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Negoziati Russia-Ucraina a Istanbul: dure le condizioni di Mosca

(Teleborsa) – Nulla di fatto per i negoziati fra Russia ed Ucraina a Istanbul. E’ netta la posizione espressa dalla Russia nel Memorandum, presentato ieri in occasione delle trattative fra le due delegazioni, sia per l’accordo di pace, sia per il semplice al cessate il fuoco: Kiev dovrà ritirare tutte le sue truppe dalle quattro regioni occupate – Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson – e riconsegnarle a Mosca, o in alternativa, avviare la smobilitazione delle truppe, la revoca della legge marziale, la smobilitazione e la rinuncia agli aiuti militari stranieri da parte di Kiev, la tenuta di nuove elezioni entri cento giorni.

Condizioni che, evidentemente, l’Ucraina non è disposta ad accettare. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al Presidente americano Donald Trump, chiedendo di imporre sanzioni contro la Russia, per costringerla ad accettare il cessate il fuoco. “Ci aspettiamo davvero che Trump adotti misure forti. Ci aspettiamo che sostenga le sanzioni per costringere la Russia a porre fine alla guerra, o almeno a passare alla prima fase, ovvero il cessate il fuoco”, ha affermato Zelensky

Fra le richieste della Russia vi sono poi una serie di pretese, quali il riconoscimento internazionale dell’appartenenza delle quattro regioni e della Crimea alla Russia, la della neutralità dell’Ucraina, che rinuncerebbe quindi ad entrare nella Nato, il divieto di attività militari straniere nel Paese e l’imposizione di limiti alle forze armate ucraine.

“Sembra che i russi stiano di nuovo tergiversando, cercando di creare un’immagine diplomatica per gli Stati Uniti, senza però agire concretamente”, ha affermato il ministro della Difesa ucraino Rustam Umerov, aggiungendo che il Memorandum presentato dai russi verrà comunque esaminato “nel corso delle prossime settimane”. Per parte Ucraina, resta ferma la richiesta di un cessate il fuoco di almeno 30 giorni.

Dall’incontro è emersa anche la richiesta di un summit, che dovrebbe tenersi in Turchia, fra il presidente ucraino Zelensky, il Presidente russo Vladimir Putin ed, eventualmente, il Presidente americano Donald Trump quale terza parte neutrale. Un vertice auspicato anche dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed accolto con favore anche dalla Casa Bianca, anche se la Russia ha più volte ribadito l’utilità di un vertice solo dopo che le delegazioni avranno raggiunto un accordo di massima sulle condizioni di pace.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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