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    Kering, via libera azionisti a nomina Luca de Meo

    (Teleborsa) – Gli azionisti di Kering hanno approvato a larga maggioranza la nomina di Luca de Meo alla guida del colosso francese dl lusso. Lo annuncia Kering con una nota, in cui informa che tutte le delibere sottoposte al voto dell’Assemblea Generale Integrata odierna sono state approvate.Questa nomina, si legge, rientra nella separazione dei ruoli di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, con decorrenza dal 15 settembre 2025. A partire da tale data, come annunciato a giugno, de Meo assumerà il ruolo di Amministratore Delegato del Gruppo, mentre François-Henri Pinault continuerà a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione.A seguito di questa Assemblea Generale, il Consiglio di Amministrazione di Kering sarà composto da 14 membri, con un tasso di indipendenza del 58% e una rigorosa parità di genere. Sono rappresentate sei nazionalità: americana, britannica, cinese, francese, italiana e turca. LEGGI TUTTO

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    BAT Italia, amplia l’Innovation Hub di Trieste e rinnova il Memorandum d’Intesa con il Masaf

    (Teleborsa) – Nella cornice dell’A Better Tomorrow Innovation Hub di Trieste, BAT Italia ha annunciato una importante espansione dell'”A Better Tomorrow Innovation Hub” di Trieste. L’ampliamento prevederà l’aggiunta di 16 nuove linee di produzione dedicate a Nuove Categorie di prodotto (con e senza tabacco) e un piano di assunzioni mirato a rafforzare la forza lavoro, con ulteriori 150 persone entro il 2026 per la produzione di prodotti di Nuova Generazione Made in Italy.Un significativo piano di espansione che, con 2 anni di anticipo rispetto al piano industriale iniziale, porta l’hub a raggiungere una dimensione di 30.000 mq, 10.000 in più del previsto. Entro la fine del 2026, con l’entrata a pieno regime delle nuove linee, lo stabilimento raggiungerà una capacità complessiva raddoppiata rispetto all’obiettivo iniziale, consolidando il ruolo di Trieste come polo di eccellenza per le Nuove Categorie di prodotto Made in Italy.Parallelamente, BAT conferma il suo sostegno all’economia nazionale con il rinnovo del Memorandum d’Intesa (MoU) con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). L’accordo, che viene siglato a Trieste, impegna l’azienda ad acquistare fino a 15.000 tonnellate di tabacco italiano per il triennio 2026-2028. Questo investimento avrà un impatto diretto e positivo su oltre 400 piccole e medie imprese agricole e 6.000 addetti ai lavori in regioni chiave come Veneto, Umbria e Campania.Come risultato dell’accordo, BAT acquisterà le varietà Burley in Campania e il Virginia Bright in Veneto e Umbria.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Sesa, acquistate 32.200 azioni proprie

    (Teleborsa) – Sesa ha reso noto che, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 agosto 2025 in attuazione della delibera assembleare di acquisto di azioni proprie assunta in pari data ed avviato il 28 agosto 2025, nel periodo compreso tra il 1° ed il 5 settembre 2025 sono state acquistate 32.200 azioni ordinarie proprie, ad un prezzo medio unitario di euro 74,21910 per azione, per un controvalore pari a 2.389.855 euro.Gli acquisti di azioni ordinarie proprie sono avvenuti per il tramite dell’intermediario abilitato Intermonte SIM.Al 5 settembre, in seguito a tali operazioni, la società che offre servizi informatici e digitali per il segmento business detiene in portafoglio 46.040 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,30006950% dell’attuale capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, debole la giornata per Sesa, che porta a casa un calo dello 0,59%. LEGGI TUTTO

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    Per Goldman Sachs i riacquisti azionari dell’S&P 500 toccheranno i 1,2 trilioni di dollari l’anno prossimo

