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    ProSiebenSat taglia guidance 2025 per incertezza economica in aree a lingua tedesca

    (Teleborsa) – Il board di ProSiebenSat.1 Media, società tedesca che dal 1° ottobre sarà consolidata da MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che oggi scambia con MFE A e MFE B) , ha deciso di rivedere al ribasso le previsioni per l’esercizio 2025.Il contesto macroeconomico nell’area di lingua tedesca continua a essere caratterizzato da notevole incertezza e la ripresa economica precedentemente prevista dagli istituti di ricerca è ora improbabile che si concretizzi. Pertanto, ProSiebenSat.1 presume ora che la situazione economica nell’area di lingua tedesca rimarrà difficile nel quarto trimestre, che è il trimestre più importante per l’azienda. Ciò è sempre più evidente nella domanda pubblicitaria di settembre e nei primi segnali per ottobre, che sono inferiori alle aspettative sia per la TV lineare che per i prodotti pubblicitari digitali. Di conseguenza, l’azienda prevede ora che i ricavi pubblicitari del segmento Entertainment nell’area di lingua tedesca diminuiranno di una percentuale mid-single-digit nel terzo trimestre e in leggera flessione nel quarto trimestre. A causa dei significativi cali registrati nel primo semestre, si prevede che ciò si tradurrà per l’intero anno in una diminuzione dei ricavi pubblicitari di intrattenimento nella regione DACH, nell’ordine mid-single-digit rispetto all’anno precedente.ProSiebenSat.1 punta ora a un fatturato del Gruppo di circa 3,65-3,80 miliardi di euro per l’esercizio 2025, tenendo conto della vendita di Verivox (anno precedente, rettificato per gli effetti valutari e le variazioni di portafoglio: 3,77 miliardi di euro). In precedenza, la società aveva previsto un fatturato leggermente superiore per il 2025, pari a circa 3,85 miliardi di euro, con una variazione di più/meno 150 milioni di euro.Inoltre, prevede ora un EBITDA rettificato compreso tra 420 e 470 milioni di euro, tenendo conto della cessione di Verivox (anno precedente rettificato per gli effetti valutari e le variazioni di portafoglio: 537 milioni di euro). In precedenza, la previsione di EBITDA rettificato era di 520 milioni di euro, con una variazione di più/meno 50 milioni di euro. Considerando l’effetto fiscale già comunicato nel secondo trimestre, si prevede che l’utile netto rettificato sarà superiore al livello dell’anno precedente (2024: 229 milioni di euro come riportato).Nonostante un indebitamento finanziario netto in calo, il gruppo prevede un aumento del leverage ratio a un livello compreso tra 3,0x e 3,5x (obiettivo precedente: 2,5x e 3,0x) alla fine del 2025 (anno precedente: 2,7x), grazie al minor EBITDA rettificato. LEGGI TUTTO

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    Durigon: è momento dell’obbligatorietà del TFR nella previdenza complementare per neoassunti

    (Teleborsa) – “Il TFR purtroppo è stato concepito in anni con una situazione diversa rispetto a quello che abbiamo oggi. Il TFR era quello con cui, alla fine della vita lavorativa, si poteva comprare una macchina o una casa al figlio che si sposava, ma purtroppo il sistema contributivo fa sì che non sarà più così, perchè dobbiamo usarlo per dare assistenza ai nostri futuri pensionati”. Lo ha detto Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al convegno “Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nelle micro e piccole imprese e più capitali in economia reale”, promosso da Arca Fondi SGR e da Itinerari Previdenziali alla Camera dei Deputati.”Quindi vanno bene iniziative come il salvadanaio previdenziale per i neonati, ma è il momento dell’obbligatorietà del TFR nella previdenza complementare per i neoassunti – ha aggiunto – Sarebbe opportuno un silenzio assenso, ma sicuramente penseremo anche ad altro”. LEGGI TUTTO

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    Chiusura negativa per le Borse europee, l’oro aggiorna i massimi

