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    TIM, Vivendi scende nel capitale: taglia al 18,4%

    (Teleborsa) – Il 18 marzo, Vivendi è scesa sotto la soglia del 20% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM, arrivando a detenere il 19,32% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto del gruppo tlc (il 13,87% del suo intero capitale sociale). Lo annuncia, con una nota, la società francese, prima azionista del gruppo di telecomunicazioni.In conformità con la normativa, Vivendi oggi ha notificato alla Consob il superamento della soglia che deriva dalle vendite di azioni sul mercato. A seguito di ulteriori vendite effettuate dopo il 18 marzo, Vivendi, alla chiusura delle negoziazioni odierne, possiede il 18,37% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM e il 13,19% del suo intero capitale sociale. Vivendi, spiega nella nota, di aver “cessato di contabilizzare la propria partecipazione in TIM con il metodo del patrimonio netto a partire dal 31 dicembre 2022 e ha indicato in diverse occasioni la propria intenzione di vendere la propria partecipazione in TIM a condizioni finanziarie favorevoli”. LEGGI TUTTO

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    OPA Piovan, adesioni oltre il 96,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa sulle azioni ordinarie di Piovan, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi per lo stoccaggio, risulta che oggi 21 marzo 2025 sono state presentate 9.186.214 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 16.119.528, pari al 96,51% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 3 marzo 2025 e termina oggi 21 marzo 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Piovan acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 marzo 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Titoli di Stato, Tesoro: in asta mercoledì 4,5 miliardi BTP Short e indicizzati

    (Teleborsa) – Mercoledì prossimo, 26 marzo, andranno in asta BTP Short Term e BTP indicizzati per un importo complessivo fino a 4,5 miliardi di euro. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).In particolare, spiega il MEF, saranno collocati da 2,5 a 3 miliardi di euro di BTP Short Term con scadenza 25 febbraio 2027 e cedola annuale del 2,55% e da 1 a 1,5 miliardi di euro di BTP a 5 anni indicizzati all’inflazione europea con una cedola annuale dell’1,50%. Il regolamento delle emissioni e’ previsto per il 28 marzo. LEGGI TUTTO

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    Banche, accordo sindacati-Abi su permessi sindacali

    (Teleborsa) – I sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin e Abi hanno firmato il nuovo accordo per le libertàsindacali. L’accordo, che durerà quattro anni e sarà valido fino al 31 dicembre 2028, è stato sottoscritto dai segretari generali di Fabi, Lando Maria Sileoni, First Cisl, Riccardo Colombani, Fisac Cgil, Susy Esposito, Uilca, Fulvio Furlan, Unisin, Emilio Contrasto, e dal presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro (Casl) dell’Abi, Ilaria Maria Dalla Riva. Tra le novità, informa una nota della Fabi, l’introduzione della figura del rappresentante sindacale territoriale che si affianca alla rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) e avrà le stesse prerogative. Sarà possibile costituire rappresentanze territoriali, su base provinciale, con 32 dipendenti e almeno 16 iscritti. Le organizzazioni sindacali potranno scegliere, di volta in volta se avere Rsa separate dalle Rst, oppure se far coincidere i due ruoli. Sono stato definiti, poi, i parametri per i distacchi nazionali. Via libera alla digitalizzazione delle “cedole” a partire dal giorno 1 gennaio 2026; entro i prossimi 30 giorni sarà avviato il confronto tecnico. “È un accordo molto positivo sul piano politico che conferma le buona qualità delle relazioni sindacali con Abi e con i gruppi bancari. Per quanto riguarda i rappresentanti sindacali territoriali, è un passo nuovo e unico, rispetto ad altri settori, nelle relazioni sindacali ed è, inoltre, la risposta allo snellimento della rete fisica di filiali delle banche. Una novità assoluta che ci permette di far fronte ai cambiamenti organizzativi delle banche e che farà scuola anche per altri settori”, ha commentato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.”Anche in questa occasione – ha osservato Ilaria Maria Dalla Riva – le parti hanno dimostrato senso di responsabilità e concretezza, confermando l’alto livello delle relazioni sindacali raggiunto nel settore e la capacità di individuare soluzioni innovative per far fronte ad uno scenario di riferimento in continua evoluzione”. LEGGI TUTTO

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    Bonus nido, Inps: per bambini nati nel 2024 contributo può arrivare a 3.600 euro l’anno

    (Teleborsa) – In una nota l’Inps ha segnalato che il contributo per la frequentazione di asili nido per i bambini nati dal 2024 potrà arrivare fino a 3.600 euro. Se si ha un Iseeminorenni inferiore a 40.000 euro si potrà infatti domanda per avere un contributo su base annua fino a tale cifra, in aumento rispetto ai 2.500-3.000 euro previsti per i bambini nati prima del 2024 a seconda della soglia Isee. Il bonus asilo nido introdotto a partire dal 2017 è stato modificato con l’ultima legge di Bilancio.La domanda di contributo può essere presentata per le spese sostenute per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (contributo asili nido) o per forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche. In questa seconda ipotesi il contributo è definito di seguito “contributo forme di supporto presso la propria abitazione”. Il “contributo asilo nido” deve essere richiesto dal genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta. Il “contributo forme di supporto presso la propria abitazione”, invece, deve essere richiesto dal genitore che coabita con il figlio e ha dimora abituale nel medesimo comune.L’importo del contributo, comprensivo dell’incremento determinato in relazione alla data di nascita e del valore dell’Isee minorenni del bambino inserito in domanda, a decorrere dall’anno 2025 è pari per i bambini sotto i tre anni nati fino a dicembre 2023 a 3mila euro nell’ipotesi di Isee minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro; 2.500 euro con Isee minorenni in corso di validità da 25.001 a 40.000 euro; 1.500 euro nei casi di Isee minorenni non presente, difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.Per i bambini nati dal 1 gennaio 2024 si potranno avere 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro), nell’ipotesi di Isee minorenni in corso di validità minore o uguale a 40.000 euro; 1.500 euro con Isee minorenni non presente, difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, cala la fiducia dei consumatori a marzo

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a marzo. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e si porta a -14,5 punti rispetto ai -13,6 di febbraio. Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti (-13 punti). LEGGI TUTTO

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    Corte dei Conti, magistrati: riforma rischia di depotenziare controlli su equilibrio finanziario statale

    (Teleborsa) – L’Associazione Magistrati della Corte dei Conti ha chiesto ai Presidenti di Senato e Camera di fare in modo che la riforma della Corte dei Conti proceda con un percorso condiviso e assicuri sempre di più un efficace controllo su come vengono spesi i soldi dei cittadini. Nel corso di conferenza stampa l’Associazione ha avvertito che la riforma ora all’esame della Camera “rischia di cancellare un presidio fondamentale di controllo sull’utilizzo dei fondi pubblici”.”Ci saremmo aspettati un maggiore ascolto delle nostre richieste, come ci era stato assicurato all’inizio dell’iter parlamentare della Proposte di legge Foti – ha dichiarato la Presidente dell’associazione, Paola Briguori – e invece non c’è stato un vero ascolto. Per questo, abbiamo indirizzato un appello al Presidente del Senato e al Presidente della Camera chiedendo che la riforma, attualmente in discussione alle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali, non cancelli il ruolo della magistratura contabile quale garante imparziale della corretta gestione delle risorse pubbliche, riprendendo proprio le parole che il Capo dello Stato aveva pronunciato pochi mesi fa”. “Il paradosso – hanno sottolineato i magistrati contabili – è che una riforma che a parole vorrebbe aumentare il rendimento e la produttività della Corte, porti invece a un depotenziamento dei controlli sull’equilibrio finanziario dello Stato e degli enti territoriali, secondo i principi di legalità, efficienza ed economicità”. LEGGI TUTTO

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    Armato (Comune Napoli): “Sosteniamo Pmi puntando su innovazione e reti territoriali”