    (Teleborsa) – Le società dell’S&P 500 hanno riacquistato azioni a un ritmo record nel primo semestre del 2025, ma la crescita dei riacquisti si è recentemente arrestata, è quanto emerge da una recente analisi di Goldman Sachs. I riacquisti azionari dell’S&P 500 nel primo semestre del 2025 hanno totalizzato quasi 550 miliardi di dollari (490 miliardi di dollari al netto delle emissioni azionarie). Tuttavia, i riacquisti azionari nel secondo trimestre del 2025 sono rimasti invariati su base annua.Nonostante un valore nozionale record dei riacquisti azionari, osservano gli esperti, il rendimento netto dei riacquisti azionari dell’S&P 500 è sceso al 2,0%, il livello più basso degli ultimi due decenni, escludendo le recessioni. “Il calo dell’impatto dei riacquisti azionari è uno dei modi in cui l’aumento delle valutazioni azionarie ha avuto un impatto riflesso negativo sui fondamentali. Mentre i rapporti di distribuzione sono rimasti notevolmente stabili nell’ultimo decennio, gli utili e i riacquisti azionari dell’S&P 500 sono pressoché raddoppiati dal 2016, mentre la capitalizzazione di mercato è quasi triplicata”. “Prevediamo che i riacquisti azionari dell’S&P 500 aumenteranno del 12% il prossimo anno, raggiungendo 1,2 trilioni di dollari,il che dovrebbe stabilizzare il rendimento dei riacquisti azionari vicino al livello attuale”, aggiunge Goldman Sachs. “Una solida crescita degli utili è il fattore trainante più importante per i riacquisti azionari. Anche l’aumento dei flussi di cassa dovuto alla recente legislazione fiscale dovrebbe contribuire a incrementare i riacquisti azionari. Tuttavia, i tassi di interesse elevati e l’aumento della spesa in conto capitale limiteranno la crescita dei riacquisti azionari, a meno che le valutazioni azionarie non diminuiscano inaspettatamente o gli investimenti in intelligenza artificiale non rallentino bruscamente”.Per gli investitori, “una conseguenza del calo del rendimento dei riacquisti azionari è un minore incremento dell’utile per azione (EPS) e una crescita più lenta dell’utile per azione (EPS)”. Sebbene l’impatto dei riacquisti azionari sia diminuito, concludono gli analisti, “gli investitori continuano a premiare le aziende con robusti riacquisti azionari. Il nostro paniere neutrale rispetto al settore di azioni dell’S&P 500 con i rendimenti da riacquisto più elevati (GSTHREPO) ha sovraperformato quest’anno. I titoli con una storia di riacquisti azionari costanti ed efficaci hanno registrato performance ancora migliori”. LEGGI TUTTO

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    Teck Resources festeggia accordo con Anglo American

    (Teleborsa) – Seduta decisamente positiva per Teck Resources, che tratta in rialzo del 13,86%.forte dell’annuncio di un accordo con Anglo American per unire le due società in una fusione alla pari, dando vita al gruppo Anglo Teck, leader mondiale nel settore dei minerali critici e tra i primi cinque produttori mondiali di rame, con sede in Canada e che dovrebbe offrire agli investitori un’esposizione al rame superiore al 70%.L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di Teck Resources più pronunciata rispetto all’andamento dell’S&P-500. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Lo status tecnico di Teck Resources è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 41,27 USD, mentre il primo supporto è stimato a 38,96. Le implicazioni tecniche propendono per un ampliamento della performance in senso rialzista, con resistenza vista a quota 43,58. LEGGI TUTTO

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    Francia senza governo, ING: finché Macron sarà presidente non prevediamo esplosione degli spread OAT

