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    Dolomiti Energia, approvato nuovo piano: EBITDA a 600 milioni di euro nel 2030

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Dolomiti Energia, multiservizi trentina che opera in tutta Italia, ha approvato il nuovo Piano Strategico 2025-2030, che prevede investimenti per 2,1 miliardi di euro. I due ambiti strategici alla base del Piano sono: l’integrazione lungo la filiera energetica dal produttore al cliente finale e le infrastrutture di rete per garantire la resilienza del sistema a servizio dei territori.Sul primo fronte, l’obiettivo al 2030 è una crescita costante della capacità installata che supererà i 2 GW, con investimenti per la decarbonizzazione pari a 1,3 miliardi di euro. La crescita della capacità installata è volta a diversificare le fonti sia dal punto di vista tecnologico che geografico focalizzata, in particolare su eolico e solare con 1 GW di pipeline in corso di sviluppo e in progettazione di cui 150MW in fase di costruzione. Inoltre, il Piano punta a raddoppiare la base clienti commodity al 2030 (1,3 milioni), superando il concetto tradizionale di fornitura. L’obiettivo è offrire un’esperienza completa e integrata: servizi a valore aggiunto, soluzioni digitali, prodotti innovativi e un’interazione continua, che consenta a ogni cliente di contribuire attivamente alla trasformazione del sistema energetico.Il secondo pilastro del Piano prevede investimenti per circa 800 milioni di euro nelle infrastrutture di rete e nei servizi ambientali, a sostegno della transizione energetica e della sostenibilità territoriale. A seguito di questi investimenti, il valore regolato degli asset è previsto in forte crescita (+60%).L’EBITDA è previsto in crescita costante, passando da circa 430 milioni di euro del 2024 (dato depurato dall’eccezionale idraulicità e da componenti straordinarie) a circa 600 milioni di euro nel 2030, con un tasso di crescita medio annuo del 6%. Il Piano presenta un profilo di rischio ben bilanciato, con circa il 45% dell’EBITDA 2030 generato da attività regolate o semi-regolate, caratterizzate da crescita costante e prevedibile. Il restante 55% deriva da attività a mercato come la generazione idroelettrica a bacino e la vendita di commodity a prezzo variabile che valorizzano la competitività strutturale del Gruppo, fondata su una base produttiva rinnovabile efficiente e sostenibile.La crescita mantiene al centro una solida struttura finanziaria, in grado di sostenere l’ambizione industriale nel rispetto di un rapporto PFN/EBITDA inferiore a 2 lungo l’arco di Piano con un forte impegno a mantenere i parametri per un rating solid investment grade.La politica dei dividendi prevista nel Piano si basa su un principio di crescita sostenibile, strettamente correlata alle performance economiche del Gruppo. È previsto un incremento annuo fino al 5% nel periodo di Piano, in linea con l’andamento dell’utile e nel pieno rispetto degli obiettivi di solidità finanziaria, in particolare del rapporto PFN/EBITDA.Il Piano prevede un importante rafforzamento dell’organico, con un incremento da circa 1.600 a oltre 2.000 dipendenti al 2030.”Il piano industriale che presentiamo oggi – ha commentato il CEO Stefano Granella – segna un punto di accelerazione rispetto al passato: si tratta di una vera e propria evoluzione nel nostro modo di operare e di creare valore. Abbiamo individuato due pilastri strategici su cui costruire il nostro futuro: l’integrazione di generazione e mercato e i servizi a rete e ambientali. Attraverso questi due assi portanti, intendiamo ridisegnare la nostra presenza di abilitatore della transizione ecologica per i nostri clienti in modo più sinergico, efficiente e sostenibile”.”Gli investimenti previsti, significativi e focalizzati sulle rinnovabili, ci consentiranno di innovare lungo tutta la filiera, aumentando la nostra capacità produttiva, promuovendo l’integrazione tra business e valorizzando il capitale umano dell’azienda – ha aggiunto – In parallelo, daremo forte impulso all’evoluzione dei nostri servizi a rete, integrandoli in un ecosistema digitale e sostenibile, interconnessi e in grado di rispondere in modo flessibile e proattivo alle esigenze del Paese e delle singole comunità che serviamo, un piano che continuerà a garantire solidità finanziaria al gruppo, un piano credibile anche in base alla capacità del gruppo di implementare velocemente azioni di crescita come già dimostrato nel 2024″. LEGGI TUTTO

