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    Wall Street in ribasso: dati macro alimentano timori su inflazione

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, con gli investitori preoccupati per l’effetto dei dazi di Trump sull’economia e sulle aziende statunitensi, mentre gli ultimi dati macroeconomici hanno mostrato che le pressioni sui prezzi sottostanti sono aumentate più del previsto il mese scorso.Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, il PCE price index core – una misura dell’inflazione che esclude voci volatili come cibo ed energia – è aumentato del 2,8% su base annua a febbraio, più delle previsioni di un aumento del 2,7%, mentre la spesa dei consumatori è rimbalzata dopo essere scesa a gennaio.Sempre sotto osservazione i titoli del comparto automotive, dopo la decisione di Trump di andare avanti con una tariffa del 25% sulle importazioni, che entrerà in vigore la prossima settimana, scatenando la reazione negativa dei legislatori e dei leader del settore in tutto il mondo. Trump ha anche promesso punizioni più severe per l’UE e il Canada se unissero le forze contro gli Stati Uniti.L’incertezza economica come conseguenza dei dazi sta anche costringendo diverse aziende ad abbassare le previsioni annuali, con Lululemon Athletica come ultima a farlo.Sul fronte della banca centrale, Susan Collins della Federal Reserve di Boston ha affermato che è inevitabile che l’inflazione aumenterà a causa dei dazi, ma non è chiaro quanto durerà. Thomas Barkin della Fed di Richmond ha affermato che le aziende potrebbero essere “on hold” data l’incertezza politica e che anche la Fed dovrebbe esserlo.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones continua la seduta con un leggero calo dello 0,24%; sulla stessa linea, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 5.676 punti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,5%); sulla stessa linea, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,37%. LEGGI TUTTO

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    RC Auto: in Italia aumenti record del 50%, nonostante zero incidenti

    (Teleborsa) – “Gli automobilisti nell’ultimo anno hanno registrato un aumento del 50% della loro polizza auto rispetto all’anno precedente, questo nonostante non abbiano causato incidenti negli ultimi 4 anni. Possiamo ben dire che gli automobilisti italiani sono quelli, in Europa, che pagano di più la polizza RcAuto”. È l’allarme lanciato da Federcontribuenti secondo cui tutto questo è inaccettabile: “il costo delle RCA dovrebbe tenere conto dell’acquisto – spiega Federcontribuenti -e le compagnie assicurative dovrebbero premiare, non danneggiare, gli automobilisti che non hanno causato sinistri negli ultimi 2 anni”. Nella nota si ricorda come “il tasso di aumento nel nostro Paese continua a crescere, non c’è alcun motivo per cui l’aumento delle polizze assicurative debba crescere in modo spropositato rispetto a questo. Questo non solo è ingiusto – rimarca Federcontribuenti – ma rischia anche di mettere in pericolo l’accesso alla mobilità di tantissimi cittadini e cittadine”. “Chiediamo che l’aumento delle polizze RCA sia regolamentato in modo che tenga conto della vendita e che le compagnie assicurative considerano lo storico di guida di ogni automobilista così da premiare gli automobilisti che non hanno causato incidenti per almeno due anni e che – conclude Federcontribuenti – non sono stati multati per infrazioni che prevedono la sottrazione di punteggio dalla patente”.(Foto: @pixel7propix on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dazi Usa, da Bruxelles: risponderemo e lista contromisure sarà ben selezionata

    (Teleborsa) – L’annuncio di dazi da parte degli Stati Uniti sulle importazioni di auto preoccupa i leader europei. La vice presidente della Commissione Ue per la transizione giusta, TeresaRibera, li ha definiti “una pessima notizia”. “Ci dispiace che l’amministrazione americana stia giocando contro il buon funzionamento del mercato globale – ha aggiunto al suo arrivo al Consiglio Ue Ambiente a Bruxelles –. Dobbiamo capire in quali termini esattamente vogliono metterli in atto ma siate certi che risponderemo di conseguenza”.Ansa riporta le parole di un portavoce della Commissione Ue che ha chiarito che “la lista finale dei prodotti su cui applicare contromisure” per rispondere ai dazi di Donald Trump “sarà ben selezionata per provocare il massimo impatto nei confronti degli Stati Uniti e ridurre al minimo l’impatto sull’economia dell’Ue”. “Dobbiamo risolvere tutto con la diplomazia. Ho grande considerazione del Commissario europeo Sefcovic. È persona di buon senso, sa trattare e tutelare gli interessi delle imprese europee e italiane. La guerra dei dazi non conviene a nessuno”, ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani intervenendo ad Agorà su RaiTre. Stessa linea seguita dal governo britannico: la Cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, ha escluso una risposta da parte di Londra all’iniziativa di Washington, affermando di non voler “intensificare” le guerre commerciali. Più dura la risposta di Berlino con il ministro dell’Economia Robert Habeck che ha dichiarato che l’Ue deve “rispondere con fermezza”.Intanto, il presidente Usa Donald Trump ha minacciato l’Unione Europea e il Canada di imporre ulteriori dazi doganali se riterrà che stiano coordinando le loro azioni a scapito degli Stati Uniti, in risposta alla guerra commerciale avviata da Washington. “Se l’Unione Europea collabora con il Canada per danneggiare economicamente gli Stati Uniti, verranno imposti dazi su larga scala, ben più elevati di quelli attualmente previsti, per proteggere il miglior amico che entrambi questi Paesi abbiano mai avuto”, ha scritto Trump sul social network Truth Social. LEGGI TUTTO

