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    Built by Nature Prize 2025: selezionati 28 edifici in legno

    (Teleborsa) – Built by Nature ha annunciato i 28 edifici selezionati per il Built by Nature Prize 2025, celebrando i progetti e le persone che stanno guidando una trasformazione globale nella costruzione in legno e materiali bio-based. La selezione – fa sapere Built by Nature in una nota – è avvenuta attraverso un rigoroso processo in due fasi, basato sull’esperienza di valutatori indipendenti e di una giuria di fama internazionale composta da esperti provenienti da tutta la filiera del settore edile. Da questi progetti, sei vincitori e sei menzioni speciali saranno annunciati al Built by Nature Summit di Londra il 16 ottobre.GBC Italia è coordinatore del progetto Built by Nature Italia, partito a settembre 2025 e che terminerà a settembre 2027, finanziato dal Network Built by Nature, il progetto ha come mission la promozione dell’uso del legno e materiali bio-based nella filiera delle costruzioni. Il Built by Nature Prize ha avuto, quest’anno, una grande partecipazione: 400 domande provenienti da 39 paesi. Una grande diversificazione dei progetti candidati che riflette i valori che GBC Italia condivide con Built by Nature: la decarbonizzzione dell’ambiente costruito, l’economia circolare e la valutazione dell’intero ciclo di vita degli edifici. Tutti i progetti selezionati sono dunque stati valutati in base ai “Principi per la Costruzione Responsabile in Legno”, un linguaggio comune in un quadro globale a garanzia che l’aumento della domanda di legno in edilizia venga gestito in modo responsabile. “Questo Premio celebra le organizzazioni che stanno generando un cambiamento reale in tutto il mondo, trasformando il settore delle costruzioni verso un futuro rigenerativo. La varietà e l’ambizione delle centinaia di candidature ricevute quest’anno – afferma Paul King, CEO di Built by Nature e presidente della giuria – sono la prova tangibile dei progressi compiuti nella costruzione in legno a livello globale. Questi progetti non sono semplici edifici; sono dimostrazioni audaci e concrete di ciò che è possibile quando si allineano design, materiali e finalità con i Principi per la Costruzione Responsabile in Legno”.”I progetti selezionati – afferma Maureen Whelan, Manager of Multilateral Affairs per il Canadian Forest Service, giudice del Premio – offrono esempi concreti di come i Principi per la Costruzione Responsabile in Legno possano essere applicati su larga scala. Dimostrano come linee guida chiare, unite a politiche di supporto e innovazione lungo tutta la filiera, possano portare alla realizzazione di edifici intelligenti dal punto di vista climatico, capaci di soddisfare obiettivi ambientali e prestazionali. Per i decisori politici e i leader del settore, questi progetti rappresentano un modello per integrare l’uso responsabile del legno nella costruzione convenzionale.””La selezione – afferma Joelle Chen, Head of Sustainability Asia Pacific, LaSalle Investment Management, giudice del Premio –dimostra che la costruzione responsabile in legno non è solo tecnicamente realizzabile, ma sempre più pronta per gli investimenti. Questi progetti mostrano come i Principi possano guidare soluzioni scalabili e a basse emissioni di carbonio, capaci di soddisfare obiettivi di sostenibilità e prestazione. Per gli investitori, questo è un segnale che il mercato sta evolvendo – e che la costruzione rigenerativa sta diventando una componente concreta dei portafogli mainstream.””La missione di Built by Nature – si legge nella nota – è quella di accelerare la trasformazione del settore delle costruzioni versoun maggiore utilizzo del legno e dei materiali bio-based, sostenendo progetti capaci di generare cambiamenti sistemici per il clima, la natura e le persone”. Tutti i progetti vincitori saranno documentati da Open Planet Studios, con un film documentario di lungometraggio che sarà presentato in anteprima alla COP30. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane rafforzate dall’upgrade del rating sovrano e dal contesto operativo

