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    SIT, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 2,10 euro per azione (dai precedenti 1,70 euro) il target price su SIT, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di soluzioni intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali e la misurazione dei consumi, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 29%.Gli analisti considerano i risultati del primo semestre del 2025 una conferma della continua ripresa dell’azienda. I ricavi sono stati sostanzialmente in linea con le aspettative, mentre l’EBITDA rettificato ha sovra-performato, trainato da volumi più elevati e dai guadagni di efficienza derivanti dalla riorganizzazione. Prevedono che la redditività di SIT beneficerà ulteriormente del ritorno della stagionalità positiva nella Divisione H&V (tradizionalmente nel secondo semestre) e che progredirà lungo il suo percorso di normalizzazione. Ciononostante, considerano la posizione finanziaria netta di SIT ancora difficile, ma in graduale miglioramento.”Consideriamo come fattori chiave della ripresa e della crescita di SIT la presenza multinazionale dell’azienda, la diversificazione del suo portafoglio, resa possibile dalla solida competenza e dalle capacità di R&S di SIT, la normalizzazione degli investimenti dopo anni di ingenti investimenti e le iniziative di ottimizzazione dei costi già implementate”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Wall Street si muove in rialzo su aspettative di taglio tassi da parte della Fed

    (Teleborsa) – Seduta positiva a Wall Street, con gli investitori che valuteranno i nuovi dati macroeconomici per avere indizi sulla politica monetaria della banca centrale statunitense. I dati sull’occupazione negli Stati Uniti di agosto usciti venerdì supportano l’intervento della Fed a settembre, poiché sono stati creati solo 22.000 posti di lavoro non agricoli (di cui +38.000 nel settore privato e -12.000 nell’industria), rispetto ai 75.000 previsti e ai 79.000 di luglio (stima finale). Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3% dal 4,2% di luglio. Questa settimana verrà prestata molta attenzione al rapporto sull’inflazione statunitense, previsto per giovedì. Con la Fed che sta entrando in un periodo di “blackout” che impedisce dichiarazioni pubbliche in vista della riunione del 16-17 settembre, i mercati dovranno interpretare i dati economici senza nuove indicazioni da parte dei banchieri centrali.Sul fronte delle materie prime, l’OPEC+ ha concordato questo fine settimana di aumentare la produzione a un ritmo più lento a partire da ottobre, in previsione di una domanda globale più debole.Tra gli annunci societari arrivati prima della campanella, PNC Financial ha annunciato un accordo per acquisire FirstBank per 4,1 miliardi di dollari, Dick’s ha completato l’acquisizione di Foot Locker per 2,4 miliardi di dollari, Pfizer-BioNTech hanno detto che il vaccino COVID aggiornato mostra una migliore risposta immunitaria.Diverse società hanno annunciato piani per quotarsi a Wall Street: Netskope punta a raccogliere 813 milioni di dollari nell’IPO sul Nasdaq; StubHub punta a raccogliere 851 milioni di dollari nell’IPO sul NYSE; CoinShares si quota sul Nasdaq tramite SPAC con una valutazione di 1,2 miliardi di dollari; Fermi ha annunciato la quotazione sul Nasdaq e sulla Borsa di Londra.Tra i singoli titoli, attenzione a AppLovin, Robinhood ed Emcor, che sostituiranno rispettivamente MarketAxess Holdings, Caesars Entertainment ed Enphase Energy nell’indice S&P 500, il più importante indice azionario statunitense.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 45.394 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,23%, portandosi a 6.496 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,53%); sulla stessa linea, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,4%). LEGGI TUTTO

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    Germania, Goldman Sachs: equity sovraperforma cavalcando l’onda dell’espansione fiscale

