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    Federcontribuenti, implicazioni significative alle pmi per dimezzamento crediti banche

    (Teleborsa) – Il “dimezzamento dei crediti alle imprese da parte delle banche italiane è un tema che sta suscitando molta preoccupazione tra gli operatori economici e gli esperti di economia. Questo fenomeno può avere dure implicazioni significative per il settore delle piccole e medie imprese e per la stabilità economica complessiva del paese”. Lo affermano i vertici di Federcontribuenti, il presidente Marco Paccagnella e il segretario generale Flavio Zanarella, con una nota in cui si spiega che la riduzione dell’importo complessivo dei prestiti e dei finanziamenti e “il difficile accesso al credito rispetto al passato sta togliendo ossigeno alle Pmi anche per l’attuazione della transizione digitale”. “ll dimezzamento dei crediti alle imprese può avere – sottolineano i due esponenti di Federcontribuenti – gravi conseguenze per le attività economiche, in particolare per le PMI, che spesso dipendono in misura significativa dal credito bancario per finanziare investimenti, operazioni quotidiane o la crescita perche’ le imprese potrebbero non avere sufficiente capitale per affrontare le spese operative quotidiane, come il pagamento dei fornitori, dei dipendenti o delle imposte”. Inoltre questa stretta delle banche con la riduzione dei crediti “può impedire alle imprese di investire in nuove tecnologie, espandere la produzione o affrontare altre necessità di crescita. Inoltre le imprese più fragili potrebbero non riuscire a far fronte ai propri impegni finanziari, con il rischio di chiusure o licenziamenti”.Per Federcontribuenti “servono forti interventi governativi per garantire che le PMI abbiano accesso al credito, attraverso la garanzia statale o l’accesso facilitato ai fondi pubblici. Dunque, un sostegno a lungo termine per le PMI con misure fiscali o altre forme di assistenza, per garantire che non vengano penalizzate dal ridotto accesso al credito”.In un contesto di incertezze globali, conclude la nota di Federcontribuenti “la combinazione di politiche di supporto sia a livello nazionale che europeo, è fondamentale per aiutare le imprese a superare questa fase critica e continuare a crescere. Le PMI sono il cuore pulsante dell’economia italiana e il loro supporto deve essere una priorità”. LEGGI TUTTO

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    Autostrade Meridionali prevede incasso nel 2025 di residue pendenze

    (Teleborsa) – Il Liquidatore Unico di Autostrade Meridionali, società in liquidazione quotata su Euronext Milan, ha approvato il progetto di Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2024. Il 2024 si chiude con un utile dell’esercizio pari a 337 mila euro, rispetto all’utile 1.451 migliaia di euro conseguito nel 2023. Tale risultato è sostanzialmente riferibile al ricavo di 1.889 migliaia di euro relativo a quanto ottenuto a titolo di restituzione di importi indebitamente corrisposti al concessionario subentrante con riferimento al “Fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro” maturato al 31 marzo 2022 e ai proventi finanziari maturati nell’esercizio sulle attività finanziarie, parzialmente compensati dai costi di funzionamento.Con riguardo all’evoluzione prevedibile della gestione, viene spiegato che il Liquidatore unico ha avviato le attività proprie della fase di liquidazione, tra le quali, per rilevanza: l’alienazione dei beni di proprietà, il pagamento dei debiti e l’incasso dei crediti derivanti principalmente dalla pregressa gestione della tratta autostradale, nonché la gestione dei contenziosi residui, che risultano numerosi.Inoltre, sono in corso le attività volte alla definizione di residue pendenze derivanti dalla pregressa attività in concessione, sia nei confronti del nuovo concessionario SPN, sia del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra queste ultime, si segnala per rilevanza l’incasso dei residui crediti verso il Ministero, rappresentati da: l’importo di 5,9 milioni di euro dovuto quale residuo ammontare spettante come definito nel verbale sottoscritto tra la società e il concedente il 18 luglio 2022; il rimborso a favore della società delle somme erogate di 8,4 milioni di euro, per il pagamento delle riserve formulate da appaltatori che non hanno trovato puntuale ricognizione nell’ambito del verbale di subentro e degli atti aggiuntivi alla Convenzione Unica.”A fronte delle interlocuzioni intercorse e dei numerosi solleciti formulati dalla società, si ritiene che presumibilmente tali somme potranno essere incassate nel corso dell’esercizio 2025″, si legge nella nota sui conti. LEGGI TUTTO

