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    Fisco, Giovani Commercialisti: “Sospendere versamenti sino al 5 settembre. Manca diritto a riposo per la categoria”

    (Teleborsa) – “Negli anni sono stati introdotti alcuni provvedimenti per alleggerire il lavoro degli studi professionali nel mese di agosto. Ma, a conti fatti, nulla è cambiato. La sospensione dei termini di versamento dal 1° al 20 agosto, con possibilità di effettuare i pagamenti entro il 20 dello stesso mese, resta infatti inefficace per i professionisti, che si ritrovano a dover concentrare i versamenti nei primi giorni del mese. Sarebbe auspicabile un differimento almeno al 5 settembre, così da garantire ai commercialisti e ai loro collaboratori un periodo effettivo di riposo”. Lo dichiara Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili chiedendo che “venga riconosciuto il diritto al riposo della categoria, sancito dalla Costituzione e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, e che oggi non è garantito”.”Siamo consapevoli – sottolinea il presidente dei Giovani Commercialisti – che i termini per trasmettere documenti e informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate o da altri enti impositori siano sospesi dal primo agosto al 4 settembre, ma restano escluse le richieste formulate durante accessi, ispezioni e verifiche o nell’ambito delle procedure di rimborso IVA. Inoltre, accogliamo positivamente lo slittamento al 15 settembre del termine per inviare i documenti dei controlli formali ex art. 36-ter, che tra fine giugno e inizio luglio hanno sovraccaricato gli studi. Ma, nonostante l’apparente estensione delle sospensioni, troppe scadenze restano ad agosto, rendendo impossibile una reale pausa estiva”.Per Stefania Serina, delegata della Commissione Semplificazioni fiscali dei Giovani Commercialisti, “è necessaria una revisione sistematica della normativa, per garantire uniformità e reale applicabilità. A rendere ancora più evidente il problema, c’è la pubblicazione del Messaggio INPS n. 2449 del 7 agosto 2025, sulle modalità di richiesta di riduzione dei contributi per artigiani e commercianti (art. 1, comma 186, L. 207/2024), proprio a ridosso della rata dei contributi fissi in scadenza il 20 agosto”.”L’esclusione delle attività di accesso, ispezione e verifica dalla sospensione dei termini da parte di tutti gli enti accertatori, salvi i casi di reato, – afferma Michela Boidi, delegata della Commissione Studi Professionali, Antiriciclaggio e Privacy – rappresenta una criticità, perché di fatto generano richieste e adempimenti a carico dei contribuenti e dei loro consulenti”.”Garantire ai commercialisti una vera pausa nel mese di agosto non è una concessione – concludono Cataldi, Serina e Boidi – ma una necessità per rendere la professione più sostenibile e attrattiva, soprattutto per i giovani. Il lavoro dei commercialisti è continuo, complesso e strategico per l’economia. Riconoscerne il valore significa anche tutelare le condizioni di lavoro, evitando carichi e pressioni eccessive in un periodo che dovrebbe essere dedicato al recupero delle energie”. LEGGI TUTTO

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    Svizzera, Goldman Sachs: impatto di 0,5% su PIL da nuovi dazi USA

    (Teleborsa) – Goldman Sachs prevede che il dazio “reciproco” statunitense del 39% ridurrà il PIL svizzero di circa lo 0,5% nel prossimo anno, un impatto considerevole sull’economia. Tuttavia, l’impatto verrà mitigato da tre fattori: ora la banca d’affari prevede che i dazi sui prodotti farmaceutici saranno rinviati all’inizio del 2027, che le prospettive di crescita dell’area euro siano migliorate e che l’impatto negativo derivante dall’incertezza delle politiche commerciali sia stato inferiore al previsto.In definitiva, viene previsto un impatto negativo leggermente inferiore sugli scambi commerciali nel secondo semestre del 2025 e un impatto leggermente maggiore nel primo semestre del 2026.Il dazio del 39% ha comportato un aumento del 10,6% dell’aliquota tariffaria effettiva rispetto ai precedenti dazi di base del 10%. Secondo recenti resoconti giornalistici, il dazio si applica anche ai lingotti d’oro. Pur continuando a supporre che i lingotti d’oro non saranno soggetti a dazi statunitensi, tali dazi, se implementati, comporteranno un ulteriore aumento dell’aliquota tariffaria effettiva di 7,4% sulla base dei valori delle esportazioni del 2024. Detto questo, poiché l’industria svizzera dei metalli preziosi conta solo 1.500 posti di lavoro e le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno rappresentato solo l’8,3% delle esportazioni totali di oro nel 2024, non è previsto un ulteriore significativo impatto negativo sul PIL se i dazi si applicheranno anche ai lingotti d’oro.Dalla ricerca di Goldman Sachs emerge che i recenti indicatori di crescita suggeriscono un rallentamento della crescita svizzera, con l’esaurirsi della spinta del primo trimestre derivante dall’anticipazione dei dazi. Anche il mercato del lavoro continua a mostrare segnali di ulteriore raffreddamento. Pertanto, viene prevista una crescita del PIL stabile nel secondo trimestre e una crescita annua del PIL dell’1,2% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026. I rischi per le prospettive sono determinati dai dazi: un accordo commerciale tra Stati Uniti e Svizzera potrebbe migliorare le prospettive, mentre dazi sui prodotti farmaceutici imposti prima del previsto le peggiorerebbero.L’inflazione è leggermente aumentata negli ultimi mesi, ma rimane contenuta intorno allo 0%, il limite inferiore dell’intervallo obiettivo della Banca Nazionale Svizzera (BNS). L’attesa è che l’inflazione rimanga vicina ai livelli attuali fino all’inizio del 2026, con solo un modesto aumento in seguito.Data la combinazione di crescita debole, bassa inflazione e rischi tariffari persistenti, Goldman Sachs si aspetta che la BNS riduca il tasso di riferimento di 25 punti base a settembre. Detto questo, la recente comunicazione della BNS suggerisce che potrebbe lasciare i tassi invariati se i prossimi dati sull’inflazione saranno più solidi del previsto.(Foto: Marco Pregnolato su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Mercato delle abitazioni, Bankitalia: “Nel II trimestre crescita moderata dei prezzi”