    (Teleborsa) – Le Borse europee chiudono la seduta in deciso calo, peggiorando nel pomeriggio, dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici della mattinata e alla vigilia della riunione della Federal Reserve che dovrebbe annunciare il primo taglio dei tassi del 2025. Sul sentiment generale pesano le tensioni geopolitiche con l’escalation in Medio Oriente, che sostengono la domanda di asset difensivi, spingendo l’oro a 3.700 dollari l’oncia, in una costante sequenza di nuovi record, e l’argento a ridosso di 43 dollari (massimo dal 2011).Sul fronte macroeconomico, in Germania a settembre l’indice ZEW è sorprendentemente salito a 37,3 da 34,7 di agosto grazie alle migliorate aspettative riguardanti i settori votati all’export come auto, chimico e farmaceutico. Nell’Eurozona a luglio la produzione industriale è aumentata di +0,3% m/m, con contestuale significativa revisione positiva (-0,6% da -1,3% preliminare) della statistica di giugno in forza della correzione del risultato tedesco: i dati mostrano che è in corso una stabilizzazione, nonostante i dazi USA.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,63%. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 3.681,9 dollari l’oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,85%.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +86 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,48%.Tra i listini europei crolla Francoforte, con una flessione dell’1,77%, sotto pressione Londra, con un forte ribasso dello 0,88%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dell’1,00%.A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-1,28%) e si attesta su 42.505 punti in chiusura, interrompendo la serie di sei rialzi consecutivi, iniziata l’8 di questo mese; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 45.125 punti, in calo dell’1,21%. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,54%); come pure, in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,32%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Tenaris (+0,69%) e ENI (+0,67%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Moncler, che ha chiuso a -3,24%. Preda dei venditori Leonardo, con un decremento del 3,02%. Si concentrano le vendite su Banca MPS, che soffre un calo del 2,87%. Vendite su Unipol, che registra un ribasso del 2,78%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Sanlorenzo (+5,42%), Ferretti (+2,53%), Piaggio (+2,28%) e Technoprobe (+1,74%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su GVS, che ha chiuso a -2,41%. Seduta negativa per Webuild, che mostra una perdita del 2,25%. Sotto pressione SOL, che accusa un calo del 2,22%. Scivola MFE A, con un netto svantaggio del 2,18%. LEGGI TUTTO

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    Thyssenkrupp, l’indiana Jindal Steel vuole Thyssenkrupp Steel Europe

    (Teleborsa) – Seduta molto positiva per Thyssenkrupp, che chiude gli scambi odierni con un progresso del 4,3% in scia alla notizia secondo cui il gruppo tedesco ha ricevuto un’offerta non vincolante da parte del produttore indiano di acciaio Jindal Steel International per acquisire Thyssenkrupp Steel Europe, è la stessa azienda a comunicarlo. Thyssenkrupp non ha rivelato ulteriori dettagli se non che l’offerta sarà attentamente vagliata. LEGGI TUTTO

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    Rate condominiali, morosità record: arriva il “difensore condominiale”