    (Teleborsa) – Il punteggio relativo al contesto operativo (OE) delle banche italiane è stato rivisto al rialzo da Fitch in seguito all’upgrade del rating sovrano dell’Italia, che ha portato anche a un miglioramento del rating bancario. Il punteggio potrebbe essere ulteriormente rivisto al rialzo in caso di un ulteriore miglioramento del rating sovrano, poiché quest’ultimo continua a limitare la valutazione. Questo, insieme ad altri fattori, potrebbe avere implicazioni positive nel rating per le banche con rating limitati o vincolati dal rating sovrano.L’upgrade del rating sovrano dell’Italia a “BBB+” da parte di Fitch ha portato a una valutazione più elevata dell’OE delle banche italiane a “bbb+”. Questo nonostante i punti di forza strutturali in linea con gli OE di categoria “a”, come la ricchezza del settore privato superiore alla media UE e la performance migliorata del sistema bancario. Ciò offre alle banche buone opportunità di business, nonostante una domanda di credito modesta, seppur in miglioramento.Fitch ha alzato UniCredit di un livello (da BBB+/Positivo ad A-/Stabile) e Intesa Sanpaolo di due livelli (da BBB/Positivo ad A-/Stabile). I loro rating sono limitati a un livello superiore a quello dell’Italia. Fitch ha inoltre alzato Credem (BBB+), Banca Mediolanum (BBB+), CA Auto Bank (A) e Banca Nazionale del Lavoro (A), riflettendo l’aggiornamento del rating sovrano e la revisione del punteggio OE.IntesaSP e UniCredit hanno un livello superiore al rating dell’Italia grazie alla loro eccezionale solidità rispetto ai competitor nazionali. Il rating di UniCredit è supportato dalla diversificazione geografica in economie forti, mentre quello di IntesaSP è supportato dalla sua presenza dominante sul mercato domestico, da prodotti e ricavi ben diversificati. Fitch ritiene che questi fattori mitigherebbero le pressioni di un grave stress sovrano per entrambe le banche, e si spetta inoltre che UniCredit e IntesaSP mantengano una redditività superiore alla media delle grandi banche europee, supportando una solida generazione di capitale interno e una qualità degli attivi prossima alla media europea.I rating di Credem e Banca Mediolanum sono vincolati dal rating sovrano dell’Italia. Ciò riflette la vulnerabilità delle banche a un potenziale dissesto sovrano e a una conseguente significativa recessione economica, dato il loro focus quasi esclusivamente nazionale. Gli upgrade di CAAB e BNL riflettono il fatto che le considerazioni sul rischio paese sono diventate meno restrittive sulla capacità delle controllate di accedere al supporto delle società madri, se necessario. L’upgrade del rating sovrano e il punteggio OE più elevato non hanno avuto un impatto immediato sui rating delle altre banche italiane, che non sono limitati dal rating sovrano. Fitch analizzerà le implicazioni a lungo termine per i profili creditizi di queste banche, poiché un rating sovrano più elevato può tradursi in condizioni operative più favorevoli attraverso costi di finanziamento ridotti e un migliore accesso al mercato all’ingrosso, favorendo al contempo la domanda di credito interna e le opportunità commerciali.Fitch ha prospettive positive sui rating a lungo termine di Banco BPM, BPER Banca, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca (tutti BBB-) e Banca Popolare dell’Alto Adige (BB+). Le sensibilità al rialzo del rating per queste banche includono generalmente un punteggio OE più elevato, ma anche una maggiore diversificazione del business e un miglioramento dei profili finanziari, in particolare confermando i recenti progressi in termini di redditività in un periodo di tassi di interesse meno favorevoli. LEGGI TUTTO

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    Wealth management, Furstenberg: “Progetto allo studio. Brand affidabile per imprese”