    (Teleborsa) – In un recentissimo report, Goldman Sachs prevede che la Germania registrerà il maggior upside nel PIL 2026 tra i mercati sviluppati, compresi gli Stati Uniti. “Un deficit federale previsto del 3,8%, trainato dalla spesa per la difesa e dalle spese in conto capitale, supporta le previsioni di crescita del PIL dell’1,4% per il prossimo anno, invertendo anni di stagnazione e aprendo la strada a un più ampio cambiamento di politica economica europea”, osservano gli analisti.Goldman Sachs evidenzia che il DAX, l’MDAX e i panieri tematici (Defence, Fiscal, Domestic) hanno tutti registrato rendimenti a due cifre nel 2025, riflettendo la forte convinzione degli investitori nonostante la debole crescita del PIL. I principali dominanti sono “Aerospaziale e Difesa”, “Energia” e “Rinascita finanziaria”.Le valutazioni sono elevate, ma comunque interessanti. “Il DAX è scambiato a un P/E forward di 15,2x, superiore alla sua media storica ma con uno sconto del 30-40% rispetto agli Stati Uniti. Metriche aggiustate per la crescita, come il PEG ratio (price/earnings to growth), supportano la necessità di una continua rivalutazione”.La Germania ha registrato i maggiori afflussi azionari tra i principali mercati nel 2025, “invertendo la metà dei deflussi registrati dal 2022 e segnalando una rinnovata fiducia degli investitori”.”La continua esecuzione delle politiche fiscali, la ripresa industriale, le riforme politiche e i potenziali fattori geopolitici favorevoli (ad esempio, il potenziale per la pace in Ucraina) sono catalizzatori fondamentali per sbloccare la prossima fase del rally, tuttavia persistono minacce esterne (dazi statunitensi, concorrenza cinese) e pressioni interne (costi energetici, crescita salariale)”, prosegua Goldman Sachs.”I panieri MDAX e German Domestic offrono un’elevata esposizione locale e queste società sembrano ben posizionate per beneficiare del sostegno fiscale, dei cicli di CAPEX e della chiarezza politica. Il nostro paniere Difesa (GSSBDEFE) è cresciuto di oltre il 100% YTD, mentre il tema Fiscal Infrastructure offre un modo più economico e diversificato per catturare l’impulso fiscale in più settori” concludono gli analisti. LEGGI TUTTO

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    Pfizer-BioNTech: vaccino COVID aggiornato mostra migliore risposta immunitaria

    (Teleborsa) – Pfizer e BioNTech hanno annunciato risultati principali “positivi” di una coorte di studi clinici di Fase 3 in corso che valutano la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità di una dose della formula monovalente COMIRNATY (vaccino anti-COVID-19, mRNA) adattata a LP.8.1 2025-2026 negli adulti di età pari o superiore a 65 anni e negli adulti di età compresa tra 18 e 64 anni con almeno una condizione di rischio sottostante per COVID-19 grave. Questi risultati clinici rafforzano i dati preclinici che hanno supportato la recente approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) statunitense del vaccino anti-COVID-19 adattato a LP.8.1, che ha dimostrato un miglioramento delle risposte immunitarie contro molteplici sottolinee circolanti di SARS-CoV-2.Un totale di 100 partecipanti sono stati arruolati nella coorte dello studio di Fase 3: 50 adulti di età pari o superiore a 65 anni e 50 adulti di età compresa tra 18 e 64 anni con almeno una condizione di rischio sottostante per COVID-19 grave. Prima di ricevere la formula 2025-2026 del vaccino anti-COVID-19 adattato a LP.8.1, tutti i partecipanti avevano ricevuto il vaccino anti-COVID-19 adattato a KP.2 almeno sei mesi prima dell’arruolamento e non avevano ricevuto nessun altro vaccino anti-COVID-19 né avevano contratto la malattia da COVID-19 dalla vaccinazione KP.2 fino all’arruolamento nello studio. I dati dei partecipanti valutabili hanno mostrato che il vaccino anti-COVID-19 adattato a LP.8.1 ha indotto una robusta risposta immunitaria contro la sottolineatura LP.8.1. In entrambe le fasce d’età, 14 giorni dopo la vaccinazione, gli anticorpali neutralizzanti LP.8.1 hanno superato in media di almeno 4 volte i livelli pre-vaccinazione. Il profilo di sicurezza del vaccino è risultato coerente con gli studi precedenti, senza l’identificazione di nuovi problemi di sicurezza.Ad oggi, sono state distribuite a livello globale 5 miliardi di dosi del vaccino anti-COVID-19 di Pfizer-BioNTech, che continua a dimostrare un profilo di sicurezza ed efficacia favorevole, supportato da ampie evidenze di real-world, nonché da dati clinici, non clinici, di farmacovigilanza e di produzione. LEGGI TUTTO