    (Teleborsa) – È percepita come una tassa da pagare: l’arrivo della rata condominiale genera malumori, tensioni, incomprensioni e, non di rado, morosità. Sempre più persone, infatti, faticano a rispettare le scadenze e non soltanto per motivi economici. Alla base c’è anche un problema culturale: molti non sanno con precisione cosa stanno pagando e finiscono per percepire quella cifra come un balzello da evitare, piuttosto che come un investimento sulla propria casa. Secondo un recente sondaggio condotto da ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli Amministratori d’Immobili, oltre il 72% degli amministratori teme un forte impatto dei ritardi nei pagamenti sulla gestione ordinaria dei condomini. Il 66% degli intervistati prevede un aumento medio della morosità del 20%, mentre per altri la crescita potrebbe essere molto più alta, fino a raddoppiare.Le cause principali individuate dagli amministratori sono tre: le difficoltà economiche (38,8%), lo scarso rispetto delle regole (36%) e la mancanza di capacità di gestione finanziaria personale (25%). Il fenomeno colpisce soprattutto i grandi complessi e le periferie, ma non risparmia nemmeno i quartieri benestanti né gli anziani. A guidare la classifica delle città più colpite dal fenomeno ci sono Roma (22,38%) e Milano (9,3%). Seguono Venezia (3,9%), Firenze e Napoli (3,2%). A questo scenario si aggiungono i rincari energetici. Nonostante la flessione dei prezzi all’ingrosso, nel biennio 2023–2024 i condomini italiani hanno visto crescere le bollette condominiali: +6% per la luce e +8% per il gas. Per un condominio medio significa circa 70 euro in più l’anno solo per l’elettricità.”Il risultato? – spiega Tarcisio Sala, ideatore del progetto ‘Difensore Condominiale’ – è che sempre più famiglie guardano la cifra da pagare senza comprenderne la composizione. Bilanci poco chiari, assemblee deserte e comunicazioni burocratiche rendono difficile capire come e perché il denaro viene speso. La conseguenza è una frattura crescente tra amministratori e condomini che non si sentono parte attiva delle decisioni”.”Il problema – prosegue Sala – non è soltanto economico, ma riguarda il modo stesso in cui viene percepita la rata condominiale: i condomini non comprendono l’importanza del pagamento regolare. Lo vedono come una fastidiosa imposta, da evitare esattamente come le tasse o il dentista. Nessuno ama pagare una visita odontoiatrica, ma è necessaria per la salute. Allo stesso modo la rata serve a proteggere e ad aumentare il valore dell’investimento più grande che abbiamo nella vita: la casa”.Un aspetto che in pochi considerano è che, a differenza del mutuo, la rata condominiale “non finisce mai”: anche una volta estinto il debito con la banca, le spese per il condominio continueranno ad accompagnare i proprietari per tutta la vita dell’immobile. Un motivo in più, spiega Sala, per affrontarle con consapevolezza, senza ridurle a un mero fastidio.Sala sottolinea anche un altro punto spesso ignorato: una parte importante dei costi dipende dai comportamenti quotidiani dei residenti. “Docce interminabili, termosifoni accesi con le finestre aperte, sprechi di acqua calda: tutto questo – afferma Sala – pesa sulla bolletta condominiale. Eppure con un minimo di educazione al consumo e un monitoraggio costante si potrebbero ridurre sensibilmente le spese, pagando soltanto ciò che davvero si intende consumare”.Si tratta, in altre parole, di cambiare paradigma: non guardare soltanto al numero in fondo al prospetto, ma comprendere i meccanismi che lo determinano e intervenire per migliorarli. Molti condomini, inoltre, tendono a ignorare il valore della manutenzione ordinaria, che può prevenire interventi straordinari molto più costosi. “Programmare i lavori nel tempo, invece di subirli – prosegue Sala – significa evitare emergenze che gravano in modo pesante sulle famiglie”. In alcuni casi, strumenti come il finanziamento condominiale consentono di affrontare le spese straordinarie senza compromettere i bilanci domestici.Ma al di là dei numeri e delle soluzioni tecniche, la vera sfida è un’altra: ricostruire il senso di appartenenza al condominio. Solo se i condomini si sentiranno parte di un progetto comune sarà possibile ridurre la conflittualità e garantire una gestione sostenibile.Proprio per affrontare questa distanza crescente, Sala ha ideato una nuova figura professionale, quella del Difensore Condominiale, che – sottolinea – non si schiera contro nessuno: “È un ruolo terzo, a fianco sia dei condomini sia degli amministratori. L’obiettivo è mediare il problema, spersonalizzarlo e trovare insieme una soluzione condivisa. Così il condomino è soddisfatto, l’amministratore pure, e soprattutto si salva il condominio che rischierebbe altrimenti di andare in crisi”.Il progetto nasce per colmare un vuoto formativo: molti residenti non conoscono i propri diritti e doveri, non comprendono i bilanci e finiscono per percepire le spese come un’imposizione. Questo genera conflitti, logora i rapporti e azzera il senso di appartenenza alla comunità condominiale. Creare maggiore consapevolezza, invece, può trasformare il condominio da luogo di liti a spazio di collaborazione. Alla base della morosità non c’è soltanto la crisi economica, ma anche una mancanza di comprensione e di dialogo. Rendere più chiari i bilanci, favorire la partecipazione alle assemblee e diffondere una cultura della condivisione delle spese può essere la chiave per invertire la tendenza. “In fondo – conclude Sala – la rata condominiale non è una tassa da subire, ma uno strumento per preservare e valorizzare il bene più prezioso: la propria casa. Capirlo potrebbe trasformare un momento di scontro in un’occasione di collaborazione e tutela reciproca”. LEGGI TUTTO

