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    Allianz Trade: nel 2025 la crescita del settore aereo rallenterà (+1,5%)

    (Teleborsa) – Dopo il “rimbalzo” record registrato nel 2024, il settore aereo globale entra in una fase di rallentamento. Secondo l’ultima analisi di Allianz Trade, la domanda passeggeri sta frenando nel 2025, mentre, i costi operativi restano elevati e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sulla mobilità internazionale. Nel 2024, il traffico passeggeri aereo globale è cresciuto del +10,6% su base annua, spinto dalla forte domanda in Asia-Pacifico ed Europa che insieme hanno contribuito per il 74% dell’aumento complessivo. La capacità di posti disponibili, nelle varie tratte aeree, è cresciuta del +8,8% ma la domanda è andata oltre, arrivando al massimo storico del +83,5% del tasso di occupazione dei posti in aereo, per singola tratta. Il 2025 registra, invece, un rallentamento: l’inflazione persistente, le incertezze economiche, il calo della fiducia dei consumatori e le tensioni commerciali internazionali stanno rallentando la crescita, in particolare per i viaggi a lungo raggio.Cargo in crescita, ma più moderataIl trasporto aereo cargo ha toccato un picco storico nel 2024 (+11,3% in termini di CTK), con l’APAC in testa (+14,6%), seguita da Medio Oriente (+13%) e America Latina (+12,8%). Tuttavia, anche in questo comparto nel 2025 il ritmo sarà più contenuto, con tassi di crescita mensili ridotti a valori da singola cifra.Margini sotto pressioneAllianz Trade individua quattro fattori chiave che continuano a erodere i margini delle compagnie aeree. Aumento del costo del lavoro: piloti, controllori di volo e personale di terra hanno maggiore potere negoziale e gli scioperi. Prezzo elevato del carburante: il jet fuel resta sopra i livelli pre-pandemici e rappresenta circa il 30% dei costi operativi. Inoltre, i carburanti sostenibili (SAF), sempre più richiesti dalle normative, sono fino a tre volte più costosi del cherosene tradizionale. Aumenti delle tariffe aeroportuali, in particolare in Europa, che gravano sui bilanci delle compagnie. Costi di manutenzione in crescita: l’età media della flotta aumenta e la carenza di nuovi aeromobili – solo 1.266 consegnati nel 2024, in calo dell’8,1% rispetto al 2023 – spinge la domanda di servizi aftermarket. Per il 2025 sono attese 1.692 consegne, il massimo dal 2019, ma ancora il 26% in meno rispetto alle stime iniziali.Redditività: crescita modesta all’orizzonteNel 2024 i ricavi del settore hanno raggiunto circa 970 miliardi di dollari (+6,2% a/a), con profitti netti pari a 32,4 miliardi e margini EBIT medi del 6,4%. Per il 2025, Allianz Trade stima che i ricavi cresceranno solo dell’+1,5% su base annua, riflettendo la decelerazione della domanda, in un contesto di crescita economica globale più debole (+2,5% contro il +2,8% del 2024). “Il settore ha dimostrato una straordinaria resilienza dopo la pandemia ma il 2025 sarà un anno di consolidamento più che di espansione – commenta Maria Latorre, sector advisor Allianz Trade –. Le compagnie dovranno bilanciare investimenti in sostenibilità e contenimento dei costi, mantenendo la capacità di adattarsi a un contesto geopolitico ed economico incerto”.L’Italia vola alto: quarta in Europa per connettività aereaNel 2025 l’Italia si conferma tra i protagonisti dei cieli europei, piazzandosi al quarto posto per livelli di connettività aerea, subito dietro Regno Unito, Germania e Spagna. È un risultato che fotografa un settore in crescita: rispetto al 2024 la connettività italiana è aumentata del 9%, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019 con un +1%. “Secondo i dati pubblici, – afferma Maddalena Martini, senior economist Allianz – il settore genera circa 70 miliardi di euro per il Paese, equivalenti al 3,8% del PIL nazionale e crea occupazione per circa 640mila posti di lavoro. Includendo anche il settore turistico, il trasporto aereo ha un impatto indiretto ancora maggiore, poiché si stima che dia occupazione a 3 milioni di persone, circa il 5% della popolazione italiana”.Oggi il sistema aeroportuale nazionale conta 41 scali con voli commerciali, 510 nuove rotte internazionali inaugurate negli ultimi cinque anni e collegamenti diretti con 82 Paesi. Ogni giorno dall’Italia decollano in media 1.150 voli internazionali, a conferma di un ruolo chiave per il commercio, il turismo e gli investimenti.Nel 2024-2025, le città più trafficate per traffico passeggeri sono state Roma, Milano, Bergamo, Napoli e Catania, con una media complessiva di 11,5 milioni di passeggeri al mese. A guidare la classifica restano Fiumicino e Malpensa, che da sole rappresentano il 32% dei voli mensili italiani.Nonostante il quadro positivo, la crescita non è uniforme. Fiumicino, infatti, mostra segnali di stallo: ad agosto 2025 lo scalo romano ha registrato circa 32.300 voli, un dato pressoché identico a quello dello stesso mese del 2024. I ritardi nei progetti di ampliamento hanno frenato la possibilità di gestire picchi di domanda, limitando di fatto l’espansione dello scalo. Il dato però è anche determinato dal cambiamento nel comportamento dei passeggeri. Sempre più viaggiatori scelgono periodi di bassa stagione e destinazioni alternative per contenere i costi e sfuggire sia alle ondate di calore estive sia alle folle dei grandi poli turistici. Una tendenza che ridisegna la stagionalità del traffico aereo, imponendo nuove sfide al settore.L’Italia, dunque, vola alto sullo scenario europeo, ma per continuare a crescere – conclude l’analisi – dovrà affrontare nodi strutturali e intercettare le trasformazioni in atto nel turismo globale. LEGGI TUTTO

