(Teleborsa) – La probabilità di una pace in Ucrainacolpisce pesantemente il settore della difesa, che crolla sui mercati europei, dopo aver messo a segno quest’anno la migliore performance del mercato.
Nella giornata di martedì 19 agosto 2025, i titoli della difesa sono capitolati, scontando un’alta probabilità di accordo fra Putin e Zelensky, in scia a quanto emerso dal vertice di lunedì alla Casa Bianca, con Trump ed i leader europei, che ha riacceso le speranze per una soluzione diplomatica alla guerra, aprendo la strada ad un vertice trilaterale con Trump, Putin e Zelensky.
L’ipotesi di fine della guerra che da tre anni sconvolge l’Europa e di un ridimensionamento delle spese militari avrebbe conseguenze sulle società della difesa, che si qui hanno realizzato ampi profitti e brillanti performance borsistiche.
Il martedì nero della difesa
L’indice Stoxx Europe Aerospace and Defense martedì ha lasciato sul parterre il 2,6%, risultando uno dei peggiori comparti sui mercati europei. Fra i peggiori la tedesca ha ceduto il 4,85%, risultando il peggior titolo del Dax30, dopo aver registrato sin qui la performance più brillante del 2025 all’interno del paniere delle Blue-Chips tedesche.
A Milano sono crollate anche e , cedendo entrambe circa il 10% del loro valore, dopo aver registrato rispettivamente performance di +71% e +137% da inizio anno.
Performance negativa prosegue
Dopo le pesanti vendite di ieri, il settore oggi continua ad essere colpito dalle vendite, più o meno marcate e distribuite sui mercati europei. L’indice Stoxx Europe Aerospace and Defense cede oggi un altro 0,5%, portando la performance ad una settimana a -0,9%.
A Londra prosegue la discesa di che perde l’1,4% e l’1,15%, mentre si stabilizzano le quotazioni di , che viaggia sulla parità. Tiene attorno ai livelli di ieri anche la francese alla Borsa di Parigi, mentre le tedesche contengono il calo Rheinmetall (-1%) e .
Quanto ai titoli quotati a Piazza Affari, Leonardo beneficia di qualche ricopertura (+0,45%), mentre Fincantieri registra perdite frazionali (-0,60%).