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    BCE, online banking amplifica “leggermente” deflussi estremi dai depositi durante stress

    (Teleborsa) – Un maggiore utilizzo dei servizi di online banking porta a una lieve amplificazione dei deflussi estremi dai depositi, ma questo effetto non è ulteriormente aggravato dalla disponibilità di un’app di mobile banking. Lo si legge in un report della Banca centrale europea (BCE) sul tema, effettuando un’analisi su una serie di grandi banche direttamente supervisionate da Francoforte.I ricercatori hanno analizzato l’impatto della digitalizzazione e dei social media sui flussi di deposito, in particolare durante i periodi di stress finanziario. La crisi bancaria del marzo 2023, incluso il caso della Silicon Valley Bank, ha infatti evidenziato come i servizi finanziari digitali e la rapida diffusione di notizie attraverso piattaforme come X (ex Twitter) possano accelerare i deflussi dai depositi.I risultati rivelano che un maggiore utilizzo dei servizi di online banking amplifica leggermente i deflussi estremi dai depositi durante i periodi di stress, sebbene questo effetto non sia aggravato dalla disponibilità di app di mobile banking. È importante sottolineare che né l’online banking né l’utilizzo di app mobili hanno un effetto causale sulla volatilità dei depositi in periodi normali. Inoltre, il ruolo dei social media nel determinare i deflussi di depositi sembra essere significativo solo in casi idiosincratici, come durante la crisi della Silicon Valley Bank, piuttosto che essere un fattore sistematico di instabilità.A condizione che si trovino nella coda della distribuzione, le banche più grandi sembrano avere deflussi inferiori nei periodi di crisi e afflussi inferiori nei periodi di crescita. Quest’ultimo effetto si applica a tutte le tipologie di deposito. Una volta controllati gli effetti specifici di banca e paese, l’utilizzo dei servizi bancari online appare come la variabile chiave che determina i risultati anche per i depositi totali, mentre la disponibilità di un’app di mobile banking non amplifica ulteriormente l’effetto sui flussi di depositi estremi. LEGGI TUTTO

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    Auto, per gli italiani prezzo e tipo di alimentazione i primi criteri di scelta

    (Teleborsa) – Estetica? Prestazioni? Dimensioni? Autorevolezza del marchio? Quali sono i criteri che spingono gli automobilisti italiani a comprare una macchina rispetto ad un’altra? Per rispondere a questo dubbio Facile.it ha incaricato l’istituto di ricerca mUp Research di intervistare un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta. Ecco i risultati, fra conferme e qualche sorpresa. I criteri di sceltaAl primo posto nei criteri di scelta degli italiani alle prese con l’acquisto di un’auto nuova c’è il prezzo (65,5%), opzione indicata da 24,4 milioni di individui. Questo parametro raccoglie percentuali sostanzialmente identiche anche se si divide il campione fra acquirenti uomini (65,6%) e donne (65,4%), ma arriva a superare il 70% nella fascia di rispondenti con età compresa fra i 55 ed i 64 anni e nel Centro Italia (71,9%).Alle spalle del prezzo, troviamo il tipo di alimentazione (benzina, diesel, ibrida o elettrica). Se a livello nazionale questa è la motivazione indicata dal 48,6% dei rispondenti, è nelle fasce anagrafiche più alte che diventa criterio estremamente rilevante, arrivando a superare il 52% fra gli over 55.Medaglia di bronzo, se così possiamo dire, per un altro elemento economico, i costi di gestione (manutenzione, prezzo RC auto, consumi…) indicati dal 38,6% del campione totale, ma addirittura dal 42% se isoliamo i soli rispondenti residenti nel Sud o nelle Isole e dal 44,5% tra i 45-54enni.Appena fuori dal podio un altro parametro importante, soprattutto se ci si deve muovere fra vicoli e strade strette o, anche, se si deve parcheggiare in luoghi affollati: le dimensioni del veicolo. Più di un automobilista su quattro (27,9%) indica questa come ragione della scelta, ma probabilmente proprio per le motivazioni che abbiamo appena evidenziato, la percentuale sale al 30,4% nelle grandi città (dove spesso trovare un parcheggio è piuttosto complicato) e al 32,1% nei centri urbani con meno di 10.000 abitanti dove vicoli e strade strette mal si adattano alle grandi dimensioni di alcuni veicoli.Come scelgono gli uomini e come scelgono le donneContinuando a scorrere i risultati dell’indagine, saltano agli occhi differenze interessanti suddividendo il campione, questa volta, fra uomini e donne. Confrontando le risposte date, si scopre che se esiste una sostanziale uguaglianza, ad esempio, nel valutare la reputazione del brand come parametro per l’acquisto dell’auto (20,2% sia fra gli uomini sia fra le donne), i primi sono molto più interessati delle seconde alle prestazioni del veicolo (24,3% vs 20,4%) e, curiosamente, all’estetica (19,8% vs 15,4%).Facilità di guida e maneggevolezza, invece, sono fondamentali nella scelta per più di una automobilista su cinque (21,5%), mentre fra gli uomini è considerato parametro importante da appena il 13,8% del campione intervistato.In ultimo, dai dati emerge chiaramente come, per avere l’automobile che ci piace, siamo disposti ad aspettare. Appena il 3,1% dei rispondenti, infatti, indica fra le ragioni di scelta i tempi brevi della consegna. LEGGI TUTTO

