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    OPA Comal, Duferco alza corrispettivo a 5,10 euro e proroga periodo di adesione

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria su Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, l’offerente Duferco ha deciso di incrementare il corrispettivo da 4,80 euro (cum dividend) a 5,10 euro (cum dividend) per ciascuna azione portata in adesione all’offerta. Viene sottolineato che il nuovo corrispettivo è da considerarsi “finale e definitivo”.La decisione arriva dopo che l’azionista Alberto Previtali aveva assunto l’impegno ad aderire all’offerta con tutte le proprie 2.059.933 azioni, rappresentative del 15,73% del capitale sociale di Comal, se il corrispettivo fosse stato incrementato a questo livello.Considerato il nuovo corrispettivo e assumendo che tutte le azioni pggetto dell’offerta siano portate in adesione, il controvalore massimo è pari a 65.347.529,1 euro.L’offerente comunica anche di aver concordato con CONSOB la proroga del periodo di adesione di tre giorni di Borsa aperta e, pertanto il periodo di adesione – la cui chiusura era originariamente prevista per il 7 marzo 2025 – terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del 12 marzo 2025. LEGGI TUTTO

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    Banca di Credito Popolare, operazione di rafforzamento patrimoniale “in tempi brevi”

    (Teleborsa) – Banca di Credito Popolare (BCP), istituto di credito di Torre del Greco, ha chiarito di stare lavorando a una operazione di rafforzamento patrimoniale finalizzata a consentire lo sviluppo del business in una prospettiva stand alone. “Entità e struttura dell’operazione saranno verosimilmente definite in tempi brevi”, si legge in una nota, dopo che Radiocor aveva scritto che Agricola Popolare Siciliana (la ex Ragusa nata dalla fusione con la Popolare Sant’Angelo), Popolare Puglia e Basilicata e Banca Popolare Pugliese starebbero finalizzano un dialogo con l’istituto campano che deve rafforzare il capitale per circa 20 milioni di euro.A maggio 2024 la Banca d’Italia ha adottato una misura di intervento precoce nei confronti di Banca di Credito Popolare, con la nomina di due commissari in affiancamento al consiglio di amministrazione. LEGGI TUTTO

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    Elettricità, Areti: boom di adesioni al progetto di flessibilità RomeFlex

    (Teleborsa) – Nelle giornate di martedì 25 e mercoledì 26 febbraio Areti, società del Gruppo Acea che gestisce la rete di distribuzione elettrica a Roma, ha realizzato due nuove sessioni di aste a termine del Mercato Locale della Flessibilità. L’iniziativa rientra nel Progetto pilotaRomeFlex, il programma sperimentale approvato da Arera (con le Delibere 372/23 e 121/24), gestita da Areti con la collaborazione del GME, in qualità di gestore dei mercati energetici. Le procedure hanno registrato una significativa crescita della partecipazione rispetto all’ultima asta di ottobre 2024. Nella sessione del 25 febbraio, la potenza flessibile richiesta da Areti (DSO) era pari a 9 MW, le offerte ricevute hanno raggiunto invece un totale di 12,27 MW, con incremento del 36,3% rispetto alla base di partenza. Nell’asta del 26 febbraio, la potenza richiesta era di 1,2 MW, mentre le offerte ricevute sono arrivate a 1,3 MW: l’8,3% in più. Complessivamente, le offerte ricevute per entrambe le aste hanno raggiunto un totale di 13,57 MW, segnando una crescita del 53,3% rispetto all’asta di ottobre 2024.”Grazie a Romeflex – ha dichiarato Vittorio Zane, presidente di Areti – per la prima volta, l’utente finale non è solo un consumatore di energia elettrica, ma un vero e proprio attore del sistema, capace di cooperare con il DSO per garantire la stabilità della rete e, al tempo stesso, ottenere una remunerazione per il servizio fornito. Con le aste di febbraio si è passati dai circa 170 utenti aderenti del 2024 ad oltre 450, con una crescita del 164%. Di questi, circa 250 sono utenze domestiche, un risultato che conferma il raggiungimento dell’obiettivo principale di Areti: abilitare il mercato della flessibilità a tutti i livelli, non limitandolo alle grandi imprese energivore, ma permettendo anche ai cittadini e alle piccole utenze di partecipare attivamente alle nuove opportunità, anche economiche, offerte dai nuovi servizi energetici”. LEGGI TUTTO

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    Inwit: nel 2024 utile e ricavi in crescita, aumenta cedola

