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    Marks & Spencer, impatto di 300 milioni di sterline da attacco informatico

    (Teleborsa) – Marks & Spencer, multinazionale britannica che si occupa di vendita al dettaglio, ha chiuso l’esercizio al 29 marzo 2025 con un utile ante imposte rettificato in aumento del 22,2% a 875,5 milioni di sterline, il massimo in oltre 15 anni. L’utile netto ante imposte (PBT) è stato in calo del 23,9% a 511,8 milioni di sterline. Le vendite alimentari sono state in aumento dell’8,7% a 9,0 miliardi di sterline, mentre l’utile operativo rettificato a 484,1 milioni di sterline (2023/24: 388,4 milioni di sterline), con un margine del 5,4%. La società ha aumentato il dividendo annuale del 20% a 3,6 penny.”Abbiamo iniziato il nuovo esercizio finanziario come avevamo concluso quello precedente, con una crescita delle vendite superiore al budget in entrambe le attività – ha commentato il CEO Stuart Machin – Nelle ultime settimane, abbiamo gestito un attacco informatico altamente sofisticato e mirato, che ha causato un periodo di interruzione limitato. Abbiamo affrontato la situazione con grande spirito di squadra, lavoro di squadra e profondo senso di responsabilità, dando priorità al servizio ai nostri clienti”.Dall’incidente, le vendite di prodotti alimentari hanno risentito della ridotta disponibilità, sebbene la situazione stia già migliorando, si legge nella nota sui conti. La società ha inoltre sostenuto costi aggiuntivi per rifiuti e logistica, dovuti alla necessità di gestire processi manuali, con un impatto sui profitti del primo trimestre. Nel settore Moda, Casa e Bellezza, le vendite online e i profitti commerciali hanno risentito pesantemente della necessaria decisione di sospendere gli acquisti online, tuttavia i negozi hanno mantenuto una buona resilienza. Marks & Spencer prevede che l’interruzione delle attività online continuerà per tutto giugno e luglio, con la ripresa e l’incremento delle attività. Ciò comporterà anche un aumento dei costi di gestione delle scorte nel secondo trimestre.Pertanto, la stima attuale, prima della mitigazione, è di un impatto sull’utile operativo del gruppo pari a circa 300 milioni di sterline per il 2025/26, che sarà ridotto attraverso la gestione dei costi, l’assicurazione e altre azioni commerciali. LEGGI TUTTO

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    Talea Group rinvia CdA: più tempo per valutare il piano della controllata Valnan

    (Teleborsa) – Talea Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’e-retailing di prodotti legati alla salute e benessere della persona, ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 20 maggio 2025, ha deciso, per esigenze di carattere organizzativo, di convocare un nuovo incontro per il prossimo 26 maggio 2025. Il nuovo CdA sarà chiamato ad approvare il nuovo progetto di bilancio d’esercizio e il nuovo bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, nonché a deliberare in merito alla convocazione dell’assemblea.La società spiega che, in esecuzione delle deliberazioni intraprese il 3 maggio, esaurita la produzione della documentazione richiesta dalla società di revisione in merito al piano triennale della controllata società Valnan, ha proceduto alla convocazione del consiglio di amministrazione per la data del 20 maggio 2025. Immediatamente dopo l’invio delle PEC di convocazione, il presidente ha avuto un’ulteriore interlocuzione con la società RSM per la pianificazione della consultazione della documentazione ricevuta. In accordo con la stessa società di revisione, onde permettere un’attenta e puntuale determinazione in merito alla valutazione della partecipazione totalitaria nella controllata Valnan, attualmente iscritta nell’attivo patrimoniale per 1,2 milioni di euro, è stato deciso di convocare per il giorno 26 maggio 2025 un nuovo Consiglio di Amministrazione per l’approvazione di un nuovo eventuale progetto di bilancio separato e consolidato 2024 rispetto a quello approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2025 e per dare mandato al Presidente per la convocazione dell’assemblea degli azionisti.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Saipem, Standard Ethics conferma rating di sostenibilità

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, a “EE-“. Si tratta del quinto notch su nove (nella fascia “Adequate”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Secondo la metodologia di Standard Ethics, il livello di compliance di Saipem alle indicazioni internazionali sulla Sostenibilità rimane adeguato. Si osserva: una rendicontazione ESG in linea con le migliori pratiche del settore; l’utilizzo di ampi riferimenti sovranazionali (Onu, Ocse e Ue) nella documentazione pubblica e negli strumenti di governo; un sistema di policy socio-ambientali; obbiettivi di medio-lungo periodo; una composizione quali-quantitativa dell’organo apicale conforme ai principi di indipendenza e parità di genere.Il mantenimento del principio “one share one vote” e di indipendenza all’interno degli organi decisionali appare coerente agli interessi degli azionisti di minoranza in presenza di un patto di sindacato tra primi azionisti del Gruppo (CDP ed Eni). LEGGI TUTTO

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    Tokyo in rosso, sale il resto dell’Asia. Continua a correre CATL

    (Teleborsa) – La maggior parte dei mercati azionari asiatici è in rialzo, nonostante Wall Street abbia interrotto la sua serie positiva di sei giorni. Le azioni del più grande produttore mondiale di batterie, Contemporary Amperex Technology (CATL), hanno continuato a salire un giorno dopo il debutto a Hong Kong, con gli investitori ottimisti sulle prospettive del gigante delle batterie nel contesto della crescita del mercato dei veicoli elettrici.Si muove in frazionale ribasso Tokyo, con il Nikkei 225 che sta lasciando sul parterre lo 0,56%, dopo che i dati hanno mostrato che il paese ha registrato un inaspettato deficit commerciale ad aprile; al contrario, l’indice di Shenzhen avanza in maniera frazionale, arrivando a 10.300 punti (+0,50%), mentre Shanghai sale dello 0,17%.In frazionale progresso Hong Kong (+0,66%); sulla stessa linea, in rialzo Seul (+1,03%). Sale Mumbai (+0,87%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per Sydney (+0,48%).Giornata fiacca per l’Euro contro la valuta nipponica, che passa di mano con un trascurabile +0,01%. Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che sta facendo un moderato +0,01%. Seduta trascurata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un timido +0,01%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese è pari 1,52%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 1,67%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 21 maggio 2025

    (Teleborsa) – Mercoledì 21/05/202501:50 Giappone: Bilancia commerciale (atteso 227,1 Mld ¥; preced. 544,1 Mld ¥)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, mensile (atteso 1,1%; preced. 0,3%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,3%; preced. 2,6%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 1,1%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,85 Mln barili; preced. 3,45 Mln barili)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    UK, l’inflazione risale più delle attese ad aprile: +3,5% su anno

    (Teleborsa) – Risulta superiore alle attese l’inflazione del Regno Unito nel mese di aprile 2025. Secondo il report mensile dell’Office for National Statistics (ONS), i prezzi al consumo registrano un crescita dell’1,2% su base mensile, contro la variazione del +0,3% del mese precedente e il +1,1% atteso dagli analisti.”I maggiori contributi al rialzo della variazione mensile sono derivati ??dai servizi per l’edilizia e la casa, dai trasporti e dalle attività ricreative e dalla cultura – sottolinea l’ONS – Il maggiore contributo al ribasso, parzialmente compensatorio, è derivato da abbigliamento e calzature”.Su base annua, la crescita dell’inflazione si è attestata al 3,5%, più del 3,3% atteso e al 2,6% registrato a marzo.Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, è salito dell’1,4% su base mensile, dopo il +0,5% a marzo e contro le attese per +1,2%. La variazione tendenziale si attesta al 3,8% e risulta superiore al +3,6% atteso e al +3,4% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    ELES, ricavi primo trimestre in calo a 5,7 milioni di euro

    (Teleborsa) – ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con Ricavi delle Vendite Consolidati pari a 5,7 milioni di euro, sostenuti in ambito Semiconduttori dalle vendite di sistemi di test per nuovi clienti nel mercato finale industrial e dalle vendite in ambito Aerospace & Defense, che hanno parzialmente compensato la contrazione del mercato finale Automotive, facendo registrare complessivamente una riduzione del 12% rispetto ai 6,5 milioni di euro del 31 marzo 2024.”Nonostante un lieve rallentamento nella raccolta ordini, legato alla volatilità del comparto semiconduttori – influenzato dalla crisi del settore automotive e dalle incertezze legate ai dazi annunciati dall’amministrazione Trump -, restiamo fiduciosi in un recupero nei prossimi trimestri – ha commentato l’AD Francesca Zaffarami – Tale fiducia è supportata dalle significative opportunità commerciali attualmente in discussione con clienti attuali e potenziali che ci fanno ritenere che la dinamica del primo trimestre sia di natura temporanea”.”La creazione della nuova divisione Aerospace & Defence (Incorporazione I&D Eles e Campera in CBL Electronics) rappresenta un passaggio strategico importante per focalizzare ulteriormente il Gruppo su mercati verticali ad elevata complessità tecnica, ottimizzando risorse e competenze”, ha sottolineato il presidente Antonio Zaffarami.I ricavi della Divisione Semiconduttori, pari a circa 3,4 milioni di euro (-20%), sono stati sostenuti dalle vendite di sistemi di test per nuovi clienti nel mercato finale industrial, che hanno registrato un aumento del 41%. I ricavi della Divisione A&D (Aerospace & Defense) sono rimasti stabili (+3%) e ammontano a circa 2,3 milioni di euro. L’incidenza dell’export è pari al 38% dei Ricavi delle Vendite Consolidati, sostenuta dalle vendite negli Stati Uniti.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Giappone, bilancia commerciale in deficit ad aprile per 116 miliardi

    (Teleborsa) – La bilancia commerciale del Giappone chiude in deficit nel mese di aprile 2025. Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo commerciale destagionalizzato ha registrato un disavanzo di 115,8 miliardi di yen. Il dato si confronta con l’attivo di 559,4 miliardi a marzo 2025 e con il disavanzo di 504,7 miliardi di yen di aprile 2024. Le attese degli analisti indicavano un attivo in calo a 227,1 miliardi. In termini di volumi, l’export segnala un aumento annuale del 2%, mentre le importazioni hanno registrato una discesa del 2,2%. LEGGI TUTTO