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    Shopping: il 65% degli italiani pianifica gli acquisti in anticipo

    (Teleborsa) – Due italiani su tre (il 65%) pianificano i propri acquisti prima di recarsi in negozio, mentre il 48% afferma che le app sono fondamentali per prendere decisioni d’acquisto. È quanto emerge dai risultati di una ricerca condotta da Primark con YouGov. La ricerca, che analizza abitudini di acquisto e preferenze dei consumatori italiani, ha rilevato che il 46% degli intervistati apprezza avere sul proprio smartphone l’app del proprio brand preferito, percentuale che sale al 54% tra le donne.L’indagine rivela, inoltre, come gli italiani siano sempre più orientati verso app che rendono lo shopping più organizzato e consapevole: quasi la metà degli intervistati (48%) desidera sapere in anticipo quali prodotti o collezioni sono disponibili in negozio, in particolare la disponibilità della propria taglia, prima di recarvisi fisicamente. Ancora, il 49% delle persone apprezza la possibilità di salvare gli articoli preferiti per trarne ispirazione, percentuale che sale al 55% per le donne.Analizzando le differenze nelle abitudini di acquisto tra le varie aree d’Italia, nel Nord-Ovest l’uso delle app per lo shopping è meno diffuso, con solo il 39% dei consumatori che dichiara di averle sul proprio smartphone, rispetto alla media nazionale del 46%. Tuttavia, l’utilizzo delle app una volta scaricate è simile in tutte le regioni italiane.La ricerca ha anche esaminato le percezioni delle persone riguardo ai prodotti più popolari, rivelando che il 25% degli italiani è interessato a ciò che è di tendenza online. Di questi, il 9% ha addirittura pianificato un viaggio appositamente per acquistare un prodotto popolare.La ricerca evidenzia come lo shopping vada ben oltre il semplice acquisto. Più di 7 persone su 10 (71%) hanno dichiarato di prendere in considerazione un viaggio per recarsi nel loro negozio preferito, accompagnati da un partner (54%), dagli amici (45%) o dai figli (24%), a conferma del crescente valore del social shopping e delle esperienze positive in punto vendita. Nel caso specifico dei clienti Primark, l’85% pianifica un viaggio dedicato allo shopping e il 26% è disposto a viaggiare per più di un’ora per raggiungere uno dei negozi Primark presenti nel Bel Paese. LEGGI TUTTO

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    Germania, surplus bilancia commerciale in calo a 14,7 miliardi a luglio

    (Teleborsa) – In calo contro attese il surplus della bilancia commerciale tedesca. Nel mese di luglio 2025 si è registrato un avanzo corretto dagli effetti del calendario, pari a 14,7 miliardi di euro, rispetto all’attivo di 15,4 miliardi di giugno, rivisto da 14,9 miliardi. Il dato è inferiore anche alle stime degli analisti che erano per un avanzo di 15,7 miliardi.Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono diminuite dello 0,6% e le importazioni sono diminuite dello 0,1% su base destagionalizzata e di calendario rispetto a giugno 2025. Rispetto a luglio 2024, invece, le esportazioni sono aumentate dell’1,4% e le importazioni sono aumentate del 4,3%, sulla base di dati provvisori. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: “Non serve una Manovra correttiva. Spese difesa da quantificare”

