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    Generali colloca primo bond Restricted Tier 1 per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – Generali ha collocato il suo primo prestito obbligazionario perpetuo Restricted Tier 1, la cui sottoscrizione è destinata a investitori istituzionali, avente un importo complessivo di 500 milioni di euro. I Titoli saranno emessi ai sensi del programma EMTN di Generali da 15 miliardi di euro.In fase di collocamento dei Titoli, sono stati raccolti ordini superiori a 4,6 miliardi di euro, ricevuti da una base altamente diversificata di circa 300 investitori istituzionali. L’emissione ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori internazionali, che hanno rappresentato circa il 91% degli ordini allocati, confermando la forte reputazione di cui gode il Gruppo sui mercati. Circa il 46% dei Titoli è stato allocato a investitori inglesi e irlandesi, il 17% a investitori francesi, il 9% a investitori dell’area Benelux e il 6% a investitori tedeschi-austriaci-svizzeri.”Siamo molto soddisfatti del successo della nostra prima emissione di obbligazioni Restricted Tier 1, che conferma ancora una volta la solida posizione finanziaria del Gruppo e la fiducia della comunità degli investitori istituzionali nel nostro piano strategico Lifetime Partner 27: Driving Excellence – ha detto il Group CFO, Cristiano Borean – L’operazione – coerente con il nostro approccio proattivo alla gestione del profilo di scadenza del debito del Gruppo – è finalizzata a ottimizzare ulteriormente la nostra forte posizione patrimoniale. Il momento dell’emissione è stato particolarmente favorevole, anche grazie al recente upgrade del rating del Gruppo Generali da parte di Fitch a AA-, a seguito dell’innalzamento del rating sovrano dell’Italia a BBB+. Il rating AA- riflette il profilo aziendale molto solido di Generali, la robusta capitalizzazione, il basso livello di indebitamento e le solide performance”.Il Global Coordinator è stato Deutsche Bank, i Joint Bookrunners BNP PARIBAS, BofA, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC, Mediobanca, Santander, UniCredit. LEGGI TUTTO

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    Cucinelli, per Astorri (ex Bio-On) è speculazione senza scrupoli: vicinanza all’imprenditore

    (Teleborsa) – “La diffusione di informazioni tutte da verificare – e in alcuni casi prive di fondamento – rischia di innescare reazioni emotive nei mercati e gli algoritmi di vendita fanno il resto, affossando il titolo con presunte denunce di illeciti non verificati, compromettendo anni di ricerca, impegno e lavoro, oltre a minare la reputazione presso clienti, fornitori e dipendenti”. Lo ha detto Marco Astorri, ex CEO di Bio-On, in merito a quanto successo oggi a Brunello Cucinelli.La casa di moda, quotata su Euronext Milan, ha chiuso la seduta odierna a -17,28% dopo le accuse di Morpheus Research, che ha una posizione short sul titolo per le presunte attività in Russia e le strategie di posizionamento e gesitone del marchio. La società ha confermato “con fermezza il pieno rispetto delle regole comunitarie in merito all’attività nel mercato russo”.”Chi ha vissuto certe dinamiche sa bene che, a volte, un report può pesare più di anni di bilanci certificati. Il mercato tende spesso a reagire alle percezioni prima ancora che ai fatti, e questo può travolgere anche realtà solide”, ha detto Astorri, la cui società nel 2019 aveva subito un attacco da parte del fondo shortista Quintessential Capital Management che ne aveva provocato il crollo in Borsa.Il Tribunale di Bologna ha condannato in primo grado i fondatori di Bio-On, Marco Astorri e Guido Cicognani, per il crac della società. Il processo di primo grado, chiuso con otto condanne e un’assoluzione, vedeva gli imputati accusati di bancarotta fraudolenta impropria, distrazione, tentato ricorso abusivo al credito e la manipolazione del mercato.”È importante sottolineare l’immoralità di certi fondi, la cui logica è una speculazione puramente finanziaria, priva di scrupoli, che si maschera dietro presunte intenzioni a difesa della collettività – ha detto l’ex CEO di Bio-On – Un approccio di questo tipo mette il profitto immediato di pochi davanti al valore delle imprese, delle persone e dei territori. Per questo è fondamentale distinguere con prudenza tra accuse fondate e strategie di mercato, se vogliamo proteggere non solo le aziende e gli investitori, ma anche la credibilità stessa del sistema. Desidero esprimere la mia vicinanza all’imprenditore Brunello Cucinelli e a tutti i lavoratori della sua azienda, che in queste ore si trovano a fronteggiare un improvviso e dannoso attacco”. LEGGI TUTTO

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    TECMA Solutions prevede EBITDA core business in leggera contrazione nel 2025