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    Garofalo Health Care, acquistate oltre 115 mila azioni proprie

    (Teleborsa) – Garofalo Health Care, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato che dal 24 al 28 febbraio 2025, ha acquistato 23.213 azioni GHC, pari allo 0,03% del capitale sociale, al prezzo medio di 4,9620 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 115.182,05 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati, al 3 marzo, la società attiva nel settore della sanità privata accreditata detiene 1.879.232 azioni ordinarie proprie, pari al 2,08% del capitale sociale.Nel frattempo, a Milano, giornata poco mossa rispetto alla chiusura precedente, Garofalo Health Care si posiziona a 4,96 euro. LEGGI TUTTO

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    Aspi, Tomasi: “Investiti 300 milioni per trasformazione digitale e 500 per infrastrutturazione tech della rete”

    (Teleborsa) – “Dal 2020 gli investimenti tecnologici del Gruppo Autostrade per l’Italia hanno riguardato tutti gli ambiti operativi, in maniera trasversale: dalla gestione di un traffico sempre crescente (nel 2024 si è registrato il record storico dei flussi sulla rete nazionale), alla pianificazione e gestione delle innumerevoli attività di rigenerazione della rete, tra ammodernamenti e grandi opere, nonché all’evoluzione digitale di tutti i business di Gruppo”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi a margine del Forum in Masseria in corso a Saturnia.”La nostra azienda in questi anni – ha proseguito Tomasi – ha subìto una vera e propria trasformazione digitale, sia nella gestione dei processi aziendali che nell’ambito infrastrutturale. Per comprendere questa rivoluzione, che vede oggi Autostrade benchmark internazionale con più dell’80% dei processi digitalizzati, basti ricordare alcune delle principali piattaforme sviluppate: da Argo, che vede tutte le opere replicate in digital twin, al TCC, il travel control center per il rilevamento dello stato dell’infrastruttura (ponti viadotti e gallerie); fino alla tecnologia Falco, per il mondo delle ispezioni e la gestione della viabilità; fino a Navigard, piattaforma che incrocia le informazioni provenienti dalla rete, sia in ausilio alle operazioni della Polizia stradale, sia per la gestione in tempo reale dell’analisi dei rischi e delle eventuali necessità di intervento, a garanzia della sicurezza dell’infrastruttura e degli utenti. La nostra innovazione è misurabile anche dal numero di brevetti depositati a livello internazionale, che oggi sono oltre 100. Fino ad oggi Aspi – ha concluso l’ad – ha sostenuto investimenti di oltre 300 milioni di euro per la gestione di questa trasformazione digitale e altri 500 milioni di euro per l’infrastrutturazione tech della rete: importi rilevanti ma fondamentali per affrontare le nuove sfide della mobilità”. LEGGI TUTTO

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    Arras Group, due manifestazioni di interesse non vincolanti per ingresso nel capitale

    (Teleborsa) – L’assemblea straordinaria degli azionisti di Arras Group, società tecnologica di sviluppo immobiliare di seconde case quotata su EGM PRO, ha ricevuto da parte del CdA e del socio di minoranza informativa in merito a due distinte manifestazioni di interesse non vincolanti per l’ingresso nel capitale sociale di due primari operatori del mercato immobiliare.Le manifestazioni di interesse sono subordinate all’esperimento di un’adeguata due diligence, che i medesimi operatori hanno ritenuto di poter concludere in circa trenta giorni dalla data odierna, si legge in una nota.Contestualmente, essendo interesse del socio di maggioranza Enrico Arras che le perdite risultanti dall’ultima situazione patrimoniale disponibile vengano ripianate e che la società abbia accesso a nuove risorse finanziarie, il primo azionista stesso si è reso disponibile a procedere a un versamento a fondo perduto per riportare in positivo il patrimonio nel caso in cui le manifestazioni di interesse non dovessero trovare realizzazione effettiva nei tempi indicati.L’assemblea straordinaria dei soci, pertanto, ha deliberato di ripianare le perdite mediante un versamento a fondo perduto del socio di maggioranza, risolutivamente condizionato alla sottoscrizione di uno o più aumenti di capitale da riservarsi a soggetti terzi. LEGGI TUTTO

