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    Tamburi, azioni proprie all’11,4% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Tamburi Investment Partners nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 28 luglio 2025 all’1 agosto 2025, complessivamente 109.500 azioni ordinarie (pari allo 0,059% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 7,8613 euro, per un controvalore di 860.816,78 euro.All’1 agosto quindi, Tamburi aveva in portafoglio 21.078.488 azioni proprie, pari all’11,432% del capitale sociale.Sul listino milanese, intanto, migliora l’andamento dell’Azienda attiva nei servizi di consulenza di finanza aziendale, che si attesta a 7,79 euro, con un aumento dello 0,26%. LEGGI TUTTO

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    ABI: si consolida l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie

    (Teleborsa) – Si rafforza l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie nel 2024. È quanto emerge da un’indagine contenuta nel quattordicesimo Rapporto annuale dell’Osservatorio Digital Banking di ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’ABI, che fa il punto sullo sviluppo e sulle potenzialità del digital banking. Nelle banche analizzate la crescita è guidata dal mobile banking con i clienti attivi su app (applicazioni) che aumentano del +5,5% rispetto al 2023. L’80% degli istituti ha un numero di clienti attivi da app superiore a quelli da portale web. In crescita del 16%, rispetto al 2023, anche il volume di operazioni dispositive su mobile banking (406 milioni): tra queste, i bonifici istantanei +50,6% (57,7 milioni).”L’innovazione, unita a un approccio proattivo alla sicurezza, è fondamentale per assicurare alti livelli di affidabilità e rendere l’ecosistema finanziario sempre più resiliente e dinamico – ha dichiarato il direttore generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni –. Le banche operanti in Italia hanno progressivamente aumentato gli investimenti in tecnologia, che nel 2024 hanno raggiunto i 6,3 miliardi di euro. Tra le principali priorità, inoltre, si confermano gli investimenti in cybersecurity, che, tra il 2020 e il 2024, sono stati di oltre 2 miliardi di euro, per tutelare dati e operazioni da minacce sempre più evolute”.Le banche operanti in Italia stanno ampliando la gamma di servizi offerti, ottimizzando il numero di app disponibili, con l’obiettivo di semplificare l’esperienza del cliente e migliorare l’efficienza operativa. Il 68% mette a disposizione più di una app, affiancando soluzioni ad hoc per specifici servizi alle applicazioni classiche che permettono ai clienti di accedere a tutti i servizi bancari. Si consolidano tramite app le funzionalità legate ai pagamenti, tra cui il pagamento con modello F24, offerto dal 91% delle banche rispondenti, il pagamento con fotocamera (77% dei casi), e gli strumenti per la gestione finanziaria personale (50%).Si consolida l’offerta digitale in ambito credito: il 60% delle banche offre in digitale le carte di credito, il 59% la sottoscrizione dei prestiti personali conclusa interamente in digitale (end to end), il 23% il mutuo e il 15% prestiti Green.Secondo l’indagine, si diffondono sempre di più i servizi di assistenza al cliente: il 68% delle realtà offre l’attivazione di chiamata per richiesta di supporto, il 53% la chat con operatore nell’app e il 45% fa ricorso a chatbot basati sull’intelligenza artificiale.L’indagine sottolinea inoltre che le banche stanno ampliando sempre più la propria offerta con prodotti e servizi mirati per specifici segmenti di clientela: il 50% degli istituti proporrà entro il 2025 soluzioni dedicate ai minori di 18 anni, il 41% ai giovani tra i 18 e i 35 anni.Cresce anche l’attenzione verso altre tipologie di clienti, con offerte pensate per i liberi professionisti e per coloro che mostrano una particolare sensibilità verso tematiche ambientali e sociali (previste entro il 2025 rispettivamente dal 37% e dal 32% delle banche). LEGGI TUTTO

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    Mare Group, in adesione 5,17% del capitale di ELES in prime tre settimane di OPAS parziale

    (Teleborsa) – Nelle prime tre settimane dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria parziale, promossa da Mare Group sulle azioni ordinarie di Eles Semiconductor Equipment, risultano portate in adesione 919.153 azioni, pari al 30,84% del numero massimo di azioni oggetto dell’offerta (ipotesi fully diliuited), al 5,17% del capitale sociale e al 5,02% dei diritti di voto.L’offerta ha ad oggetto il massimo numero di azioni Eles che sommate a quelle già di titolarità dell’offerente sono rappresentative del numero di azioni acquistabili dall’offerente al fine di detenere il 29,99% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee.Il periodo di adesione, corrispondente a 16 giorni di Borsa aperta, ha avuto inizio alle ore 8:30 (ora italiana) del 14 luglio 2025 e avrà termine alle ore 17:30 (ora italiana) del 4 agosto 2025, estremi inclusi, salvo proroghe. LEGGI TUTTO

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    H-Farm perfeziona cessione delle scuole internazionali a Nord Anglia Education

    (Teleborsa) – H-Farm, piattaforma di innovazione quotata su Euronext Growth Milan, ha perfezionato la cessione delle proprie scuole internazionali (H-International School S.r.l., H-International School Vicenza S.r.l. e H-International School Rosà S.r.l.) al network globale Nord Anglia Education (NAE). L’operazione era stata annunciata a fine giugno.”Questa operazione rappresenta una tappa importante nel nostro sogno di lasciare, un giorno, a Ca’ Tron un ecosistema di innovatori che si formano, crescono e sviluppano soluzioni ed aziende capaci di proiettare il nostro Paese nel futuro – afferma Riccardo Donadon, fondatore e presidente di H-Farm – Oggi, H-Farm con l’accordo con Nord Anglia Education ha messo le radici più profonde, e noi siamo super orgogliosi di aver portato un’eccellenza mondiale come loro nel nostro territorio”.L’operazione segna un passo strategico per la creazione di un polo educativo europeo di eccellenza, capace di attrarre studenti internazionali e offrire percorsi formativi innovativi, personalizzati e orientati alle competenze più richieste dal mercato globale. Le scuole di H-Farm da settembre sono tra le prime al mondo ad integrare l’insegnamento dell’Artificial Intelligence agli studenti. LEGGI TUTTO

