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    Fedrigoni, Moody’s assegna rating “B3” con outlook “stabile”

    (Teleborsa) – Moody’s ha assegnato a Fedrigoni, gruppo italiano attivo nella produzione di carte speciali per packaging di lusso e altre applicazioni creative, etichette autoadesive, supporti grafici per la comunicazione visiva e soluzioni RFID, un long-term corporate family rating (CFR) di “B3”. L’outlook è “stabile”.L’azione di rating riflette i deboli parametri di credito della società, con la leva finanziaria lorda rettificata che ha raggiunto 7,6x alla fine del 2024, pro-forma per le recenti acquisizioni, tra cui Poli-Tape e alcune attività di Mohawk, il consolidamento completo di Tageos e il completo rifinanziamento della struttura del debito. Questo valore è significativamente superiore all’intervallo 5x-6x precedentemente ritenuto appropriato per un rating B2. Il rapporto ha superato la precedente previsione di 7x per il 2024, poiché la società ha contratto oltre 316 milioni di euro di debito aggiuntivo attraverso il rifinanziamento e l’operazione di sale-and-leaseback (177 milioni di euro), oltre ad aver raccolto quasi 140 milioni di euro di altri debiti finanziari lo scorso anno. Anche gli utili del 2024 sono stati inferiori alle aspettative, in parte a causa di una debole performance nell’ultimo trimestre, dove l’EBITDA rettificato della società è diminuito del 13%, con un calo del 29% nel segmento del packaging di lusso rispetto al quarto trimestre del 2023.Moody’s prevede un moderato miglioramento della leva finanziaria nei prossimi anni, con un rapporto che scenderà a circa 7x nel 2025 e più vicino a 6x nel 2026, ipotizzando una crescita dei volumi a una sola cifra, margini sostanzialmente stabili e costi straordinari significativamente inferiori. Tuttavia, le previsioni presentano rischi al ribasso dovuti all’indebolimento del contesto macroeconomico, con un’inflazione potenzialmente più elevata e una riduzione della spesa al consumo che potrebbero avere un impatto negativo in particolare sul segmento Luxury Packaging dell’azienda.Ciononostante, Moody’s ritiene che l’adeguata posizione di liquidità di Fedrigoni possa offrire un cuscinetto contro scenari avversi. In assenza di significativi costi di ristrutturazione, prevede che Fedrigoni genererà un free cash flow positivo, supportato da una redditività discreta, da una riduzione degli oneri finanziari a seguito del rifinanziamento dello scorso anno e ipotizzando una riduzione degli investimenti e del capitale circolante nel periodo 2025/26 rispetto ai livelli del 2024. Tuttavia, è importante notare che Fedrigoni dovrà utilizzare parte della sua liquidità per coprire i costi di liquidazione della sua attività Office nel 2025, per la quale l’azienda ha incluso 28 milioni di euro nel calcolo del debito rettificato a dicembre 2024. Inoltre, dovrà finanziare l’acquisizione di un’ulteriore quota del 18% in Tageos, che ne consentirebbe il pieno consolidamento, sebbene Fedrigoni deterrebbe circa il 68% di Tageos. Moody’s ritiene che nei prossimi anni la società possa puntare ad acquisire la quota rimanente e potrebbe prendere in considerazione ulteriori acquisizioni aggiuntive, anche se al momento questa non è una priorità. LEGGI TUTTO

