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    UE approva schema italiano da 61,5 milioni di euro per sostenere investimenti cleantech

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 61,5 milioni di euro a sostegno di investimenti strategici che incrementino la capacità produttiva in linea con gli obiettivi del Clean Industrial Deal nella regione Emilia Romagna. Questa misura contribuirà alla transizione verso un’economia net-zero. Il regime è stato approvato nell’ambito del Quadro di Aiuti di Stato del Clean Industrial Deal (CISAF), adottato dalla Commissione il 25 giugno 2025.Gli aiuti saranno erogati sotto forma di sovvenzioni dirette, tassi di interesse agevolati e prestiti. Il regime sarà aperto a tutte le imprese che realizzano investimenti in Emilia Romagna che incrementino la capacità produttiva per la produzione di tecnologie net-zero, nonché per la produzione dei principali componenti specifici di tali tecnologie. Il regime include anche aiuti per la produzione di materie prime critiche, nuove o recuperate, necessarie per la produzione dei prodotti finali o dei principali componenti specifici. L’aiuto può essere concesso fino al 31 dicembre 2030.La Commissione ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel CISAF. In particolare, l’aiuto incentiverà la produzione di tecnologie pulite, nonché dei loro principali componenti specifici e delle relative materie prime essenziali. Pertanto, la Commissione ha concluso che il regime è necessario e appropriato per accelerare la transizione verso un’economia net-zero e facilitare lo sviluppo di determinate attività economiche, che sono importanti per l’attuazione del Clean Industrial Deal. LEGGI TUTTO

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    Terzo settore, nove grandi aziende italiane danno vita alla “Fondazione Cresciamo il Futuro”

    (Teleborsa) – Nasce la Fondazione Cresciamo il Futuro, lo strumento di cui si sono dotate le nove grandi aziende italiane promotrici per dare concreta attuazione al progetto sociale di supporto ai/alle dipendenti e alle comunità locali. L’istituzione formale della “Fondazione Cresciamo il Futuro” è avvenuta in data odierna in uno studio notarile e, a seguito della sua iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (“RUNTS”), assumerà la denominazione di “Fondazione Cresciamo il Futuro ETS”. La Fondazione – fanno sapere le aziende fondatrici in una nota – è espressione di un impegno congiunto di alcune delle maggiori realtà aziendali italiane. Sono intervenuti all’atto di costituzione in qualità di “Soci Fondatori”: A2A, Engineering, Eni, FiberCop, Fincantieri, Intesa Sanpaolo, ITA Airways, Leonardo, Open Fiber.La sua costituzione pone le fondamenta di un percorso di collaborazione a più livelli avviato già lo scorso anno e che ha visto anche la firma del protocollo di intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sul progetto “Cresciamo il futuro” per la creazione e lo sviluppo della più grande rete nazionale di asili nido diffusi a cui possono accedere tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti delle aziende aderenti.La Fondazione non ha scopo di lucro e si propone l’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Il suo obiettivo primario è la realizzazione di interventi e servizi di interesse generale mirati al sostegno della famiglia e della genitorialità,all’attività di educazione e istruzione per l’infanzia, al contrasto dell’abbandono del posto di lavoro a fronte della nascita dei figli, alla promozione delle pari opportunità e dei diritti sociali. Tali obiettivi saranno perseguiti anche facilitando l’inserimento dei figli in ambientisicuri e adatti alla loro crescita.Tra le attività che la Fondazione potrà realizzare, rivolte inizialmente ai/alle figli/e dei/delle dipendenti dei soci fondatori e, successivamente aperte anche a quelli dei soci aderenti e alle comunità locali, rientrano: la gestione diretta o indiretta di asili e scuole per l’infanzia; la creazione e il coordinamento di una rete di istituti per rendere quanto più fruibile il servizio; la gestione diretta e indiretta di una piattaforma digitale essenziale per lo scambio delle informazioni circa l’accesso alle strutture scolastiche e ricettive per l’infanzia. LEGGI TUTTO

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    Aberdeen, AUMA in aumento a 542,4 miliardi di sterline nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Aberdeen, società di investimento britannica, ha chiudo il terzo trimestre del 2025 con assets under management and administration (AUMA) di 542,4 miliardi di sterline, in aumento del 6% da inizio anno (31 dicembre 2024: 511,4 miliardi di sterline).La società segnala il continuo il forte slancio di Interactive Investor, con un totale clienti in aumento del 14% su base annua a 492.000, volumi di trading giornalieri più elevati e flussi netti nel terzo trimestre di 1,9 miliardi di sterline, in aumento del 58% su base annua; deflussi netti Adviser pari a 0,5 miliardi di sterline, in miglioramento del 50% (terzo trimestre 2024: 1,0 miliardi di sterline), supportato da un servizio migliorato e da un repricing più rigoroso; Investments AUM di 382,3 miliardi di sterline, in aumento del 3% da inizio anno, trainato dai movimenti positivi del mercato, con deflussi netti pari a 1,8 miliardi di sterline, in calo del 49% rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso, con un miglioramento trainato da reddito fisso, strumenti alternativi e azioni.”Nell’ultimo trimestre abbiamo compiuto buoni progressi rispetto al piano definito a marzo – ha commentato il CEO Jason Windsor – I flussi netti e altri indicatori operativi chiave sono migliorati su base annua, con un aumento dell’AUMA del Gruppo che ha beneficiato di mercati positivi”.”Guardando al futuro, siamo fiduciosi nelle nostre prospettive come Gruppo Wealth & Investments, con il potenziale di crescita in tutte e tre le nostre attività riflesso nei nostri obiettivi per il 2026″, ha aggiunto.(Foto: Photo by Sean Pollock on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Barclays migliora guidance e anticipa buyback da 500 milioni di sterline

