(Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da sulle azioni ordinarie di , risulta che oggi 19 agosto 2025 sono state presentate 6.675 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 161.803.294, pari al 19,4176% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 19,0478% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).
Dopo i balzi delle ultime due sedute, le adesioni hanno rallentato. Secondo le indiscrezioni di vari quotidiani, l’aumento delle adesioni degli ultimi giorni sarebbe spiegato in gran parte da azioni in mano a Delfin. L’intenzione della finanziaria degli eredi di Del Vecchio sarebbe quella di consegnare l’intera sua quota del 19,9% prima dell’assemblea di Mediobanca di giovedì convocata per approvare l’operazione su .
L’offerta di MPS su Mediobanca è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.
Intanto, secondo quanto riporta l’ANSA citando fonti finanziarie, Delfin potrebbe salire fino a ridosso del 20% di MPS. La Banca centrale europea (BCE) avrebbe concesso alla holding della famiglia Del Vecchio l’autorizzazione, arrivata lo scorso 12 agosto, a detenere una quota in MPS fino al 19,99%. Ad oggi Delfin detiene il 9,9% dell’istituto senese.
Delfin è anche il primo azionista di Mediobanca con il 19,8% e con l’eventuale adesione all’OPS di Siena su Piazzetta Cuccia la quota in MPS è destinata ad aumentare, fino a rendere Delfin anche primo azionista di Rocca Salimbeni.