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    Allcore, ricavi salgono a 11,98 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Allcore (già Soluzione Tasse), società attiva nella consulenza aziendale alle PMI e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi consolidati pari a 11,98 milioni di euro, in incremento del 14,59% rispetto al 31 marzo 2024.I ricavi della linea di business Pianificazione fiscale e gestione contabile sono pari a 9.170 migliaia, rappresentano il 76,56% dei ricavi ed evidenziano un incremento del 9,45%. I ricavi della linea di business Software e Intelligenza Artificiale sono pari a 635 migliaia, rappresentano il 5,30% dei ricavi ed evidenziano un incremento del 72,54%. I ricavi della linea di business Spazi e Membership sono pari a 732 migliaia, equivalenti al 6,11% dei ricavi e in decremento del -20,65%.I ricavi della linea di business Instant Buyer, sono pari a 273 migliaia e rappresentano il 2,28% dei ricavi consolidati, ed evidenziano un incremento del 295,65%. I ricavi della linea di business Recupero Crediti e Informazioni Commerciali, entrata nel gruppo a partire da aprile 2024, sono pari a 308 migliaia e rappresentano il 2,58% dei ricavi di Gruppo. “L’importante intervento di ristrutturazione aziendale avviato lo scorso anno, che ha rifocalizzato l’azienda su core business e sulla tecnologia, non solo ha dato effetti positivi nel 2024 con un significativo incremento dei ricavi e delle marginalità, ma sta portando un’ulteriore accelerazione quest’anno come evidenziano i dati del primo trimestre – ha commentato l’AD Gianluca Massini Rosati – Nei prossimi mesi assisteremo ad un’operazione straordinaria che continuerà sulla scia di quanto iniziato lo scorso anno, daremo ancora più spazio alla tecnologia per massimizzare la redditività e vedremo la divisione di Intelligenza Artificiale continuare a prendere sempre più spazio tra i ricavi consolidati, garantendo all’azienda la metamorfosi richiesta da questo periodo di grande cambiamento del mercato dei servizi”. LEGGI TUTTO

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    GDF avvia stretta anti-speculazione su prezzi carburante dopo riallineamento accise

    (Teleborsa) – La Guardia di finanza ha avviato una stretta anti-speculazione sui prezzi del carburante. L’attività delle Fiamme Gialle seguono l’entrata in vigore del decreto interministeriale, lo scorso 15 maggio, che ha disposto il “riallineamento delle accise”, prevedendo, in particolare, la riduzione dell’aliquota applicata alla benzina di 1,50 centesimi di euro per litro, e il contestuale aumento, per lo stesso importo, dell’accisa relativa al gasolio impiegato come carburante.La Guardia di finanza, per arginare le condotte illecite lesive della leale concorrenza, ha avviato un piano su scala nazionale, finalizzato a verificare il rispetto delle previsioni normative recentemente implementate, con il coinvolgimento degli oltre 660 reparti operativi del Corpo e il costante supporto dei Reparti Speciali.Sulla base delle disposizioni impartite dal Comando Generale, i Reparti territoriali dovranno rilevare gli elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, sviluppando, conseguentemente, attività volte a risalire la filiera commerciale, con l’individuazione di eventuali spregiudicati speculatori.I controlli della Guardia di finanza – fondati su analisi di rischio elaborate a livello centrale – hanno anche un altro obiettivo: accertare che gli operatori “pubblicizzino” e “comunichino” il prezzo praticato secondo gli obblighi normativi vigenti, volti a favorire la trasparenza del mercato e la corretta informazione del consumatore. L’azione del Corpo è, in ogni caso, trasversale, riguardando anche l’assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto.Nel biennio 2023-2024, sono stati eseguiti oltre 20.000 interventi. Contestate, a vario titolo, anche più volte nei confronti dei soggetti recidivi, 9.728 violazioni, di cui 2.416 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 7.312 relative all’omessa comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. LEGGI TUTTO

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    Svas Biosana, assemblea approva bilancio 2024 e dividendo di 0,25 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Svas Biosana, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di dispositivi medici destinati alle strutture sanitarie, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 e la destinazione dell’utile d’esercizio, stabilendo la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione. L’assemblea ha stabilito che il pagamento del dividendo avvenga in data 11 giugno 2025, con stacco cedola il 9 giugno 2025 e record date il 10 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    In rosso Wall Street, focus su dichiarazioni Fed e tagli fiscali Trump