    (Teleborsa) – Nel II trimestre di quest’anno i prezzi delle abitazioni sono risultati ancora in crescita, seppur in misura più moderata rispetto al trimestre precedente. Lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali dei venditori e i tempi di vendita hanno registrato un lieve aumento, pur mantenendosi su livelli prossimi ai minimi storici dall’inizio della rilevazione. È quanto emerge dal “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia” condotto dalla Banca d’Italia.Lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali dei venditori e i tempi di vendita hanno registrato un lieve aumento, pur mantenendosi su livelli prossimi ai minimi storici dall’inizio della rilevazione.La domanda di abitazioni resta solida, con un lieve incremento dei potenziali acquirenti segnalato dagli agenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal lato dell’offerta si è osservato un calo dei nuovi incarichi. Il principale motivo di cessazione degli incarichi a vendere resta il divario tra i prezzi richiesti e quelli offerti; di contro, per il settimo trimestre consecutivo, continuano a diminuire le difficoltà di accesso al credito per l’acquisto di abitazioni.Viene confermata dagli agenti la crescita dei canoni di locazione delle abitazioni, pur con segnali di rallentamento: si osservano infatti un leggero incremento del margine medio di sconto rispetto alle richieste iniziali e aspettative di aumento dei canoni più moderate per il trimestre in corso.Oltre la metà degli agenti immobiliari ha evidenziato la rilevanza degli affitti brevi nel proprio mercato di riferimento, con effetti significativi sia sui prezzi sia sulla disponibilità degli alloggi. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Pedranzini vende azioni per 481 mila euro

    (Teleborsa) – Il consigliere delegato di Banca Popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini, ha ceduto 40 mila azioni lo scorso 8 agosto. Lo si legge in un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato di poco più di 12 euro per azione, per un controvalore totale di quasi 481 mila euro.Il manager, in banca dal 3 gennaio 1977, è dimissionario dopo il successo dell’offerta di BPER. LEGGI TUTTO

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    La SPAC Friends pronta al debutto in Borsa. Belgioco: già individuato delle target