    (Teleborsa) – “Stiamo ancora studiando quale possa essere la nostra posizione nel mercato italiano”. Così Ernesto Furstenberg Fassio, a margine del Npl Meeting 2025, a proposito del brand di wealth management che porta il suo nome. Furstenberg è la società indipendente da Banca Ifis dedicata alla gestione patrimoniale, in cui confluiranno attività esistenti e neo acquisite.”Non vogliamo essere competitor delle banche che fanno questo come core business – ha precisato il Presidente di Banca Ifis – il nostro obiettivo è dare un servizio agli imprenditori che chiedono un servizio di gestione del loro patrimonio, perché possano avere una banca in cui investire”. “Il progetto nasce per dare una risposta ad una domanda delle imprese”, ha ribadito Furstenberg, aggiungendo “la nostra famiglia è mono business, che ha investito tutto su Banca Ifis, e questo per molti imprenditori è un buon indice di affidabilità. Lo spirito è quello di poter servire, con prodotti diversi, le esigenze degli imprenditori che vogliono affidarci il loro patrimonio”.”Il brand Furstenberg è già in licenza a Banca Ifis, che già utilizza questo marchio”, ha spiegato il Presidente, aggiungendo che ci sarà un trasferimento delle attività di corporate e investment banking, che diventeranno parte del nuovo brand, assieme ad Euclidea Sim, acquisita il mese scorso. “Non so se faremo una sezione di wealth management classica. Stiamo portando aventi uno studio per valutare gli investimenti richiesti”, ha sottolineato Furstenberg, che al momento sta concentrando la sua attenzione sull’integrazione di illimity e banca Ifis. LEGGI TUTTO

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    Antitrust, Saras: sempre agito nel pieno rispetto della normativa

    (Teleborsa) – Saras non condivide i contenuti della decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) riguardante una presunta intesa sui biocarburanti.L’Autorità ha chiuso l’istruttoria nei confronti di Eni, Esso, Ip, Iplom, Q8, Saras e Tamoil (per quest’ultima anche con riferimento alle condotte di Repsol, ora da questa acquisita), le più importanti compagnie petrolifere operanti in Italia. L’AGCM ha accertato un’intesa restrittiva della concorrenza nella vendita del carburante per autotrazione per tutte le parti, fatta eccezione per Iplom e Repsol. Per questo motivo ha sanzionato le società per un totale complessivo di 936,66 milioni euro. Saras “ha prestato piena collaborazione con l’AGCM nel corso del procedimento, illustrando in tale sede le ragioni per cui la tesi accusatoriadell’Autorità è infondata e l’assoluta estraneità di Saras rispetto alla condotta contestata – si legge in una nota – La società ribadisce di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa antitrust e si riserva di impugnare il provvedimento nelle competenti sedi”. LEGGI TUTTO

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    RES, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 12,1 euro per azione (dai precedenti 11,5 euro) il target price su RES, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della circular economy e della sostenibilità ambientale, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale dell’87%.Gli analisti scrivono che i risultati intermedi hanno mostrato una solida crescita del fatturato (+8%), con un utile operativo stabile a 5,1 milioni di euro a causa dell’elevata inflazione dei costi. I ricavi core sono aumentati principalmente grazie alla politica dei prezzi, mentre i volumi di rifiuti sono diminuiti dell’8,6%. L’azienda continua a investire massicciamente nei suoi impianti di riciclo chimico e di produzione di idrogeno, con una posizione finanziaria netta in leggero peggioramento a 11,4 milioni di euro a causa degli investimenti in conto capitale in corso. Le stime per il periodo 2025-2027 rimangono invariate, con un fatturato sequenzialmente stabile e un utile operativo in leggero miglioramento previsto nel secondo semestre. LEGGI TUTTO

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    Asta BOT 6 mesi, tutto esaurito nella riapertura

    (Teleborsa) – Tutto esaurito nei collocamenti supplementari di titoli di Stato, riservati agli operatori specialisti, svolti nella giornata del 26 settembre 2025.Per quanto riguarda il BOT 182 giorni (vita residua 182 gg), il Tesoro ha assegnato 650 milioni di euro, a fronte di una richiesta per 941 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Abi, Patuelli: “Su extra profitti banche non facciamo demagogia”