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    Usa, a settembre indice mercato immobiliare NAHB stabile a 32 punti

    (Teleborsa) – Stabile la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A settembre, il dato si è attestato a 32 punti, invariato rispetto ad agosto. Il dato è peggiore delle attese del consensus che stimavano una crescita fino a 33 punti.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.Sebbene il sentiment dei costruttori si sia attestato su un livello relativamente basso, tra 32 e 34, da maggio, i costruttori hanno espresso ottimismo sul fatto che un clima di tassi di interesse più favorevole potrebbe allontanare gli acquirenti esitanti nell’ultimo trimestre del 2025.”Mentre i costruttori continuano a fare i conti con l’aumento dei costi di costruzione, un recente calo dei tassi di interesse sui mutui nell’ultimo mese dovrebbe contribuire a stimolare la domanda di alloggi”, ha affermato il presidente della NAHB Buddy Hughes.”La NAHB prevede che la Fed taglierà il tasso sui fondi federali nella riunione di questa settimana, il che contribuirà a ridurre i tassi di interesse sui prestiti a costruttori e sviluppatori”, ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB. “Inoltre, la media dei mutui a tasso fisso a 30 anni è scesa di 23 punti base nelle ultime quattro settimane, attestandosi al 6,35%, secondo Freddie Mac. Si tratta del livello più basso da metà ottobre dello scorso anno e di un segnale positivo per la futura domanda di alloggi”.(Foto: Pete Linforth / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Usa, a luglio scorte industria +0,2% m/m e vendite +1,0% m/m

    (Teleborsa) – Accelerano a luglio le scorte e vendite dell’industria. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte una variazione al rialzo su base mensile dello 0,2% a 2.666,7 miliardi di dollari, invariato rispetto al precedente (in linea con le stime degli analisti). Su base annua si è registrato un incremento dell’1,5%.Nello stesso periodo, le vendite sono aumentate dell’1,0% su base mensile attestandosi a 1.948,2 miliardi di dollari. Su anno si registra un aumento del 4,0%.La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,37. A luglio 2024 era pari all’1,40.(Foto: Angelique Johnson / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Pepe (COVIP): salvadanaio previdenziale alla nascita offre capitale paziente per economia reale

    (Teleborsa) – “La previdenza pubblica rappresenta il 70% del reddito delle persone sopra i 65 anni. Questo dato fa riflettere sulla necessità di rilanciare la previdenza complementare, di rilanciarla nei numeri e nelle performance”. Lo ha detto Mario Pepe, presidente della COVIP, al convegno “Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nelle micro e piccole imprese e più capitali in economia reale”, promosso da Arca Fondi SGR e da Itinerari Previdenziali alla Camera dei Deputati.”La previdenza complementare annovera quasi 10 milioni di iscritti e rappresenta l’11,7% del PIL, mentre negli altri paesi europei siamo intorno quasi al 70%, quindi ne abbiamo di strada da fare”, ha aggiunto.”Fra le tante proposte annunciate nella relazione consegnata al governo, mi vorrei soffermare su una sola: il salvadanaio previdenziale alla nascita – ha detto Pepe – Il salvadanaio previdenziale alla nascita deve essere uno strumento di educazione finanziaria, per cominciare la discussione della previdenza complementare all’interno delle famiglie”.”Il salvadanaio previdenziale alla nascita offre un capitale paziente, nel lungo periodo, che può allora essere usato nell’economia reale”, ha sottolineato il presidente della COVIP. LEGGI TUTTO