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    IDNTT, utile 2024 scende a 1,2 milioni di euro. AD: rammarico per valore di Borsa

    (Teleborsa) – IDNTT, MarTech Content Factory attiva nella produzione di contenuti omnichannel e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso l’esercizio 2024 con ricavi totali pari a 21,6 milioni di euro, registrando una crescita dell’11,7%. Considerando i 12 mesi di ricavi 2024 di Real Life Television (acquisita a giugno 2024) e Take (perfezionata a gennaio 2025), i ricavi totali pro-forma si attesterebbero a 27 milioni, evidenziando una crescita del 39,5% rispetto al FY2023.L’EBITDA continua a crescere (+8,6% YoY) passando da 3,5 milioni nel 2023 a 3,7 milioni di euro del 2024, nonostante l’incremento dei costi operativi; l’EBITDA margin si attesta al 17,3%, inferiore rispetto al 18,2% del 2023 ma già in aumento rispetto al 15,5% del primo semestre 2024. L’esercizio si chiude con un Utile Netto pari a 1,2 milioni di euro, rispetto a 1,6 milioni del 2023.L’Indebitamento Finanziario Netto al 31.12.2024 è pari a 1,6 milioni di euro, rispetto a un IFN di 1 milione al 30 giugno 2024 e a un IFN cash positive per 2,1 milioni al 31 dicembre 2023. Si evidenza, comunque, un livello molto basso di leva finanziaria (0,4x il rapporto IFN/EBITDA).”Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti nell’esercizio 2024, che confermano la nostra capacità di consolidare le relazioni pluriennali con i clienti storici, che generano ricavi ricorrenti pari a circa il 90% del Fatturato di Gruppo e di avviare nuove progettualità attraverso innovazione di prodotto e di processo nel pieno rispetto degli obiettivi di crescita “sana” che ci siamo sempre prefissati”, ha commentato l’AD Christian Traviglia.”Desidero esprimere un unico rammarico: il valore di Borsa attualmente non riflette appieno il reale valore della nostra società, un valore solido e fondato su dati concreti e fondamentali economici, piuttosto che su ipotesi o previsioni future – ha aggiunto – Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente i fondi istituzionali che hanno dimostrato fiducia nel nostro progetto, mantenendo le loro posizioni nel tempo, e i numerosi azionisti retail che, anche in questi ultimi mesi, ci hanno scritto a lamentandosi per l’andamento del titolo, ma al tempo stesso rinnovando la loro fiducia nella società, nella nostra strategia e nei risultati raggiunti”.Prosegue l’attuazione delle strategie delineate nel Piano Industriale 2025-2027 confermando obiettivo di Fatturato 2025 tra i 27-30 milioni di euro e EBITDA tra 4,8-5,7 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    OPA parziale Cairo, adesioni oltre il 58,9% nell’ultimo giorno