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    IGT vince gara per Lotto: offerta da 2,23 miliardi di euro per nove anni

    (Teleborsa) – International Game Technology (IGT), società quotata sul NYSE e controllata dal gruppo De Agostini, ha annunciato che la Commissione giudicatrice ha completato l’analisi delle offerte per la procedura di selezione per l’affidamento in concessione del gioco del Lotto e proporrà all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) di aggiudicare la concessione a Lottoitalia, società controllata da IGT e partecipata da Allwyn, Arianna 2001 e Novomatic Italia. Il provvedimento di aggiudicazione da parte di ADM è atteso entro 35 giorni dalla relativa proposta.”La concessione del Lotto è uno dei più importanti contratti di lotterie al mondo. IGT, anche attraverso le diverse società del gruppo che l’hanno preceduta, ha gestito con successo il Lotto per oltre 30 anni attraverso una innovazione costante e l’introduzione di tecnologia all’avanguardia – ha dichiarato Marco Sala, presidente esecutivo del consiglio di amministrazione di IGT – Siamo molto soddisfatti per l’aggiudicazione e siamo onorati ed entusiasti di poter continuare a collaborare con ADM per altri nove anni”.”L’offerta economica, pari a 2.230 milioni di euro, rappresenta un investimento che riflette il valore attribuito alla nuova concessione e IGT è fiduciosa che l’investimento migliorerà il potenziale di crescita dei nostri ricavi e dei profitti – ha aggiunto Vince Sadusky, CEO di IGT – L’importate programma di innovazioni, con nuovi lanci previsti per l’inizio della nuova concessione, sosterrà la crescita della raccolta del Lotto. Inoltre, intendiamo far crescere significativamente il segmento delle lotterie digitali, iLottery, e sfruttare questo sviluppo per espanderci nell’intero segmento del gioco digitale B2C in Italia: iCasino, sports betting e altri giochi digitali”.L’offerta di 2.230 milioni di euro sarà corrisposta in tre rate, da versare in un arco temporale compreso tra il momento dell’aggiudicazione e aprile 2026. Al momento, IGT si attende che le prime due rate, pari a 500 milioni di euro e 300 milioni di euro, saranno versate nel 2025, mentre il saldo sarà effettuato nel 2026. La durata novennale della concessione assicura l’attività fino a novembre 2034. L’aggio per il concessionario è pari al sei percento della raccolta, al quale si aggiunge un ulteriore otto percento per l’attività B2C di raccolta del gioco a distanza (online). IGT mantiene il controllo sull’attività del concessionario Lottoitalia, mentre il socio Allwyn partecipa, proporzionalmente alla propria quota nel capitale sociale del concessionario, ai costi della concessione e ai relativi investimenti. LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator aprile cala più delle attese: -1%

    (Teleborsa) – Frena anche ad aprile 2025 il superindice USA. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 99,4 punti in calo dell’1% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un -0,8%, e contro il -0,7% atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,1% a 114,8 punti, mentre la componente sulle aspettative future è cresciuta dello 0,3% a 119,3 punti.”L’indice LEI statunitense ha registrato il suo maggiore calo mensile da marzo 2023, quando molti temevano che gli Stati Uniti si stessero dirigendo verso una recessione, che alla fine non si è materializzata – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board – La maggior parte delle componenti dell’indice è peggiorata. In particolare, le aspettative dei consumatori sono diventate costantemente più pessimistiche ogni mese da gennaio 2025, mentre il contributo dei permessi di costruire e dell’orario di lavoro medio nel settore manifatturiero è diventato negativo ad aprile”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Cina: calo consumi mette in secondo piano resilienza fabbriche, pesano dazi