    (Teleborsa) – Barclays, colosso bancario britannico, ha comunicato che il RoTE del Gruppo è stato del 10,6% nel terzo trimestre del 2025 (terzo trimestre 2024 a 12,3%), con un utile ante imposte di 2,1 miliardi di sterline (in calo dai 2,2 miliardi di sterline di un anno fa), in linea con la media delle previsioni degli analisti. Tutte le divisioni hanno registrato un RoTE a due cifre.Il Group income, pari a 7,2 miliardi di sterline, è aumentato del 9% su base annua, con un NII di Gruppo, escludendo Barclays Investment Bank e la sede centrale, di 3,3 miliardi di sterline, in crescita del 16% su base annua.”Continuo a essere soddisfatto del continuo slancio della performance finanziaria di Barclays negli ultimi sette trimestri – ha commentato il CEO C. S. Venkatakrishnan – Abbiamo registrato un RoTE del 10,6% nel terzo trimestre 2025 e del 12,3% da inizio anno. Stiamo pertanto rivedendo al rialzo la nostra guidance sul RoTE per il 2025 a oltre l’11% e confermando il nostro obiettivo per il 2026 di oltre il 12%. Questo risultato è trainato da una prospettiva più solida di reddito stabile e da un conseguimento anticipato del previsto di risparmi in termini di efficienza. Inoltre, ciò avviene nonostante un onere aggiuntivo per il rimborso del finanziamento auto. Abbiamo generato capitale per i nostri azionisti in modo robusto e costante negli ultimi nove trimestri. Il nostro valore patrimoniale netto tangibile (TNAV) per azione è cresciuto a 392 penny, e il nostro coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) si attesta ora al 14,1%. Di conseguenza, abbiamo deciso di anticipare una parte dei nostri piani di distribuzione per l’intero anno, con un riacquisto di azioni proprie da 500 milioni di sterline annunciato oggi e prevediamo di passare ad annunci trimestrali di riacquisto di azioni proprie. La nostra costante e solida performance ha gettato le basi per una performance migliore oltre il 2026 e non vedo l’ora di condividere gli obiettivi aggiornati per il 2028 insieme ai nostri risultati dell’anno fiscale 2025″.La guidance per il RoTE di Gruppo per il 2025 è stata aumentata a oltre l’11% da circa l’11% e il margine di interesse netto (NII) di Gruppo per il 2025, escludendo Barclays Investment Bank e la sede centrale, è stato aumentato a oltre 12,6 miliardi di sterline da oltre 12,5 miliardi di sterline.Barclays ha annunciato l’intenzione di anticipare una parte dei piani di distribuzione per l’anno fiscale 2025, con un riacquisto di azioni proprie da 500 milioni di sterline annunciato oggi e un piano per passare ad annunci trimestrali di riacquisto di azioni proprie. L’obiettivo rimane quello di restituire almeno 10 miliardi di sterline di capitale tra il 2024 e il 2026.I nuovi obiettivi finanziari e operativi fino al 2028 saranno annunciati in occasione della presentazione dei risultati dell’anno fiscale 2025, il 10 febbraio 2026. LEGGI TUTTO

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    Princes Group punta a market cap di 1,24 miliardi di sterline al debutto a Londra