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, con l’S&P 500 che interrompe la striscia di sei sedute consecutive in verde. Senza dati macroeconomici significativi in calendario, gli investitori guardano ai diversi interventi da parte di banchieri centrali statunitensi in agenda oggi, tra cui Alberto Musalem (Fed di St. Louis), Thomas Barkin (Fed di Richmond), Raphael Bostic (Fed di Atlanta), Mary Daly (Fed di San Francisco), Adriana Kugler (parte del FOMC).Dopo il declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di Moody’s, le preoccupazioni per l’aumento del debito statunitense rimangono al centro dell’attenzione, con il voto sulla radicale proposta di Trump di tagli fiscali alla Camera dei Rappresentanti previsto per questa settimana.Tra chi ha pubblicato la trimestrale prima dell’apertura del mercato, Home Depot ha superato le stime di Wall Street per le vendite del primo trimestre.Guardando ai principali indici, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 42.656 punti, con uno scarto percentuale dello 0,32%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 5.940 punti (-0,43%). Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,45%); sulla stessa tendenza, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,4%).In discesa a Wall Street tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori informatica (-0,68%), energia (-0,58%) e finanziario (-0,53%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Nike (+1,19%), United Health (+1,06%), Boeing (+0,80%) e JP Morgan (+0,51%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amazon, che prosegue le contrattazioni a -1,28%. Sottotono American Express che mostra una limatura dell’1,15%. Deludente Wal-Mart, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Goldman Sachs, che mostra un piccolo decremento dello 0,76%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Moderna (+8,53%), Dollar Tree (+2,83%), Warner Bros Discovery (+2,04%) e Charter Communications (+1,83%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Marvell Technology, che prosegue le contrattazioni a -3,15%. Seduta negativa per AirBnb, che mostra una perdita del 2,84%. Sotto pressione Copart, che accusa un calo del 2,05%. Discesa modesta per Baker Hughes Company, che cede un piccolo -1,46%. LEGGI TUTTO

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    Nedcommunity, Marco Giorgino nominato presidente per triennio 2025-2027

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci di Nedcommunity – la prima associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti che raggruppa oltre 800 membri dei board di aziende quotate ed esperti di governance – ha nominato all’unanimità il docente universitario Marco Giorgino come presidente per il triennio 2025-2027. Giorgino succede ad Alessandro Carretta, che ha guidato l’associazione negli ultimi tre anni.”La corporate governance non è un concetto astratto, un framework da interpretare in modo statico: è, invece, un’infrastruttura centrale per la vita delle imprese, da considerare in modo dinamico ed evolutivo – ha dichiarato il neo presidente – In uno scenario in evoluzione, la corporate governance non solo si deve adattare ai cambiamenti, ma deve essere essa stessa uno strumento per guidarli, contribuendo alla sostenibilità delle imprese nel tempo e alla capacità delle stesse imprese di segnare positivamente i contesti in cui sono inserite”. “Ci sono sfide importanti che ci aspettano all’inizio di questo terzo decennio di vita di Nedcommunity – ha continuato Giorgino – L’obiettivo è quello di accreditare l’associazione come punto di riferimento nell’ambito dell’evoluzione del quadro normativo e regolamentare così come nella identificazione e valorizzazione delle best practices. Un luogo dove sviluppare e condividere conoscenza ed esperienza, uno strumento per far crescere visioni, pratiche e competenze nella corporate governance nel nostro paese. Sono molto orgoglioso di questo Consiglio che rappresenta esperienza e professionalità di alto valore e di lunga tradizione e desidero ringraziare Alessandro Carretta per il prezioso lavoro svolto in questo triennio”.Marco Giorgino, 55 anni, milanese, è Professore Ordinario di Financial Markets and Institutions e Financial Risk Management al Politecnico di Milano dal 2004. Laureato in Economia aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, ha intrapreso una carriera accademica al Politecnico di Milano, dove ha contribuito a sviluppare la practice finance nel mondo dell’ingegneria gestionale, oggi all’avanguardia a livello internazionale. Ha maturato oltre trent’anni di esperienza nel campo della ricerca e della formazione e coordinato numerosi progetti su temi bancari, finanziari, di governance e risk management, digital innovation e sostenibilità. È fondatore e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano ed è Direttore dell’International Master in Financial Risk Management della Polimi Graduate School of Management. È Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Rischi in Mediobanca e Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Controllo e Rischi in Terna. Ricopre inoltre la carica di Presidente di NedValue, la società di Nedcommunity che si occupa della creazione, gestione e organizzazione delle attività di formazione, studio e ricerca. L’assemblea dei soci ha nominato il nuovo Consiglio direttivo per il triennio 2025-2027 composto da 12 amministratori. I membri eletti sono Marco Giorgino (Presidente), Ilaria Antonella Belluco, Alberto Borgia, Sabrina Bruno, Filippo de’ Donato, Paolo Di Benedetto, Ines Gandini, Piercarlo Gera, Patrizia Giangualano, Pietro Angelo Guindani, Annapaola Negri-Clementi, Barbara Poggiali, Anna Chiara Svelto.L’assemblea ha anche nominato Alessandro Carretta e Maria Pierdicchi come presidenti onorari di Nedcommunity. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Carmelo Reale vende azioni per 106 mila euro

    (Teleborsa) – Carmelo Reale, General Counsel e Group Sustainability di Banca Generali, ha venduto 1.961 azioni dell’istituto sul mercato nella giornata odierna. Considerando il prezzo di vendita di 53,95 euro per azione, il controvalore totale è stato di poco inferiore a 106 mila euro. La cessione è stata resa nota dalla stessa Banca Generali per gli obblighi di comunicazione derivanti dall’offerta di Mediobanca. LEGGI TUTTO

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    Italia, banche ben posizionate per venti contrari dell’economia. Incognita M&A

    (Teleborsa) – Il numero senza precedenti di annunci di M&A bancarie negli ultimi mesi rimodellerà il panorama bancario italiano se le offerte andranno a buon fine. Questo consolidamento, secondo Scope Ratings, è credit positive, in quanto porta a maggiori economie di scala, maggiore potere di mercato e migliori performance finanziarie a medio termine.”Tuttavia, le dinamiche competitive e puramente strategiche potrebbero comportare un rischio di esecuzione più elevato, come il pagamento di somme eccessive per le operazioni target o la stipula di combinazioni non ottimali – ha avvertito Alessandro Boratti, analista capo per le banche italiane – Questi rischi stanno diventando più evidenti, soprattutto perché le difese contro le acquisizioni, il posizionamento competitivo e le considerazioni relative alla quota di mercato influenzano sempre di più le strategie”.L’agenzia di rating tedesca evidenzia che il coinvolgimento politico sta aggiungendo ulteriore peso ad alcune operazioni. Il governo italiano ha da tempo espresso il desiderio di creare un terzo grande gruppo bancario in grado di competere con Intesa e UniCredit, quindi il suo sostegno all’integrazione tra MPS e Mediobanca non è stato una sorpresa. Tuttavia, ha imposto diverse condizioni all’offerta di UniCredit per Banco BPM, aggiungendosi alle decisioni sfavorevoli dell’EBA e della BCE in merito all’applicazione del compromesso danese all’acquisizione di Anima da parte della controllata assicurativa di BPM.”Non prevediamo che le condizioni del governo siano definitive, poiché probabilmente saranno soggette a negoziazione – ha affermato Boratti – Il governo potrebbe anche dover ottenere l’approvazione della Commissione europea, che valuterà se la logica di “interesse pubblico” dell’operazione sia in linea con i principi generali del diritto dell’UE”.Dato l'”approccio disciplinato” di UniCredit all’M&A, focalizzato sul valore risk-adjusted per gli azionisti, questi ostacoli potrebbero indurla a ritirare la sua offerta per BPM. Il CEO di UniCredit ha tuttavia minimizzato l’importanza dell’M&Ai, sottolineando che i driver di crescita organica sosterranno la performance nei prossimi tre o quattro anni.Dall’analisi di Scope Ratings emerge anche che le banche italiane sono tra le più redditizie in Europa grazie agli elevati margini di interesse e ai miglioramenti di efficienza e qualità degli attivi negli ultimi anni. Il campione di otto banche italiane – Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio – ha registrato risultati record nel primo trimestre, con un ritorno sul capitale proprio medio del 15,7%, rispetto al 14,5% del primo trimestre 2024 e all’11,2% del quarto trimestre 2024.”Prevediamo una performance più debole in futuro, con il margine di interesse in calo a fronte di margini in calo e perdite su crediti in fase di normalizzazione – ha ammonito Boratti – L’aggravarsi delle tensioni geopolitiche, inclusa una guerra commerciale con gli Stati Uniti, avrebbe diverse ripercussioni per le banche italiane, tra cui una minore crescita economica, un aumento delle insolvenze e la volatilità dei mercati finanziari”. LEGGI TUTTO