa. Spiccano i titoli della difesa, soprattutto a Parigi, dopo la firma dell’accordo sugli armamenti tra Francia e Ucraina, volto a rafforzare le capacità di aviazione da combattimento e di difesa aerea dell’Ucraina. Continua il focus sulla tecnologia, in vista dell’evento principale per i mercati questa settimana: i risultati di Nvidia, che saranno diffusi mercoledì dopo la chiusura di borsa e che si preannunciano come un test per la tenuta rialzista legata all’intelligenza artificiale.Questa mattina sono state pubblicate le previsioni economiche d’autunno della Commissione europea, secondo cui “l’attività economica continuerà a espandersi a un ritmo moderato, nonostante il contesto esterno difficile”. L’Eurozona dovrebbe crescere di +1,3% nel 2025, di +1,2% nel 2026 e di +1,4% nel 2027, mentre l’inflazione nell’area dell’euro dovrebbe attestarsi a +2,1% nel 2025, a +1,9% nel 2026 e a +2% nel 2027. Per l’Italia, si prevede un’espansione economica di +0,4% nel 2025, di +0,8% nel 2026 e di +0,8% nel 2027, a fronte di un incremento dei prezzi al consumo stimato rispettivamente a +1,7%, +1,3% e +2%.Sul fronte macroeconomico, l’Istat ha confermato i dati sull’inflazione italiana di ottobre, mese in cui i prezzi al consumo hanno mostrato un sensibile rallentamento a livello tendenziale (flessione congiunturale dello 0,3% a fronte di un incremento annuo pari all’1,2%).In un contesto di accresciuta incertezza dovuta all’assenza di statistiche ufficiali per 43 giorni a causa dello shutdown governativo statunitense, i mercati attendono con impazienza la pubblicazione del rapporto mensile sull’occupazione di settembre, prevista per giovedì prossimo dal Bureau of Labor Statistics. Lo scenario di un taglio dei tassi nella riunione del FOMC del 9-10 dicembre appare sempre più improbabile, date le persistenti pressioni inflazionistiche, in particolare legate all’aumento dei dazi sulle importazioni.Prevale la cautela sull’euro / dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,29%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,13%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 59,98 dollari per barile.Lieve calo dello spread, che scende a +81 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,44%.Tra i mercati del Vecchio Continente preda dei venditori Francoforte, con un decremento dello 0,80%, poco mosso Londra, che mostra un -0,09%, e discesa modesta per Parigi, che cede un piccolo -0,44%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,33%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata sotto la parità a 46.430 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,05%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,14%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buoni spunti su Leonardo, che mostra un ampio vantaggio dell’1,66%. Piccoli passi in avanti per Hera, che segna un incremento marginale dell’1,50%. Giornata moderatamente positiva per Buzzi, che sale di un frazionale +1,08%. Seduta senza slancio per Terna, che riflette un moderato aumento dello 0,98%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Brunello Cucinelli, che prosegue le contrattazioni a -2,70%. Si concentrano le vendite su Moncler, che soffre un calo dell’1,93%. Vendite su Nexi, che registra un ribasso dell’1,60%. Pensosa STMicroelectronics, con un calo frazionale dell’1,50%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, ERG (+2,61%), Technoprobe (+2,56%), Carel Industries (+2,34%) e El.En (+2,19%).I più forti ribassi, invece, si verificano su MARR, che continua la seduta con -4,13%. Seduta negativa per NewPrinces, che mostra una perdita del 3,56%. Sotto pressione Avio, che accusa un calo del 2,16%. Scivola GVS, con un netto svantaggio del 2,08%. LEGGI TUTTO