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    Fed, Trump attacca di nuovo Powell: è un disastro totale, deve abbassare i tassi

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, DonaldTrump, è tornato a fare pressione sul presidente della FED, Jerome Powell, affinché dia l’ok al taglio dei tassi di interesse nella prossima riunione. “Niente inflazione!!! ‘Too Late’ (il nomignolo che ha affibbiato al presidente della Fed, ndr) deve abbassare i tassi, molto, subito”, ha scritto su Truth dopo il dato sull’indice dei prezzi alla produzione.”Powell è un disastro totale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Mercati cauti alla vigilia della BCE. Milano si allinea

    (Teleborsa) – Si chiude con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari. Sul fronte delle banche centrali, è atteso il mantenimento dello status quo da parte della BCE, nel consiglio direttivo in calendario domani, giovedì 11 settembre.La prossima settimana sarà, invece, la volta della Federal Reserve da cui è atteso il primo taglio dei tassi dell’anno, dopo la revisione sui numeri sul lavoro americano. Si muove in lieve rialzo la borsa di Wall Street con l’S&P-500 che evidenzia un incremento dello 0,45%.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,172. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,55%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,77%), che raggiunge 63,74 dollari per barile.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +91 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,49%.Nello scenario borsistico europeo pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,36%, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi; ferma Parigi che segna un quasi nulla di fatto. Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 42.060 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si ferma a 44.617 punti, in prossimità dei livelli precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bilancio decisamente positivo per Leonardo, che vanta un progresso del 2,41%.Buona performance per Saipem, che cresce del 2,36%.Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno del 2,10%.Buoni spunti su Prysmian, che mostra un ampio vantaggio dell’1,81%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Nexi, che ha archiviato la seduta a -9,45%.Scivola Campari, con un netto svantaggio del 2,23%.In rosso Stellantis, che evidenzia un deciso ribasso del 2,10%.Spicca la prestazione negativa di Telecom Italia, che scende dell’1,99%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, NewPrinces (+6,17%), Danieli (+2,22%), Banca Generali (+1,67%) e Rai Way (+1,64%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Moltiply Group, che ha archiviato la seduta a -5,88%.Pessima performance per Reply, che registra un ribasso del 3,84%. LEGGI TUTTO

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    Ue, Urso: “Necessario uno shock di riforme. Venerdì giorno della verità per l’industria dell’auto europea”