    (Teleborsa) – Infrastrutture Wireless Italiane (INWIT) chiude il 2024 con ricavi a 1,036 miliardi di euro, in aumento del 7,9% rispetto al 2023. L’utile si attesta a 353,8 milioni di euro, in crescita del 4,2%l, mentre l’ebitda è pari a 946,7 milioni di euro, in crescita del 7,7%, con margine sui ricavi stabile al 91,4%.Gli investimenti industriali del periodo sono stati pari a circa 316 milioni di euro. Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti convocata per il 15 aprile la distribuzione di un dividendo, relativo all’esercizio 2024 e inclusivo dell’utilizzo di parte delle riserve disponibili, pari ad 0,5156 euro per in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, per un importo massimo pari a 480 milioni di euro.Quanto al piano al 2030 Inwit prevede nel periodo investimenti per circa 1,5 miliardi di euro, di cui circa 600 milioni nel periodo 2025-2026. E’ previsto poi un miglioramento della remunerazione degli azionisti. Il dividendo per azione è previsto in crescita del 7,5% l’anno fino al 2026 (pagamento atteso nel 2027), confermando la precedente dividend policy. Successivamente si prevede un dividendo per azione in crescita media annua di almeno il 5% fino al 2030.Inoltre, dopo il primo piano da 300 milioni di euro tra il 2023 e il 2024, sarà proposto agli azionisti di approvare un nuovo piano di acquisto di azioni proprie, da eseguirsi anche in più tranche, per un importo massimo pari a 400 milioni di euro, da concludersi entro 12 mesi dall’approvazione assembleare.Proposto anche un pagamento di un dividendo straordinario, a novembre 2025, nella misura di 0,2147 euro per azione, per un importo massimo di 200 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    OPA Piovan, adesioni al 04/03/2025

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa sulle azioni ordinarie di Piovan, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi per lo stoccaggio, risulta che oggi 4 marzo 2025 sono state presentate n. 6.973 richieste di adesione, pari allo 0,042% delle azioni oggetto dell’offerta. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 6.973.L’offerta è iniziata il 3 marzo 2025 e terminerà il 21 marzo 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Piovan acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 marzo 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Mercato immobiliare, rallentamento dei prezzi delle abitazioni: -0,4% a febbraio

    (Teleborsa) – A febbraio 2025, i prezzi delle abitazioni usate in Italia mostrano un lieve rallentamento, con una flessione dello 0,4% rispetto al mese precedente, attestandosi a una media di 1.790 euro al metro quadrato. È quanto emerge dal report relativo ai prezzi delle abitazioni a febbraio 2025 di Idealista. Nel mese di febbraio, – rileva il report – otto regioni italiane registrano un incremento dei prezzi immobiliari, con il Molise in testa (1,2%), seguito da Campania e Basilicata (1% per entrambe le regioni). Le altre macroaree che hanno visto lievi aumenti, inferiori all’1%, includono Abruzzo (0,9%), Friuli-Venezia Giulia (0,9%) e Veneto (0,1%). Al contrario, numerose regioni segnano una flessione dei prezzi, con i cali più marcati in Valle d’Aosta (-0,9%), Lombardia (-0,8%), Umbria e Liguria (-0,5%). Lazio e Trentino-Alto Adige seguono il trend nazionale (-0,4%), mentre altre regioni registrano diminuzioni più contenute, come il Piemonte (-0,3%) e la Sicilia (-0,1%). La regione con i valori più elevati resta il Trentino-Alto Adige, con un prezzo medio di 3.067 euro al metro quadro, seguita dalla Valle d’Aosta (2.559 euro al metro quadro) e dalla Liguria (2.454 euro al metro quadro). Anche Toscana (2.320 euro al metro quadro), Lombardia (2.152 euro al metro quadro), Lazio (2.075 euro al metro quadro) ed Emilia-Romagna (1.812 euro al metro quadro) presentano prezzi superiori alla media nazionale. Infine, la regione con i prezzi più bassi è la Calabria, con un valore di 911 euro al metro quadro.Tendenza contrastata a livello provinciale con 53 aree in calo, 50 in aumento e 3 (Imperia, Oristano e Varese) i cui prezzi restano stabili rispetto al mese precedente. Le province con i maggiori aumenti includono Nuoro (3,3%), Gorizia (2,9%), Isernia (2,6%) e Potenza (2,1%);mentre, i cali più consistenti si verificano ad Agrigento e Biella, entrambe con una diminuzione del 3,5%. Milano e l’hinterland di Roma vedono una contrazione dei prezzi, rispettivamente del -0,9% e del -0,2%. Sul versante dei prezzi, la provincia italiana più cara si conferma anche nel mese di febbraio Bolzano con i suoi 4.446 euro al metro quadro. La seguono Milano (3.449 euro al metro quadro), Lucca (3.131 euro al metro quadro) e Savona (3.065 euro al metro quadro). All’opposto, le province più convenienti per l’acquisto di un immobile risultano essere Biella (609 euro al metro quadro), Caltanissetta (649 euro al metro quadro) e Isernia (699 euro al metro quadro). Le province più costose per l’acquisto di immobili sono Bolzano (4.446 euro al metro quadro), seguita da Milano (3.449 euro al metro quadro) e Lucca (3.131 euro al metro quadro). Al contrario, Biella (609 euro al metro quadro), Caltanissetta (649 euro al metro quadro) e Isernia (699 euro al metro quadro) si confermano le province più economiche.Il 54% dei capoluoghi italiani mostra prezzi in diminuzione, con dei cali piuttosto marcati che si evidenziano a Belluno (-6,2%), Barletta (-5,1%), Monza (-4,8%) e Vicenza (-3,6%). Ribassi superiori al dato medio nazionale (-0,4%) si segnalano in altri 38 centri, con percentuali comprese tra il -3% di Udine e il -0,5% di Trapani. Sul fronte degli aumenti, invece, i più significativi riguardano Como (4,4%), Benevento (2.9%), Aosta e Pavia (entrambe in crescita del 2,6%). Bologna, Savona, Vicenza e Padova presentano gli stessi valori del mese precedente. Tra i grandi mercati mostrano aumenti Firenze e Catania (entrambe su dell’1,1%), Venezia (0,6%), Roma (0,4%) e Torino (0,3%); mentre, sono in calo Milano (-1%), Napoli (-1,1%), Genova (-1,8%) e Palermo (-3,1%) Nonostante la flessione rilevata a febbraio, Milano mantiene il primato di città più cara d’Italia in quanto a prezzi delle case, con un valore medio di 4.986 euro al metro quadrato. A seguire troviamo Bolzano (4.604 euro al metro quadro), Venezia (4.596 euro al metro quadro), Firenze (4.280 euro al metro quadro), tutti centri con valori superiori ai 4mila euro al metro quadro. Prezzi superiori alla media nazionale in altri 38 capoluoghi compresi tra i 3.456 euro di Bologna ed i 1.799 di Lodi. Infine, Caltanissetta (698 euro al metro quadro), Ragusa (720 euro al metro quadro) e Biella (772euro al metro quadro), chiudono la classifica dei valori immobiliari in quanto capoluoghi più economici per l’acquisto di abitazioni in Italia. LEGGI TUTTO

