(Teleborsa) – Seduta in ribasso per Wall Street, dopo che i prezzi alla produzione degli Stati Uniti sono aumentati più del previsto a luglio sulla scia di un balzo dei costi di servizi e beni, facendo temere per una ripresa dell’inflazione nei prossimi mesi. La lettura è stata sorprendente, soprattutto perchè arriva dopo quella che ha indicato un moderata crescita dei prezzi al consumo sempre a luglio.
Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro americano, i prezzi alla produzione hanno segnato un +0,9% su base mensile, dopo il dato invariato del mese precedente e contro il +0,2% stimato dagli analisti. Sempre sul fronte macro, sono scese poco più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nell’ultima settimana.
Il rosso odierno arriva comunque dopo i solidi guadagni dei giorni scorsi: ieri l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno registrato nuovi massimi storici, mentre il Dow Jones ha chiuso in rialzo di oltre l’1%.
A spingere gli acquisti sono state le scommesse sempre più forti su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre. Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha affermato che un taglio più aggressivo di mezzo punto percentuale dovrebbe essere sul tavolo, in parte a causa delle forti revisioni al ribasso della crescita dell’occupazione a giugno e maggio. Mary Daly, presidente della Federal Reserve di San Francisco, ha detto oggi però che non vede la necessità di un taglio di 50 punti base il mese prossimo, mentre Alberto Musalem, presidente della Federal Reserve Bank of St. Louis, ha affermato che un taglio di mezzo punto “non è supportato dallo stato dell’economia”.
Tra chi ha diffuso i conti prima della campanella, ha registrato ricavi e utili in calo nel terzo trimestre; ha segnalato un fatturato annuo record di 7 miliardi di dollari trainato dal marchio Coach; ha abbassato la guidance sull’utile per maggiori oneri finanziari netti; ha confermato la guidance dopo un utile trimestrale in aumento del 73%.
Guardando ai principali indici di Wall Street, scambia con un calo dello 0,46% sul ; sulla stessa linea, cede alle vendite l’, che retrocede a 6.451 punti. Sotto la parità il , che mostra un calo dello 0,23%; consolida i livelli della vigilia l’ (+0,03%).
Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore . Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti (-1,39%), (-0,98%) e (-0,69%).
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, (+2,24%), (+0,86%), (+0,81%) e (+0,71%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -1,43%. Contrazione moderata per , che soffre un calo dell’1,33%. Sottotono che mostra una limatura dell’1,30%. Deludente , che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano (+3,30%), (+3,03%), (+2,24%) e (+1,89%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -7,03%. Seduta negativa per , che mostra una perdita del 3,74%. Sotto pressione , che accusa un calo del 3,29%. Scivola , con un netto svantaggio del 2,70%.