(Teleborsa) – “L’operazione, che mira all’integrazione di nella divisione wealth management di , imprime una forte accelerazione alla trasformazione del Gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del Piano One Brand – One Culture di affermare definitivamente il Gruppo come Wealth Manager, distintivo per posizionamento (Private & Investment Bank, Pib), brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti. La combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi (210 miliardi di TFA) e rete distributiva (circa 3.700 professionisti), con la maggiore capacità di crescita organica (oltre 15 miliardi di raccolta netta annua) nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano”.
Lo ricorda Mediobanca nella nota sui conti dei primi nove mesi, ribadendo che “la combinazione tra Mediobanca e Banca Generali permette di creare valore per tutti i portatori di interesse”.
Riguardo all’OPS lanciata da , continua Piazzetta Cuccia, si rileva che “per contro l’offerta di MPS su Mediobanca presenta numerosi fattori di rischio”.
In particolare, la realtà aggregata avrebbe un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico, senza rafforzamento in alcuno dei segmenti di attività e rimanendo immutati i rischi insiti nel bilancio di MPS. Inoltre ha c’è un’assenza di track record manageriale di MpS nel wealth management e nel corporate investment banking.