    (Teleborsa) – Friends, veicolo di investimento focalizzato sull’impact investing, ha ottenuto l’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie su Euronext Growth Milan, con l’inizio delle negoziazioni fissato per martedì 12 agosto 2025.Friends è un veicolo dedicato alle PMI italiane, per supportarle nel delicato momento del passaggio generazionale, e che ha come missione l’investimento in aziende che generino non solo ritorni finanziari sostenibili, ma che dimostrino al tempo stesso di produrre un impatto positivo significativo sulle comunità in cui operano. Il progetto si distingue per un modello innovativo ed inclusivo, privo di strumenti di incentivazione come warrant o azioni speciali in cui tutti gli azionisti godono dei medesimi diritti, in piena trasparenza e allineamento di interessi.”Friends nasce per affrontare una sfida industriale e sociale: sostenere le PMI italiane nel momento più delicato della loro storia, il passaggio generazionale, adottando un modello che unisce le caratteristiche di un search fund alla missione di generare continuità imprenditoriale, crescita e impatto sociale positivo – ha commentato Bruno Belgioco, AD di Friends – Abbiamo già individuato delle target che operano in settori che valgono complessivamente oltre 40 miliardi di euro in Italia, come mobilità sostenibile, salute e inclusione, con un approccio che misura sia i ritorni finanziari sia quelli sociali. Il nostro impegno è dimostrare che creare valore per gli investitori e generare benefici per la comunità possono coesistere e rafforzarsi a vicenda. L’innovazione passa da visione e concretezza: vogliamo sviluppare modelli scalabili che migliorino la vita delle persone e che supportino le PMI nei passaggi generazionali”.La “raccolta complessiva, tra sottoscrizioni e impegni, è stata superiore a 15 milioni di euro trainata dal forte interesse di investitori istituzionali esteri”, si legge in una nota. Secondo dati di Borsa, Friends si presenta a Piazza Affari con 11.716.000 azioni ordinarie, di cui 11.666.000 di nuova emissione, prezzate a 1,20 euro per azione. La raccolta è stata di 13.999.200 euro interamente in aumento di capitale (9 milioni di euro raccolti attraverso il collocamento del Global Coordinator e quasi 5 milioni di euro sottoscritti da Brubel S.r.l. attraverso il collocamento in sede dell’emittente in regime di esenzione dall’obbligo di pubblicare un prospetto informativo). La capitalizzazione al debutto è di 14.059.200 euro.Il capitale raccolto sarà interamente vincolato in un cosiddetto “escrow account” fino alla realizzazione della business combination.”Quando il mondo della finanza, attraverso un’IPO, si fa sponsor di un progetto di inclusione dimostra che la crescita economica può e deve andare di pari passo con la responsabilità sociale – ha detto Marina Cuollo, Friends Ambassador, consulente e divulgatrice sui temi di DEIA – È un segnale, etico, deciso e concreto, di una Borsa che si avvicina al mondo dell’impact investing. Un primo passo, si spera di tanti. L’ammissione alla quotazione testimonia che esiste una comunità di investitori pronta a sostenere modelli più equi, inclusivi e sostenibili e in cui è possibile coniugare rendimento e impatto sociale, generando valore per la comunità e per il sistema economico. E questo non è poco”.Nel processo di ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan la società è stata assistita da: illimity Bank (Gruppo Banca IFIS) quale Global Coordinator, EnVent Italia SIM quale Euronext Growth Advisor, Diadema Capital come financial advisor, MIT SIM come Specialist, lo Studio Legale internazionale Gianni & Origoni quale Deal Counsel, PTSCLAS quale ESG advisor e BDO Italia quale società di revisione. LEGGI TUTTO

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    Bullish alza forchetta e quantità di azioni offerte nell’IPO sul NYSE

    (Teleborsa) – Bullish, piattaforma di asset digitali, ha aumentato la sua offerta pubblica iniziale (IPO) a Wall Street da 20.300.000 azioni ordinarie a 30.000.000 azioni ordinarie e ha aumentato l’intervallo di prezzo previsto da 28,00-31,00 dollari a 32,00-33,00 dollari per azione. La società punta quindi ora a una raccolta da 900 milioni di dollari e una capitalizzazione di oltre 4,8 miliardi di dollari.Bullish intende concedere ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di un massimo di 4.500.000 azioni ordinarie aggiuntive, al prezzo di offerta pubblica iniziale, al netto di sconti e commissioni di sottoscrizione. Bullish intende utilizzare i proventi dell’offerta per scopi aziendali generali e di capitale circolante, incluso il finanziamento di potenziali acquisizioni future.Le azioni di Bullish dovrebbero debuttare sul New York Stock Exchange (NYSE) con il simbolo “BLSH”.Bullish è una piattaforma globale di asset digitali che fornisce infrastrutture di mercato e servizi informativi. Tra questi: Bullish Exchange, una borsa regolamentata e focalizzata sulle istituzioni per asset digitali spot e derivati, che integra un motore di matching centralizzato ad alte prestazioni per il limit order book con market making automatizzato per fornire liquidità profonda e prevedibile. Bullish Exchange è regolamentata in Germania, Hong Kong e Gibilterra. CoinDesk Indices, una raccolta di benchmark e indici proprietari e single-asset negoziabili che tracciano la performance degli asset digitali per istituzioni globali nei settori degli asset digitali e della finanza tradizionale. CoinDesk Data: un’ampia suite di dati e analisi di mercato sugli asset digitali, che fornisce approfondimenti in tempo reale su prezzi, tendenze e dinamiche di mercato. CoinDesk Insights: fornitore di media ed eventi sugli asset digitali e gestore di Coindesk.com, una piattaforma di media digitali che offre notizie e approfondimenti sugli asset digitali, i mercati sottostanti, le politiche e la tecnologia blockchain. LEGGI TUTTO

