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    CNH amplia soluzioni di connettività grazie ad accordo con Starlink

    (Teleborsa) – CNH Industrial, colosso del settore dei macchinari e dei servizi, ha firmato un accordo con Starlink, una sussidiaria di SpaceX, per offrire agli agricoltori una connettività satellitare leader del settore. Questa collaborazione fornirà ai clienti dei marchi CNH, Case IH, New Holland e STEYR, una connettività ad alta velocità affidabile e conveniente, ampliando i vantaggi di una flotta completamente connessa, anche nelle aree rurali più remote del mondo.”Siamo entusiasti di offrire ai nostri clienti l’accesso a una connettività satellitare leader del settore, consentendo loro di massimizzare il potenziale della nostra suite completa di tecnologie di precisione anche negli ambienti rurali più difficili”, ha dichiarato Stefano Pampalone, Direttore Commerciale Agricoltura di CNH.CNH spiega che la rete satellitare di Starlink si integra con la piattaforma digitale FieldOps, offrendo ai clienti visibilità sulle loro macchine e fornendo dati da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Offre inoltre ai clienti maggiori capacità di streaming dei dati, mantenendo i loro dispositivi di gestione agricola costantemente connessi, indipendentemente dalla posizione. LEGGI TUTTO

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    Francia, tasso disoccupazione primo trimestre sale al 7,4%

    (Teleborsa) – Peggiora leggermente il mercato del lavoro francese. Nel primo trimestre del 2025, il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,4%, in aumento rispetto al 7,3% del trimestre precedente. Il dato, reso noto dall’Ufficio di statistica nazionale (INSEE), risulta uguale a quello previsto dagli analisti che indicavano un 7,4%. Il tasso si è mantenuto leggermente al di sopra del livello più basso dal 1982 (7,1% nel quarto trimestre del 2022 e nel primo trimestre del 2023) e nettamente al di sotto del picco raggiunto nel secondo trimestre del 2015 (-3,1 punti).Nel primo trimestre del 2025, il numero di disoccupati in Francia (esclusa Mayotte), come definito dall’Ufficio Internazionale del Lavoro (OIL), è aumentato di 64.000 unità nel trimestre, raggiungendo quota 2,4 milioni.(Foto: Anthony DELANOIX su Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Eni avvia nuovo programma di buyback da 1,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Eni ha comunicato che nei prossimi giorni sarà avviato il nuovo programma di acquisto di azioni proprie. Il nuovo programma di buyback, da realizzarsi entro la fine di aprile 2026, riguarderà fino a un massimo di 315 milioni di azioni Eni (circa il 10% del capitale sociale) con un esborso fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro, come comunicato a febbraio in occasione del Capital Markets Update. Tale ammontare potrà essere incrementato, sulla base di eventuali aumenti del Cash Flow From Operations, fino ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro.Il nuovo Programma di buyback avrà la finalità di riconoscere agli azionisti Eni un’ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi; pertanto, le azioni proprie acquistate saranno annullate senza riduzione del capitale sociale entro e non oltre il mese di luglio 2026. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 16 maggio 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 16/05/202501:50 Giappone: PIL, trimestrale (atteso -0,1%; preced. 0,6%)06:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -1,1%; preced. 2,3%)07:30 Francia: Tasso disoccupazione, trimestrale (atteso 7,4%; preced. 7,3%)10:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 2%; preced. 1,9%)10:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: Bilancia commerciale (atteso 17,5 Mld Euro; preced. 24 Mld Euro)11:00 Italia: Bilancia commerciale globale (atteso 5,15 Mld Euro; preced. 4,47 Mld Euro)14:30 USA: Prezzi import, mensile (atteso -0,4%; preced. -0,1%)14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,45 Mln unità; preced. 1,47 Mln unità)14:30 USA: Permessi edilizi, mensile (preced. 0,5%)14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,36 Mln unità; preced. 1,32 Mln unità)14:30 USA: Apertura cantieri, mensile (preced. -11,4%)14:30 USA: Prezzi export, mensile (atteso -0,5%; preced. 0%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 53,1 punti; preced. 52,2 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Tokyo piatta appesantita da PIL deludente. Crolla Alibaba dopo i conti