    (Teleborsa) – NewPrinces Group (ex Newlat Food), gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, ha fissato la forchetta di prezzo per l’offerta pubblica iniziale (IPO) della controllata Princes Group sulla Borsa di Londra.La fascia di prezzo per l’offerta è stata fissata tra 475 pence e 590 pence per azione ordinaria di Princes Group, implicando una capitalizzazione di mercato stimata alla data di ammissione approssimativamente tra 1.162 milioni e 1.243 milioni di sterline (ipotizzando il completamento di tutte le operazioni di riorganizzazione previste, incluso il conferimento in capitale dei prestiti soci in essere, e dell’assenza di esercizio dell’opzione di over-allotment).L’offerta comprenderà fino a 84.210.526 azioni di nuova emissione al fine di raccogliere un capitale primario fino a 400 milioni di sterline, a supporto della crescita inorganica di Princes Group tramite acquisizioni. Inoltre, potranno essere vendute fino a un massimo di 12.631.578 nuove azioni nell’ambito dell’opzione di over-allotment, per raccogliere un capitale fino a 60 milioni di sterline.Princes Group presenterà la domanda di ammissione alla categoria delle azioni ordinarie (società commerciali) dell’Official List della UK Financial Conduct Authority (FCA) e alla negoziazione sul Main Market della Borsa di Londra. Si prevede che il trading condizionato delle azioni avrà inizio entro la fine di ottobre e che l’ammissione diventerà effettiva, con l’avvio delle negoziazioni incondizionate, alle ore 8:00 (UK time) del 5 novembre 2025. A seguito dell’Ammissione, Princes Group prevede di disporre di un free float tale da renderla idonea all’inclusione negli indici FTSE UK.NewPrinces Group – che crede fermamente nella strategia di lungo termine di Princes Group – ha manifestato l’intenzione di sottoscrivere fino a 200 milioni di sterline di azioni nell’ambito dell’offerta, da ripartire in base alla fascia di prezzo e al prezzo finale di offerta. LEGGI TUTTO

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    UK, prezzi alla produzione accelerano a +3,4% su anno a settembre

    (Teleborsa) – Salgono i prezzi alla produzione del Regno Unito nel mese di settembre 2025. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS), l’indice dei prezzi alla produzione (output) ha registrato una variazione nulla su base mensile. A livello annuale, si è registrata una variazione pari a +3,4%, contro il +3,1% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Heineken prevede un lieve calo dei volumi di birra venduta per il 2025

    (Teleborsa) – Heineken, colosso olandese della birra, ha comunicato che il fatturato del terzo trimestre è stato di 8,7 miliardi di euro (da inizio anno: 25,6 miliardi di euro). Il fatturato netto (BEIA) è diminuito organicamente dello 0,3% (da inizio anno: in crescita dell’1,3%). Il volume totale consolidato è diminuito di 3,8% (da inizio anno: in calo del 2,1%) e il fatturato netto (beia) per ettolitro è aumentato del 3,6% (da inizio anno: in aumento del 3,4%).Il volume di birra nel trimestre è diminuito organicamente del 4,3% (da inizio anno: in calo del 2,3%), con la crescita in Africa e Medio Oriente più che compensata dal calo dei volumi in Europa e nelle Americhe. La società sta guadagnando o mantenendo quote di mercato a volume nella maggior parte dei mercati, con notevoli guadagni in Messico, Brasile, India, Vietnam, Nigeria ed Etiopia.Dato il difficile trimestre appena trascorso e sulla base dell’attuale valutazione della domanda dei consumatori a breve termine, Heineken prevede un lieve calo dei volumi per il 2025.”La volatilità macroeconomica ha continuato come previsto ed è diventata più pronunciata nel terzo trimestre, creando un contesto difficile e con conseguenti risultati contrastanti – ha detto il CEO Dolf van den Brink – Prevediamo che la fiducia dei consumatori e la domanda recupereranno con la normalizzazione delle condizioni”.”Considerando il trimestre difficile, restiamo fiduciosi di realizzare risparmi lordi di 0,5 miliardi di euro per il 2025 e prevediamo che la crescita del nostro utile operativo organico (BEIA) per l’intero anno si collocherà nella fascia inferiore della nostra guidance del 4%-8%”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Mercati asiatici misti, Tokyo poco mossa con focus su nuova prima ministra

    (Teleborsa) – Seduta mista per i mercati azionari asiatici, con Tokyo che si posiziona sopra la parità. I dati commerciali giapponesi pubblicati stamattina hanno mostrato che le esportazioni sono aumentate per la prima volta in cinque mesi, ma sono state inferiori alle previsioni di mercato. Le importazioni sono aumentate nettamente al di sopra delle aspettative, con un conseguente deficit commerciale inaspettato di 234,6 miliardi di yen. Sul fronte politico, Sanae Takaichi ha prestato giuramento come primo premier donna del Giappone, impegnandosi a rilanciare le politiche in stile “Abenomics” incentrate su stimoli fiscali e sicurezza economica.Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sono continuate dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aspettarsi che il suo prossimo incontro con il presidente cinese Xi Jinping porti a un “buon accordo”, aggiungendo però che i colloqui potrebbero non aver luogo.A Tokyo, il Nikkei 225 (+0,13%) è sostanzialmente stabile, mentre, al contrario, Shenzhen continua la giornata in calo dello 0,56%.Negativo Hong Kong (-1,02%); in denaro Seul (+1,03%). Chiusa Mumbai; variazioni negative per Sydney (-0,73%).La giornata del 21 ottobre si presenta piatta per l’euro contro la valuta nipponica, che mostra un esiguo +0,03%. Giornata fiacca per l’euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile +0,06%. Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’euro contro il dollaro hongkonghese, che sta facendo un moderato +0,01%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese scambia 1,66%, mentre il rendimento per il titolo di Stato decennale cinese è pari 1,77%. LEGGI TUTTO