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    Natuzzi, Pietro Labriola cooptato in CdA come consigliere non esecutivo

    (Teleborsa) – Natuzzi, società italiana di arredamento quotata al New York Stock Exchange, ha annunciato che Pietro Labriola ha formalmente accettato la nomina a consigliere non esecutivo della società per cooptazione, con efficacia dal 6 agosto 2025.Labriola è attualmente CEO di Telecom Italia, una delle principali aziende di telecomunicazioni in Europa. Vanta oltre 30 anni di esperienza nei settori delle telecomunicazioni e della tecnologia, avendo ricoperto posizioni dirigenziali di alto livello sia in Italia che all’estero, tra cui quella di CEO di TIM Brasile. È presidente di Asstel, l’associazione di categoria italiana di Confindustria che rappresenta il settore delle telecomunicazioni.Il Consiglio di Amministrazione di Natuzzi ritiene che “la vasta esperienza dirigenziale internazionale e la profonda conoscenza di tecnologie e servizi innovativi di Labriola, unite alla sua visione strategica e alle sue competenze operative, contribuiranno a guidare la trasformazione digitale e la crescita sostenibile dell’azienda”, si legge in una nota.Lo scorso 31 luglio la società aveva annunciato le dimissioni del CEO Antonio Achille, nel ruolo dal 2021, per cogliere nuove opportunità professionali. In attesa della nomina di un successore, il board ha delegato temporaneamente i poteri e le responsabilità del CEO al presidente esecutivo Pasquale Natuzzi, che ricoprirà la carica ad interim. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,25 milioni di quote di emissione a 72,18 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,25 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 72,18 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    UE, protezione temporanea per 4,31 milioni di ucraini a giugno

    (Teleborsa) – Al 30 giugno 2025, 4,31 milioni di cittadini extracomunitari fuggiti dall’Ucraina a seguito della guerra di aggressione russa avevano uno status di protezione temporanea nell’UE. Lo rende noto l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat)I paesi dell’UE che ospitavano il maggior numero di beneficiari di protezione temporanea dall’Ucraina erano la Germania (1.196.645 persone; 27,8% del totale UE), la Polonia (992.505; 23,0%) e la Repubblica Ceca (378.420; 8,8%).Rispetto alla fine di maggio 2025, a fine giugno il numero totale di persone provenienti dall’Ucraina sotto protezione temporanea nell’UE era aumentato di 32.940 unità (+0,8%).Il numero di persone sotto protezione temporanea è aumentato in tutti i paesi dell’UE, con i 3 maggiori incrementi assoluti osservati in Polonia (+5.660; +0,6%), Repubblica Ceca (+4.745; +1,3%) e Germania (+3.805; +0,3%).Il rapporto più elevato di beneficiari di protezione temporanea ogni mille persone è stato osservato in Repubblica Ceca (34,7), Polonia (27,2) ed Estonia (25,1), mentre il dato corrispondente a livello UE era di 9,6 ogni mille persone.Al 30 giugno 2025, i cittadini ucraini rappresentavano oltre il 98,4% dei beneficiari di protezione temporanea nell’UE. Le donne adulte rappresentavano il 44,7% dei beneficiari. I minori rappresentavano quasi un terzo (31,2%), mentre gli uomini adulti rappresentavano quasi un quarto (24,1%) del totale.(Foto: Yehor Milohrodskyi su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    PA, autorizzate 9.300 nuove assunzioni. Zangrillo: “Onere complessivo di 300 milioni”