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    Stress test, Bankitalia: CET1 banche italiane calerebbe di 1,8 pp in media nello scenario avverso

    (Teleborsa) – Per le banche italiane, il CET1 ratio all’esito dello stress test condotto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) si ridurrebbe nello scenario avverso di 1,8 punti percentuali in media secondo le regole transitorie del Regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR3), attestandosi al 13,9% alla fine del 2027; in base alle regole a regime, che entrerebbero in vigore nel 2033, i valori sarebbero rispettivamente 1,5 punti percentuali e 13,4%. Lo ha reso noto la Banca d’Italia.L’EBA ha reso noti i risultati dettagliati dei 64 maggiori gruppi bancari europei (per l’Italia: UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Iccrea, BPER e Monte dei Paschi di Siena).Con riferimento ai paesi dell’area dell’euro, la BCE ha pubblicato i risultati aggregati per le 96 banche significative coinvolte nell’esercizio; tra queste, per le 45 banche non incluse nel campione EBA (per l’Italia: Mediobanca, Cassa Centrale Banca, Banca Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Mediolanum e Fineco) le informazioni specifiche presentano un minor grado di dettaglio rispetto a quelle pubblicate dall’EBA.Tale approccio si fonda sul principio di proporzionalità e tiene conto delle dimensioni più contenute di questi intermediari rispetto a quelli inclusi nell’esercizio dell’EBA.Il risultato delle banche italiane, evidenzia Bankitalia, “riflette principalmente il positivo contributo della redditività, che più che compensa i costi e contribuisce ad assorbire le perdite derivanti dal rischio di credito e, in misura minore, quelle originate dai rischi di mercato e operativo”. LEGGI TUTTO

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    Ubaldi Costruzioni, commessa da 45 milioni di euro per gara ANAS

    (Teleborsa) – Ubaldi Costruzioni, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle costruzioni e infrastrutture, ha appreso tramite i canali istituzionali dell’ANAS di essere prima nella graduatoria ufficiale della Gara AN 46/23 S.S. 4 “SALARIA” – TRATTO TRISUNGOACQUASANTA – 2° LOTTO DAL KM 155+400 (GALLERIA “VALGARIZIA”) AL KM 159+00. L’aggiudicazione è condizionata all’esito delle procedure e delle verifiche da parte dell’ente committente.Ubaldi Costruzioni ha partecipato alla Gara, in Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) con Toto Costruzioni Generali, con una quota parte del 15%. L’importo complessivo della gara è di oltre 300 milioni di euro in 4 anni, di cui oltre 45 milioni di euro di spettanza di Ubaldi Costruzioni.”Siamo estremamente soddisfatti di questo primo step della gara con la graduatoria ufficiale – ha commentato l’AD Massimo Ubaldi – Questo risultato rappresenta per noi motivo di orgoglio, in quanto l’ammontare della gara risulta essere più che rilevante per la nostra società” LEGGI TUTTO

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    Clabo, vendite semestrali in leggero calo a 30,1 milioni di euro. Pesano gli USA

    (Teleborsa) – Clabo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, ha comunicato che le vendite nette a cambi costanti si attestano a 30,1 milioni di euro nel primo semestre del 2025, rispetto ai 30,5 milioni di euro del 30 giugno 2024 (-1,3%). Permangono le difficoltà sul mercato statunitense legate principalmente al forte rallentamento degli acquisti da parte del principale cliente della partecipata HMC e, più in generale, a un contesto macroeconomico del mercato nord americano non favorevole. Aumentano del 2,5% le vendite della capogruppo grazie al buon andamento del mercato interno che ha registrato vendite nette per 7,8 milioni di euro (+8% YoY). In forte crescita il mercato cinese a 3,4 milioni di euro (+22,4% YoY) anche grazie al nuovo accordo commerciale con la catena Romanlin e il mercato brasiliano trainato dalle vendite alla catena Havanna. La PFN Adj, pari a 41,7 milioni di euro, risulta in leggero miglioramento rispetto al dato al 31 marzo 2025 (42,2 milioni), in conseguenza della riduzione del capitale circolante netto (diminuito di 2,7 milioni). La PFN reported (inclusi effetti IFRS 16 ed ESMA 05/11) è pari a 53,4 milioni, in miglioramento rispetto a 55,2 milioni al 31 marzo 2025.”Stiamo affrontando il percorso di CNC con determinazione ed abbiamo ragionevole fiducia che il processo possa concludersi con esito positivo – ha commentato il presidente esecutivo Pierluigi Bocchini – L’attività operativa del gruppo continua ad evidenziare performance reddituali e finanziarie soddisfacenti con una generazione di cassa sufficiente a sostenere il piano industriale e la manovra finanziaria che stiamo delineando”. “L’obiettivo è quello di uscire dalla CNC con una struttura patrimoniale e debitoria finalmente sostenibili che ci consentano, nel rispetto dei paini di rimborso delle passività che andremo a concordare, di tornare a generare valore per gli azionisti in modo efficace e continuativo – ha aggiunto – Pur non potendo, al momento, fornire stime puntuali al riguardo dei tempi necessari all’uscita dalla CNC, riteniamo che gli stessi saranno ampiamente ricompresi nei termini previsti per legge, anche in considerazione delle possibili proroghe previste dal Codice”. LEGGI TUTTO