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale, promossa da Cairo Communication, società quotata su Euronext STAR Milan e capofila di un gruppo di aziende che operano nel settore editoriale, sulle azioni proprie, risulta che oggi 7 maggio 2025 sono state presentate 3.876.017 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 14.258.391, pari al 58,93118% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 aprile 2025 ed è terminata oggi, 7 maggio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cairo Communication acquistate sul mercato nei giorni 6 e 7 maggio 2025 non possono essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Intercos, aumento a doppia cifra di ricavi ed EBITDA nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Intercos, gruppo attivo nella cosmetica e quotato su Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre 2025 con Ricavi Netti pari a 250,8 milioni di euro, in crescita del 13,4% (+13,1% a tassi costanti) o di +29,7 milioni. L’EBITDA Rettificato si è attestato a 29,3 milioni, registrando un incremento del 40,6% rispetto allo scorso anno (+8,4 milioni). La crescita è stata trainata non solo dall’ottimo andamento del fatturato, ma anche dal netto miglioramento della profittabilità, con un’espansione dell’incidenza dell’EBITDA sulle vendite nette di +225 punti base rispetto al primo trimestre del 2024.La Posizione Finanziaria netta è pari a 126,9 milioni, o 84,4 milioni se si esclude l’impatto contabile derivante dall’IFRS16, riflettendo un lieve aumento principalmente per effetto dei maggiori investimenti legati ai piani di espansione del Gruppo. La leva finanziaria (posizione finanziaria netta su EBITDA rettificato degli ultimi dodici mesi) è pari a 0,84x, sostanzialmente allineata a quella dello scorso anno (0,80x).”Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel primo trimestre del 2025 – ha commentato i CEO Renato Semerari – In un contesto di mercato che si sapeva sarebbe stato sfidante a inizio 2025 a causa di andamenti di mercato poco favorevoli, soprattutto negli USA e in Cina, il nostro Gruppo ha dimostrato ancora una volta una forte capacità di resilienza, con vendite in crescita sia rispetto al primo trimestre del 2024 (+13%) che rispetto al 2023 (+7%). In particolare, siamo molto soddisfatti della performance della nostra principale Business Unit, quella relativa al Make-up, che grazie a una crescita nel trimestre del +23%, è tornata a pesare più del 60% del fatturato complessivo del Gruppo. La forte crescita ha inoltre caratterizzato tutte le regioni in cui Intercos opera, con le Americhe, l’area EMEA e l’Asia, tutte in crescita a doppia cifra. In particolare i tassi di crescita Asiatici continuano ad essere in chiara controtendenza rispetto al mercato di riferimento, con crescite significative (+18% nel trimestre) sia in Cina che in Corea”.”In un contesto di mercato che rimane complesso, soprattutto negli Stati Uniti, questi risultati confortano il nostro ottimismo sulle potenzialità del nostro Gruppo – ha aggiunto – L’andamento degli ordinativi continua ad essere robusto, confermando la resilienza di Intercos, e il rinnovato interesse per prodotti innovativi sviluppati dal nostro Gruppo in tutte le Regioni del Mondo in cui operiamo è stato confermato anche dall’interesse dimostrato dai nostri clienti durante la fiera Cosmoprof. Le attuali incertezze che stanno caratterizzando il commercio mondiale, non solo del Beauty, riteniamo andranno, nel medio termine, a favorire produttori che, come Intercos, godono di un footprint globale, ben bilanciato, e vicino ai mercati di sbocco finali”.Alla luce dei risultati del primo trimestre e dell’andamento della raccolta ordini, il Gruppo conferma per il 2025 la sua guidance che prevede un aumento delle vendite nette rispetto al 2024 in un intervallo compreso tra +5% e +7% a cambi costanti. LEGGI TUTTO

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    OPS su Banco BPM, adesioni a quota 145 mila azioni al 7 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 7 maggio 2025 sono state presentate 7.984 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 145.222, pari al 0,009584% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Metano, IEA: quasi un terzo delle emissioni da settore dei combustibili fossili

