(Teleborsa) – Le Borse europee si indeboliscono nel corso della seduta, dopo un’apertura positiva in scia all’accordo commerciale tra Stati Uniti e UE annunciato nella serata di ieri; la tariffa base al 15% è la metà rispetto alla minaccia di dazi al 30% paventata da Trump nella sua lettera all’UE, ma soprattutto i mercati apprezzano il diradarsi del clima di incertezza. La tariffa base del 15% include automobili, prodotti farmaceutici e semiconduttori, prodotti importanti per Bruxelles, mentre le tariffe sull’acciaio e sull’alluminio rimangono per ora al 50%. Alcuni settori sono stati risparmiati: gli aeromobili e i loro componenti, mentre alcuni prodotti chimici e materie prime agricole fondamentali saranno soggetti a dazi zero. L’accordo prevede anche l’impegno dell’UE ad acquistare energia statunitense per 750 miliardi di dollari, investimenti negli Stati Uniti per 600 miliardi di dollari e “ingenti quantità” di attrezzature militari.
“Sebbene alcuni dettagli rimangano vaghi, l’accordo segnala una chiara intenzione di riequilibrare il commercio mantenendo l’allineamento strategico – ha commentato Robert Schramm-Fuchs, Portfolio Manager di Janus Henderson – L’accordo elimina un importante fattore di incertezza, consentendo agli investitori di concentrarsi nuovamente su una serie più ampia di fattori strutturali e ciclici che determinano le prospettive per l’Europa. Tra questi figurano in particolare il crescente slancio delle iniziative a livello UE volte ad alleggerire la regolamentazione finanziaria, a promuovere i mercati dei capitali e a ridurre gli attriti burocratici”.
Sul fronte della politica monetaria dell’Eurozona, “per quanto riguarda i dati in arrivo, non mi aspetto nulla di significativo che spinga ad agire già in settembre – ha detto il banchiere centrale slovacco Peter Kazimir – Servirebbe qualcosa come chiari segnali di tracollo nel mercato del lavoro per farmi agire in questo senso”.
Scambi in ribasso per l’, che accusa una flessione dello 0,97%. Vendite diffuse sull’, che continua la giornata a 3.308,7 dollari l’oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 2,61%.
Scende lo , attestandosi a +83 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,43%.
Tra i mercati del Vecchio Continente sotto pressione , che accusa un calo dello 0,91%, tentenna , con un modesto ribasso dello 0,54%, e giornata fiacca per , che segna un calo dello 0,39%.
Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il che si attesta sui valori della vigilia a 40.762 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il (), che si posiziona a 43.289 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Consolida i livelli della vigilia il (+0,01%); con analoga direzione, sulla parità il (+0,09%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo (+2,92%), (+2,18%), (+1,96%) e (+1,85%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -2,91%. Scivola , con un netto svantaggio del 2,77%. In rosso , che evidenzia un deciso ribasso del 2,74%. Spicca la prestazione negativa di , che scende dell’1,98%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, (+7,73%), (+4,84%), (+3,10%) e (+3,05%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -5,11%. scende del 2,90%. Calo deciso per , che segna un -2,89%. Sotto pressione , con un forte ribasso del 2,56%.