    (Teleborsa) – Via libera al reclutamento e all’assunzione a tempo indeterminato di 9.300 unità di personale destinate a 33 amministrazioni, con un onere complessivo di circa 300 milioni. È quanto prevede un decreto della presidenza del Consiglio, ora inviato al Mef, adottato dal ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, con il concerto del ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. “Un risultato importante che consente di contribuire alla riduzione dell’arretrato di fabbisogni e di rispondere in maniera più efficace alle esigenze organizzative delle amministrazioni” ha commentato Zangrillo.”L’obiettivo del Governo – ha proseguito Zangrillo – è migliorare la qualità dei servizi per rispondere alle domande sempre nuove di cittadini e imprese. Con queste nuove assunzioni un altro obiettivo è stato raggiunto. Questo è stato possibile grazie alle risorse messe a disposizione dalle manovre di bilancio che hanno reso tangibile la volontà di questo Esecutivo di rivolgere un’attenzione alla Pubblica amministrazione, attenzione dimenticata da troppi Governi precedenti. Ora, grazie alle risorse disponibili, si è già al lavoro per iniziare le trattative che riguarderanno i rinnovi della tornata 2025/2027″.Le amministrazioni coinvolte sono ministeri, presidenza del Consiglio dei ministri, Agenzie, enti pubblici non economici ed enti parco nazionali. “Le autorizzazioni – ha spiegato Zangrillo – attengono a svariati profili professionali, tra cui, dirigenti, elevate professionalità, personale amministrativo (assistenti e operatori, funzionari), magistrati del Tar, medici INPS, funzionari e professionisti tecnici”. Per ciascuna amministrazione, il testo specifica i dettagli dei quantitativi di personale da assumere, le qualifiche, nonché gli oneri annui e a regime. Il d.P.C.M. fornisce anche un importante chiarimento, molto atteso dalle amministrazioni, specificando che le facoltà assunzionali relative ad anni precedenti al 2025 si ritengono esercitate attraverso l’emanazione del bando di concorso. Il provvedimento sottolinea che “l’avvio delle procedure concorsuali e lo scorrimento delle graduatorie di altre amministrazioni sono subordinati all’avvenuta immissione in servizio, nella stessa amministrazione, di tutti i vincitori collocati nelle proprie vigenti graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato per le rispettive qualifiche, salve comprovate e non temporanee necessità organizzative, adeguatamente motivate”. Tra le amministrazioni con le ricerche di personale più numerose ci sono l’Agenzia delle entrate con 1.272 persone da reclutare nel 2025, l’Agenzia delle dogane con 410, l’Inps con 1.305 e il ministero della Difesa con 2.424 persone. Per il ministero dell’Interno è prevista l’assunzione di 550 persone ma c’è l’autorizzazione a bandire concorsi per altre 1.072 persone per il 2026-27. Per il ministero della Giustizia sono programmate 408 assunzioni nel 2025 alle quali si aggiungono 41 assunzioni per l’amministrazione penitenziaria e 100 per la Giustizia minorile e di comunità. Sono poi previste 550 assunzioni nel 2025 al ministero della Cultura e 210 all’Ispettorato del lavoro. LEGGI TUTTO

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    TISG, Kepler Cheuvreux abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Kepler Cheuvreux ha abbassato il target price (a 6,90 euro per azione dai precedenti 9,50 euro) e confermato la raccomandazione (a Buy) su The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan.Gli analisti ricordano che, contestualmente alla pubblicazione dei risultati del primo semestre (complessivamente in linea), TISG ha emesso un profit warning per l’esercizio 2025 a causa della scarsa acquisizione di ordini: prevede ora ricavi pari a 350-370 milioni di euro (-11% su base annua a metà intervallo) e un margine EBITDA al 16,5%-17% rispetto ai 410-430 milioni di euro (da +1% a +6% su base annua) e a un margine del 17,5-18% in precedenza. Il broker era già al di sotto della guidance iniziale, ma la “prolungata siccità degli ordini” suggerisce ulteriori azioni: allinea pertanto l’esercizio 2025 alla nuova guidance (ipotizzando comunque un’acquisizione di circa 250 milioni di euro entro fine anno). L’esercizio 2026, anche ipotizzando una ripresa dei nuovi ordini, dovrebbe essere un altro anno di calo dei ricavi a causa della stasi dell’esercizio 2024-25.Kepler ha ridotto le stime di utile per azione (EPS) per il periodo 2025-2027 in media del 27%. Al nuovo TP, TISG verrebbe quotata a 13 volte gli utili del 2026 e a circa 7 volte l’EV/EBITDA. LEGGI TUTTO

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    Gas, indice IGI in rialzo a 35,31 euro/MWh

    (Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per l’11 agosto è pari a 35,31 €/MWh, in rialzo rispetto al 10 agosto attestatosi a 33,93 €/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO