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    TLC: Sparkle adotta l’IA per la gestione e il controllo della rete

    (Teleborsa) – Sparkle annuncia i risultati del progetto Artificial Intelligence Sparkle Network Assurance (AISNA) per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel proprio Network Operation Center (NOC) dedicato alla gestione e controllo della rete internazionale. Frutto della collaborazione con Engineering, AISNA abilita l’automazione delle attività di monitoraggio, gestione e miglioramento della qualità, permettendo di diminuire il rischio di errori e disallineamenti e dunque rispondere con rapidità alle richieste di assistenza dei clienti.Semplificando l’accesso alle informazioni e automatizzando gli interventi più ripetitivi, la soluzione – fa sapere Sparkle in una nota – ha ridotto del 30% il tempo di gestione operativa delle segnalazioni al NOC e fino all’80% i tempi medi di esecuzione per campagne di aggiornamento massivo della rete. Inoltre, grazie alla capacità dell’IA di analizzare il contenuto delle e-mail, riassumere le informazioni chiave e aggiornare automaticamente i ticket, è stato possibile ridurre di circa 3mila ore annue il tempo dedicato alle attività legate alla gestione delle segnalazioni dei clienti e di circa 700 ore l’anno quello impiegato nella reportistica RFO (Report For Outage). Questo ha consentito alle risorse coinvolte di concentrarsi maggiormente sul rapporto diretto con il cliente e sulla risoluzione dei problemi, con un impatto positivo sulla qualità complessiva del servizio.”Sparkle è impegnata in diversi progetti con l’obiettivo di migliorare attraverso l’AI l’esperienza dei clienti e dei dipendenti nonché arricchire la propria proposizione sul mercato. Il progetto AISNA, nell’ambito della gestione della Rete, è stato tra le nostre priorità per i suoi impatti sul cliente e sull’operatività”, ha dichiarato Lorella Scalcione, chief information officer di Sparkle.”Grazie a questo progetto – conferma Danilo Decaroli, responsabile delle Operations di Sparkle – il nostro NOC ha oggi la possibilità di un’interazione con il cliente più tempestiva e trasparente e, al contempo, l’opportunità di operare in modo più efficiente e mirato, riducendo il carico di attività ripetitive a favore di quelle di cura del cliente e risoluzione dei problemi”. LEGGI TUTTO

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    Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari entra nel Direttorio come Vice Direttore Generale

    (Teleborsa) – Su proposta del Governatore Fabio Panetta, il Consiglio Superiore della Banca d’Italia ha nominato all’unanimità nel Direttorio in qualità di Vice Direttore Generale Sergio Nicoletti Altimari, attuale Funzionario generale a Capo del Dipartimento Economia e Statistica.La nomina deve essere approvata con decreto del Presidente della Repubblica, promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentito il Consiglio dei Ministri.Sergio Nicoletti Altimari, che prende il posto di Alessandra Perrazzelli, è a capo del Dipartimento Economia e Statistica dal 1 dicembre 2021.Ha studiato economia all’Università di Roma “La Sapienza”, dove si è laureato con lode nel 1988, e alla University of Pennsylvania, con una borsa di studio Giorgio Mortara della Banca d’Italia, conseguendo un Ph.D. in Economia nel 1998. Nel 1992 entra nel Servizio Studi della Banca d’Italia. Dal 1998 al 2006 lavora alla Banca Centrale Europea (dal 2000 al 2006 è Vice Capo della Divisione di Strategia di Politica Monetaria). Dal 2006 al 2008 è al Ministero dell’Economia e delle Finanze come Consigliere economico del Ministro. Rientrato al Servizio Studi della Banca d’Italia nel 2008, ricopre vari incarichi tra cui la preparazione di analisi e discorsi per i membri del Direttorio, la partecipazione al Comitato di Economia e Finanza della UE, l’organizzazione della Segreteria Tecnica per l’Eurosistema e la Stabilità Finanziaria (poi Servizio per la Stabilità Finanziaria). Dal 2012 al 2014 è Vice Capo del Servizio Operazioni di Mercato. Dal 2015 al 2021 è Direttore Generale per la Politica Macroprudenziale e la Stabilità Finanziaria della Banca Centrale Europea. LEGGI TUTTO

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    Iveco separa business Defence. CdA valuterà proposte ricevute

    (Teleborsa) – Il CdA di Iveco ha deciso di procedere con la separazione del business Defence tramite uno spin-off, mentre esplora manifestazioni preliminari di interesse da parte di potenziali acquirenti strategici. Lo comunica il gruppo nella nota dei conti trimestrali.”A seguito della valutazione di dettaglio annunciata il 7 febbraio scorso, il CdA ha deciso di procedere con la separazione del business Defence del Gruppo attraverso uno spin-off. Ci si aspetta che questo avvenga entro il 2025, subordinatamente alla necessaria approvazione del Consiglio e degli Azionisti di Iveco Group (nonché dei Consigli delle altre società del Gruppo coinvolte) e alle necessarie approvazioni di legge”, dichiara il CEO Olof Persson. Nel contempo, aggiunge il top manager, Iveco Group “ha recentemente ricevuto alcune preliminari manifestazioni di interesse per il business Defence da parte di potenziali acquirenti strategici. Il Consiglio ha pertanto dato mandato al management di proseguire le attività preparatorie allo spin-off, mentre esplora tali interessi preliminari”. LEGGI TUTTO

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    Turchia, negoziati per la pace (ma Putin non ci sarà)

    (Teleborsa) – Vladimir Putin non sarà ad Istanbul per incontrare faccia a faccia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che fa sapere che Kiev è pronta a “qualsiasi formato di negoziato per arrivare alla pace”. Cadute nel vuoto le pressioni e gli appelli di diversi Paesi e gli auspici del presidente americano Donald Trump perché Putin partecipasse di persona ai colloqui che lui stesso ha proposto a sorpresa in un incontro notturno con i giornalisti nelle prime ore di domenica.A guidare la delegazione russa nelle prime trattative dirette tra i due nemici dal 2022 sarà lo stesso consigliere del leader russo che fu a capo dei negoziatori di Mosca tre anni fa: l’ex ministro della Cultura Vladimir Medinsky, affiancato da un vice ministro degli Esteri, uno della Difesa e dal generale Igor Kostyukov, direttore dei servizi d’intelligence militare (Gru). Assente anche Donald Trump, riferiscono fonti della Casa Bianca alla Cnn. Intanto, gli ambasciatori dei Paesi membri della Ue hanno dato il via libera al 17/o pacchetto di sanzioni contro la Russia. Nel mirino delle misure, che dovranno essere approvate il 20 maggio dai ministri degli Esteri, quasi 200 navi della cosiddetta ‘flotta ombra’ russa, che si ritiene utilizzata in larga parte per le esportazioni di petrolio. Ma secondo il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, non basta. Stati Uniti ed europei, ha affermato, devono “prepararsi a imporre sanzioni devastanti” per “prendere la Russia alla gola” e costringerla a cessare le ostilità in Ucraina. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 15 maggio 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 15/05/202508:00 Germania: Prezzi ingrosso, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,2%)08:00 Germania: Prezzi ingrosso, annuale (preced. 1,3%)08:00 Regno Unito: PIL, trimestrale (atteso 0,6%; preced. 0,1%)08:00 Regno Unito: Bilancia commerciale beni (atteso -19,7 Mld £; preced. -20,96 Mld £)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso -0,6%; preced. 1,7%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso -0,9%; preced. 0,4%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,2%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 0,8%; preced. 0,8%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso 1,7%; preced. 1,1%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso 2,5%; preced. 1,2%)11:00 Unione Europea: PIL, annuale (atteso 1,2%; preced. 1,2%)11:00 Unione Europea: Occupazione, trimestrale (atteso 0,1%; preced. 0,1%)11:00 Unione Europea: PIL, trimestrale (atteso 0,4%; preced. 0,2%)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 2,5%; preced. 2,7%)14:30 USA: PhillyFed (atteso -9,9 punti; preced. -26,4 punti)14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,4%)14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0%; preced. 1,4%)14:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (preced. 4,6%)14:30 USA: Empire State Index (atteso -7,9 punti; preced. -8,1 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 229K unità; preced. 228K unità)15:15 USA: Produzione industriale, annuale (preced. 1,3%)15:15 USA: Produzione industriale, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,3%)16:00 USA: Vendite industria, mensile (preced. 1,2%)16:00 USA: Indice NAHB (atteso 40 punti; preced. 40 punti)16:00 USA: Scorte industria, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,2%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. 104 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Ddl partecipazione lavoratori agli utili, Calderone: “È legge, impegno mantenuto”