    (Teleborsa) – Quest’anno non servirà una Manovra correttiva, nonostante il rallentamento dell’economia e della “pressione” sui conti pubblici esercitata dalle maggiori spese per la difesa. Lo ha precisato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo a Cernobbio e smentendo le voci circolate nel mese d agosto.”L’economia ha subito qualche rallentamento, ma anche di questo avevamo tenuto conto e ci aveva consigliato di ridimensionare la crescita allo 0,6%. Ritengo che le nostre previsioni potranno essere accolte”, ha spiegato il titolare del MEF.Giorgetti ha precisato che “non serve nessuna manovra correttiva, perché i conti stanno andando come previsto”, ma “si è aggiunta una nuova variabile, imponderabile e detestabile, che è quella dell’escalation della guerra in Ucraina”, che implica un aumento delle spese per la Difesa, che ancora devono essere quantificate. “Per il nostro Paese – ha aggiunto – è un fatto nuovo che implica una diversa proiezione sui conti pubblici. E’ un elemento su cui dobbiamo confrontarci, speriamo che questo non comprometta gli obiettivi che ci siamo fissati in termini di politica economica o politici in senso lato”. Parlando della prossima Manovra, il Ministro dell’Economia ha affermato “d’estate, prima della Manovra, c’è un fuoco di artificio di proposte, alcune stimolanti, alcune fantasiose, alcune con una certa verosimiglianza, ma di queste proposte so poco o nulla”, ma “per serietà il governo deve parlare solo quando c’è un quadro d’insieme e si è delineato il quadro delle priorità”. Giorgetti ha ricordato che il governo lavora “in modo serio e pragmatico sulla base dei dati disponibili”, adottando “un metodo della serietà e della prudenza, che sta pagando un dividendo importante anche per le imprese e le aziende di credito”.”Abbiamo fatto una pianificazione su base pluriennale che prevede lo spazio per intervenire ulteriormente sul fronte fiscale per le famiglie, stiamo trovando le soluzioni per rendere compatibili questa volontà con i nuovi impegni di spesa”, ha spiegato il Ministro, aggiungendo “abbiamo stretto la cinghia su alcune forme di spesa fuori controllo, ma abbiamo dato e ridato molto ai redditi bassi e medio-bassi sotto 40mila euro”, anche se questo si è riflesso solo marginalmente sui consumi ed ha invece accresciuto i risparmi, a causa dello scoppio dei conflitti in Ucraina e Medioriente. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale luglio +1,3% m/m e +1,5% a/a

    (Teleborsa) – La produzione industriale tedesca in termini reali (al netto dei prezzi) è aumentata dell’1,3% a luglio 2025 su base mensile, al netto della destagionalizzazione e degli effetti di calendario, secondo i dati provvisori forniti dall’Ufficio federale di statistica (Destatis). Il dato è superiore al +1,1% atteso dagli analisti.Il confronto trimestrale meno volatile ha mostrato che la produzione è stata inferiore dello 0,1% nel periodo da maggio 2025 a luglio 2025 rispetto ai tre mesi precedenti. Dopo la revisione dei risultati provvisori, la produzione è diminuita dello 0,1% a giugno 2025 rispetto a maggio 2025 (dato provvisorio: -1,9%). L’entità della revisione è dovuta ai dati corretti successivamente comunicati da una grande azienda del settore automobilistico e ai dati aggiuntivi forniti. Rispetto a luglio 2024, la produzione è aumentata dell’1,5% a luglio 2025, al netto degli effetti di calendario.L’andamento positivo della produzione a luglio 2025 è stato principalmente attribuibile all’aumento registrato nella produzione di macchinari e attrezzature (+9,5% rispetto al mese precedente, al netto degli effetti di calendario e della stagionalità). Anche l’aumento della produzione osservato nell’industria automobilistica (+2,3%) e nell’industria farmaceutica (+8,4%) ha avuto un impatto positivo sul risultato complessivo. Al contrario, la diminuzione della produzione di energia (-4,5%) ha avuto un impatto negativo.A luglio 2025, la produzione nell’industria, al netto di energia e costruzioni, è aumentata del 2,2% rispetto a giugno 2025, al netto degli effetti stagionali e di calendario. All’interno dell’industria, sono stati segnalati aumenti in tutti e tre i principali gruppi. La produzione di beni strumentali è aumentata del 3,0%, quella di beni di consumo del 2,1% e quella di beni intermedi dello 0,8%. La produzione nelle costruzioni è aumentata dello 0,3%.Rispetto a luglio 2024, la produzione nell’industria, escluse energia ed edilizia, è aumentata del 2,3% dopo l’adeguamento degli effetti di calendario.La produzione nei settori industriali ad alta intensità energetica è aumentata dello 0,4% a luglio 2025 rispetto a giugno 2025, al netto degli effetti stagionali e di calendario. Un confronto trimestrale ha mostrato che la produzione nei settori industriali ad alta intensità energetica è stata inferiore del 2,6% nel periodo da maggio 2025 a luglio 2025 rispetto ai tre mesi precedenti. Al netto degli effetti di calendario, la produzione nei settori industriali ad alta intensità energetica è diminuita del 4,8% a luglio 2025 rispetto a luglio 2024. LEGGI TUTTO