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    Dati Istat, Calderone: “Trend confermano fiducia sforzi governo per politiche attive lavoro”

    (Teleborsa) – “Ancora un record nel numero di occupati: 24,2 milioni di persone sono al lavoro. E ancora una crescita dei contratti stabili (+2,5% in un anno) mentre diminuiscono del 7,9% quelli a tempo determinato”. Lo afferma in una nota il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone “I dati Istat su occupati e disoccupati di gennaio 2025 confermano il dinamismo del mercato del lavoro anche in quadro economico complesso e la fiducia nelle politiche del lavoro avviate dal governo Meloni, che hanno tra gli obiettivi primari l’attivazione di chi, fino ad oggi, è stato fermo. Il risultato è nei numeri: in un anno, è scesa la disoccupazione di oltre il 10% e, soprattutto, si inizia a erodere la quota di inattivi (-1,3%). Proseguiamo a sostegno di questa tendenza positiva”. LEGGI TUTTO

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    I dazi gelano le Borse europee. Tengono le più difensive utilities

    (Teleborsa) – Intonazione ribassista per Piazza Affari, insieme alle principali Borse di Eurolandia. Anche il mercato USA segna un andamento in rosso. Gli investitori sono preoccupati per i dazi americani contro Messico, Canada e Cina e per il rischio di una nuova raffica di tariffe contro il Vecchio Continente. Sullo sfondo rimane la riunione della BCE di giovedì da cui si attende un taglio di un quarto di punto.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,053. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,49%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 67,75 dollari per barile, in calo dello 0,91%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,55%.Tra le principali Borse europee vendite a piene mani su Francoforte, che soffre un decremento del 3,54%, Londra scende dell’1,27%, e pessima performance per Parigi, che registra un ribasso dell’1,85%. Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno il 3,41%; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 39.945 punti, in netto calo del 3,38%.Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 4/03/2025 è stato pari a 5,98 miliardi di euro, con un incremento del 33,07%, rispetto ai precedenti 4,49 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,62 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,94 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostenuta Inwit, con un discreto guadagno del 2,12%.Buoni spunti su Snam, che mostra un ampio vantaggio dell’1,98%.Guadagno moderato per Terna, che avanza dell’1,40%.Piccoli passi in avanti per Campari, che segna un incremento marginale dell’1,35%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -10,16%.Sessione nera per STMicroelectronics, che lascia sul tappeto una perdita dell’8,37%.In perdita Iveco, che scende del 7,73%.Pesante Pirelli, che segna una discesa di ben -6,02 punti percentuali.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Tinexta (+3,45%), Acea (+1,37%) e Rai Way (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Maire, che ha terminato le contrattazioni a -13,57%.Calo deciso per Piaggio, che segna un -11,14%.Sotto pressione Banco di Desio e della Brianza, con un forte ribasso del 7,42%. LEGGI TUTTO