    (Teleborsa) – Nel 2024 il settore dei combustibilifossili è stato responsabile di quasi un terzo delle emissioni di metano derivanti dall’attività umana. La produzione record di petrolio, gas e carbone, unita a limitati sforzi di mitigazione, ha mantenuto le emissioni al di sopra dei 120 milioni di tonnellate (Mt) all’anno. È quanto è emerso dal Global Methane Tracker 2025 pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). La produzione e il consumo di bioenergia hanno ulteriori 20 Mt di metano, in gran parte derivanti dalla combustione incompleta della biomassa tradizionale utilizzata per cucinare e riscaldare nelle economie in via di sviluppo.Lo studio ha confermato che anche i settori dell’agricoltura e dei rifiuti sono importanti fonti di emissioni di metano, ma ha evidenziato che il potenziale maggiore per la riduzione immediata delle emissioni è quello dell’approvvigionamento di combustibili fossili. “Soluzioni che riducono le emissioni di metano da combustibili fossili quasi a zero esistono già e potrebbero essere implementate oggi a costi minimi, o addirittura negativi – si legge nel rapporto dell’IEA –. Stimiamo che circa il 5% della produzione globale di petrolio e gas soddisfi attualmente uno standard di emissioni prossime allo zero (quasi 3 milioni di barili al giorno di petrolio e 130 miliardi di metri cubi di gas naturale)”. Pur riconoscendo la crescita dell’impegno di molti attori per ridurre le emissioni di metano, l’Agenzia ha però rilevato che “finora pochi paesi o aziende hanno formulato piani di attuazione concreti per questi impegni, e ancora meno hanno dimostrato riduzioni delle emissioni verificabili”.”Il Global Methane Tracker 2025 dell’IEA ha rivelato che nel 2024, a causa delle operazioni del settore dei combustibili fossili, sono stati dispersi 120 milioni di tonnellate di metano, un volume equivalente all’intero fabbisogno annuale di gas residenziale dell’UE. Questo evidenzia l’inefficienza e i rischi legati alle attuali catene di approvvigionamento energetico a livello globale”, ha commentato l’organizzazione ambientalista Environmental Defense Fund Europe.”Per l’Italia, ridurre le emissioni di metano e migliorare l’efficienza energetica sono obiettivi urgenti, soprattutto in un contesto di crescente incertezza sulla sicurezza energetica e dipendenza da partner inaffidabili – ha aggiunto –. Per questo, il regolamento europeo sul metano rappresenta un’opportunità concreta per l’Italia di rispondere a una sfida cruciale, stabilendo regole chiare per la misurazione, il reporting e la verifica delle emissioni. Adottare questi standard non solo aiuterà a ridurre i rischi, ma favorirà anche l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, migliorando la qualità dei dati sulle emissioni”.”Inoltre, se l’Italia vuole essere un hub energetico e un leader nella transizione energetica senza compromettere la propria sicurezza energetica, ha bisogno di un quadro normativo stabile e di politiche mirate per rafforzare l’indipendenza energetica, sostenere la competitività dell’industria nazionale e contribuire attivamente alla decarbonizzazione europea”, ha concluso l’organizzazione ambientalista. LEGGI TUTTO

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    Wall Street mista prima della Fed. Walt Disney vola dopo i conti

    (Teleborsa) – Seduta cauta a Wall Street, in una giornata in cui l’attenzione è rivolta alla Federal Reserve. È ampiamento previsto che la banca centrale mantenga il suo tasso di riferimento stabile al 4,25%-4,50%. Con alcuni analisti che prevedono che la Fed riprenda a tagliare i tassi a giugno, l’attenzione sarà rivolta alle parole del presidente Jerome Powell sul percorso dei tassi, anche se sicuramente si asterrà dal fornire una chiara forward guidance, data l’incertezza sui dazi.Per quanto riguarda i dazi, il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent e il capo negoziatore commerciale Jamieson Greer hanno in programma un incontro con il più alto funzionario economico cinese per un colloquio in Svizzera nel fine settimana.Tra chi ha pubblicato i risultati prima della campanella, Walt Disney ha alzato la guidance per l’intero esercizio dopo un secondo trimestre positivo; Uber ha rilasciato un outlook confortante dopo ricavi sotto le attese nel primo trimestre; Emerson ha migliorato la guidance annuale dopo un secondo trimestre in crescita.Sul fronte macroeconomico, sono rimbalzate le le domande settimanali di mutuo negli Stati Uniti, con i tassi sui mutui trentennali che sono scesi al 6,84% dal 6,89% precedente, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA).Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,61% a 41.079 punti, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.616 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,14%); sulla stessa tendenza, sulla parità l’S&P 100 (+0,04%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori finanziario (+0,85%), beni di consumo secondari (+0,80%) e sanitario (+0,53%). Il settore telecomunicazioni, con il suo -1,85%, si attesta come peggiore del mercato.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Walt Disney (+10,45%), Nike (+2,38%), Honeywell International (+2,20%) e Amazon (+1,84%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Apple, che ottiene -2,03%. Si muove sotto la parità United Health, evidenziando un decremento dell’1,02%. Contrazione moderata per Boeing, che soffre un calo dello 0,54%.Tra i best performers del Nasdaq 100, CDW (+6,31%), Verisk Analytics (+3,96%), GE Healthcare Technologies (+2,58%) e Honeywell International (+2,20%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Marvell Technology, che prosegue le contrattazioni a -10,69%. Seduta negativa per Alphabet, che scende del 6,26%. Sensibili perdite per Alphabet, in calo del 6,17%. In apnea DoorDash, che arretra del 5,71%. LEGGI TUTTO