    (Teleborsa) – “Con le mezze misure non si rilancia l’industria europea: serve uno shock di riforme, subito. Venerdì sarà il giorno della verità per il futuro dell’automotive europeo”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando il Discorso sullo Stato dell’Unione europea della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, alla vigilia del Dialogo strategico sull’automotive in programma il 12 settembre a Bruxelles.”Serve pragmatismo, flessibilità e sostenibilità, sfruttando tutte le tecnologie disponibili, sia in termini di motorizzazione che di alimentazione”, ha aggiunto Urso, sottolineando come le aperture odierne della presidente della Commissione restino ancora “troppo timide” di fronte alla gravità della crisi del settore automotive che necessita di “interventi immediati, radicali e strategici”.”Sulla siderurgia – prosegue il ministro – stanno invece prevalendo le posizioni italiane, tra cui la previsione di misure di salvaguardia che non dovranno limitarsi all’acciaio, ma estendersi a tutti i settori minacciati”. Bene, infine, la previsione di clausole per favorire il Made in Europe, sia negli appalti pubblici che negli incentivi: “questa è la strada giusta”, ha concluso Urso. LEGGI TUTTO

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    Longevità, BCG: “Fino a 24 anni di vita in più, solo se ci impegniamo”

    (Teleborsa) – Nonostante i benefici siano enormi, la maggior parte delle persone non adotta uno stile di vita sano finché non è troppo tardi. È ciò che chiaramente emerge dal report “Longevity Paradox: Why We Don’t Plan for Healthy Aging Before It’s Too Late”, condotto da BCG su 9.350 persone in 19 Paesi in occasione del St. Moritz Longevity Forum. La promessa è chiara: la possibilità di aggiungere fino a 24 anni di vita in salute con semplici scelte quotidiane.Il paradosso della longevitàL’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “healthy aging” la capacità di mantenere funzionalità e benessere anche in età avanzata. Non si tratta soltanto di contenere le spese sanitarie e sociali – una questione determinante per governi e sistemi sanitari messi a dura prova negli ultimi anni – ma soprattutto di guadagnare anni da vivere in maniera attiva, coltivando relazioni, viaggiando, facendo progetti, partecipando alla vita della comunità. Lo studio rivela però un divario netto, e paradossale, tra aspirazioni e comportamenti. Meno del 40% degli over 56 con patologie preesistenti dichiara di impegnarsi in attività salutari. Ancora più sorprendente la fotografia dei giovani: da un lato curiosi e pronti a sperimentare, dall’altro incapaci di mantenere continuità. Usano dispositivi wearable (come orologi smart) e app per monitorare passi e sonno, ma allo stesso tempo saltano i pasti, consumano regolarmente bibite zuccherate e soffrono di stress o burnout (40%), il doppio rispetto alle generazioni più anziane.Cosa ci tiene giovaniAlla domanda su quali siano le priorità per invecchiare bene, la salute fisica e le capacità funzionali sono al primo posto (29% delle risposte), seguite da una dieta bilanciata (25%), attività fisica regolare (22%) e sonno di qualità (22%). Ma accanto a queste esigenze concrete emergono bisogni più profondi: vivere con gioia e avere uno scopo (22%), restare mentalmente stimolati e creativi (19%). La confusione nasce qui: molti scambiano i mezzi (fare sport, dormire, mangiare sano) per i fini (essere vitali, sentirsi realizzati, restare indipendenti). Al contrario, quando la motivazione viene ancorata a un obiettivo concreto e personale, come ballare a un matrimonio o fare trekking in montagna anche a 80 anni, la spinta al cambiamento diventa più forte e duratura. Gli autori dell’analisi le chiamano health ambition, ambizioni di salute: non c’è un’età giusta per iniziare né un percorso identico. È proprio la personalizzazione, secondo BCG, la chiave per rendere efficace ogni piano di longevità.Per spiegare le differenze, lo studio introduce una scala a cinque gradini: Longevity Dismisser, ignorano il tema e preferiscono “vivere e basta”; Longevity Curious, sono incuriositi ma inattivi; Proactive Experimenter, provano pratiche salutari senza costanza né metodo; Personalized Optimizer, più strutturati, capaci di combinare strategie diverse; Holistic Pioneer, minoranza (12%) che fa della longevità una scelta di vita completa, basata su dati scientifici e approcci integrati.Le differenze sono anche geografiche. Nei Paesi asiatici e in Medio Oriente fino al 70% degli intervistati usa dispositivi digitali e applicazioni per monitorare salute e stili di vita. In Europa e negli Stati Uniti prevale invece l’uso di terapie avanzate e diagnostica specialistica.Il ruolo della tecnologia e dell’AIIl quadro diventa ancora più complesso se si guarda ai sistemi sanitari: i costi aumentano, il personale medico è insufficiente, le liste d’attesa si allungano. In questo contesto le tecnologie digitali possono essere alleate preziose. Parliamo di un intero ecosistema che integra monitoraggi tramite wearable, piattaforme di coaching personalizzato e veri e propri assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale. La loro forza sta nella capacità di trasformare obiettivi astratti in azioni quotidiane semplici e concrete: micro-passaggi tradotti in un linguaggio chiaro, spesso resi più stimolanti grazie a meccanismi di gioco e motivazione continua. Nei Paesi digitalmente avanzati e con meno vincoli sulla privacy, come India e Cina, l’adozione di soluzioni basate su AI che agiscono come agenti sanitari personali ha già superato il 20-25%. Questi strumenti si stanno affermando anche in alcuni Paesi occidentali, come la Svizzera (14%) e la Germania (10%). L’ostacolo è proprio la fiducia. Secondo lo studio, l’80% delle persone sarebbe disposto a condividere dati personali in cambio di servizi sanitari personalizzati. Tuttavia, notizie su violazioni e business poco trasparenti hanno già compromesso la credibilità del settore. Senza regole chiare e garanzie etiche, anche gli strumenti più promettenti rischiano di restare marginali.La sfida è collettivaIl mercato della longevità, dagli integratori alle piattaforme digitali, alle cliniche, è in rapida crescita, ma ancora frammentato. I pionieri di queste abitudini dimostrano che un cambiamento reale è possibile: routine personalizzate, informazione di qualità, impegno quotidiano. Il problema è la scalabilità: come rendere queste pratiche accessibili e diffuse? Servono politiche pubbliche, aziende tecnologiche e sistemi sanitari capaci di integrarsi e di proporre modelli di cura centrati sulla persona. La prossima decade, avverte lo studio, sarà decisiva: la longevità non è più un tema di nicchia, ma un ecosistema globale in costruzione. LEGGI TUTTO