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    Piano Mattei, evento di alto livello tecnico Italia-Ue per cooperazione con l’Africa

    (Teleborsa) – Oggi l’Italia e l’Unione europea hanno organizzato un evento, a livello alti funzionari, per rafforzare la collaborazione con l’Africa. VL’evento è servito come piattaforma per delineare e coordinare ulteriormente gli sforzi nell’attuazione del Piano Mattei per l’Africa dell’Italia e dell’iniziativa Global Gateway (GG) dell’UE – due strategie complementari progettate per promuovere partenariati su misura che rispondano alle esigenze specifiche delle Nazioni africane. Coinvolgendo attivamente il settore privato, entrambe le strategie mirano a promuovere investimenti sostenibili e a sfruttare competenze all’avanguardia, allineandosi alle priorità condivise dall’Italia e dall’UE per raggiungere la sicurezza economica insieme al continente africano.L’evento ha riunito oltre 400 partecipanti, tra cui alti funzionari del governo italiano, dell’UE, delle nazioni africane, degli Stati Uniti, leader del settore privato e rappresentanti di organizzazioni internazionali. Le discussioni si sono concentrate sui settori chiave in cui il Piano Mattei e Global Gateway collaborano, come l’energia, le infrastrutture fisiche e digitali e la catena di approvvigionamento del caffè. L’evento ha sottolineato come gli approcci “Sistema Italia” e “Team Europe” possano fornire soluzioni europee di alta qualità, rafforzando i partenariati con le nazioni africane e gettando le basi per una collaborazione più profonda in futuro. LEGGI TUTTO

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    OPA Beghelli, adesioni oltre il 14,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria, promossa sulle azioni ordinarie di Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza, risulta che oggi 27 marzo 2025 sono state presentate 726.858 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 4.536.185, pari al 14,31% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Beghelli acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni oltre il 19,1%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, promossa da Banco BPM, risulta che oggi 27 marzo 2025 sono state presentate 918.701 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 48.686.632, pari al 19,19% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole, pesa ultimo round di dazi

    (Teleborsa) – A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 42.281 punti, con uno scarto percentuale dello 0,41%; sulla stessa linea, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 5.697 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,31%); senza direzione l’S&P 100 (-0,17%).Resta forte la preoccupazione sui nuovi dazi sul settore auto, annunciati da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ieri, il Tycoon poco prima della chiusura dei mercati americani, ha reso noto che dal 2 aprile entreranno in vigore tariffe doganali al 25% per tutte le vetture prodotte fuori dagli Stati Uniti.Sul fronte macroeconomico, la lettura finale del PIL del quarto trimestre ha rivelato una crescita maggiore delle aspettative, mentre sul versante mercato lavoro sono scese più delle attese le richieste di sussidi alla disoccupazione.Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti beni di consumo per l’ufficio (+0,81%) e beni di consumo secondari (+0,45%). Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti energia (-0,95%), informatica (-0,63%) e beni industriali (-0,61%).Al top tra i giganti di Wall Street, Verizon Communication (+2,26%), Visa (+1,74%), Procter & Gamble (+0,98%) e Coca Cola (+0,91%).Le peggiori performance, invece, si registrano su 3M, che ottiene -2,60%.Goldman Sachs scende del 2,56%.Calo deciso per Dow, che segna un -1,69%.Tentenna American Express, con un modesto ribasso dell’1,45%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Dollar Tree (+10,46%), O’Reilly Automotive (+2,98%), Verisk Analytics (+2,11%) e T-Mobile US (+1,93%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Palo Alto Networks, che continua la seduta con -4,60%.Vendite a piene mani su Broadcom, che soffre un decremento del 4,13%.Pessima performance per Advanced Micro Devices, che registra un ribasso del 3,94%.Sessione nera per Marvell Technology, che lascia sul tappeto una perdita del 3,85%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in calo con le auto

    (Teleborsa) – Seduta invariata per Piazza Affari, mentre si muovono in calo le principali Borse europee, all’indomani dell’annuncio di nuovi dazi USA sulle auto. Il Presidente americano Trump ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di auto, con il rischio che la decisione impatti su tutti, compresi di produttori americani, minando ulteriormente un settore già in crisi. Nel frattempo, a Wall Street si rileva un andamento negativo per l’S&P-500. I dati del PIL USA del 4° trimestre risultano leggermente sopra il consensus, così come migliori delle attese appaiono i dati sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,08. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,03%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 69,6 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,82%.Tra i mercati del Vecchio Continente soffre Francoforte, che evidenzia una perdita dello 0,70%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,27%, e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,51%. A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 39.099 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si ferma a 41.358 punti, in prossimità dei livelli precedenti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Telecom Italia (+4,69%), Nexi (+2,06%), Inwit (+1,91%) e Ferrari (+1,82%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -4,23%.Sensibili perdite per Buzzi, in calo del 4,08%.Preda dei venditori Tenaris, con un decremento del 2,08%.Si concentrano le vendite su Campari, che soffre un calo dell’1,78%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Cembre (+3,00%), TXT E-solutions (+2,65%), Pharmanutra (+2,56%) e The Italian Sea Group (+2,46%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su GVS, che ha archiviato la seduta a -12,58%.In apnea Juventus, che arretra del 4,73%.Vendite su RCS, che registra un ribasso del 3,69%. LEGGI TUTTO