More stories

  • in

    Energia, Pichetto: Genova ha le carte in regola per ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che “Genova ha tutte le carte in regola per candidarsi a ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare”. “Certo saranno da individuare tutta una serie di sedi per l’Agenzia e anche per la sede principale del deposito dei rifiuti nucleari in Italia, sono temi che affronteremo insieme”, ha aggiunto il ministro a margine del Festival del Lavoro in corso a Genova. “Ogni città ha il diritto di candidarsi a ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare. Si candidano tutti per l’Agenzia e pochi per il deposito dei rifiuti, vedremo di abbinarli”, ha aggiunto.Il ministro ha risposto così alla candidatura arrivata dal presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che la scorsa settimana aveva parlato dell’opportunità per Genova di diventare la capitale nazionale del “nucleare verde”.”Genova può certamente avere un ruolo centrale per il ritorno al nucleare dell’Italia perché ha una storia – ha sottolineato il ministro Pichetto –. Nonostante i quasi 40 anni di abbandono del nucleare da parte del nostro Paese, Ansaldo Nucleare ha mantenuto una conoscenza del settore molto elevata”. “A Genova e in Liguria ci sono imprese a fianco di Ansaldo Nucleare che lavorano con grandi commesse sul settore nucleare, pensiamo alla produzione di superconduttori alla Spezia, una cosa molto rilevante”, ha aggiunto.Al ministro è stato poi chiesto un commento sul costo dell’energia in Italia. “Oggi paghiamo un prezzo altissimo, difficile paragonarsi a Francia che il nucleare e la Spagna che ha aree enormi di rinnovabili. Il confronto non ci sta: la strada per noi deve essere aumentare le rinnovabili per riuscire a intervenire sulle determinazioni del prezzo”, ha dichiarato. “Il gas pesa il 70% sul prezzo anche se produce il 40% dell’energia. Occorre creare un mix con energie che garantiscano continuità, come il nucleare”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Webuild, Fitch alza il rating a “BB+”. Ferrari: a un passo dall’investment grade

    (Teleborsa) – Fitch ha alzato il rating di Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, a “BB+” dal precedente “BB” con outlook “Stabile”, collocando la società a un solo passo dall’investment grade.L’upgrade riflette la previsione che il migliorato profilo aziendale di Webuild rimarrà solido, con una forte visibilità sui ricavi e strutture contrattuali migliorate, con la capacità di trasferire i costi incrementali, a supporto dei margini. Tiene inoltre conto di una migliore diversificazione geografica, con maggiori ricavi da economie a basso rischio e una ridotta volatilità del capitale circolante.Viene riflesso anche il miglioramento della struttura finanziaria di Webuild, con una leva finanziaria netta EBITDA che si manterrà presumibilmente inferiore a 1,5x per il periodo 2025-2028 e una leva finanziaria lorda EBITDA inferiore a 2,5x per il periodo 2026-2028. Questo sarà trainato principalmente dalla forte crescita dell’EBITDA derivante da commesse ad alto margine, in particolare in Italia e Australia.L’upgrade “riflette la solidità della struttura finanziaria e la capacità di Webuild di generare cassa in modo sostenibile, anche in contesti macroeconomici complessi – ha dichiarato il Direttore Generale di Webuild, Massimo Ferrari – Un risultato che pone il Gruppo a solo un gradino dall’investment grade”.”Negli ultimi anni è stato rafforzato il profilo di credito attraverso una gestione attenta, una diversificazione geografica bilanciata e una pipeline ordini di alta qualità concentrata in mercati a basso rischio – ha aggiunto – L’accentramento della gestione del working capital, del processo di bidding e del risk management richiedono investimenti in risorse e tecnologia che solo un Gruppo di grande dimensione può fare. Il 2024 si è chiuso con risultati record, superando i target sfidanti previsti per l’anno. Una posizione che ha permesso di rivedere al rialzo i target per il 2025, che prevedeva già obiettivi ambiziosi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, vendite dettaglio aprile sopra attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite ad aprile, su base mensile, sono salite dello 0,5% contro il -1,2% del mese precedente. Le vendite cresciute del 3,3% su base annuale, dopo il +3,1% di marzo e contro il +2,9% atteso dagli analisti.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +1,4% su anno e un -0,7% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 2% tendenziale ed un calo dello 0,1% su mese. LEGGI TUTTO

  • in

    Caro-spesa, Unimpresa: “Da 2022 pane, latte e pasta aumentati fino a 70%”

    (Teleborsa) – Negli ultimi tre anni i prezzi dei beni alimentari essenziali per la dieta degli italiani – pane, latte e pasta – hanno registrato aumenti record, mettendo sotto pressione i bilanci delle famiglie. Dal 2022 al 2025 il pane è rincarato fino al 62%, il latte fino al 20% e la pasta ha toccato un +38% in un solo anno. Alla base della corsa dei prezzi ci sono la guerra in Ucraina, la crisi energetica, la siccità nei Paesi esportatori di grano, l’impennata dei costi di produzione e la speculazione sui mercati delle materie prime. Nel 2024 e nel 2025 i prezzi si sono stabilizzati, ma senza tornare ai livelli pre-crisi: oggi un chilo di pane costa in media tra i 4,5 e i 5,5 euro. Nel 2024 e all’inizio del 2025, il latte crudo ha toccato i 65,3 euro per 100 chili, portando il prezzo al dettaglio a 2,10-2,30 euro al litro, circa il 15-20% in più rispetto al 2022. Il prezzo della pasta è arrivato a circa 1,7 euro al chilogrammo. È quanto segnala un report del Centro studi di Unimpresa.Nonostante una lieve stabilizzazione nel 2024-2025, – rileva Unimpresa – i livelli pre-crisi restano lontani. In calo i consumi e in crescita la spesa nei discount (+11,9%). Quasi 4,5 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a cure mediche per motivi economici. Un contesto che impone interventi urgenti: riduzione dell’Iva sui beni di prima necessità, sostegno alla produzione locale, controlli sulla speculazione e fondi contro la povertà alimentare.”Il rincaro di beni essenziali come pane, latte e pasta non è solo una questione economica, ma un segnale preoccupante di disagio sociale che rischia di diventare strutturale. Milioni di italiani – soprattutto nei ceti medi e popolari – si trovano costretti a fare scelte drammatiche tra cibo, salute e istruzione. È una spirale pericolosa, che alimenta una nuova forma di povertà silenziosa, spesso invisibile nei numeri ufficiali ma ben presente nella vita quotidiana di tante famiglie. Di fronte a un pane che costa fino a oltre 5 euro al chilo, un litro di latte che sfiora i 2,30 euro e una pasta che ha superato abbondantemente l’euro e mezzo al chilo, parlare di stabilizzazione dei prezzi suona quasi offensivo per chi vive con stipendi bassi o pensioni minime. Questi aumenti colpiscono in modo sproporzionato chi ha meno, aggravando le disuguaglianze sociali. Per questo chiediamo al governo misure concrete: abbassare l’Iva sui beni alimentari, rafforzare i controlli contro le speculazioni e sostenere le fasce più fragili con fondi dedicati alla sicurezza alimentare – commenta il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi –. Il diritto al cibo non può essere subordinato alle dinamiche dei mercati finanziari. Se oggi anche un pacco di pasta diventa un lusso per troppe famiglie, vuol dire che qualcosa si è rotto nel nostro sistema economico e sociale. E a quel punto non possiamo più parlare solo di inflazione, ma di emergenza sociale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, attesa in frenata la produzione industriale di aprile

    (Teleborsa) – Frena, ma meno delle attese la produzione industriale giapponese ad aprile. Secondo il Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato un decremento dello 0,9% su base mensile, dopo il +0,3% registrato a marzo. Le stime degli analisti erano per una discesa dell’1,4%. L’indice grezzo ha segnato un incremento su base annuale dello 0,7%.Alla frenata della produzione contribuisce la caduta delle scorte (-0,5% su mese) mentre salgono le consegne (+0,2%). La ratio delle scorte è pari a +0,2%. LEGGI TUTTO

  • in

    Da premierato a separazione carriere: Governo accelera, ira opposizioni

    (Teleborsa) – Blindare alcuni provvedimenti e accelerare sull’iter di altri: Governo e maggioranza fissano il timing prima della tradizionale pausa estiva. Tre in particolare i dossier: riforma costituzionale sul premierato ( particolarmente a cuore a FdI), riforma costituzionale sulla separazione delle carriere (sulla quale è in pressing FI) e il – contestatissimo da opposizioni e associazioni -decreto Sicurezza, sul quale spinge la Lega con le opposizioni che denunciano “la spartizione” . E proprio sul decreto Sicurezza, dopo la fiducia alla Camera, è altamente probabile che il Governo giochi la stessa carta anche al Senato; “C’è una mortificazione non solo del Parlamento ma anche dell’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini”, dice il capogruppo dem in Affari costituzionali, Andrea Giorgis.Opposizioni che non nascondono una certa preoccupazione data l’accelerazione che governo e maggioranza vogliono imprimere alle riforme, “si profila una nuova compressione del dibattito e dell’esame” di “provvedimenti importanti come le modifiche alla Costituzione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 30 maggio 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 30/05/202501:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,5%; preced. 2,5%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -1,4%; preced. 0,2%)01:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 2,9%; preced. 3,1%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,8%; preced. 2,2%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,3%; preced. -0,2%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,6%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,1%; preced. 2,2%)10:00 Unione Europea: M3, annuale (atteso 3,7%; preced. 3,6%)10:00 Italia: PIL, trimestrale (atteso 0,3%; preced. 0,2%)10:00 Italia: PIL, annuale (atteso 0,6%; preced. 0,5%)11:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,7%; preced. 1,9%)11:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,1%)12:00 Italia: Prezzi produzione, annuale (preced. 3,9%)12:00 Italia: Prezzi produzione, mensile (preced. -2,4%)14:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 2%; preced. 2,1%)14:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,4%)14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,5%)14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,7%)14:30 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,4%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 45,1 punti; preced. 44,6 punti)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 50,8 punti; preced. 52,2 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

  • in

    Dazi: una Corte li blocca, un’altra annulla stop

    (Teleborsa) – Resta valida solo poche ore la decisione della Us Court of International Trade secondo la quale i dazi di Donald Trump sono “illegali” e vanno bloccati: la corte di appello ha infatti deciso di accogliere il ricorso dell’amministrazione che chiedeva una pausa della sentenza. In 24 ore di colpi di scena si consumano le prime battute di quella che si preannuncia una lunga battaglia giudiziaria sulle tariffe, che molto probabilmente arriverà alla Corte Suprema.La sentenza della US Court of International Trade è “temporaneamente sospesa fino a nuovo avviso mentre queste corte esamina i documenti delle istanze”, ha stabilito la Corte d’appello dopo il duro colpo impartito dal poco conosciuto tribunale di New York all’agenda del presidente, che aveva bloccato le tariffe reciproche a gran parte del mondo e quelle decise contro il Canada, il Messico e la Cina per l’immigrazione e il fentanyl. Stop che aveva scatenato la reazione immediata e dura dell’amministrazione: denunciando un “golpe” da parte di “giudici attivisti”, con la Casa Bianca che si è detta pronta a usare tutti gli strumenti a sua disposizione in nome dell’America First e contro l'”abuso del potere” giudiziario. Ricorrendo anche, se necessario, alla Corte Suprema. LEGGI TUTTO