    (Teleborsa) – La produzione industriale cinese è cresciuta più rapidamente del previsto, ad aprile, mentre i consumi hanno deluso, evidenziando le sfide che la seconda economia mondiale si trova ad affrontare, nonostante una rapida attenuazione delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.Nel mese di aprile, la produzione industriale ha registrato una crescita annua del 6,1%, oltre le aspettative degli analisti (+5,5%), ma ad un ritmo inferiore al +7,7% di marzo. Si tratta comunque l’espansione più consistente da giugno del 2021. Sempre secondo quanto rilevato dall’Ufficio nazionale di statistica, le vendite al dettaglio, un indicatore chiave dei consumi, hanno segnato un progresso del 5,1% annuo, rallentando rispetto al consensus (+5,5%) e al mese precedente (+5,9%).I prezzi delle nuove case in Cina, rilevati nelle principali 70 città, hanno segnato ad aprile un calo annuo del 4%, in miglioramento rispetto al -4,5% di marzo. Si tratta del 22esimo mese consecutivo di frenata, rappresentando tuttavia la flessione meno marcata da maggio del 2024 in scia agli sforzi di Pechino per stabilizzare la crisi del mercato immobiliare e nel mezzo della guerra commerciale con gli Stati Uniti.Nonostante la resilienza delle industrie, la debolezza dei consumi ad aprile indica la necessità di politiche più favorevoli, nonostante la sospensione di 90 giorni dei dazi. La prolungata crisi immobiliare cinese, la pressione deflazionistica e, le preoccupazioni per la disoccupazione stanno incidendo sulla fiducia delle famiglie.Il governo, che ha fissato un ambizioso obiettivo di crescita economica di circa il 5% per il 2025, ha già dato priorità alla crescita dei consumi interni per quest’anno.”I dati rosei sulla produzione industriale riflettono solo una parte dell’economia”, ha affermato Raymond Yeung, capo economista di Greater presso Australia & New Zealand Banking Group Ltd. “Ma i dati sulle vendite al dettaglio di aprile mostrano che le persone non sono disposte a spendere. Per raggiungere una crescita del 5%, abbiamo ancora bisogno di consumi”.Sempre ad aprile, gli investimenti in asset fissi, inoltre, hanno accusato un rallentamento a +4% a gennaio-aprile, rallentando dal +4,2% dei primi tre mesi precedenti e atteso dal mercato. Infine, il tasso di disoccupazione nelle aree urbane è sceso al 5,1% dal 5,2% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, ancora debole l’indice servizi a marzo

    (Teleborsa) – Si conferma debole il settore servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato a marzo un calo dello 0,3% su base mensile dopo la contrazione dello 0,5% di febbraio. Le attese degli analisti erano per una discesa dello 0,2%.Il dato grezzo registra su base annua un incremento del 2,6%. LEGGI TUTTO

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    TIM, proposta per allargare oggetto sociale all’esame del CdA il 23 maggio

    (Teleborsa) – Le proposte di modifica dello Statuto di TIM, incluso l’allargamento dell’oggetto sociale, saranno sottoposte al vaglio del Consiglio di Amministrazione nella riunione del 23 maggio, allorché si procederà alla convocazione dell’assemblea per il giorno 24 giugno.Lo precisa TIM, con una nota, aggiungendo che, se approvata, la modifica dell’oggetto sociale comporterà il diritto di recesso in capo ai soci che non hanno contribuito all’approvazione della delibera. La società, conclude la nota, fornirà ulteriori informazioni in sede di convocazione dell’assemblea. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Trump: invieremo lettere su nuove condizioni a 150 Paesi, non è possibile incontrare tutti

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, DonaldTrump, ha dichiarato che la sua amministrazione invierà lettere sulle nuovo condizioni dei dazi a 150 Paesi “perché non possiamo incontrare tutti”. Il presidente Usa ha precisato che saranno il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, e quello al Commercio, Howard Lutnick, ad occuparsi dei messaggi. “Le tariffe saranno molto eque, ma diremo alle persone quanto devono pagare per fare affari negli Stati Uniti”, ha aggiunto il presidente Usa. Nel corso di una tavola rotonda economica prima di partire da Abu Dhabi il presidente ha spiegato che i negoziati stanno procedendo troppo lentamente per soddisfare tutti i Paesi che desiderano un nuovo accordo commerciale con gli Stati Uniti. “Abbiamo 150 Paesi che vogliono raggiungere un accordo, ma non si possono gestirne così tanti”, ha affermato Trump. “Quindi, a un certo punto, nelle prossime due o tre settimane, penso che Scott e Howard invieranno delle lettere”. LEGGI TUTTO

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    OPS di Unicredit su Banco BPM, 14.075 adesioni al 16 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 16 maggio 2025 sono state presentate 14.075 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 251.749, pari allo 0,016615% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta LEGGI TUTTO