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ETF attivi, già 140 nuovi lanci in Europa da inizio anno con impennata delle masse

(Teleborsa) – Gli asset under management (AUM) degli ETF attivi in Europa sono passati da 4 miliardi di euro nel 2020 a oltre 60 miliardi di euro nel 2025, con un incremento di quindici volte. Lo afferma un report di justETF, sostenendo anche che, nello stesso periodo, il numero complessivo di prodotti attivi quotati ha raggiunto 368 strumenti, di cui 348 ETF, 18 ETN e 2 ETC. Nel solo 2025 si contano già 140 nuovi lanci, segno di un mercato in piena espansione.

L’obiettivo degli ETF attivi è sovra-performare un indice di riferimento grazie alle decisioni di un gestore, che sceglie attivamente i titoli da includere nel portafoglio. A differenza degli ETF passivi, che replicano passivamente un indice, gli ETF attivi offrono maggiore flessibilità, ma generalmente hanno costi di gestione più elevati.

Il fenomeno europeo, pur in forte espansione, non ha ancora raggiunto i livelli statunitensi: negli USA, secondo Bloomberg Intelligence, gli ETF gestiti attivamente hanno superato quelli passivi, rappresentando il 51% dei quasi 4.300 ETF quotati.

Secondo justETF, il fenomeno è destinato a consolidarsi anche in Europa, dove le autorità regolamentari stanno introducendo novità come gli ETF semi-trasparenti, che permettono ai gestori di ritardare la pubblicazione della composizione del portafoglio fino a tre mesi, aumentando la discrezionalità operativa.

“I numeri parlano chiaro: guardando ai flussi in entrata e ai nuovi prodotti, è evidente che la crescita degli ETF attivi non è una moda, ma un’evoluzione strutturale del mercato – afferma Lorenzo Demaria, Country Manager Italia di justETF – La vera domanda è se questa crescita saprà reggere alla prova del tempo. Se i gestori riusciranno a dimostrare valore anche quando i mercati non saranno più favorevoli, allora potremo dire che la gestione attiva ha davvero trovato la sua nuova casa nel mondo degli ETF, anche in Europa”.

Secondo il report, il mercato degli ETF attivi in Europa conta oggi: 219 ETF attivi azionari, che coprono strategie dai grandi titoli statunitensi ai mercati emergenti, fino ai settori tematici come intelligenza artificiale e robotica; 138 ETF obbligazionari; 8 ETF monetari, usati come parcheggio tattico di liquidità; 2 ETF su metalli preziosi; 1 ETF immobiliare legato al comparto REIT.

Complessivamente, il mercato conta 368 prodotti attivi: 348 ETF, 18 ETN e 2 ETC. Gli ETN rappresentano l’aspetto più innovativo, grazie all’uso di strategie sofisticate come l’impiego di opzioni o derivati per generare rendimenti aggiuntivi. Un esempio è l’IncomeShares Tesla Options ETP, che costruisce la propria strategia sull’acquisto di azioni Tesla e sulla vendita sistematica di call out-of-the-money (OTM) per incassare premi periodici.

Tra i migliori ETF per performance da inizio anno spiccano due prodotti firmati ARK Invest, pioniera della gestione attiva tematica: ARK Innovation UCITS ETF, che investe in società globali legate a intelligenza artificiale, genomica, fintech, automazione e robotica; ARK Artificial Intelligence & Robotics UCITS ETF, focalizzato su imprese che beneficiano della diffusione dell’AI e della robotica industriale. Tra i top performer figura anche un ETP sull’oro, che combina un’esposizione diretta al metallo prezioso con la vendita di opzioni call OTM sullo SPDR Gold Shares, per generare premi periodici e incrementare il rendimento potenziale.

Guardando alle performance, justETF sostiene che i dati mostrano che “la gestione attiva, in diversi casi, ha ripagato il maggiore costo con performance superiori o più stabili nel tempo, soprattutto nei mercati complessi e volatili”.

“Il 2025 si conferma l’anno in cui gli ETF attivi hanno conquistato un ruolo da protagonisti – aggiunge Demaria – La loro crescita appare inarrestabile, più che di un sorpasso sugli ETF passivi, si può parlare di una coabitazione tra due mondi complementari. La sfida sarà capire se la gestione attiva in formato ETF saprà mantenere il proprio vantaggio competitivo anche nei momenti di mercato più difficili, trasformando la sua flessibilità in un vero e proprio alfa concreto per gli investitori”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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