    (Teleborsa) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato di aver “preso atto” della caduta del governo di Francois Bayrou, il quale ha raggiunto l’Eliseo per rassegnare le dimissioni. Il presidente ha annunciato che “nominerà un nuovo primo ministro nei prossimi giorni”.In questa fase – osservano Charlotte De Montpellier, Senior Economist di Francia e Svizzera, e Michiel Tukker, Senior European Rates Strategist di ING – “il presidente Macron esclude l’opzione dello scioglimento del parlamento. Ricerca piuttosto un nuovo capo del governo in grado di sbloccare la situazione di stallo sul bilancio”.”Alcuni parlamentari centristi hanno avanzato l’idea di nominare un “negoziatore” per forgiare un accordo politico prima di nominare un nuovo primo ministro. Come accade in altri paesi come il Belgio, l’idea sarebbe quella di raggiungere un accordo sul “cosa” prima del “chi”. Se questo patto di governo venisse perseguito, significherebbe che la formazione di un esecutivo e quindi l’approvazione del bilancio richiederebbero molto tempo. Tuttavia, con le proteste nazionali previste per il 10 e il 18 settembre, Macron rischia di diventare l’unico bersaglio della rabbia pubblica in assenza di un governo funzionante”.Ad avviso di De Montpellier e Tukker, “lo scioglimento del Parlamento non è lo scenario più probabile nei prossimi giorni; il presidente cercherà prima di trovare un primo ministro che possa sopravvivere a un voto di sfiducia. Le dimissioni di Macron sono ancora meno probabili”.La crisi del governo deriva dal controverso piano di bilancio per il 2026. Bayrou ha proposto 44 miliardi di euro di tagli, ma “il voto di lunedì dimostra che il consenso a questa condizione è fuori portata, indipendentemente da chi guiderà il prossimo governo2.”Secondo un nuovo rapporto del Ministero delle Finanze, la spesa pubblica aumenterebbe di 51,1 miliardi di euro il prossimo anno senza misure correttive, spingendo il deficit al 6,1% del PIL, ben al di sopra del 4,6% indicato nel piano presentato alle autorità europee. Soprattutto, il problema non farà che aggravarsi nei prossimi anni. Senza un cambiamento di politica economica, si prevede che il debito salirà dal 113% del PIL nel 2024 al 125,3% del PIL nel 2029”.I problemi di bilancio della Francia sono dovuti principalmente all’invecchiamento della popolazione. La spesa per la protezione sociale e l’assistenza sanitaria rappresentava il 32,3% del PIL nel 2023, rispetto a una media del 27,2% nell’Eurozona, e questa spesa aumenterà naturalmente con l’invecchiamento della popolazione. “In un contesto in cui la tassazione è già elevata, l’equazione è complicata e continuerà a causare instabilità politica, non solo quest’anno, ma anche negli anni a venire”.Sebbene i dati sul sentiment post-25 agosto (data voto di fiducia) non siano ancora disponibili, “è probabile un calo della fiducia di imprese e consumatori. Le decisioni su investimenti, assunzioni e consumi potrebbero essere rinviate, rallentando lo slancio economico. L’aumento dei tassi di mercato sta gravando sui costi di finanziamento e potrebbe rallentare alcuni settori, in particolare edilizio e immobiliare”. In questo “contesto turbolento, è probabile che l’attività economica ristagni nel quarto trimestre di quest’anno”.Sebbene l’esito negativo del voto di fiducia fosse previsto, proseguono gli esperti, “evidenzia comunque l’incerto percorso verso il consolidamento fiscale della Francia. La via più probabile è la nomina di un nuovo primo ministro, ma preparare un bilancio che possa essere approvato dal Parlamento sembra difficile. I tagli alla spesa dovranno probabilmente essere edulcorati per ottenere un sostegno politico più ampio”.”Da qui in poi è improbabile che i rendimenti dei titoli di Stato francesi (OAT) scendano, mentre il potenziale di rialzo è ancora significativo. Lo spread OAT-Bund a 10 anni è ancora di circa 10 punti base più basso rispetto al picco dello scorso novembre, quando cadde il governo Barnier. Rispetto ad allora, ora c’è la possibilità di nuove elezioni parlamentari, il che complica ulteriormente il quadro e aumenta l’incertezza”.Per adesso, le ricadute sul mercato dell’Eurozona nel complesso sono limitate, ma un’escalation prolungata potrebbe portare a tassi swap più bassi. “Sebbene l’ostacolo per scontare un ulteriore allentamento da parte della Banca Centrale Europea sia elevato, per i tassi a lungo termine consideriamo il sentiment di rischio un potenziale fattore rialzista. La combinazione del peggioramento dei dati economici statunitensi e delle notizie provenienti dalla Francia potrebbe per adesso limitare il potenziale di rialzo dei tassi swap a 10 anni per ora”. E concludono, “finché Macron sarà presidente, probabilmente fino alle elezioni del 2027, non prevediamo un’esplosione degli spread OAT e uno shock più ampio al sentiment di rischio”.(Foto: Anthony DELANOIX su Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Rally di Tourmaline Bio dopo mossa Novartis

    (Teleborsa) – Brillante rialzo per Tourmaline Bio, che lievita in modo prepotente, con un guadagno del 57,95%.Il titolo festeggia la mossa di Novartis che ha messo sul piatto 1,4 miliardi di dollari in contanti (48 dollari per azione) per l’acquisto del gruppo farmaceutico.Comparando l’andamento del titolo con il Nasdaq 100, su base settimanale, si nota che Tourmaline Bio mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +103,72%, rispetto a +1,42% dell’indice dei titoli tecnologici USA).L’esame di breve periodo di Tourmaline Bio classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 47,72 USD e primo supporto individuato a 47,6. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 47,84. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, crescita occupati 12 mesi rivista al ribasso di 911mila unità

    (Teleborsa) – Il Dipartimento del Lavoro americano, come previsto, ha rivisto pesantemente al ribasso i dati sugli occupati non agricoli degli ultimi dodici mesi sino a marzo. Il dato segnala infatti una revisione al ribasso di 911mila unità, contro le 598mila registrate nei dodici mesi precedenti (dato rivisto da un preliminare di -818mila), e risulta di poco inferiore ai circa 1 milione di buste paga in meno previste dagli analisti di Reuters. Ciò rappresenta un aggiustamento dello 0,6%, rispetto a una variazione media annua dello 0,2% dell’occupazione non agricola totale nell’ultimo decennio”, sottolinea il Bureau of Labour Statistics.La revisione dei numeri sulle buste paga, più accentuata del previsto, arriva dopo i deludenti dati sul mercato del lavoro di agosto, pubblicati venerdì scorso, che hanno messo in luce una netta frenata degli occupati a +22mila unità ad agosto ed addirittura il primo calo degli occupati in 4 anni e mezzo a giugno (-13mila). Dati che sembrano suggerire che il deterioramento del mercato del lavoro è iniziato ben prima dei dazi annunciati da Trump e può aver risentito di una serie di fattori concomitanti, come la riduzione del lavoro da immigrazione, conseguente alle scelte politiche di Trump, e l’aumento dell’automazione e degli strumenti di intelligenza artificiale nelle aziende. LEGGI TUTTO