    (Teleborsa) – “Registriamo una condizione di crescita complessiva delle Pmi della nostra città e ritengo che ciò sia dovuto anche allo straordinario apporto offerto loro dai dottori commercialisti, categoria sempre più strategica nel sostegno alle imprese. Ci sono alcuni settori trainanti, come quello turistico, che stanno offrendo gran dinamismo alle imprese familiari. Continuiamo nel confronto quotidiano con le aziende del territorio privilegiando la fase di ascolto e collaborazione grazie al quale è possibile poi prendere le decisioni più opportune. Come amministrazione proseguiremo a lavorare su innovazione, potenziamento dei servizi e costruzione delle reti territoriali per sostenere le piccole e medie imprese e, più in generale, tutte le aziende del nostro territorio”. Lo ha dichiarato Teresa Armato, assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli, nel corso del convegno “Analisi per settori strategici delle Pmi nella provincia di Napoli e il ruolo del dottore commercialista” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi, moderato dalla consigliera dell’Odcec Marilena Nasti.”In un mercato altamente competitivo e soggetto a normative in continua evoluzione, i commercialisti assistono le torrefazioni nell’ottimizzazione dei costi, nell’accesso a incentivi e agevolazioni fiscali e nella gestione efficiente delle risorse – inoltre ha sottolineato Marilena Nasti –, forniscono consulenza sulla struttura societaria più adatta, sul controllo di gestione e sull’internazionalizzazione, aspetti fondamentali per affrontare le sfide del settore e cogliere nuove opportunità di mercato”.Di accesso al credito ha parlato Giuseppe Tambone, presidente della commissione Rapporti banche-imprese dell’Odcec di Napoli. “Il dialogo tra istituti di credito e aziende – sottolinea Tambone – diventa sempre più stretto. I programmi di investimento passano attraverso il sostegno bancario e noi cerchiamo di fare da tramite tra queste due realtà che molte volte hanno modi di dialogare differenti. Noi cerchiamo di uniformare questi linguaggi e le tempistiche. Partiamo dalla raccolta e analisi di dati e far sì che le banche possano predisporre prodotti ad hoc per sostenere la crescita aziendale. Lo sviluppo richiede anche la vicinanza degli enti pubblici non solo dal punto di vista finanziario ma anche logistico. Anche qui si sviluppa il nostro ruolo di facilitatori per consentire alle nostre aziende di potersi misurare con i mercati nazionali e internazionali”.Particolare attenzione è stata posta su uno dei settori più importanti per l’economia partenopea, quello del caffè. “Abbiamo individuato settori strategici per la crescita della nostra città. Quello della produzione del caffè, sommando le imprese che svolgono la medesima attività, – ha detto Mauro Del Giudice, dottore commercialista, componente della commissione Rapporto banche-imprese – supera i 500 milioni di euro di fatturato. Solo lavorando insieme, con il sostegno delle istituzioni e degli istituti bancari, possiamo superare i problemi pesanti registrati negli ultimi anni come quello delle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che stanno creando anche problemi occupazionali. Queste analisi saranno ripetute anche per gli altri settori strategici in modo tale da poter avere un quadro chiaro della situazione delle pmi per trovare le soluzioni idonee a sostenere la loro crescita”.”Prosegue l’impegno nella diffusione tra colleghi e imprese delle tematiche legate alla sostenibilità che sono diventate pregnanti sia per le aziende che per la nostra professione. Si è aperta – afferma Raffaele Ianuario, consigliere Odcec di Napoli – una nuova specializzazione nella quale tutti dobbiamo investire perché ci consentirà di ampliare le nostre skills in modo tale da riuscire a essere sempre più determinanti nella vita delle imprese, elevando il nostro lavoro da quella del semplice fiscalista a specialisti di tematiche particolari. L’Esg è sicuramente tra e più i portanti”.”Da commercialista, – ha sostenuto Mariagrazia Vitelli, consigliera comunale di Napoli – mi ha fatto molto piacere tornare in quella che è anche la mia casa, per sottolineare l’importanza del nostro ruolo e della nostra competenza a supporto di attività economiche che, da sole o con consulenti non qualificati, non saprebbero orientarsi nella ricerca dei migliori finanziamenti. Da consigliera comunale, credo che l’impegno dell’amministrazione Manfredi a sostegno dell’impresa e del commercio abbia prodotto benefici in tanti settori e tante aree della città. Gli sforzi per la regolamentazione e la delocalizzazione dei flussi turistici, l’importanza data a Napoli est e Scampia come incubatori di formazione e investimenti, la sua visione della città metropolitana come polo di attrazione del capitale umano regionale, fanno del nostro sindaco una sponda per chi vuole investire in attività produttive sane, innovative e ambiziose”.All’incontro sono intervenuti anche Riccardo Silvi (Founder Infomanager Srl) che è portato la testimonianza sulle esperienze a supporto dei professionisti delle analisi di settore e delle performance delle attività produttive; Alessandro Scamponi (direttore Area Agribusiness Campania centro nord–Intesa San Paolo) e Giuliano Ferazzoli (responsabile Area Campania Banco BPM) che si sono soffermati su esperienze e confronto nel rapporto tra banche ed imprese di Napoli e provincia; Vincenzo Bianco (direttore commerciale di Caffen srl) e Mario Rubino (presidente di Kimbo spa) sono intervenuti parlando delle necessità finanziarie, strumenti utilizzati e soluzioni finanziarie desiderate. 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