    (Teleborsa) – Sulla questione degli extraprofitti delle banche e di un eventuale contributo volontario da parte degli istituiti di credito “non facciamo della demagogia”. È quanto ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, intervenuto a Cesena al convegno Fattore R. “L’articolo 53 della Costituzione – osserva Patuelli – precisa che tutti sono tenuti a contribuire alla spesa pubblica in ragione della loro capacità contributiva con criteri di progressività. Il sistema bancario e i suoi azionisti pagano complessivamente il 55%, perché dobbiamo considerare che siamo sottoposti alla doppia tassazione, prima sull’impresa e poi sui suoi azionisti, perciò non facciamo della demagogia”. Per quanto riguarda il rapporto fra banche e territorio – sottolinea Patuelli – c’è più offerta di prestiti da parte delle banche che richiesta. Questo per le imprese. Mentre per le famiglie da 7 mesi vi à una forte richiesta di mutui. Solo negli ultimi 2 mesi – prosegue – anche le imprese, dato nazionale, hanno incrementato la richiesta di prestiti. Ma non c’è da meravigliarsi, col quadro di incertezze provocato dai dazi e sugli eventuali sbocchi delle importazioni. Le imprese vanno perciò aiutate, soprattutto sul versante della pressione fiscale, incentivandole così ad investire”.Al centro dell’intervento anche il tema dazi varati dall’Amministrazione americana. “Gli effetti dei nuovi dazi non li vediamo ancora. Fino a quando non sono stati applicati c’è stato addirittura un incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti. La questione sostanziale – spiega il presidente dell’Abi – è che l’Europa, e l’Italia in particolare, stanno operando per creare nuovi sbocchi commerciali per ammortizzare il rischio dei dazi. Ci si riuscirà, ma ci vorrà tempo e quindi il rischio di crisi e recessione non può mai essere escluso o sottovalutato”.”Mi angosciano le guerre in atto, la russo-ucraina e quella del Medio oriente, in corso dal 1948 ad oggi. Ma ancor di più sono preoccupato per il rischio di incidenti. Cerco di capire Trump, ma faccio grande fatica – ha detto Patuelli commentando la situazione geopolitica internazionale – Un mese fa ha ricevuto in Alaska Putin con tutti gli onori ma nelle ultime 48 ore ha incoraggiato il sistema integrato della Nato ad abbattere eventuali aerei che dovessero sconfinare. Questo non è un comportamento prudente e responsabile. La Nato – ha aggiunto – è sempre pronta, in tre minuti, ad alzare in volo i suoi caccia per fare allontanare eventuali aerei non autorizzati a entrare nello spazio aereo dei suoi paesi. Questo è il comportamento responsabile da attuare”. LEGGI TUTTO

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    ONU, parla Netanyahu: “Vogliamo finire lavoro a Gaza, infondate accuse genocidio”

    (Teleborsa) – Fischi e delegati che hanno lasciato l’aula in segno di protesta – ma anche applausi – per il premier Benjamin Netanyahu in occasione del suo intervento all’assemblea generale dell”Onu con il presidente dell’assemblea costretto a richiamare all’ordine la sala più volte.”L’anno scorso da questo podio ho mostrato questa mappa del terrore dell’Iran che sta rapidamente sviluppando un programma nucleare e di missili balistici. Questi non solo rischiano di distruggere Israele ma mettono in pericolo gli Usa”, ha affermato, chiedendo “il ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite contro l’Iran” e ringraziando il presidente statunitense Trum per le sue azioni audaci e decise contro l’Iran. “Abbiamo promesso che l’Iran non avrebbe avuto la bomba nucleare e abbiamo avuto successo. Ma dobbiamo rimanere vigili”, ha detto”Vogliamo finire il lavoro a Gaza il più velocemente possibile”, ha proseguito Netanyahu ricordando che gli ultimi militanti di Hamas sono rimasti a Gaza city. Si è quindi rivolto direttamente ad Hamas riguardo gli ostaggi ancora detenuti a Gaza, ed ha accusato i palestinesi: “Non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele”. L’ufficio del premier israeliano aveva chiesto all’Idf di installare altoparlanti in vari punti di Gaza, in modo che i residenti della Striscia possano ascoltare il suo discorso all’Onu. “Liberate gli ostaggi, e deponete le armi. Se lo farete vivrete, se non lo farete Israele vi darà lacaccia”. “Molti Paesi hanno ceduto ad Hamas”, ha accusato Netanyahu sostenendo che le critiche a Israele su Gaza sono “bugie antisemite” e sostenendo che l’autorità palestinese è “corrotta sino al midollo”. “Da decenni si sentono promesse di riforma dell’autorità palestinese ma non sono mai state mantenute”, ha detto, ricordando anche che non si tengono elezioni da lungo tempo. LEGGI TUTTO