    (Teleborsa) – Tecma Solutions, Tech Company quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella Digital Transformation per il settore del Real Estate, ha chiuso il primo semestre 2025 con un Valore della Produzione pari a 7,53 milioni di Euro, in diminuzione (-4,3%) rispetto ai 7,87 milioni di Euro registrati nello stesso periodo del 2024.L’EBITDA è pari a 0,52 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 0,74 milioni registrati nel primo semestre 2024, principalmente per la riduzione della capitalizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo. L’EBIT è pari a -0,74 milioni di Euro (-1,16 milioni di Euro al 30 giugno 2024), negativo per effetto degli ammortamenti degli investimenti nella piattaforma tecnologica effettuati negli scorsi esercizi. Il Risultato netto è pari a -0,90 milioni di Euro, in miglioramento rispetto a -1,15 milioni di Euro registrati nel primo semestre 2024.La Posizione Finanziaria Netta è pari a 2,20 milioni di Euro, in aumento di circa 0,12 milioni di Euro rispetto a 2,08 milioni di Euro al 31 dicembre 2024 grazie alla generazione di flussi di cassa positivi prima del rimborso dell’indebitamento finanziario; in diminuzione di circa 1,10 milioni di Euro rispetto a 3,31 milioni di Euro al 30 giugno 2024.”Nonostante il primo semestre del 2025 sia stato caratterizzato da un cambio euro-dollaro sfavorevole e da un contesto di mercato domestico in marcata difficoltà, con volumi di investimento ancora contenuti rispetto al passato e con dinamiche amministrative che hanno rallentato tutte le principali operazioni immobiliari strategiche, TECMA ha dimostrato resilienza, generando cassa operativa positiva e mantenendo gli indicatori economico-finanziari in linea con i livelli registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente”, ha detto l’AD Pietro Adduci.”Questi risultati sono il frutto della visione strategica del management e del Consiglio di amministrazione, della disciplina finanziaria e della semplificazione organizzativa adottate, nonché dello sviluppo di nuove tecnologie e di accordi con primari operatori nazionali e internazionali – ha aggiunto – Per l’intero esercizio 2025, vediamo un chiaro incremento della base clienti a livello nazionale ed internazionale con conseguente crescita di posizionamento e market share. Ci attendiamo un risultato economico-finanziario pressoché in linea con quello del precedente anno, nonostante il contesto sfavorevole del mercato italiano e l’impatto negativo del cambio euro/dollaro”.La società si attende di chiudere l’anno 2025 con ricavi consolidati del Core Business in linea con l’anno 2024 ed un EBITDA del Core Business in leggera contrazione rispetto al 2024. LEGGI TUTTO

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    OSAI rinvia approvazione semestrale per interlocuzioni con creditori

    (Teleborsa) – OSAI Automation System, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di macchine per l’automazione e il testing su semiconduttori, ha comunicato che la riunione consiliare per l’approvazione della Relazione Finanziaria al 30 giugno 2025 subirà un rinvio rispetto alla data prevista del 25 settembre 2025. Tale rinvio è motivato dallo stato delle interlocuzioni con i principali creditori della società, condotte nell’ambito del percorso di composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa avviata. Il Consiglio di amministrazione si riunirà il 3 ottobre 2025 per deliberare sulla Relazione Semestrale. LEGGI TUTTO

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    Energy riduce la perdita nel primo semestre. Ricavi -29%