    (Teleborsa) – Seduta mista per i mercati azionari asiatici, con il listino giapponese sotto pressione a causa di dati sul PIL sostanzialmente inferiori alle attese (l’economia è diminuita dello 0,7% su base annua nel primo trimestre, molto più delle aspettative di un calo dello 0,2%). Le azioni di Alibaba, quotate a Hong Kong, sono crollate dopo che il colosso cinese dell’e-commerce ha deluso le aspettative di utili e fatturato per il quarto trimestre fiscale.Sostanzialmente stabile Tokyo (-0,06%), che continua la sessione sui livelli della vigilia; sulla stessa linea, incolore Shenzhen (+0,15%), che continua la seduta sui livelli della vigilia. In calo Shanghai (-0,55%).Poco sotto la parità Hong Kong (-0,52%); sulla parità Seul (+0,13%). Sotto la parità Mumbai, che mostra un calo dello 0,37%; leggermente positivo Sydney (+0,5%).Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un moderato -0,01%. Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che scambia sui valori della vigilia. La giornata del 16 maggio si presenta piatta per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un esiguo -0,01%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,46%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,69%. LEGGI TUTTO

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    Eurotech, ricavi in calo del 31% nel primo trimestre dopo forte rallentamento ordini

    (Teleborsa) – Eurotech, società quotata su Euronext STAR Milan che progetta, sviluppa e fornisce Edge Computer e soluzioni per l’Internet of Things (IoT), ha comunicato che i ricavi consolidati del primo trimestre 2025 sono stati di 8,28 milioni di euro, rispetto a 11,94 milioni nei primi tre mesi del 2024. A parità di cambi, la riduzione è del 31,0% (per il forte rallentamento della raccolta ordini in Q4 2024), mentre a cambi storici risulta del 30,6%.L’EBITDA adjusted nei primi tre mesi ammonta a -3,62 milioni di euro, rispetto a 3,37 milioni nel 2024. Grazie alla riduzione dei costi operativi, a fronte di una riduzione del 30,6% dei ricavi la riduzione dell’EBITDA adjusted è stata contenuta al 7,3%. In termini di risultato netto di Gruppo, il valore del primo trimestre è di -5 milioni di euro, mentre era di -4,20 milioni nello stesso periodo del 2024.Il Gruppo presenta al 31 marzo 2025 un indebitamento finanziario netto di 18,68 milioni di euro, rispetto ad un importo di 20,40 milioni al 31 dicembre 2024. La riduzione dell’indebitamento finanziario netto nel trimestre è stata determinata principalmente da tre fattori: una generazione di cassa operativa di Euro 0,6 milioni, sostenuta dalla riduzione del capitale circolante; un utilizzo di cassa di 1,2 milioni per investimenti e rimborso di interessi correlati ai finanziamenti passivi; un versamento di 2,5 milioni in conto futuro aumento di capitale effettuato, in due tranche, dal socio di maggioranza relativa Emera.Nel corso del mese di aprile il trend positivo della raccolta ordini registrato nel primo trimestre ha subito un’accelerazione, confermata anche dall’andamento nelle prime due settimane del mese corrente. La visibilità ad oggi sull’ordinato del primo semestre indica una crescita prevista del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Conseguentemente, la visibilità sull’andamento dei ricavi nei periodi futuri è in miglioramento. Il fatturato del secondo trimestre sarà nettamente superiore rispetto a quello del primo trimestre.Le azioni di razionalizzazione e ridisegno della struttura operativa verranno finalizzate nel corso del secondo trimestre e produrranno effetti ulteriori, in termini di riduzione del punto di pareggio, oltre a quelli già rilevati nel primo trimestre. L’obiettivo è di ottenere una riduzione del run-rate dei costi operativi di almeno 3,5 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale marzo rivista al rialzo a +0,2% m/m

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la produzione delle fabbriche giapponesi a marzo 2025. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito dello 0,2% su mese, contro il calo dell’1,1% previsto nella stima preliminare. A febbraio si era registrata una crescita del 2,3%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento dell’1%. Le consegne registrano una diminuzione mensile dell’1,8% mentre le scorte aumentano dell’1,2%.La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a +4,4%. LEGGI TUTTO

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    illimity: corrispettivo Banca Ifis congruo. Preoccupata per rischi e carenze informative

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha approvato all’unanimità dei suoi componenti il Comunicato dell’Emittente relativo all’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan.Il CdA, sulla base della documentazione esaminata e tenuto conto di quanto espresso dagli advisor finanziari Jefferies e Wepartner nelle proprie fairness opinion, ha concluso che il corrispettivo sia “congruo dal punto di vista esclusivamente finanziario”. Banca Ifis ha offerto un corrispettivo determinato per ciascuna azione oggetto dell’offerta in (i) 0,10 azioni Banca Ifis e (ii) 1,414 euro, che saranno aggiustati a 1,506 euro, a seguito dello stacco, in data 19 maggio 2025, della cedola relativa al saldo del dividendo per l’esercizio 2024.Tuttavia, evidenzia illimity, la valutazione deve essere letta unitamente alle considerazioni sull’offerta svolte dal CdA, da cui emergono rischi e incertezze connesse alle carenze informative, alle sinergie attese, ai differenti modelli industriali dell’emittente e dell’offerente, ai rischi di realizzazione dell’operazione e al livello di patrimonializzazione del nuovo gruppo bancario.In particolare, illimity lamenta l’assenza di un piano industriale stand alone dell’offerente e di dettagli sugli effetti attesi dall’operazione (particolarmente rilevante considerato che le azioni Banca Ifis costituiscono la parte prevalente del corrispettivo) e l’assenza di un’esaustiva informativa in relazione alle sinergie attese dall’offerente (possibilità di realizzare un’operazione di integrazione presenta un elevato grado di complessità e incertezza). Evidenzia incertezze sulle strategie ICT dell’offerente, gli sviluppi tecnologici e le prospettate sinergie (l’architettura tecnologica e il relativo modello di gestione sono tra loro non omogenei) e incertezza sui riflessi occupazionali potenzialmente derivanti dall’OPAS (l’offerente non ha fornito informazioni dettagliate).illimity afferma anche che l’emittente e l’offerente, “pur essendo apparentemente caratterizzati da elementi di complementarità, presentano modelli di business e gestionali non omogenei, avuto riguardo alle modalità operative, alle soluzioni tecnologiche e alle pratiche commerciali e creditizie”. In particolare, nel factoring l’offerente si caratterizza per grandi volumi e il focus su imprese di piccola dimensione, mentre l’emittente è incentrato su imprese di media dimensione, grandi volumi unitari e la centralità della relazione con il cliente. Inoltre, illimity ha intrapreso un riposizionamento strategico che vede l’uscita dal mercato degli investimenti diretti in NPL e la focalizzazione su segmenti di mercato considerati più stabili e promettenti, quali credito alle PMI in ambito performing, ristrutturazione, rilancio e servizi di investment banking e asset management. Banca Ifis, invece, risulta significativamente esposta a NPL di diversa tipologia.In caso di adesione minima all’offerta (45% più un’Azione illimity), gli impatti sul Common Equity Tier 1 Ratio pro-forma consolidato di Banca Ifis, principalmente derivanti dalla presenza di minoranze, porterebbero il Common Equity Tier 1 Ratio al di sotto del 14%. Ciò “comporta incertezze o rischi circa il livello di patrimonializzazione del nuovo gruppo bancario e la capacità dell’offerente di garantire lo sviluppo del nuovo gruppo e / o di supportare la remunerazione degli azionisti”, sottolinea illimity.Infine, viene sottolineato che la realizzazione dell’offerta determinerebbe pertanto, per gli azionisti di illimity, il passaggio da una public company ad una società caratterizzata da controllo concentrato nelle mani di un singolo azionista e “ciò dovrebbe essere valutato dagli azionisti anche sul piano della contendibilità della società alla quale parteciperebbero”. LEGGI TUTTO