    (Teleborsa) – Via libera definitivo del Senato alla legge sulla partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa. Il testo è lo stesso modificato nel corso dell’esame alla Camera, che l’aveva approvato il 26 febbraio, frutto di una proposta di iniziativa popolare promossa dalla Cisl. E che per questo trova contrarie le opposizioni e divide il sindacato, con le posizioni critiche di Cgil e Uil. Soddisfatti invece il governo e la maggioranza che, insieme alla sigla guidata da Daniela Fumarola, parlano di “pagina storica”. Il disegno di legge ha incassato il disco verde di Palazzo Madama con 85 sì, 21 no e 28 astenuti. “Voglio ringraziare i parlamentari che hanno approvato in via definitiva la legge sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese. Un impegno importante che – afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone – abbiamo preso con le migliaia di firmatari e il mondo del lavoro, perché oggi abbiamo finalmente applicato l’art. 46 della nostra Carta fondamentale. Come Governo e come Ministero siamo sempre stati in prima linea, perché crediamo nella collaborazione tra imprenditori e lavoratori, rifuggendo logiche conflittuali fuori dalla storia. La partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese è inoltre un impegno anche economico che il Governo Meloni ha sempre sostenuto, perché ovviamente la fase iniziale di questa norma avrà degli oneri finanziari, anche questi coperti dalla legge. Si scrive oggi, dunque, una nuova fase dei rapporti nel mondo del lavoro: viviamo un’epoca di profondi cambiamenti, nella quale il lavoro e i lavori cambiano in maniera molto veloce, a volte anche con conseguenze sociali significative. Anche per questo, la collaborazione tra imprenditori e lavoratori assolve una funzione strategica, nell’ottica sia del rafforzamento delle imprese, che è la vera garanzia dei livelli occupazionali, sia delle trasformazioni aziendali e del grande tema della formazione della forza lavoro, la più grande sfida che abbiamo di fronte a noi. Oggi è stata scritta una pagina storica. Siamo felici di aver accompagnato il processo di approvazione della norma”.Di diverso avviso le opposizioni, con l’eccezione di Iv che parla di “passo avanti”. Il Pd sceglie l’astensione e accusa la maggioranza di aver la svuotato il provvedimento, “stravolgendolo e rendendolo in gran parte inefficace, se non dannoso”. Per il M5s è “un’operazione di maquillage normativo”. Con questa legge, avverte Avs, “i lavoratori non toccano palla”.I lavoratori parteciperanno alla gestione delle imprese, ma non nelle banche e nelle partecipate pubbliche. Inoltre non saranno in quota minima fissa nei consigli di sorveglianza delle imprese con sistema dualistico. Nelle altre società la partecipazione di uno o più rappresentanti dei lavoratori ai consigli d’amministrazione non sarà più prevista direttamente dai contratti collettivi, ma dagli statuti societari, se la fattispecie è disciplinata dagli stessi contratti. Per il 2025 viene inoltre elevato da 3mila a 5mila euro lordi il limite di importo complessivo cui si applica l’imposta sostitutiva del 5%, in caso di distribuzione ai dipendenti di una quota degli utili di impresa non inferiore al 10% degli utili complessivi, in esecuzione dei contratti collettivi aziendali o territoriali. Si prevede inoltre per quest’anno che i dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti dalle azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato siano esenti dalle imposte sui redditi per il 50% del loro ammontare, esclusa la quota eccedente il limite di 1.500 euro. Le imprese con meno di 35 lavoratori possono favorire forme di partecipazione anche attraverso gli enti bilaterali. “Con l’approvazione definitiva al Senato della ‘legge Sbarra’ sulla partecipazione, si scrive oggi una pagina storica per il mondo del lavoro e per l’Italia”, commenta la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, sottolineando che “dopo 77 anni, l’articolo 46 della Costituzione (che riconosce ai lavoratori il diritto di partecipare alla gestione delle imprese, ndr) trova finalmente attuazione grazie a una mobilitazione durata due anni” e dopo una “lunga marcia” che ha visto la Cisl raccogliere quasi 400mila adesioni in tutte le regioni, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nei territori. Bocciano invece il provvedimento Cgil e Uil, convinte che così la partecipazione verrà svuotata e ridotta ad una concessione. “Con la legge sulla partecipazione si cancella la contrattazione e la si sostituisce con una logica di subordinazione delle relazioni nelle imprese”, attacca la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David. Il ddl “rappresenta un passo indietro rispetto agli obiettivi originari”, aggiunge la segretaria confederale della Uil Vera Buonomo. LEGGI TUTTO

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    OPS di Unicredit su Banco BPM, 8.897 adesioni al 14 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 14 maggio 2025 sono state presentate 8.897 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 220.366, pari allo 0,014544% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Gen Z e Millenial sanno perfettamente come usare l’intelligenza artificiale