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    Toscana Aeroporti, aprile da record con 900 mila passeggeri (+11%)

    (Teleborsa) – Aprile record per Toscana Aeroporti, società quotata su Euronext Milan che gestisce gli aeroporti di Firenze e di Pisa, che supera i 900 mila passeggeri complessivamente transitati dagli scali aeroportuali di Firenze e Pisa, con un incremento dell’11,1% rispetto al 2024. Ad aprile risulta in crescita sia il segmento di traffico commerciale nazionale (+14,7%) che quello internazionale (+10,2%). Con i migliori risultati di sempre registrati in ogni singolo mese del 2025, superata la soglia dei 2,5 milioni di passeggeri già nel primo quadrimestre dell’anno, con un incremento del 10,6% sullo stesso periodo del 2024.Altro mese record per l’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze con 352 mila passeggeri transitati ad aprile e una crescita del 10,3% sullo stesso mese del 2024. Il sostenuto incremento del segmento di traffico commerciale internazionale (+13,2%) cha più che compensato la flessione del segmento nazionale (-6,9%). Le rotte preferite dai viaggiatori in partenza dallo scalo fiorentino ad aprile vedono al primo posto Parigi con a seguire Londra, Amsterdam, Barcellona e Francoforte. L’aeroporto di Firenze supera per la prima volta 1 milione di passeggeri già nei primi quattro mesi dell’anno, consuntivando un incremento del 8,7% sullo stesso periodo del 2024.Ad aprile l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa infrange per la prima volta la soglia dei 500 mila passeggeri raggiungendo i 548 mila passeggeri e consuntivando un miglioramento dell’11,6% sul medesimo mese del 2024. La variazione positiva è trainata dal robusto aumento sia del traffico commerciale nazionale (+23,7%) che da quello internazionale (+8,0%). Nel mese di aprile Londra si conferma la rotta più utilizzata dai passeggeri dello scalo pisano con a seguire Tirana, Palermo, Catania e Bruxelles. Nel primo quadrimestre dall’anno sono 1,5 milioni i passeggeri complessivamente transitati dall’aeroporto di Pisa, miglior risultato di sempre, con un incremento dell’11,9% sull’analogo periodo del 2024. LEGGI TUTTO

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    Safilo, ritorno a crescita vendite nel 1° trimestre. Ottima generazione di cassa

    (Teleborsa) – Safilo, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di occhiali da vista e da sole, ha chiuso il primo trimestre 2025 con vendite nette pari a 285,8 milioni di euro, in crescita del 2,2% a cambi costanti e del 3,1% a cambi correnti rispetto al primo trimestre 2024. L’EBITDA adjusted è salito a 34,3 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto al primo trimestre 2024. Il margine EBITDA adjusted si è attestato al 12,0%, in miglioramento di 50 punti base rispetto all’11,5% del primo trimestre 2024.Il Free Cash Flow ha raggiunto 14,4 milioni di euro, in netto aumento rispetto agli 1,7 milioni di euro del primo trimestre 2024. Il miglioramento riflette sia il positivo andamento della gestione operativa, sia una gestione efficiente del capitale circolante. Al 31 marzo 2025, l’indebitamento netto del Gruppo è sceso a 68,4 milioni di euro (27,1 milioni di euro pre IFRS-16), rispetto a 82,7 milioni di euro (40,3 milioni di euro pre IFRS-16) a fine dicembre 2024.”Il 2025 si è aperto in maniera incoraggiante, in particolare nel mese di gennaio, quando il Nord America ha confermato i buoni segnali di ripresa osservati in chiusura del 2024 – ha commentato l’AD Angelo Trocchia – Nel corso del trimestre, si è tuttavia accentuata l’incertezza, con le crescenti tensioni geopolitiche che hanno iniziato a pesare sulla fiducia dei clienti”.”Dal punto di vista finanziario, abbiamo registrato una buona progressione di tutti i margini, accompagnata da un’ottima accelerazione della generazione di cassa – ha aggiunto – In un contesto tariffario in continua evoluzione, manteniamo un approccio prudente e flessibile, trasformando le attuali sfide in un’opportunità per accelerare la diversificazione della nostra catena di approvvigionamento”. LEGGI TUTTO