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    UE, terza tranche di proventi da asset congelati della Bank of Russia per 1,6 miliardi di euro

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha ricevuto 1,6 miliardi di euro di cosiddetti profitti straordinari generati dagli interessi sui saldi di cassa derivanti da attività immobilizzate della Banca centrale russa, detenuti da depositari centrali di titoli. Si tratta del terzo trasferimento all’UE, dopo una prima tranche erogata a luglio 2024 e una seconda tranche erogata ad aprile 2025. Copre i ricavi accumulati durante il primo semestre del 2025.Questi profitti straordinari provengono da attività congelate in base alle sanzioni dell’UE imposte in risposta alla guerra di aggressione in corso della Russia contro l’Ucraina. Sebbene le attività stesse rimangano bloccate, gli interessi sui saldi di cassa possono essere utilizzati per sostenere l’Ucraina. Il 90% delle prime due tranche è stato utilizzato per sostenere l’Ucraina tramite il Fondo Europeo per la Pace (EPF) e il 10% tramite il Fondo per l’Ucraina. A partire da questa terza tranche, il 95% dei proventi sarà invece utilizzato per sostenere l’Ucraina tramite l’Ukraine Loan Cooperation Mechanism (ULCM) e il 5% tramite l’EPF.L’ULCM fornisce un sostegno a fondo perduto per assistere l’Ucraina nel rimborso del prestito di assistenza macrofinanziaria dell’UE, nonché dei prestiti dei creditori bilaterali nell’ambito del meccanismo. Il sostegno complessivo ai prestiti nell’ambito del meccanismo ammonta a 45 miliardi di euro. Inoltre, l’EPF aiuta l’Ucraina a far fronte alle sue urgenti esigenze militari e di difesa. LEGGI TUTTO

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    Mercati deboli. Milano schiva le vendite con balzi TIM e Recordati

    (Teleborsa) – Le Borse europee avviano la settimana con un andamento debole, nell’ambito di volumi contenuti per via del clima semifestivo. In attesa di nuovi dati macroeconomici, come i prezzi al consumo negli Stati Uniti, gli investitori guardano con attenzione all’incontro tra Trump e Putin per capire se esiste la possibilità di trovare un’intesa di pace nel conflitto ucraino. L’annuncio dell’incontro, che sarà il primo tra i leader di Washington e Mosca dal 2021, ha scatenato polemiche: i leader europei hanno sostenuto la richiesta di essere presente avanzata dal presidente ucraino Zelensky. Domani, intanto, scade la tregua di 90 giorni nella guerra commerciale tra Washington e Pechino: l’aspettativa è di una proroga di altri tre mesi, ma le parti non hanno ancora annunciato nulla in proposito.Sul fronte macroeconomico, l’Istat ha confermato per il mese di luglio 2025 che l’inflazione italiana ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare. Per il mese di giugno 2025 l’Istat stima una crescita congiunturale più ampia per le esportazioni (+4,0%) rispetto alle importazioni (+3,3%), con il saldo commerciale a quota 5.409 milioni di euro (era 5.150 milioni nello stesso mese del 2024).Per quanto riguarda la politica monetaria negli Stati Uniti, Michelle Bowman della Fed ha ribadito il suo sostegno a tre tagli dei tassi di interesse nel 2025, citando l’indebolimento del mercato del lavoro, l’aumento della disoccupazione e l’attenuazione dei rischi di inflazione.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,165. Scambia in retromarcia l’oro, che scivola a 3.359,5 dollari l’oncia. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 63,94 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +86 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,48%.Tra gli indici di Eurolandia deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,18%, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,45%.A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 41.587 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 44.141 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,59%; con analoga direzione, leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,32%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, sostenuta Telecom Italia, con un discreto guadagno del 2,89%. Buoni spunti su Recordati, che mostra un ampio vantaggio dell’1,97%. Ben impostata Unipol, che mostra un incremento dell’1,70%. Seduta senza slancio per Brunello Cucinelli, che riflette un moderato aumento dell’1,24%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Buzzi, che continua la seduta con -2,16%. Discesa modesta per Fineco, che cede un piccolo -1,2%. Pensosa Saipem, con un calo frazionale dello 0,93%. Tentenna Leonardo, con un modesto ribasso dello 0,90%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, TXT E-solutions (+1,61%), Banca Ifis (+1,27%), Rai Way (+1,02%) e Technogym (+0,99%).I più forti ribassi, invece, si verificano su WIIT, che continua la seduta con -3,96%. In rosso Alerion Clean Power, che evidenzia un deciso ribasso del 3,28%. Spicca la prestazione negativa di D’Amico, che scende del 3,11%. GVS scende del 3,08%. LEGGI TUTTO