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    Mondo TV chiede l’esclusione dal Segmento STAR di Borsa Italiana

    (Teleborsa) – Il CdA di Mondo TV, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e distribuzione di serie televisive e film d’animazione, ha conferito al Presidente e Amministratore Delegato Matteo Corradi ogni più ampio potere con l’incarico di porre in essere tutti gli adempimenti necessari ed opportuni per procedere all’esclusione volontaria dal Segmento STAR di Euronext Milan.La decisione di procedere con la richiesta di esclusione dal Segmento STAR, che rappresenta una delle fasi di evoluzione della struttura finanziaria della società, si inserisce in un contesto strategico volto a semplificare la governance e ottimizzare le attività aziendali, senza compromettere il costante impegno della società verso i propri azionisti e le altre parti interessate, si legge in una nota.La società ha ritenuto che l’esclusione dal Segmento STAR possa essere vantaggiosa, in quanto consentirebbe una maggiore flessibilità operativa, nonché una gestione più efficiente e meno onerosa della compliance con le stringenti regolamentazioni previste per le società appartenenti a tale segmento. In particolare, Mondo TV ritiene che l’uscita dal Segmento STAR rappresenti un passo utile per allinearsi meglio con le esigenze attuali di sviluppo e per ottimizzare le risorse a disposizione.La società “assicura che la decisione non influirà negativamente sulle proprie attività operative e continuerà a garantire il massimo impegno nei confronti di tutte le parti interessate, con l’obiettivo di preservare il valore per gli azionisti e favorire la continua crescita dell’azienda”, viene sottolineato.Mondo TV ha perso il 40% nell’ultima settimana, dopo che venerdì scorso ha comunicato l’intenzione di avviare il procedimento di Composizione Negoziata in continuità ai sensi del codice della crisi, con l’obiettivo di superare la situazione temporanea e transitoria di tensione economico-finanziaria. Il titolo è in ribasso di oltre l’80% da inizio anno. LEGGI TUTTO

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    UE, cittadinanza concessa a oltre 1 milione di persone nel 2023

    (Teleborsa) – Nel 2023, 1,1 milioni di persone hanno acquisito la cittadinanza del paese dell’Unione europea in cui vivevano, con un aumento di circa il 6,1% (+60.200 persone) rispetto al 2022. Lo rende noto l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).La maggior parte delle nuove cittadinanze è stata concessa dalla Spagna (240.200; 22,9% del totale UE), dall’Italia (213.600; 20,3%) e dalla Germania (199.800; 19,0%).La maggioranza (87,6%) delle persone a cui è stata concessa la cittadinanza UE erano cittadini di un paese extra-UE. I cittadini di un paese UE diverso dal paese di residenza rappresentavano il 10,7%.Nel 2023, i cittadini siriani erano il gruppo più numeroso di nuovi cittadini UE, con un totale di 107.500 nuove cittadinanze concesse. Il secondo gruppo più numeroso era costituito da cittadini marocchini con 106.500 cittadinanze concesse, seguiti dagli albanesi (44.400).Il tasso di naturalizzazione è il rapporto tra il numero di persone che hanno acquisito la cittadinanza di un paese in cui vivevano durante un anno e il numero totale di residenti stranieri nello stesso paese all’inizio dell’anno. Nel 2023, la Svezia ha registrato il tasso di naturalizzazione più alto tra i paesi dell’UE, con 7,9 cittadinanze concesse ogni 100 residenti stranieri, seguita da Romania (5,9) e Italia (4,1). All’altro estremo della scala, i tassi di naturalizzazione più bassi ogni 100 residenti stranieri sono stati registrati negli stati baltici: Lituania (0,1), Lettonia (0,4) ed Estonia (0,5). LEGGI TUTTO

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    Mittel, delisting dal 10 marzo dopo il successo dell’OPA

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Lake Bidco sulle azioni ordinarie di Mittel, i risultati definitivi hanno confermato il raggiungimento del 98,78% del capitale sociale e lo svolgimento della procedura congiunta. Il corrispettivo della procedura congiunta è pari a 1,75 euro per azione.A seguito dell’adempimento della procedura congiunta, Borsa Italiana disporrà la sospensione delle azioni dalle negoziazioni su Euronext Milan nelle sedute del 6 marzo e del 7 marzo 2025 e il delisting a far data dal 10 marzo 2025. LEGGI TUTTO