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    Synopsys in difficoltà con trimestrale sotto attese

    (Teleborsa) – Si muove in forte ribasso il titolo Synopsys che esibisce una perdita secca del 34,76% sui valori precedenti.Il fornitore di software per la progettazione di chip ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 1,74 miliardi di dollari inferiori alle attese degli analisti che erano per 1,77 miliardi. Sempre nel periodo, l’utile per azione è pari a 3,39 dollari contro i 3,80 dollari stimati dagli analisti. L’analisi settimanale del titolo rispetto al Nasdaq 100 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del fornitore di software destinati ai produttori di semiconduttori, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo status tecnico di medio periodo di Synopsys rimane negativo. Nel breve periodo, invece, evidenziamo un miglioramento della forza rialzista, con la curva che incontra la prima area di resistenza a 419,2 USD, mentre i supporti sono stimati a 379,7. Le implicazioni tecniche propendono a favore di un nuovo spunto rialzista con target stimato verosimilmente in area 458,8. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 3,9 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di petrolio, negli ultimi sette giorni al 5 settembre 2025, sono saliti di circa 3,9 milioni di barili a 424,6 MBG, contro attese per un decremento di 1,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 4,7 MBG, arrivando a 120,6 MBG, contro attese per una salita di 0,2 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una crescita di 1,5 milioni a quota 220 MBG (era atteso un decremento di 0,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,5 milioni a 405,2 MBG. LEGGI TUTTO

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    Oracle vola a Wall Street dopo i conti

    (Teleborsa) – Scambi in forte rialzo per Oracle sopravanzando i valori precedenti del 38,71%, dopo la trimestrale record spinta dalle attività nel cloud.Il confronto del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del principale fornitore di software aziendale rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Le tendenza di medio periodo di Oracle si conferma negativa. Al contrario, nel breve termine, si evidenzia un miglioramento della fase positiva che raggiunge la resistenza più immediata vista a quota 346,8 USD. Supporto stimato a 317,7. Tecnicamente propendiamo a beneficio di un nuovo spunto rialzista stimato in area 375,9. LEGGI TUTTO