    (Teleborsa) – L’uso della intelligenza artificiale è diventata la normalità per la Gen Z (nati tra il 1997 e il 2012) ed i Millennial (nati tra il 1981 e il 1996) italiani, mentre la preoccupazione per i nuovi conflitti supera il timore per la disoccupazione, entrando nella top 3 delle grandi questioni globali da affrontare insieme al caro vita e al cambiamento climatico. Sono questi alcuni dei trend che emergono dalla quattordicesima edizione della Gen Z e Millennial Survey, lo studio globale di Deloitte condotto su oltre 23 mila Gen Z e Millennial di 44 Paesi in tutto il mondo: Il costo della vita rimane la prima preoccupazione sia per la Gen Z italiana (37%) che per i Millennial (39%). Circa 6 giovani su 10 dichiarano di vivere di stipendio in stipendio e temono che non arriveranno mai a percepire una pensione di anzianità (soprattutto per sfiducia verso il sistema di welfare). La protezione dell’ambiente è indicata come seconda grande questione dal 28% dei Gen Z e dal 25% dei Millennial. In terza posizione, invece, emerge il timore per i conflitti in corso.Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie, i nativi digitali si dimostrano molto aperti alle novità tecnologiche legate all’AI e alla GenAI. In Italia, infatti, sia i Gen Z che i Millennial intervistati dichiarano di utilizzare comunemente l’AIper la creazione di contenuti e l’analisi dei dati. Così, il 73% della Gen Z e il 73% dei Millennial italiani afferma che l’intelligenza artificiale ha liberato tempo e ha migliorato il work-life balance. Il 71% della Gen Z e il 76% dei Millennial italiani pensa che la GenAI abbia migliorato la qualità del proprio lavoro. Consapevole degli enormi cambiamenti in corso, il 62% della Gen Z e il 67% dei Millennial sta già considerando opportunità di lavoro meno vulnerabili all’automazione, mentre il 55% dei Millennial e il 61% dei Gen Z pensa che l’AI potrebbe comportare una riduzione dei posti di lavoro.Se l’intelligenza artificiale spaventa sotto alcuni aspetti le generazioni oggetto dello studio, dall’altro i nati tra il 1981 ed il 2012 sembrano aver compreso perfettamente quali sono le potenzialità di questo strumento: i giovani italiani utilizzano la GenAI per la creazione di contenuti (39% Gen Z, 37% Millennial), per l’analisi dei dati (36% Gen Z, 39% Millennial), per il project management (33% Gen Z, 30% Millennial), per lo sviluppo di software (31% Gen Z, 30% Millennial), per il design e la creatività (27% Gen Z, 24% Millennial), per la formazione (26% Gen Z, 28% Millennial) e per il supporto clienti (25% Gen Z, 25% Millennial). Una evidenza molto incoraggiante, contraria al trend dei “colleghi” più anziani che dimostrano di vivere i numerosi AI Agent (come Gemini o Copilot) come dei motori di ricerca più versatili e comprensibili.Dalla ricerca emerge infine che la Gen Z, a livello globale, dà priorità alle opportunità di crescita professionale e di formazione nella scelta di un datore di lavoro, mentre solo il 6% aspira a ricoprire posizioni dirigenziali di alto livello. Rimane importante l’attenzione al work-life balance e alla salute mentale, che sono due delle grandi eredità del periodo pandemico ritenute imprescindibili dai più giovani.Rimane anche un forte interesse per l’ambiente: Il 73% dei Gen Z e il 68% dei Millennial intervistati in Italia, rispetto al 65% della Gen Z e al 63% dei Millennial a livello globale, affermano di essersi sentiti preoccupati per l’impatto ambientale. Per proteggere il pianeta, quindi, Gen Z e Millennial italiani sono disposti ad agire concretamente, anche acquistando un veicolo elettrico, migliorando propria casa per renderla più sostenibile e limitando gli sprechi idrici e alimentari. La sostenibilità è inoltre fondamentale per il 33% dei Gen Z e il 25% dei Millennial nelle proprie scelte di acquisto, mentre il 14% Gen Z e il 10% Millennial ha lasciato il proprio lavoro perché preoccupato dal suo impatto ambientale.”I Gen Z e i millennial di tutto il mondo hanno iniziato il loro percorso professionale all’ombra di una pandemia globale e di una crisi finanziaria – eventi che, chiaramente, hanno plasmato le loro aspettative sul lavoro e le loro priorità nella vita”, spiega Paolo Galletti, People & Purpose Leader di Deloitte Italia. “Attenti alle novità tecnologiche, Gen Z e Millennial stanno anche rivalutando le competenze di cui hanno bisogno per il mondo del lavoro di domani, consapevoli del grande impatto potenziale che l’AI e la GenAI potrebbero avere in futuro”.(Foto: Applicazione di AI e VR per il design) LEGGI TUTTO