    (Teleborsa) – Energy, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’offerta di sistemi integrati di accumulo di energia, ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi pari a 13,6 milioni di euro, registrando una contrazione del 29% rispetto al 30 giugno 2024 (19,1 milioni di euro). La flessione è principalmente riconducibile al calo della domanda del segmento residenziale e al ritardo della domanda di quello C&I, dovuto all’effetto attesa generato da Transizione 5.0 e dalle altre mancate misure incentivanti. Questi fattori hanno impattato la dinamica dei volumi e dei prezzi di vendita, influenzando il trend del fatturato nel periodo.L’EBITDA si attesta a -403 mila euro, in deciso miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che registrava -3,2 milioni di euro. Il risultato di esercizio migliora, pur rimanendo in area negativa, ed è pari a -1,9 milioni di euro (-4,2 milioni di euro al 30 giugno 2024).L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 10,7 milioni di euro (8,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024). L’indebitamento complessivo finanziario consolidato è costituito dall’indebitamento finanziario corrente per 7,7 milioni di euro e dai debiti verso banche a medio-lungo termine per 5,7 milioni di euro, al netto di disponibilità liquide pari a 2,8 milioni di euro.Il backlog di gruppo al 31 agosto 2025 risulta di 9,1 milioni di euro (evadibili entro il Q1 2026) senza contare 22,5 milioni di euro relativi alla parte rimanente della commessa Asfinag il cui sviluppo temporale risulta difficile da prevedere. L’80% del backlog è rappresentato da prodotti di taglia XL, mentre oltre il 40% degli ordini è destinato a progetti nell’area EMEA, a conferma del progressivo riposizionamento verso soluzioni di maggiore dimensione e della crescente esposizione ai mercati esteri.”Nel 2025 prosegue la transizione per Energy, che ha reagito al contesto con una strategia di riposizionamento chiara e operativa, in linea con quanto progettato negli anni scorsi – ha commentato l’AD Davide Tinazzi – Il Gruppo sta attraversando una fase di profonda trasformazione, che ci porta oltre il perimetro residenziale per affermarci sempre più su progetti industriali di grande dimensione. Abbiamo intensificato gli investimenti sulle soluzioni di taglia XL per i segmenti Commerciale e Industriale e stiamo sviluppando la gamma di prodotti ExtraLarge per applicazioni utility e grid scale. Stiamo investendo in capacità produttiva, in nuovi spazi e in un’organizzazione strutturata, con un portafoglio commerciale che si orienta in modo sempre più deciso verso soluzioni XL e XXL”.”Parallelamente, stiamo accelerando l’internazionalizzazione: la regione DACH è prioritaria e la nuova sede di Monaco funge da testa di ponte per rafforzare il supporto ingegneristico e la rete distributiva – ha aggiunto – La nostra competitività risiede nell’integrazione hardware-software e nella capacità di offrire servizi ad alto valore aggiunto – dal software alla cybersecurity. Un livello di specializzazione che ci distingue in Europa”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in ribasso dopo dati macro positivi su economia USA

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso Wall Street, con i nuovi dati macro e alcune dichiarazioni di funzionari Fed che hanno attenuato l’ottimismo su ulteriori tagli dei tassi.Prima della campanella, è emerso che l’economia statunitense è cresciuta a un solido +3,8% nel secondo trimestre del 2025, molto più della stima preliminare e al ritmo più veloce in quasi due anni. Inoltre, le richieste di sussidi disoccupazione settimanali sono scese a 218 mila unità e gli ordini di beni durevoli ad agosto sono salitia sorpresa del 2,9% su mese.Nonostante i solidi risultati del PIL odierni, l’attenzione principale di questa settimana è rivolta al rapporto sull’inflazione di domani.Il membro del board della Fed Stephen Miran ha affermato che la banca centrale statunitense rischia di danneggiare l’economia se non si muove rapidamente verso tassi di interesse più bassi. Secondo Miran, i funzionari della Fed possono attuare rapidamente una serie di tagli più ampi per raggiungere il livello neutrale, piuttosto che procedere lentamente nel corso dell’anno: “La mia opinione è che possiamo arrivarci con una serie molto breve di tagli di 50 punti base, riaggiustare la politica monetaria e poi procedere con maggiore cautela una volta raggiunto il traguardo”.I dati relativi al mercato del lavoro hanno mostrato un quadro “più fragile” del previsto e nel frattempo “siamo nel raggio d’azione del nostro mandato” sull’inflazione, ha detto Michelle Bowman, Vice Chair for Supervision della Federal Reserve.Tra i titoli interessati da annunci societari, Starbucks ha dichiarato che chiuderà negozi ed eliminerà 900 posti di lavoro in uno sforzo di ristrutturazione da 1 miliardo di dollari, CarMax ha segnalato un calo a sorpresa delle vendite comparabili e un utile in calo più delle attese, Chevron ha stimato un impatto trimestrale fino a 400 milioni di dollari dall’acquisizione di Hess.Guardando ai principali indici, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 46.004 punti, con uno scarto percentuale dello 0,25%; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 6.606 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,42%); con analoga direzione, in frazionale calo l’S&P 100 (-0,34%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore energia. Nel listino, i settori sanitario (-1,78%), materiali (-1,11%) e beni di consumo secondari (-0,99%) sono tra i più venduti.Tra i protagonisti del Dow Jones, IBM (+5,45%), Nvidia (+1,47%), Cisco Systems (+1,09%) e Chevron (+0,93%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -2,42%. Sotto pressione Amgen, con un forte ribasso del 2,31%. Soffre Merck, che evidenzia una perdita del 2,06%. Preda dei venditori Salesforce, con un decremento dell’1,71%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Intel (+6,74%), Marvell Technology (+3,45%), Synopsys (+3,11%) e Axon Enterprise (+2,32%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su MicroStrategy Incorporated, che prosegue le contrattazioni a -6,05%. Pesante GE Healthcare Technologies, che segna una discesa di ben -4,34 punti percentuali. Si concentrano le vendite su Regeneron Pharmaceuticals, che soffre un calo del 3,65%. Vendite su Shopify, che registra un ribasso del 3,35%. LEGGI TUTTO

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    BolognaFiere, utile più che raddoppiato a 25,9 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – BolognaFiere, società quotata su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale (EGM PRO), ha comunicato che i ricavi consolidati raggiungono i 193,1 milioni di euro nel primo semestre 2025, in aumento del 26% rispetto ai 153,1 milioni del primo semestre 2024. L’EBITDA si attesta a 51 milioni di euro (26% dei ricavi), in crescita del 42%, mentre l’EBIT sale a 40,8 milioni di euro (+74%). L’utile netto raddoppia, passando da 12,5 milioni a 25,9 milioni di euro.Sul fronte finanziario, il Gruppo registra una riduzione dell’indebitamento, con una posizione finanziaria netta monetaria pari a 63,2 milioni di euro, in miglioramento di quasi 5 milioni rispetto a fine 2024.”Questi risultati testimoniano la capacità del nostro Gruppo di crescere in maniera sostenibile e di rafforzare il proprio ruolo internazionale. Abbiamo saputo valorizzare manifestazioni storiche, investire su nuovi progetti e consolidare il business degli allestimenti – ha commentato il presidente Gianpiero Calzolari – Il nuovo padiglione polifunzionale rappresenta un ulteriore tassello della nostra visione: un quartiere fieristico sempre più competitivo e al servizio di imprese, territori e comunità”.Il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito dell’ordinario processo di pianificazione e controllo, ha approvato l’aggiornamento del Business plan, che recepisce l’iniziativa volta alla realizzazione del nuovo padiglione polifunzionale e le previsioni più aggiornate sulle prospettive economico-finanziarie per il periodo 2025-2030. Il nuovo Business plan conferma la propensione alla crescita del Gruppo e l’obiettivo di progressivo incremento delle marginalità.Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di ModenaFiere in BolognaFiere. LEGGI TUTTO

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    Eni, primo ministro Egitto incontra Brusco: focus su attività nel paese

    (Teleborsa) – Il primo ministro della Repubblica Araba d’Egitto Mustafa Kemal Madbouly ha incontrato Guido Brusco, chief operating officer Global Natural Resources di Eni, per fare il punto sulle attività in corso e sui piani futuri della società nel Paese. All’incontro hanno partecipato anche il inistro del Petrolio e delle Risorse Minerarie egiziano Karim Badawi e altri rappresentanti istituzionali.Durante l’incontro sono state discusse le attività di Eni in Egitto, con particolare attenzione alle iniziative, sia onshore che offshore, volte a sostenere la produzione di gas naturale e petrolio sfruttando l’ampio portafoglio di asset della società. Le aree di interesse principali sono l’esplorazione di gas a ciclo breve, l’estensione della vita dei giacimenti onshore maturi e lo sviluppo dell’hub integrato del gas nel Mediterraneo orientale. L’esplorazione di Eni in Egitto punterà a opportunità che possano sfruttare le sinergie con le infrastrutture esistenti nelle vicinanze, massimizzando l’efficienza operativa e contribuendo alla sicurezza energetica del Paese. In questo contesto, a seguito dell’accordo firmato nel luglio 2025 per estendere la concessione di Temsah, il COO ha aggiornato il PM sul relativo piano di lavoro e sulle attività di perforazione previste.Brusco ha inoltre illustrato l’impegno della società volto ad estendere e valorizzare la produzione dagli asset onshore attraverso l’implementazione di tecnologie di sottosuolo (sismica, Enhanced Oil Recovery) e il rilancio delle attività di sviluppo nei prossimi anni.Inoltre, Eni ha ribadito il proprio coinvolgimento e impegno nei confronti dell’ambizione dell’Egitto di crescere come hub del gas nella regione del Mediterraneo orientale, grazie alla presenza di importanti infrastrutture di trattamento e liquefazione del gas, un fattore abilitante per lo sviluppo di nuovi progetti nazionali nel settore del gas, nonché di iniziative internazionali come Cronos, la scoperta di Eni nel Blocco 6 al largo delle coste di Cipro.L’incontro si è svolto a margine dell’HSE Safety Day, un’iniziativa co-partecipata da Eni e dal Ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie volta a promuovere una cultura della sicurezza e della sostenibilità, che ha coinvolto dipendenti, stakeholder e partner per rafforzare l’impegno a proteggere le persone e l’ambiente.Eni opera in Egitto attraverso la sua controllata IEOC ed è attualmente il principale produttore del Paese, con una produzione di idrocarburi pari a circa 318mila barili equivalenti di olio al giorno nella quota di Eni nel 2024. LEGGI TUTTO